EDIZIONI CICOGNA - VILLASANTA (MI)
SERIE 31
“ OMNIA SPORT 1964-65 ”
ALBUM
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI BASE
Malgrado la Casa Editrice di Villasanta avesse prodotto l'ennesima serie "Tuttocalcio" anche nel 1964-65 (sarà però la penultima), viene portato avanti un progetto in cui ci possa essere un riconoscimento per campioni di altri sport.
Il concetto è giusto, decisamente da approvare e non era nemmeno nuovo per casa Cicogna già produttrice di una serie dal titolo pressoché identico (quello era "Omnia Sport") databile 1948 o 1949 anche essa dotata di Album.
Questa raccolta, però risulta essere talmente ridotta (consta di sole 64 figurine) che finisce con lo sminuire sé stessa ed un progetto che il termine "Omnia" avrebbe volto ben più voluminoso e completo.
Ma tant’è, la storia è storia e non un romanzo in cui i personaggi li possiamo cambiare a nostro piacimento....
2. IL PROGETTO
L'Album era di dimensioni abbastanza accettabili, misurando 24 x 33,5 a sviluppo verticale, ma la consistenza di pagine era così irrisoria che, malgrado fosse infarcito al proprio interno di pagine pubblicitarie di prodotti della stessa Cicogna, risultava avere solamente 8 facciate/pagine, pari a 4 fogli, escludendo le 4 di copertina.
L'impianto era idoneo a contenere 9 figurine per pagina (3 colonne e 3 righe)
Si inizia con pagina 1 (attenzione le pagine non erano numerate) dove lo spazio di 2 figurine è occupato dalla immagine stampata del Bologna campione d’Italia 1963-64 e dove sono realizzati i cartigli numerati delle sette figurine.
Sotto ciascun cartiglio vi è il testo relativo alla figurina che andava incollata priva però del cognome del calciatore che era già presente nel “piè di figurina”.
Nelle pagine che vanno dalla 2 alla 7 ovvero 6 pagine troviamo l'allocazione di 54 figurine, mentre nell'ultima pagina abbiamo una sola riga di figurine sicché si completa il totale (7 + 54 + 3 =64) delle figurine della serie.
Sotto le 3 figurine di ciclisti che occupano la sola prima riga troviamo tutto lo spazio occupato da una pubblicità relativa alle "tombole di produzione cicogna", anziché possibili 6 altre figurine di ciclisti.
È questa striminzita tirchieria che mi fa “detestare” questa serie.
3. LA COPERTINA
La copertina è proprio brutta.
Ma tanto…
Mezza è verde bandiera, mezza è azzurro celestino, due colori che fanno a “cazzotti” tra di loro!!!!
La macchina che corre sula via è rossa mentre il calciatore che è un gigante ha una maglietta simil Catania con una scollatura degna della compianta Gina Lollobrigida nei film tipo "la bersagliera"!!
In alto campeggia la scritta Omnia (in rosso maiuscolo) Sport (in bianco maiuscolo caratteri piccoli).
Due fanno pugilato in alto a destra, un atleta muscoloso in canotta corre veloce quanto la macchina rossa ed il ciclista sopraggiunge da dietro e vorrebbe superare tutti.
Nessuno nuota in piscina, nessuno gioca a tennis, nessuno va in moto.
Evidentemente, considerando che i tre sport che mancano in copertina hanno ciascuno ben una sola, singola figurina.......
La seconda di copertina è una pagina pubblicitaria delle Cicogna che ricorda tutte le sue serie di figurine ed i "giuochi" in scatola ...
Nella terza di copertina troviamo due immagini in bianco e nero una riferita alla battaglia di “Fort Laramy” e l'altra alla borsa valori, due giochi in scatola.
In quarta di copertina pubblicità assoluta (a colori) della "Plasticbricx", una sorta di Lego all'italiana!
Riguardo a “Fort Laramy” va detto, innanzi tutto che si scrive “Fort Laramie” e che quel Forte dava il nome esclusivamente ad un trattato stipulato nel 1868 con le tribù Sioux secondo cui gli Stati Uniti riconoscevano ai nativi il possesso del Wyoming e delle famose “Black Hills che, per i pellerossa erano, “Montagne Sacre”.
Naturalmente i patti non furono rispettati da parte del governo di Washington e questo causò una guerra con due battaglie (vinte dagli indiani), la più famosa delle quali fu combattuta sulle sponde del “Little Big Horn” con l’annientamento delle truppe del famoso 7° Cavalleria, comandato dall’ancor più famoso Tenente Colonnello (e non Generale come molti lo spacciano) “canaglia” G.A. Caster (1878).
Credo che l’aggiunta del termine “canaglia” di cui risponderò direttamente al Ten. Col. Custer quando lo incontrerò “dall’altra parte”, sia dovuta in ragione del fatto che ha macchiato il suo nome ed anche quello del 7° Cavalleria con episodi di efferata brutalità nei confronti di donne, vecchi, bambini e persino disabili indiani del campo di “pentola nera”, episodi indegni di un militare, su cui vi invito ad informarvi.
4. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Le figurine di questa serie sono piuttosto comuni e reperibili ed hanno prezzi piuttosto contenuti.
Diverso è, invece l'Album, di reperimento decisamente meno semplice e dal prezzo che ne rifletta abbastanza la relativa rarità.
Attualmente su eBay ne vedo due, entrambi vuoti (senza nessuna figurina) che vengono proposti a 120 oppure a 179 euro, sicuramente in funzione del loro stato di conservazione.