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EDIZIONI FILATELICHE - MILANO

FOTOCALCIO

 

LA STORIA

 

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Le Edizioni Filateliche di Milano sono il vero nome della casa editrice che editò le figurine dette, dalla stessa casa editrice, “Fotocalcio” e note ai collezionisti con questo nome, tanto che la casa editrice è caduta, col tempo nell’oblio profondo, mentre il nome Fotocalcio evoca immediatamente, nel collezionista, le figurine lucide fotografiche dei calciatori!

Della vera storia editoriale scriverò in seguito, integrando questo articolo, per ora mi limiterò a fare una sorta di presentazione delle 4 serie di figurine Fotocalcio editate, nei 5 anni in cui la casa rimase attiva, perché sono figurine un po’ ostiche da capire e necessitano di una spiegazione a chi non le conosca affatto, ma, credo anche a chi crede di conoscerle e magari scoprirà che non aveva proprio tutte le conoscenze corrette.

A fattor comune queste figurine hanno un progetto, piuttosto rigido, suscettibile solo di piccole variazioni e spesso statico, soprattutto nella sua parte formale.

Le serie in questione sono quattro e precisamente:

  • Raccolta Fotocalcio 1962-63;
  • Raccolta Fotocalcio 1963-64;
  • Raccolta Fotocalcio 1965-66;
  • Raccolta Fotocalcio 1966-67.

Nell’annata sportiva 1964-65 non ci sono state pubblicazioni.

A fattor comune le quattro raccolte avevano tutte l’album.

Altra caratteristica il fatto che le quattro serie sono divise per due bienni, nel senso che il primo biennio ha la caratteristica di avere un retro praticamente identico, mentre il secondo biennio ha un retro differente ai primi due anni, ma “praticamente lo stesso” per i secondi due.

Riuscire a datare le figurine non è affatto facile.

Nei primi due anni, difatti le figurine sono 216 per raccolta ovvero 12 figurine a squadra (12 x 18 = 216), 11 calciatori ed in ultimo la squadra schierata.

Ne consegue che la figurina numero 12 del primo anno è la squadra dell’Atalanta e la numero 12 del secondo anno è … la squadra dell’Atalanta!

Le retrocesse del primo anno, ovvero Napoli, Palermo e Venezia furono sostituite da Bari Lazio e Messina che furono inserite in raccolta al loro posto alfabetico, scompigliando un po’ (parecchio) la sequenza dei numeri, difatti troviamo con i medesimi numeri, nei due primi anni, solo l’Atalanta ed il Vicenza, ovvero la prima e l’ultima nei due anni.

Nel 65 66 le cose cambiano intanto per effetto di promozioni e retrocessioni (ricordiamo che viene saltato un anno) ma anche per effetto dell’inserimento di una figurina ulteriore per squadra che porta il totale delle figurine da 216 a (13 x 18 = 234) 234, per cui troveremo praticamente la solita e questa volta sola Atalanta, unica interessata parzialmente da numeri identici per figurine identiche.

Molto ma molto più consistente il fenomeno della raccolta del 66-67 che con la precedente ha in comune, come detto, un retro praticamente identico ed un numero elevatissimo di figurine recanti numero e nome identico; ben 111 figurine, infatti sono praticamente con numero e calciatore o squadra identici all’anno precedente.

Questo è dovuto al fatto che le squadre neo promosse prendendo la numerazione delle retrocesse e quindi lasciano alle altre 15 squadre la stessa collocazione numerica dell’anno precedente ed il fenomeno sarebbe stato molto maggiore (13 x 15 = 195 figurine identiche, ma in realtà abbiamo detto che erano “solo 111) se alcune diversità non fossero state generate dal calcio mercato o dai ritiri di diversi calciatori, circa una ottantina (195-111 = 84 figurine).

A livello collezionistico questo significa molte cose, soprattutto se si è un pochino “baroni” (non il titolo nobiliare ma dei grandi “bari”, furbetti, paraculi o come volete essere chiamati…) significa che se sull’album del 62-63, al posto di Gardoni numero 5 del 62-63, attaccassimo il Gardoni numero 5 del 66-67….che frontalmente è sempre la stessa ineffabile figurina, nessuno se ne accorgerebbe mai!

Se non vado errato Gardoni è un caso a parte, perché è l’unico della raccolta che, per quattro raccolte ha sempre stesso numero e stessa identica figurina … cambiano solo i retri, ma se li nascondiamo incollandolo all’album, nessuno se ne accorge!!!

Proprio per questo quando si va scegliere una figurina mancante, magari nel bel mezzo di una fiera è molto facile prendere toppate o cantonate come volete voi, storiche, convinti di aver portato a casa un pezzo della raccolta 65-66 vi ritrovate con un doppione del 62-63….e il vaffa sorge spontaneo…

Ci vuole una bella lista fatta partendo da elenchi certi e certificati che non è poi così difficile da procurarsi o farsi (qui gli elenchi li avete tutti e senza errori) vista l’esistenza di quattro album.

A livello di diffusione le figurine più diffuse sono quelle dei primi due anni ed anche del terzo anno, mentre le figurine più rare in alcuni casi veramente toste sono quelle del quarto anno.

A fattor comune le figurine più toste da trovare sono le squadre (e ce ne sono ben (18 x 4 = 72) 72 da recuperare.

Una volta queste figurine te le tiravano dietro, oggi ti tirano degli accidenti se non le paghi profumatamente.

Una caratteristica di queste figurine cartonate era il fatto che erano realizzate sul supporto frontale in carta simil-fotografica per cui per recuperarle da un album era impossibile usare solventi o, peggio ancora, acqua, per cui le recuperate portano sul retro evidenti i segni dello scollamento forzato dalla carta dell’album.

Per ulteriori dettagli rimando alla presentazione delle singole serie, dove i dettagli saranno meglio definiti!

Terminate le quattro stagioni operative (ricordiamo che l’editore si era fermato nel 1964-65) la edizioni filateliche di milano, di cui non ho mai visto neppure mezzo francobollo, si eclissarono per sempre nella definitiva galassia dell’oblio.

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