CARTIFICIO VALDINIEVOLE
MONSUMMANO - PISTOIA
LA STORIA
L’Italia era appena uscita da una guerra tragicamente persa, assolutamente non voluta dalla popolazione, combattuta soprattutto in casa e non in una piccola parte di territorio, ristretto a poche e confinanti regioni del nord est, come accadde nella prima guerra mondiale, ma dalla Sicilia alle Alpi, con una coda sanguinosissima e tragica perché, tra l’altro anche fratricida.
Tutta la penisola era stata coinvolta nelle fasi tragiche della iniziale invasione degli Alleati: il '43 con la fuga del Re, la nascita della Repubblica Sociale, la guerra civile, l'impegno delle Forze Armate italiane, neo alleate degli Americani contro i Nazisti, spesso mandate "avanti" dagli alleati come a Mignano Montelungo, dove fu un massacro.
Poi bombardamenti sulle città, specie quelle industriali, portuali e strategiche (Torino, Genova, Cassino).
La guerra terminò nel '44 in Europa e nel '45 in Asia.
La rinascita fu rapida, c'era, nel nostro paese una voglia di recuperare la libertà cancellata da un regime fuori del tempo e quella di rimettere in piedi una economia traballante e ancora basata sull'agricoltura.
I primi a mettersi in moto furono i piccoli, ditte di dimensioni familiari, attive in piccole località, magari in provincie non troppo compromesse dagli eventi bellici.
La "Cartifico Valdinievole", di proprietà di Domenico Ricci era una Società a responsabilità limitata (S.r.L.) di piccolo cabotaggio, produttrice di carta, attiva nel comune di Monsummano in provincia di Pistoia, praticamente adiacente a Montecatini.
Da Cartificio a Editore il passo non è affatto breve, eppure la piccola ditta le fece e lo fece con un buon successo.
Va detto che tutta la zona ad ovest di Pistoia è da sempre zona di produzione di carta e cartone, più da imballo che carta pregiata da disegno.
La pubblicazione è relativa ad una piccola serie di sole 50 figurine dotata di album.
Con una certa lungimiranza e con una visione larga e positiva verso il futuro, la Valdinievole realizzò la serie sulla speranza verso gli anni 2000, come anni di sviluppo, di scienza di progresso applicato, ripercorrendo le grandi invenzioni dell'uomo, dalla ruota alla sieroterapia (i vaccini), passando per la bussola e la lampadina.
Non abbiamo conoscenza di ulteriori pubblicazioni nel campo della figurina di questo improvvisato editore, ma la prima ed unica opera, seppur piccola e senza pretese, rappresenta uno dei primi mattoni della ripresa del paese in un campo non certo di importanza e valenza strategica, come è quello della figurina didattica.