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EDIZIONI CICOGNA - VILLASANTA - MILANO

SERIE 19

" TUTTOSPORT 1958 "

LE FIGURINE

PRESENTAZIONE

 

                                             cic ts 58 1                           005 SABBADIN CIC TS58 R

 

1. ELEMENTI BASE

Puntuale la Cicogna ripropone, per il 1958, una serie di figurine prevalentemente dedicata ai ciclisti ma con la presenza, sempre meno numericamente consistente degli assi della velocità a due o a quattro ruote.

Si tratta della 19a serie prodotta dalla casa di Villasanta.

Naturalmente la titolazione non differisce da quella del precedente anno anche perché, come vuole il tradizionale modo di concepire le serie di queste piccole figurine da gioco, le novità sono sempre molto risicate e, spesso, la maggioranza di queste consiste nella sommaria apposizione di qualche striscia o sezione di colore e di qualche scritta palesemente rifatta per “adeguare” alla meno peggio le maglie dei ciclisti che hanno cambiato Team nel corso dell’inverno.

Tuttavia più gli anni passano più le modalità di concepimento di queste serie divengono una standard, come un marchio di fabbrica per il piccolo Editore milanese.

2. IL PROGETTO

Progettualmente non cambia proprio nulla nella edizione del 1958 delle serie “Tuttosport” di casa Cicogna, perché il progetto prevede la presenza, su 100 figurine (questo è ormai uno standard), con due figurine dedicate a ciascun Campione raffigurato e con la presenza del 97% di ciclisti e sempre del solo 3% di piloti, dato questo in calo dell’1 % dato che scompare la figurina dedicata al pilota inglese di moto Ducke.

Fortunatamente la mancanza di Ducke si deve ad una scelta editoriale e non, come era stato per Eugenio Castellotti, ad un tragico incidente.

La serie è numerata con numeri anteriori inclusi in un circolino.

La serie è dotata di testi a tergo delle figurine.

3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Le figurine di questa serie, hanno le dimensioni standard di casa Cicogna, ovvero misurano 4 x 5 cm.

Le figurine sono tutte a sviluppo verticale fatta eccezione per le figurine in azione dei 2 piloti di auto ancora presenti in raccolta (Fangio e Moss).

Altri elementi mantengono la loro significativa staticità ed in particolare la numerazione nel circolino e la cornice di rosso scuro con tacche laterali orizzontali bianche, che diventa sempre di più l’elemento grafico di distinzione tra le serie dedicate al calcio e quelle dedicate al ciclismo e alla velocità.

Supporto ed inchiostri sono sempre i medesimi e siccome anche i contenuti sono molto simili, ancora una volta la serie appare sovra-colorata e, come abbiamo detto per quella del 1956, piuttosto arlecchinesca.

Qualità di stampa ed inchiostri non migliorano.

4. I SOGGETTI

Come sempre la parte più interessante di queste serie è il loro contenuto ed il variare di questo con gli anni, conoscendo il meccanismo di sottoporre a variazione, con nuove immagini e nuovi soggetti, non più del 20-25% delle figurine della serie.

Su 100 figurine in raccolta, con due figurine ciascuno i personaggi dovrebbero essere complessivamente 50, ma così non è perché proprio nell’ultima coppia le figurine numero 99 e 100 sono dedicate a due ciclisti differenti, uno a mezzo busto ed uno in azione.

Questa è una particolarità nuova di questa serie, forse più dettata dalla casualità che dalla progettualità.

Rispetto alla serie del 1957 escono di scena 24 figurine per 12 atleti, mentre ne entrano sempre 24 nuove ma questa volta per 13 atleti.

Le figurine che non subiscono alcun tipo di variazione (vedremo a seguire come i testi non saranno una variabile per nessuna figurina), in questa serie sono 42, mentre quelle che variano in ragione di un cambio di maglia sono 34 (24 + 42 + 34 = 100).

Contrariamente alla edizione del 1957, che era stata abbastanza sofferta con numerosi cambi anche di numerazione, la Cicogna in questo frangente evita di apportarli, sicché, a prescindere dalle variazioni di maglia, ben 76 figurine restano di pari numerazione e di pari denominazione (oltre che, ovviamente di pari immagine).

Va detto che nella componente elenchi sono stati inseriti alcuni ciclisti con il punto interrogativo.

La ragione risiede nel fatto che questa serie non la abbiamo recuperata in maniera integrale e mancano all’appello solo poche immagini.

Aiutati dal fatto che le figurine sono tutte accoppiate a due a due (MB ed AZ) per alcune di queste c’è quasi la certezza, disponendo di una delle due, che anche l’altra sia in raccolta.

L’unico vero punto interrogativo riguarda la figurina numero 99 che essendo una singola (vedi sopra) può, con quasi assoluta certezza essere attribuita a Ciampi (la serie dell’anno successivo ha Ciampi al 99).

Di tutte le altre tre: Coletto, Moss e Maspes abbiamo la seconda figurina che ci fornisce l’indicazione giusta a completare la coppia.

In altri termini, pur mancando un riscontro definitivo, potremmo dire con il 99,99% di certezza che tutte le componenti dei soggetti in raccolta sono identificati.

5. IL RETRO ED I TESTI

Nulla cambia riguardo ai testi a livello di contenuti, nel senso che sono sempre estremamente minimalisti e molto contratti, tanto che chiamarli “testi” sembra quasi esagerato.

La novità più consistente, non solo per questo particolare aspetto del retro, ma proprio per tutta la serie è che i testi sono completamente rinnovati per tutte e 100 le figurine.

Sparisce, nei testi delle figurine in azione, la virgoletta a forma di “esse” lunga verticale che aveva caratterizzato i testi delle “Tuttosport” di 1956 e 1957.

Una caratteristica della serie è quella di aver posto moltissime figurine in azione con la scritta su una sola riga di nome e cognome dello sportivo, mentre nelle figurine a mezzo busto il nome ed il cognome sono riportati su due righe.

Ovviamente ci sono tante e tali varianti che nemmeno sembra (troviamo anche delle MB con scritte su una riga e le loro “in azione” con scritte su due righe) ….

L’inchiostro dei testi è nero ed i caratteri utilizzati corrispondono ad una scelta tipografica di dare alla componente dei testi una migliore “quadratura” complessiva.

Un errore piuttosto “strano” lo troviamo nel cognome di un ciclista molto famoso e già presente nelle raccolte precedenti e sempre correttamente riportato.

In questa serie, invece, il ciclista elvetico Koblet viene, nella figurina “in azione”, chiamato “Hoblet”, certamente un errore di battitura, ma, altrettanto certamente, anche un errore non corretto!

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Come le sorelle anche questa serie è ampiamente collezionabile e senza esborsi incredibili, anche se le figurine dei piloti hanno in questo momento storico raggiunto quotazioni maggiori, ma per queste serie il valore non ha raggiunto punte demenziali.

Per il resto non ci sono figurine rare, ed anche se ancora manca all’appello qualche figurina so bene qual è la ragione: a volte queste figurine spesso una uguale all’altra ti fondono il cervello e inevitabilmente qualcuna di queste credi sempre di averla e non la prendi mentre magari prendi una che già hai preso tre o quattro volte….

Come sempre...

Buona collezione!!!!!!!

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