RIZZOLI EDITORE - MILANO
LA STORIA
1. PREMESSA
Il tempo, come capita ad un po’ tutte le grandi Società, porta diverse denominazioni, a volte differenti solo di piccoli dettagli (ad esempio da S.r.l a S.p.A.…), oppure stravolgenti, dove, della precedente denominazione, non resta praticamente assolutamente più nulla.
Ci sono poi Società che nascono in un modo, evolvono, con metamorfosi più o meno limpide per poi finire di interessarsi di tutt’altra cosa, cedendo il precedente “core business” per entrare in attività in campi totalmente differenti.
La Rizzoli è una grandissima Società, evoluta nel tempo e passata attraverso moltissime vicende, a volte anche molto particolari e che hanno interessato le cronache giudiziarie, a diventare un “Gruppo” in cui l’editoria è una delle sue tante componenti.
Seguiremo la prima storia della casa editrice sorvolando a velocità trisonica sulle vicende degli anni ’90, 2000 e seguenti.
In fondo le figurine realizzate e pubblicate sul sito sono degli anni ’60, per cui allontanarsi troppo dal periodo di interesse, non è né produttivo né coerente.
Per chi volesse saperne in maniera dettagliata invito a cercare la voce Edizioni Rizzoli su Wikipedia… e ne saprà certamente di più.
2. IL PERIODO DI ANGELO RIZZOLI
Angelo Rizzoli, classe 1889, apprende in orfanotrofio l’attività di tipografo e in pochi anni da praticante di tipografia diviene proprietario di una piccola tipografia, acquisita a Milano nel 1909.
Nel 1911 fonda la A. Rizzoli &c, o meglio dà alla sua tipografia una precisa ragione sociale.
Per anni Angelo Rizzoli porta avanti la sua tipografia in maniera estremamente oculata e poi nel 1924 avviene la svolta in seguito all’acquisto di un impianto per la stampa in rotocalco.
È del 1927 l’inizio dell’attività editoriale, divenendo da tipografo editore e nel 1929 la Società diviene una Società di capitali con denominazione “Rizzoli & c. Anonima per l’arte della stampa”.
Nel frattempo la Rizzoli edita e stampa, per proprio conto, una serie di periodici settimanali e mensili, tra cui “Lei” che nel 1938 diventerà “Annabella” e poi “Oggi” che nasce nel 1939.
Nel dopoguerra la Rizzoli prosegue la sua espansione nel campo dell’editoria dando vita alla BUR (biblioteca universale Rizzoli), ancor oggi esistente e a molte altre iniziative editoriali sia nel campo della stampa periodica sia in quello della editoria vera e propria.
Nel 1952 la Rizzoli diviene “Rizzoli editore spa” e nel 1958 entra nell’”editoria cinematografica” con la “Cineriz” che produrrà centinaia di film, tra cui quelli di Federico Fellini.
Nel 1970 muore il fondatore Angelo e la Società passa nelle mani del figlio Andrea.
3. DA RIZZOLI A CAIRO – 1970 - 2016
Nel 1973 la Rizzoli rileva la società editrice del “Corriere della sera” tra cui vi è anche il “Corriere dei piccoli” e “La Domenica del Corriere”.
Da questa data la Rizzoli diviene una nebulosa in cui compaiono personaggi come il banchiere Calvi, il massone “deviato” Licio Gelli, il faccendiere Umberto Ortolani e compagnia cantante.
In breve la Società è preda di falchi e doppiogiochisti e priva del polso di Angelo Rizzoli sprofonda in un abisso sempre pronta ad affossarla definitivamente:
Ma sono problematiche finanziarie perché la casa editrice ha il potenziale per rimanere il primo gruppo editoriale italiano, mentre il gruppo “Rizzoli-Corriere della sera” a livello finanziario ha un mare di problemi.
La storia è lunga e complessa e nemmeno troppo edificante, sta di fatto che la vecchia “Rizzoli” diventa R.C.S. Media Group spa e che oggi la proprietà è suddivisa tra la “Cairo comunicatins” (59,7%), Mediobanca (9,9 %), Diego Della Valle (7,3%) ed altri soci minori.