EDIZIONI DIVULGATIVE ILLUSTRATE
E.D.I. - MILANO
LA STORIA
LA NASCITA
Davanti al Notaio Dott. Enrico Bevilacqua, in località Cassano d’Adda, paesone molto prossimo alla periferia est di Milano, il giorno 4 ottobre 1961 con Atto notarile Pubblico, numero di repertorio 1337/357 viene costituita la E.D.I. – Edizioni Divulgative Illustrate – S.r.l. con sede in Milano Via Vigevano, 45, avente come oggetto sociale : “la stampa, produzione, divulgazione, commercio, importazione ed esportazione di pubblicazioni in genere, ivi comprese figurine e sorprese per ragazzi, nonché’ pubblicazioni culturali ed amene e promozione di concorsi a premi attinenti l’attività suddetta”.
La Società verrà messa in autoliquidazione il 16 dicembre 1963 con la nomina di un liquidatore a seguito della delibera della assemblea ordinaria, in base a quanto risulta da atto notarile 4596/985 Bevilacqua Dott Enrico notaio in Cassano d’Adda.
La E.D.I. di Milano è stata definitivamente cancellata dal Registro delle Imprese con atto di ufficio ai sensi dell’art. 2490 del codice civile in data 17 giugno 2008, come Società “inerte da tempo".
Ecco la storia della E.D.I - Milano, così come la si evince dalle carte della Camera di Commercio di Milano.
Tra una nascita notarile ed una fine procurata d’ufficio la storia sembrerebbe assai poco esaltante.
A noi interessa poco la storia di questa Società a livello amministrativo, interessa invece molto quello che questa Società ha realizzato nel mondo delle figurine cartonate.
LA DENOMINAZIONE SOCIALE
Tuttavia ritengo che la cosa più importante sia, una volta per tutte, chiarire che la Società che ha editato le figurine dal caratteristico pallino rosso anteriore, angolo basso, sia la Edizioni Divulgative Illustrate, quindi E.D.I. come acrostico e non E.D.J. oppure E.D.Y. come continuo imperterritamente a leggere su eBay o su altre piattaforme informatiche!
Signori, la E.D.I. è una società particolare, che ha creato un mondo particolare, stravagante, fuori dagli schemi, alternativo, casinistico, anticonvenzionale e chi più ne ha ne metta, a tal punto che nemmeno la sua Sigla e non certo per colpa degli altri risulta strana e foriera di interpretazioni le più fantasiose e incredibili.
La colpa della confusione che regna sovrana tra i collezionisti riguardo alla sigla della società editrice milanese deriva tutto da una colossale svista compiuta dalliEditore quando scelse il carattere di stampa per il suo “logo” formato dalle tre lettere dell’acrostico, la e, la d e la i.
Scelse infatti un carattere corsivo maiuscolo e fu il principio del casino sul suo nome.
Se scrivo la i maiuscola con carattere stampatello, viene fuori un bastoncino senza punto sopra, una normalissima “I” maiuscola che non dà adito ad interpretazioni. Ma se scrivo la i maiuscola con carattere corsivo viene fuori una cosa del tipo a che mondo è mondo il carattere corsivo deve essere impiegato per una scrittura con maiuscole e minuscole perché’ creato per questo scopo, ma non può essere utilizzato per una scrittura di sole maiuscole.
Tanto per farmi capire adesso scriverò una breve frase con carattere maiuscolo stampatello e poi la stessa frase in corsivo maiuscolo:
“LA E.D.I. DI MILANO ERA UNA CASA EDITRICE DI FIGURINE CARTONATE.” (calibri maiuscolo corpo 12 grassetto).
Provo ora a scrivere la stessa frase con u n carattere corsivo maiuscolo:
Se avessi usato un carattere cinese avreste probabilmente letto meglio!
Quindi, svelato l’arcano, ribadisco che si scrive E.D.I. e non E.D.J. né tanto meno E.D.Y.
Tutto questo perché in redazione evidentemente erano digiuni di problematiche di stampa.
LA CASA DAL "PALLINO ROSSO"
La E.D.I, di contro, è stata l’unica tra le Case Editrici di figurine cartonate ad aver sempre adottato un piccolo accorgimento per essere immediatamente riconoscibile, ovvero un piccolo pallino rosso posto sul fronte della figurina in basso a destra.
Ce l’hanno tutte le figurine, nessuna esclusa, tanto è vero che userò spesso la dizione “Società dal pallino rosso” per non ripetere sempre la solita sigla.
La Società milanese è attiva, nella produzione di figurine, dal 1961 a tutto il 1963 e produce le seguenti serie di figurine:
- “Calciocampioni 1961-62” – serie di 303 (?) Figurine con album;
- “Calciocampioni mondiali del Cile” - appendice alla raccolta 61-62 – serie di 50 figurine senza album;
- “Calciocampioni 62-63” – serie di 300 figurine con autografo e con album;
- “Ciclocampioni 1962” – serie di 100 figurine con album
Complessivamente la e.d.i. ha prodotto 4 serie (3 serie + una appendice), per un totale di 753 figurine, dato che la pone al secondo posto assoluto tra le case editrici di cartonate seconda solo alla Sidam di Torino.
Da questo elenco già si evidenzia una novità, se vogliamo una particolarità fuori dal coro e dalle abitudini o consuetudini delle cartonate, ovvero una serie non serie, quella dedicata ai mondiali del Cile del 1962 che poi sarà completata da ben 30 figurine ulteriori inserite però a livello numerico all’interno della collezione “Calciocampioni 62-63”, finendo con l’incasinare tutto.
Altra fantasiosa novità è la figurina con la forma dello sportivo che debutta nelle figurine dei calciatori della nazionale italiana dell’”Appendice” e che poi ritroviamo in forma perfezionata sia nella serie “Calciocampioni62-63” che nella successiva serie dedicata ai Campioni del ciclismo.
Altra stravaganza quella di aver concepito una serie numerata comprendendo anche le figurine delle squadre di serie “A” e di serie “B” che però non sono numerate!
La casa del pallino rosso è anche l’unica casa editrice ad aver concepito due album in modo assolutamente originale stampando più figurine di quante gli album ne potessero contenere, ma stampando anche in alcune squadre meno figurine di quanti spazi le squadre avessero a disposizione…( così che il collezionista si ritrova in mano un bel numero di figurine che non sa dove mettere e, nella stesso tempo ha, nell’album diverse voragini che non potranno mai essere riempite, e nessuno sa meglio di un collezionista cosa significhi uno spazio vuoto in un album!
La E.D.I. era tutto ed il contrario di tutto!
Originale, geniale, anche combattiva e competitiva, ma dispersiva illogica casinistica e a volte impossibile da seguire per chi tenti di “capisci” qualche cosa!
Però ha fatto tre serie importanti, si è affermata in un mercato dominato dalla Sidam di Torino, si è ritagliata il suo importante spazio ha imposto le sue idee, è stata alternativa di assoluta validità e è, a tutto tondo, una delle assolute protagoniste del mondo delle cartonate.
Le sue figurine sono particolari sia che abbiano o no l’autografo!
Hanno un “sapore” diverso dalle Sidam, meno “mistiche”, più artigianali, più rigide nell’impostazione grafica, meno belle nella stampa, assolutamente fuori norma nei numeri e nelle suddivisioni figurina/società calcistica, più fantasiose e ricche delle Sidam, più vicine al calcio minore (serie “B”) che la Sidam ignora completamente.
La Sidam in tre collezioni non esce una sola volta dal calcio di casa nostra, la E.D.I. ci mostra figurine del Brasile, del Cile, della Germania, Bulgaria, Russia, Cecoslovacchia, Svizzera, Inghilterra Ungheria e di tante Squadre della serie “B” nostrana…un panorama decisamente più vario e ricco e pieno di imprevisti!
Sono serie tutte collezionabili al giorno d’oggi e con buona possibilità di chiudere le raccolte, perché le figurine ci sono tutte.
Certamente rappresentano una bella sfida per il collezionista, perché non sono di facile reperibilità, ma le sfide, si sa, sono un aspetto che da emozione di cui il collezionista va alla ricerca!
La casa del pallino rosso, editata e distribuita la serie dei “Ciclocampioni del 1963”, non si ripresenterà più e finirà così la sua produzione di figurine cartonate.
Un vero peccato, perché se avesse continuato la produzione ci avrebbe regalato sicuramente altri casini indecifrabili in geroglifico cirillico babilonese, ma certamente tante altre emozioni e belle figurine da collezionare.
Ma la storia è questa e non la si può né discutere né cambiare.