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 INDUSTRIA ITALIANA SURROGATI DEL CAFFE' TOSTATO BRASIL 

DI ERMINIO BERTOLDO - VICENZA  

 

ANNI 1958 - 1973 

LA STORIA

 

 010 a 1959 F

 

 

 

1. I SUCCEDANEI DEL CAFFÈ

Sino alla fine della seconda guerra mondiale ed anche oltre, il vero caffè, quello che conosciamo oggi, proveniente dal Kenya, dal Brasile, dalla Costarica, dall’Arabia e da molti altri paesi della fascia equatoriale, era una vera prelibatezza ed aveva un costo non indifferente.

Tuttavia il suo aroma, il suo sapore dava un piacere intenso di cui gli europei si erano, prima innamorati e poi abituati, magari bevendolo solo in rare occasioni speciali, visto i costi, all’epoca, decisamente elevati anche per la classe media.

È per questa ragione che già a metà dell'800 Heinrich Franck, in Germania, aveva brevettato una bevanda ricavata dalla radice di una particolare cicoria che, sottoposta ad un trattamento di tostatura del tutto innovativo, ed adeguatamente decotta, aveva un sapore molto prossimo al caffè.

Non ho mai assaggiato la bevanda originale di Franck, la cui produzione è durata ben oltre la prima guerra mondiale, ma credo che non fosse poi molto simile al caffè visto che, almeno in Italia, era soprannominata la "ciofeca", termine che è rimasto a sinonimo di "una cosa "mal fatta", di un "intruglio", una "porcheria".

Tuttavia la produzione ebbe sempre un buon successo commerciale un po' in tutto il mondo, specie usando i succedanei del caffè per "macchiare" un latte mattutino o per insaporire un po' la bevanda di bambini, adolescenti ed anziani, cui il caffè originale, ricco di caffeina, non era certamente indicato.

Come si è sopra accennato, seppur di un sapore abbastanza lontano dal caffè, bevande ricavate da cicoria, prima, ma poi anche dal malto e dall'orzo tostati (queste ultime due molto più raffinate), non avevano il solo pregio di essere abbordabili economicamente ma anche quello di non contenere caffeina e quindi di essere adatte ad un consumo molto più diffuso rispetto al caffè.

Inutile dire che oggi, ordinare al bar un orzo è diventato in un certo senso un essere alla "page", specie per le signore: meglio un "orzo" che un decaffeinato!

La Franck ebbe sin dall'800 una produzione/ distribuzione dei suoi prodotti in Italia (a Milano) e questo stimolò la produzione anche da parte di altre società, una delle più importanti delle quali fu quella messa su da Erminio Bertoldo a Vicenza.

 

2. LA VICENDA SOCIALE

Erminio Bertoldo fonda la sua ditta:" Industria Italiana Surrogati del Caffè Tostato Brasil", con sede a Vicenza con atto numero 138753 dell'Ufficio Centrale Brevetti e Marchi d'Impresa il 10 luglio 1957.

Molto probabilmente la produzione iniziò subito, ma fu solo nel 1958 che la ditta iniziò ad inserire nelle confezioni dei suoi prodotti delle figurine punto dai valori da 5 sino a 100 punti.

La produzione si era, nel frattempo espansa in diverse varietà di prodotti:

  • Super miscela tostato Brasil;
  • Portorico caffè;
  • Super orzo bimbo;
  • Vero estratto olandese;
  • Super malto;
  • Cicoria Brasil.

Tutti questi prodotti erano legati al concorso a punti di cui le figurine erano l'elemento portante.

È probabile che la produzione delle figurine e quindi il concorso a premi sia durato fino al 1965-66, in ogni caso la Ditta del Bertoldo cambiò denominazione sociale nel 1968 ("Tostato Brasil - Industria Italiana Succedanei del Caffè", poi nel 1970 attraverso una parziale cessione di quote aziendali assunse la denominazione di "Tostato Brasil - Industria Alimenti Tostati Bertoldo".

Nel 1972 la Società si fuse e prese la denominazione di "LUIPA" sas - Vicenza, trasformandosi contestualmente (stessa data) in "LUIPA s.p.a. - Vicenza".

In data 10 agosto 1973 la LUIPA fu incorporata dal colosso STAR s.p.a. di Agrate Brianza, cessando di fatto la sua esistenza.

 

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