EDIZIONI CICOGNA - VILLASANTA (MI)
SERIE 06
“ CALCIATORI NEL PALLONE 1950-51 ”
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI BASE
L'annata sportiva 1949-50, quella susseguente alla tragedia di Superga aveva segnato un lento riprendersi dallo shock per una perdita tanto inaspettata quanto gravissima, perché, sportivamente aveva mutato, in una frazione di secondo, oltre al destino delle persone interessate, anche gli equilibri storici del "divenire calcistico", secondo la cui "legge", improvvisazione e casualità non consentono mai di raggiungere risultati sportivi di un certo rilievo ed anche, qual ora, questi, per fortuita casualità, dovessero avvenire, sarebbero certamente estremamente effimeri.
È evidente che le grandi squadre hanno un ciclo che è fatalmente destinato a mutare nel tempo, perché nessuno è in grado, sempre, di agire nella perfezione e nella impeccabilità (eccetto chi bara e credete che chi bara c’è sempre), indovinando le scelte, azzeccando ogni mossa, specie in una materia "umana" tanto complessa ed influenzabile da eventi indipendenti come è lo sport.
Il grande Torino se ne andò, ma il suo essere non era affatto al tramonto e gli equilibri del 48-49 sarebbero continuati ancora per almeno un paio di anni se non ci fosse stata quella tragedia.
L'intero movimento risentì degli squilibri tecnici, di crescita, di rafforzamento, risentì delle tempistiche e dei costi del rafforzamento delle compagini, alcune tornarono a vincere pur non avendone la maturità (Juventus), altri, che sembravano oramai quasi prossimi ai granata periti (l’Inter), si ritrovarono a dover attendere quattro anni ancora prima di riuscire ad incidere di nuovo.
In realtà l'anno di vero "impasse" del movimento calcio non fu l'anno successivo alla scomparsa dei campionissimi granata, ma fu il campionato ancora successivo, quello del 1950-51, come se l'annata precedente avesse ancora risentito del "traino" delle memorie e dei campioni perduti.
La Cicogna, forse interpretando con una buona capacità "rabdomantica" il momento particolare, decise di produrre una serie che fosse senza album, senza troppi privilegiati, senza i grandi numeri delle precedenti serie, inaugurando un modo di fare figurine che proseguirà per oltre un decennio.
Ma tutto il movimento, anche quello delle figurine visse un anno veramente particolare, come se le radici si fossero ridotte, seccate e poca fosse la linfa che riuscisse ad arrivare ai rami che si rinseccolirono, di conseguenza.
La grande iniziativa intrapresa proprio nel 1950 dalla Lavazza con la sua serie di campioni dello sport (peraltro concepita senza un album), non basta a far dire che il movimento delle figurine non fosse entrato, temporaneamente, in crisi.
Questa, in ogni caso, che fosse una serie celebrativa o una serie di fine periodo, certamente fu una serie di stacco dalla precedente e di grande distacco anche dalle successive (anche temporalmente parlando).
2. IL PROGETTO
La "Tuttocalcio 1950-51 è una serie da 150 figurine senza album, molto probabilmente nata come una serie da sole 100 figurine, numerata, cartonata leggerissima, più propriamente una serie cartacea leggermente più grammata, ma lungi dall'essere veramente ascrivibile alla vera famiglia delle cartonate.
I calciatori sono sistemati senza un preciso ordine, con qualche piccolo "raggruppamento" per Squadra (il più consistente dei quali è quello del Milan con sette figurine consecutive, poi l’Inter ed il Como con cinque e la Juventus con quattro).
3. CARATTERISTICHE PROGETTUALI
La serie si caratterizza per alcune particolarità immediatamente visibili e per altre che invece sono molto ben celate ma che vedremo nel corso di questo articolo di presentazione.
La prima caratteristica visibile è quella degli sfondi delle figurine.
Ogni 25 figurine lo sfondo cambia a seconda del seguente modulo:
- 01 - 25 - sfondo rosso con rete da calcio bianca a maglie molto larghe;
- 26 - 50 - sfondo blu con rete da calcio bianca a maglie molto larghe;
- 51 - 75 - sfondo chiaro con trama fitta di filamenti rossi;
- 76 - 100 - sfondo chiaro con trama e ordito fitti di filamenti azzurri;
- 101 - 125 - sfondo chiaro con trama e ordito fitti di filamenti azzurri;
- 126 - 150 - sfondo rosso con rete da calcio bianca a maglie molto larghe.
Riassumendo: le prime 25 e le ultime 25 hanno sfondo anteriore identico, la quarta e la quinta serie da 25 hanno il medesimo sfondo, mentre seconda e terza serie da 25 hanno sfondi diversi.
Una seconda particolarità del progetto, anche questa ben visibile, è il retro che, privo di iscrizioni (sia relative al calciatore che sta sul fronte figurina, sia di carattere editoriale), presenta però un disegno caricaturale di alcuni calciatori presenti nella serie.
Queste caricature sono nominative ovvero, sotto la caricatura è riportato il cognome del calciatore raffigurato.
Le caricature realizzate dalla Cicogna per questa serie di figurine sono solamente 50 in tutto, quindi è evidente che non possiamo trovarci di fronte a figurine che abbiano sul retro la caricatura del giocatore raffigurato sul fronte (ci sarebbero volute, ovviamente 150 caricature).
L'osservazione delle figurine ci mostra che, riguardo al retro, la Cicogna, a livello progettuale, adottò una particolarissima soluzione, mai più riscontrata in alcuna serie.
Le 50 caricature furono "accoppiate", in maniera assolutamente casuale, in una sequenza da 25 coppie, secondo il seguente schema (ricordo che l’accoppiamento di cui parliamo è relativo alle 50 caricature, per cui avremo 25 accoppiamenti):
- Coppia numero 1 - Tognon - Giovannini g.;
- Coppia numero 2 - Puccinelli - Vitali;
- Coppia numero 3 - Parola - Blason;
- Coppia numero 4 - Matè - Miglioli;
- Coppia numero 5 - Furiassi - Burini;
- Coppia numero 6 - Merlin - Lucentini;
- Coppia numero 7 - Hansen J. - Pombia;
- Coppia numero 8 - Picchi - Lorenzo;
- Coppia numero 9 - Risorti - Lorenzi;
- Coppia numero 10 - Piola - Meucci;
- Coppia numero 11 - Green Praest;
- Coppia numero 12 - Bersia - Dell'innocenti;
- Coppia numero 13 - Cappello - Bertuccelli;
- Coppia numero 14 - Bassetto - Achilli;
- Coppia numero 15 - Liedholm - Sperotto;
- Coppia numero 16 - Dal Monte - Nyers;
- Coppia numero 17 - Galassi - Pozzi;
- Coppia numero 18 - Mari - Fattori;
- Coppia numero 19 - Tontodonati - Muccinelli;
- Coppia numero 20 - Sentimenti III- Casari;
- Coppia numero 21 - Magli - Antonazzi;
- Coppia numero 22 -Moro - Hansen K.A.;
- Coppia numero 23 - Caprile - Giovannini a.
- Coppia numero 24 - Nordhal - Campatelli;
- Coppia numero 25 - Baladini - Ghiandi.
L’analisi delle figurine e del loro retro ha evidenziato che la Cicogna assegnò a ciascun calciatore due retro differenti funzione delle coppie di cui sopra.
Pertanto ciascuna delle 150 figurine della serie fu realizzata con due diverse caricature poste a tergo!
Alle prime 25 figurine furono assegnati i retri secondo l'ordine sopra esposto, nel senso che alla figurina numero uno furono assegnati due retro (quello di Tognon e quello di Giovannini G.) e, parimenti, alla figurina numero 25 furono assegnate due retro (quelli della coppia numero 25 ovvero Baldini Ghiandi).
Qui siamo al punto in cui troviamo una caratteristica assai poco visibile di questa serie (di cui pochissimi si sono accorti), ovvero la ripetitività del modello di abbinamento tra figurina e retro.
Difatti le figurine dalla 26 alla 50, ovvero la seconda sequenza da 25 figurine della serie (quelle con lo sfondo anteriore azzurro e rete da calcio bianca a trama larga) ebbero il medesimo accoppiamento delle prime 25 ovvero alla figurina 26 fu assegnato in abbinamento la coppia numero uno (Tognon - Giovannini G.) ed alla figurina 50 quella numero 25 (Baldini - Ghiandi).
Il medesimo principio di assegnazione ebbero le figurine della sequenza 51 - 75, della sequenza 76 - 100 di quella 101 - 125 e dell'ultima da figurina numero 126 a 150.
Per maggior chiarezza le figurine numero 1 - 26 - 51 - 76 - 101 - 126 furono realizzate in due esemplari ciascuna con le caricature a tergo di Tognon e Giovannini G, e, parimenti le figurine 25 - 50 - 75 - 100 - 125 e 150 furono stampate con le caricature a tergo di Baldini e Ghiandi.
Grazie a questo originalissimo e molto ben celato espediente, oggi a 73 anni di distanza da allora, possiamo affermare, senza ombra di errore, che la figurina numero 117 (è solo un esempio ma corrisponde ad assoluta verità), di cui al momento non conosciamo a quale calciatore sia stata assegnata, avrà, però la certezza di avere sui due retro realizzati, su uno la caricatura di Galassi e, sull'altro quella di Pozzi in quanto Galassi e Pozzi costituivano la coppia numero 17 dell'elenco degli accoppiamenti casuali sopra riportata.
Con questo espediente la Cicogna, di fatto, realizzò due serie da 150 figurine: una serie con a tergo di ciascuna figurina la prima caricatura degli accoppiamenti e la seconda con a tergo la seconda caricatura degli accoppiamenti.
Detta in altri termini volendo avere tutte le figurine della serie, basandosi esclusivamente sul fronte, basterà collezionare le figurine dalla numero 1 alla 150, mentre serviranno due versioni (differenti per retro) di ciascuna delle 150 figurine della serie per possedere tutte le 300 figurine differenti prodotte dalla Cicogna.
La scoperta di questa particolarità si deve, almeno agli occhi dello studioso, alla intuizione di un collezionista attento ed innamorato di questa serie come è Pierangelo Luise, certamente uno di noi, ma sicuramente molto più attento e perspicace di molti, tanto da aver messo a "nudo" il trucchetto che la Cicogna utilizzò per la realizzazione di questa serie che poi se vogliamo…sono due!
4. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Abbiamo detto del supporto, quasi cartaceo o poco cartonato su cui le figurine sono state realizzate.
Il formato delle figurine è uno strano formato h 5 x b 4,3 a sviluppo leggermente verticale e quasi tendente al quadrato.
Ho notato che, in foto o in scansione, l'effetto ottico che si ottiene è quello di una immediata iper valutazione delle dimensioni delle figurine, ovvero: guardando una immagine estrapolata da ogni altro elemento che aiuti a formulare una valutazione dimensionale comparata si tende a dare una dimensione a queste figurine maggiore rispetto alla vera reale dimensione.
La qualità di stampa è abbastanza minimale ma non scadente e certamente la presenza di un disegno anche sul retro oltre che la ricchezza delle inchiostrature del fronte, considerando la leggerezza del supporto, tende spesso a rilasciare trasparenze di un lato sull'altro e viceversa.
Non è scevra da tale fenomeno la scelta della Cicogna di non stampare sempre le caricature con inchiostro nero, scegliendo, spesso, un meno "corposo ed invasivo" color seppia che evidentemente tendeva a trasparire sull'altro lato in maniera molto meno aggressiva.
Sempre a livello tipografico si riscontrano diverse imprecisioni a livello di taglio, non gravi, come in certe piccole Stella dove il taglio orizzontale era addirittura diagonalizzato (figurine trapezoidali non rettangolari), ma neppure insignificanti.
Ovvio che a questa imprecisione nei tagli rispondano spesso delle figurine minimizzate nelle dimensioni o altre massimizzate, pur, ribadisco, mantenendo il fenomeno entro limiti accettabili.
Per quanto attiene l'aspetto grafico, la figurina è caratterizzata da uno sfondo ed una retinatura di cui abbiamo già ampiamente detto.
Al centro dello sfondo è posto un pallone circolare del tipo che era utilizzato in quegli anni (involucro esterno in cuoio, camera d'aria e legatura con lacci a chiudere la fessura per il gonfiaggio).
Che al centro di una figurina prossima al quadro ci sia un cerchio ci fan comprendere come il disegno della figurina sia fatto a regola per amplificare ogni piccolo errore di taglio e quindi del conseguente centraggio.
Un cerchio inscritto solo se i bordi sono leggermente spostati sembra che sia stato profondamente decentrato. Insomma l'immagine non aiuta a "minimizzare” certe piccole imperfezioni.
Al centro del pallone troviamo un nuovo sfondo rappresentato da un campo di calcio fortemente distorto dall'effetto prospettico volutamente "spinto" sul quale, opera, in azione, un calciatore il cui cognome è riportato, in caratteri maiuscoli stampatelli, su un piccolo cartiglio bianco delle dimensioni del cognome (quindi non un elemento di dimensione fissa) posto in basso a sinistra.
In alto, sempre a sinistra è posto un piccolo cartiglio bianco (questo sì a dimensione fissa) destinato a raccogliere al proprio interno la numerazione.
Graficamente il calciatore è abbastanza centrato ma non centrale perché gli elementi che intervengono sono troppi e, nel complesso molte delle figurine hanno un aspetto complessivo un po’ “confuso.
5. I SOGGETTI
Per analizzare correttamente i soggetti, specie in una serie abbastanza fuori dagli schemi, dove nulla è scontato, è necessario poter disporre di tutti i soggetti, cosa che purtroppo, allo stato attuale delle ricerche non è ancora possibile dato che all'appello mancano ancora 20 figurine che su 150 non sono affatto poche.
Ci limiteremo, di conseguenza, ad una analisi parziale basata sule 130 figurine conosciute:
- 14 figurine - inter;
- 10 figurine - Juventus - Roma - Sampdoria;
- 08 figurine - Como - Lazio - Lucchese - Milan - Pro Patria;
- 07 figurine - Fiorentina;
- 06 figurine - Atalanta;
- 05 figurine - Palermo - Torino;
- 04 figurine - Genoa - Napoli - Padova - Triestina;
- 03 figurine - Novara;
- 02 figurine - Bologna - Udinese;
Queste le disposizioni dei soggetti per squadra, ricordando che all'appello mancano 20 figurine.
Le squadre rappresentate in elenco sono 20 e sono tutte squadre di serie “A”.
La media calcolata su 130 figurine (130/20) è di 6,5 figurine a squadra per cui 10 squadre risultano sopra media e 10 sotto media.
Su 150 figurine la media sarebbe di 7,5 figurine a testa.
Particolare importante e da rimarcare (ovviamente a elenco incompleto - meno 20 figurine - è che al Bologna risultano solo 2 figurine ed è quindi molto probabile che tra le 20 mancanti ci siano almeno 4 se non cinque calciatori della squadra felsinea.
Due curiosità da segnalare: una riguarda la figurina di Nyers che è l'unica figurina (dato valido considerando che mancando 20 figurine non abbiamo la certezza che la figurina di Nyerssia effettivamente l’unica) nella quale, in uno dei due retro assegnati, viene riportata la caricatura di sé stesso.
Questo privilegio, "sic stantibus rebus" è molto difficile che venga condiviso con altre figurine, anche perché le figurine di calciatori ancora non compresi in elenco ma di cui esistono le caricature sono solo quelle di Pombia e Magli (le cui caricature sono già presenti negli esemplari massimi consentiti di 6 ciascuna); qualche possibilità c’è per Bersia se a Bersia fosse stata assegnata la figurina 112, analogamente a Ghiandi se avesse il numero 150.
Più elevate le possibilità riferite a Pozzi che riuscirebbe ad emulare Nyers se avesse il numero di figurina 117 ma anche il 142, due slot in cui il retro Pozzi compare di sicuro ma di cui, appunto non conosciamo il "possessore del fronte"!!!
Una seconda particolarità è riferita alle figurine numero 64 Antonazzi e 65 Puccinelli (entrambi della Lazio), alla numero 88 Andreoli (Roma) e infine la numero 91 Alzani (Lazio) che sono le uniche 4 figurine (sempre a meno delle 20 sconosciute) che sono ritratte a mezzo busto anziché in azione.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Anche questo, non certo secondario, aspetto della serie è fortemente influenzato dalla sua particolare progettazione e realizzazione.
Le prime 100 figurine sono tutte ben note e di facile reperibilità (anche qualche difficoltà la si può trovare per la figurina numero 85 Mate' del Padova).
Le figurine del blocco 5 e 6 ovvero quelle dalla 101 alla 150 sono invece di reperibilità piuttosto scarsa dato che su 50 ben 20 ne mancano all'appello e, credeteci, la ricerca effettuata è stata molto minuziosa e sono stati interpellati molti collezionisti della serie per cercare di presentare un elenco che fosse il più possibile completo.
Ma questi 20 nomi mancano e se l'esperienza contasse qualche cosa, tale irreperibilità, solitamente o molto frequentemente è dovuta alla inesistenza della figurina che manca all'appello, piuttosto che alla sua estrema rarità.
Bisogna anche considerare l'aspetto legato al doppio retro disponibile per ciascuna figurina che rende le mancanze in teoria non di 20 pezzi ma di 40 pezzi di cui 20 con un retro e 20 con un altro.
Devo dire che, in verità, l'aver scoperto il meccanismo di doppia attribuzione del retro a ciascuna figurina ha permesso di poter pubblicare una gallery delle immagini con i soli 20 fronti mancanti senza avere figurine mancanti anche sul retro.
Riguardo agli aspetti commerciali se una delle prime 100 figurine viene proposta in un mercato (reale o virtuale che sia) a 3 euro o meno, quale può essere la quotazione delle figurine da 101 a 150? E quale la quotazione delle 20 figurine che sembra siano a tutt'oggi introvabili?
Una risposta polemica ce l'avrei..." a molto ma molto meno di una banalissima panini di Maradona del 1990-91 che viene proposta oggi a 150 euro e che sei mesi fa te la tiravano dietro per 1,50, ma solo se perfetta!!!
In attesa di qualche bravo e collaborativo collezionista che ci aiuti a completare la lista….
auguro a tutti
Buona collezione!!!!