CORRIERE DEI PICCOLI - MILANO
SERIE 02 - LE CORSE DEL 1963
" IL 46° GIRO D'ITALIA - 1963 "
INSERTI DEL CORRIERE DEI PICCOLI N° 20 DEL 19 MAGGIO 1963
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. INTRODUZIONE
Dopo 4 anni il “Corriere dei piccoli” si ripresenta con due tavole di bellissime figurine da ritaglio dedicate al 46° Giro d’Italia che partiva da Napoli proprio quella domenica di maggio.
È un importante ritorno del ciclismo sulle pagine del "corrierino", quattro anni sono troppi perché una manifestazione di così grande rilievo non abbia le "sue" figurine da ritaglio”.
Sembra superfluo ricordare che nel 1963 le corse ciclistiche avevano il supporto sia di radio che di televisione con collegamenti giornalieri dalle località sede di tappa ma le immagini specie quelle "di corsa" erano abbastanza rare per motivi legati alla tecnologia delle comunicazioni.
Ricordiamo che all'epoca, non esistendo i satelliti artificiali per telecomunicazioni, le immagini potevano essere trasmesse utilizzando un elicottero che non andava in volo per effettuare delle riprese ma, molto più prosaicamente per fungere da ponte radio tra le sorgenti di immagini e parole al seguito della corsa e i Van della R.A.I. dove tutto veniva processato ed inviato ai trasmettitori e quindi alle case dei tifosi italiani.
Se le riprese (rigorosamente in bianco e nero) provenivano dal palco, non c'erano grandi problemi, ma se queste venivano dalla corsa, spesso si vedeva poco e male.
Una telecamera era montata a bordo di una autovettura e trasmetteva immagini al ponte radio (l'elicottero), tutto molto approssimativa ma all'avanguardia.
Comunque se il “Corriere dei piccoli” rientrò nel ciclismo nel 1963 evidentemente quella edizione era predestinata ad essere la prima seguita da una grandissima fetta di pubblico.
Sergio Zavoli (che ci ha lasciato novanta settenne nel 2020), allora aveva 40 anni ed era nel pieno del suo cammino professionistico di giornalista a tutti tondo e quindi anche sportivo.
A Zavoli si deve l'ideazione e la condotta della trasmissione televisiva "Il processo alla Tappa" che iniziò in televisione con il giro del 1962 ma che raggiunse l'affermazione definitiva con l'edizione successiva.
2. IL PROGETTO
Le immagini disegnate dei ciclisti comparvero in due tavole edite il 19 maggio 1963.
Nella prima pagina ci sono 14 corridori e nella seconda 15, per un complessivo di 29 corridori.
Il progetto, per la verità piuttosto minimalista non prevedeva altre "immagini" se non quelle dei ciclisti, tutti rigorosamente in azione con le loro biciclette.
Nella tavola uno il corriere dei piccoli suggerisce di utilizzare le sagome ritagliate dopo averle incollate su cartoncino come elementi della corsa, disponendole in base alla classifica generale ed aggiornando ogni giorno le varie posizioni di classifica.
Ma molti erano i giochi che si potevano fare con queste meravigliose figurine!
3. I SOGGETTI
Al giro si iscrissero 120 ciclisti e solamente in 86 lo completarono.
Il giro fu vinto da Franco Balmamion, al suo secondo successo consecutivo al giro.
Curiosità il fatto che Balmamion vinse la 45a edizione del giro pur non riuscendo mai a vincere una tappa e vinse anche la 46a edizione anche in questo caso senza vittorie di tappa.
Chi invece vinse più tappe fu Vito Taccone che ne vinse 5 complessivamente di cui ben quattro consecutive.
Molto interessante e, giornalisticamente, molto coerente, appare la scelta di iniziare la prima delle due tavole con due ciclisti ambedue con la maglia di campione d’Italia: Marino Fontana e Bruno Mealli.
Chi non ricordasse o chi non ha vissuto quel periodo, potrebbe prenderlo per un errore, ma in realtà queste due maglie coesistettero veramente lungo le strade delle tappe di quel giro d’Italia.
Secondo la Federazione Ciclistica Italiana (legata al C.O.N.I.) il campione era Bruno Malli, vincitore della ultima gara valida per l'assegnazione dei punti (vinceva il titolo chi aveva più punteggio) mentre per U.V.I. altra associazione dei corridori professionisti il titolo spettava a Marino Fontana.
La storia si concluse con l'intervento del C.O.N.I. che, al termine del Giro d’Italia, confermò il titolo a Meali.
La storia è storia.
I redattori sportivi del “Corriere dei piccoli” non sbagliarono le scelte.
I primi 10 della classifica generale di quel giro sono tutti raffigurati nelle tavole del corrierino ad eccezione di Zancanaro e di Battistini, rispettivamente terzo e nono della classifica generale finale.
4. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Per questa tipologia di figurine c'è il vantaggio che le trovi tutte assieme e che costano relativamente pochi soldi.
Certo avendo i file uno se le stampa da solo, se le incolla e ritaglia, come ai vecchi bei tempi che furono.
Buona collezione o.…buona ritagliata!!!!!