CORRIERE DEI PICCOLI - MILANO
SERIE 04 - LE CORSE DEL 1965
" IL 48° GIRO D'ITALIA 1965 "
INSERTO NUMERO 22 DEL 30 MAGGIO 1965
CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO - 1965
(LASARTE-ORIA - SAN SEBASTIAN - SPAGNA)
INSERTO NUMERO 35 DEL 26 AGOSTO 1965
LE FIGURINE
PRESENTAZIONE
IL 48° GIRO D'ITALIA 1965
1. INTRODUZIONE
Per i 1965 il settimanale per ragazzi decise di inserire due dispense di figurine da ritaglio, una dedicata al giro d’Italia ed una dedicata ai mondiali di ciclismo che, posti al termine del periodo estivo dei grandi tour, chiudevano praticamente la stagione su strada.
Oggi c'è un calendario molto diverso ma le gare su strada si sono enormemente ampliate per numero ed importanza e quindi hanno fatto sì che la stagione proseguisse spostando il mondiale decisamente verso l'autunno avanzato.
Va considerato che all'epoca la televisione, pur dando molto risalto allo sport del ciclismo su strada, non aveva ancora mezzi tecnologici adeguati a trasmissioni lunghe che seguissero la corsa per ore, dato che non c'erano elicotteri, non c'erano i satelliti, non c'erano telefoni portatili, tanto meno immagini digitali ecc. ecc.
Pertanto il "motore" del ciclismo che era ed è la pubblicità, non trovando le disponibilità di date per una lunga stagione su strada, che fosse supportata dalle televisioni, aveva fatto sì che le attività ciclistiche continuassero su pista nel periodo autunnale con riunioni e kermesse di grandissimo livello, come le "sei giorni" che, essendo al chiuso, da una sede fissa, potevano godere di una ampia veicolazione pubblicitaria attraverso trasmissioni televisive di basso impatto tecnico e finanziario.
Il processo tecnologico delle comunicazioni ha reso, nel tempo, sempre più facile ed economico produrre anche lunghe trasmissioni di gare su strada e questo ha inevitabilmente ampliato i calendari stradistici e ha ridotto di molto il repertorio delle grandi manifestazioni su pista, portando ad un inesorabile degrado anche importanti impianti un po' in tutta Europa (Stoccarda, bordeaux Anversa, milano dove si svolgeva una importantissima sei giorni (l'ultima vera nel 1985).
Va detto anche che tutto lo sport, dagli anni 80 in poi si è andato sempre più specializzando in maniera molto professionale il che ha reso sempre più complicato l'impiego di stradisti in ambito "pista" (se non molto sporadiche eccezioni).
La mancanza dei grandi campioni della strada nelle manifestazioni su pista ha portato, nemmeno tanto lentamente, ad un ulteriore allontanamento del grande pubblico dai velodromi.
2. IL PROGETTO E LA REALIZZAZIONE.
Per il giro del 1965, il corrierino decide di pubblicare due tavole all'interno di un unico numero (il 22 del 30 maggio '65) e questo rappresenta una novità in negativo.
Ovviamente la negatività non sta nell'aver prodotto "solo" due tavole, ma nell'aver inserito le tavole nel numero uscito il 30 di maggio, ovvero mentre al giro si correva la 15 esima tappa, la novi ligure - diano marina.
Solitamente le tavole comparivano in leggero anticipo rispetto alla partenza della corsa in rosa anche per favorire ed ampliarne la diffusione tra i giovani e trainare la manifestazione stessa.
Ma, oltre a questo la progettazione riguardò non solo la realizzazione delle figurine dei ciclisti "in azione", come tradizione, ma anche alcune peculiarità della "carovana", formata in special modo da veicoli e professionalità di primaria importanza per la corsa escludendo i corridori.
In special modo troviamo i motociclisti della polstrada, la moto dedicata alla cinepresa mobile (se avete letto sopra il termine "cinepresa" ci fa comprendere bene quanto esposto sopra) l'auto della telecamera mobile, l'auto giuria, l'auto del direttore di corsa, all'epoca Vincenzo Torriani, che era più famoso di certi ciclisti....
Complessivamente le figurine sono (nelle due tavole) 30 di cui 19 di ciclisti e 9 d mezzi più 2 figurine particolari ovvero ciclisti non da soli ma in una "situazione" particolare di corsa: Bitossi che viene "rifornito dal suo d.s. moretti e Cribiori ripreso con l'ammiraglia Ignis sul fondo.
La realizzazione grafica è lasciata alla stessa mano delle tavole ciclistiche del 1963 e del 1964 ed è di una grandissima bellezza.
CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO - (LASARTE-ORIA - SPAGNA) - 1965
1. IL PROGETTO E LA REALIZZAZIONE
Le due tavole, peraltro edite in contemporanea sullo stesso numero del corrierino, hanno un taglio decisamente "patriottico" dato che delle 29 figurine ben 21 sono dedicate ad atleti di casa nostra.
I soli "stranieri" presenti sono Anquetil, Darrigade, Stablinski ed Anglade per la Francia, Van Loy per il Belgio, Simpson per il Regno Unito e Bahamontes per la Spagna.
La ottava figurina "estera" è dedicata allo spagnolo Timoner del mezzofondo dietro moto.
Una importantissima novità interessa i ciclisti non stradisti che sono De Lillo, Maspes Gaiardoni e Beghetto e i dilettanti rappresentai dal quartetto di inseguimento, dal quartetto 100 km a cronometro (laureatisi campioni del mondo) e dagli stradisti Gallazzi, Soldi, Denti e Michelotto
Pur avendo inserito pochi ciclisti esteri, il corrierino riuscì ad inserire "quello giusto" ovvero Tom Simpson che si laureò campione del mondo battendo in volata Rudy Altig (la cui figurina nel corrierino non c'è), tedesco che diverrà, a sua volta, campione del mondo al circuito tedesco del Nuerburgring nel 1966.
La realizzazione grafica, è la medesima di quella utilizzata per il Giro d'Italia, quindi rappresenta veramente un massimo.
ASPETTI COLLEZIONISTICI DI ENTRAMBE LE SERIE
Per questa tipologia di figurine c'è il vantaggio che le trovi tutte assieme e che costano relativamente pochi soldi.
Certo avendo i file uno se le stampa da solo, se le incolla e ritaglia, come ai vecchi bei tempi che furono.
Buona collezione o.…buona ritagliata!!!!!