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CORRIERE DEI PICCOLI - MILANO

SERIE 05

" CALCIO 1961 - 62 "

 

FIGURINE

PRESENTAZIONE

cdp 1

1.        PREMESSA

Con le tavole del 1961 il Corriere dei piccoli "scrive" nuove "pagine" del bellissimo e lungo "romanzo epopea" delle proprie figurine da ritaglio di carattere sportivo.

Le tavole del '41, realizzate in pieno periodo bellico o le tavole del 56-57 erano manifesti del campionato, le tavole del 60-61 erano, invece, immagini di squadre schierate, immagini cumulative, immagini con cui non si poteva giocare, caratteristica fondamentale delle figurine da ritaglio.

Non giungerà, infatti, come una novità che nella pagina di definizione e inquadramento della "figurina da ritaglio", l'abbiamo definita come una tipologia di figurina con caratteristiche peculiari tra cui la più importante era che con queste figurine si potesse sviluppare un gioco in cui le stesse non erano oggetto del gioco ma l'elemento che permetteva di giocare un gioco, una partita, una battaglia.

È proprio per giocare una battaglia, una guerra che nel 1959, nel mese di marzo, credo, comunque con il corriere numero 10 del 1959, escono le prime vere figurine da ritaglio, dotate di piedistallo e idonee ad essere poste verticalmente: era la serie dedicata al risorgimento, al 1859 con soldati dei tre eserciti che si fronteggiarono in quell’evento sanguinoso che si risolse con l'Unità d’Italia.

Nel 1961 il Corriere dei piccoli decide di realizzare una serie di tavole, a carattere sportivo, contenenti vere figurine da ritaglio, ovvero tavole ove fossero riportate singole figurine di singoli calciatori, ognuna, incollata su un cartoncino e poi ritagliata diveniva figurina da ritaglio a figurina “verticale”.

Le tavole calcistiche del 1961 non sono le prime sportive pubblicate perché questo "primato" spetta alle 3 tavole dedicate al giro d’Italia che uscirono con il numero 21 del 24 maggio 1959, poi seguite dalle 3 tavole dedicate al Tour de France pubblicate nel numero 27 poche settimane dopo.

2.        IL PROGETTO

Il progetto di questa pubblicazione prevedeva le sole squadre di serie “A”, pubblicate in coppia su ogni numero a partire dal numero 36 del 10 settembre, seguendo una scaletta riportata nella scheda che segue:

Nr.

Data

Squadre

36

10 settembre 1961

Bologna - Palermo

37

17 settembre 1961

Milan - Roma

38

24 settembre 1961

Inter - Fiorentina

39

01 ottobre 1961

Sampdoria - Torino

40

08 ottobre 1961

Juventus - Venezia

41

15 ottobre 1961

Atalanta - Udinese

42

22 ottobre 1961

Catania - Lecco

43

29 ottobre 1961

Mantova - Lanerossi Vicenza

44

05 novembre 1961

Padova - Spal

03

21 gennaio 1962

Riserve: Juventus-Inter-Milan-Fiorentina

05

04 febbraio 1962

Riserve: Udinese-Roma-Catania-L.R. Vicenza-Sampdoria-Bologna-Venezia-Atalanta

06

11 febbraio 1962

Mantova-Padova-Palermo-Torino-Lecco

Ciascuna squadra disponeva di 11 calciatori di base disegnati su due file contenenti ciascuna rispettivamente 6 calciatori la fila con il portiere e 5 la fila con gli attaccanti.

Essendo 18 le squadre della massima divisione le figurine realizzate furono, complessivamente 18 x 11 = 198 cui si aggiunsero ulteriori 52 calciatori a completare gli organici per un totale finale di 250 figurine.

Se nelle tavole delle squadre le ripartizioni erano identiche, nelle tre tavole delle riserve troviamo delle differenze che poi influiranno sul numero di calciatori finale per squadra.

Le riserve furono realizzate secondo il seguente schema:

  • 06 - Milan - Udinese;
  • 05 - Juventus- Inter - Fiorentina;
  • 04 - Roma;
  • 03 - Bologna;
  • 02 - Catania - Sampdoria - Atalanta - Torino - Palermo - Mantova - Padova;
  • 01 L.R. Vicenza - Venezia - Spal - Lecco.

Va detto che, pur trattandosi di figurine con cui giocare, nessuna istruzione, nessuna regola, nessun suggerimento fu posto a corollario delle pubblicazioni.

Sarebbe stato assolutamente inutile ed anche parzialmente limitante la libertà della fantasia dei ragazzi.

All'epoca non avevi bisogno di istruzioni per l'uso e nemmeno dello zio che ti connettesse alla rete wifi.

Do per certo che alcuni ragazzi la domenica pomeriggio seguendo le trasmissioni di tutto il calcio minuto per minuto avevano con sé le tavole del corrierino e andavano con lo sguardo su ogni figurina a portata di mano non appena le voci di Ameri, Ciotti, Bortoluzzi & s”Soci” li nominavano.... (io mi segnavo tutti i gol, i minuti del gol, i realizzatori usando un paio di schedine non utilizzate del totocalcio).

3.        ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Le immagini sono realizzate in modo da dare al singolo calciatore una posa che fosse di "azione" di gioco, privilegiando gli attaccanti che essendo disposti in 5 su una fila erano più aperti nei movimenti delle braccia e delle gambe dato che condividevano il medesimo spazio concesso ai sei difensori.

Il pallone non è mai presente su nessuno dei 250 atleti della raccolta e questo perché il pallone era un "oggetto" che doveva essere sempre in gioco e non di "proprietà di qualche specifico calciatore.

Riguardo all'autore dei disegni non abbiamo scoperto l'identità, anche se guardando bene i disegni, pur non avendone certezza mi sembra che due formazioni, il Bologna ed il Palermo siano state realizzate da una mano diversa rispetto a tutte le altre.

Guarda caso Bologna e Palermo uscirono assieme come prima tavola, per cui pensare che il disegnatore prescelto, dopo aver realizzato le prime due squadre, gettò la spugna e fu sostituito da un nuovo disegnatore è un esercizio facile e non campato in aria, ma ci sono anche altre spiegazioni plausibili, come ad esempio che il disegnatore fosse sempre lo stesso ma che, dopo aver realizzato le due prime squadre decise di semplificare il lavoro attraverso un tratto meno elaborato, più sintetico e immediato, con ombre (soprattutto nella zona delle gambe) molto meno marcate, come riscontriamo nelle grafiche delle rimanenti 16 squadre.

Rispetto alla precedente serie (squadre schierate) qui i protagonisti sono ritratti singolarmente; era, quindi, richiesta una operazione di personalizzazione e di identificabilità, in parole povere una somiglianza del disegno al calciatore raffigurato.

Non tutti i disegni appaiono personalizzati e somiglianti, tuttavia non si può negare che in moltissimi casi si rimane stupiti dalle somiglianze.

Facciamo un gioco, riproducendo nella riga sottostante 6 visi ritagliati, senza indicazione di chi siano, provate ad indovinare….

                 viso castelletti                   viso greves                     viso malavasi

                viso menti                     viso nielsen                    viso skoglund

                                 Malavasi     Nielsen h         Castelletti....Menti......Greaves. Skoglund

Poi ci sono altre figurine la cui somiglianza non mi pare proprio di cogliere, comunque sono decisamente più le somiglianze o le mezze somiglianze che altre di dubbia o nessuna somiglianza.

Va detto che la realizzazione di questi disegni e con questa encomiabile volontà a creare soggetti somiglianti fa della serie una serie molto bella anche da guardare, singola figurina per singola figurina.

In fondo, per lo scopo, per l'età traboccante di fantasia del pubblico a cui erano destinate, queste somiglianze non erano nemmeno necessarie, l'ideatore della serie, però ha fatto bene ad imporre somiglianze anche dei visi, oggi sono molto più apprezzate rispetto a quanto lo sarebbero se fossero somiglianze non centrate.

Devo sottolineare un altro aspetto grafico molto importante che riguarda le anatomie dei calciatori che sono veramente centrate e non soffrono dell'effetto di schiacciamento e della testa di dimensioni sproporzionate che invece troveremo in alcune realizzazioni delle annate a seguire.

Per centrare la somiglianza il disegnatore doveva mettere una gran serie di tratti per la realizzazione del viso, con il risultato che la testa era proporzionalmente più grande sottraendo spazio all'altezza del corpo che, proporzionalmente risultava più basso e tozzo del dovuto.

Il disegnatore di questa serie, invece, abilmente crea visi somiglianti e ne mantiene le proporzioni generali, disegnando corpi atletici, tirati, mai tozzi o tracagnotti.

Un dettaglio interessante è lo sfondo delle singole tavole.

Sono tutti sfondi verdi, di tonalità differenti ma verdi, con unica eccezione la tavola di Juventus e Venezia, il cui sfondo è giallo.

Analogo giallo è stato impiegato per le due ultime tavole dedicate alle riserve.

Per tale ragione le uniche squadre che hanno le riserve con lo stesso (quasi) sfondo dei titolari sono Inter, Milan, Fiorentina e Venezia.

Un ultimo elemento sono gli inchiostri.

Ricordiamoci che le pagine del "giornalino" erano di carta leggera ed erano stampate da ambo i lati del foglio, per cui l'inchiostratura era molto leggera.

Bisogna far attenzione, se avessimo delle tavole messe in cornice all'esposizione alla luce, i colori, poco inchiostrati tendono molto a perdere tono e luminosità, sbiadendosi inesorabilmente.

4.        ASPETTI COLLEZIONISTICI

Come un po' tutte le serie sportive di figurine da ritaglio, anche questa serie non è particolarmente difficile da trovare.

Ovviamente per la presenza dei collezionisti monotematici, attenzione che le difficoltà di reperimento le andremo a trovare nelle squadre più importanti per mole di tifosi, a prescindere dal fatto che quelli più assatanati possano appartenere ad una tifoseria piuttosto che ad un'altra, perché i tifosi sono tutti assatanati allo stesso modo, conta la mole di tifosi che una squadra ha.

Forse quelli del corriere avrebbero potuto aumentare la tiratura della rivista accoppiando in maniera diversa le tavole, evitando di fare tavole con accoppiamenti "poveri" del tipo Mantova-Lanerossi, Padova-Spal, Catania-Lecco o troppo "ricchi" tipo Milan-Roma, Inter-Fiorentina e Sampdoria-Torino.

A livello di costi collezionistici mi sembra che un valore della rivista intera integra e ben conservata possa aggirarsi sui 15 euro mentre la singola tavola può avere quotazioni pari o inferiori ai 7-8 euro

Come sempre…

Buona collezione!!!!!

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