V.A.V. – VERONA
SERIE
" SPORTIVI IN CERCHIO "
1952 - 53
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. PREMESSA
Per la casa veronese ancora una pubblicazione piuttosto ridotta e formata da sportivi di discipline varie piuttosto ben articolata.
Ricordiamo che le denominazioni o titolazioni che dir si voglia di queste serie più o meno coeve (traguardi, capitani, schedina ecc.) sono denominazioni create dai collezionisti in mancanza di una titolazione ufficiale da parte dell'editore.
Certamente il taglio è da serie pretenziosa, non minimalista, ma nemmeno troppo ambiziosa.
Probabilmente era una serie relativamente agile in cui le precedenti esperienze di serie calcistiche (vedi quella del 1949-50) solo in parte vengono mantenute.
2. IL PROGETTO
La serie, abbiamo detto, è priva di album e questo è un aspetto che, osservato sotto il profilo della completezza progettuale, pone la serie un gradino sotto lo standard futuro della casa di Verona, e osservato secondo un aspetto meramente collezionistico, rende difficile la ricostruzione della serie, malgrado questa sia numerata ed abbia al suo interno una logica progettuale abbastanza chiaramente leggibile anche senza l'ausilio di un album.
Concettualmente la raccolta prende in considerazione sport differenti e li lega assieme con il concetto di uniformità dell'impianto grafico della cornice della figurina che ne individua la tipologia pur mantenendo notevoli diversità tra cornice e cornice (forse non ce ne sono più di due o tre identiche).
Numericamente o meglio, quantitativamente la serie si compone di 144 figurine, un numero alquanto bizzarro, anche se fosse stato di 145....
A livello grafico il progetto prevedeva figurine realizzate come disegni ed anche le immagini dei campioni, interne al cerchio, sono fotografie trattate però in modo da apparire come disegni.
3. ASPETTI TIPOGRAFICI
Le figurine misurano 4,5 x 5,5 cm, una misura che troveremo molto spesso nelle edizioni V.A.V. successive, tanto da diventare un "classico" per questa casa editrice.
Se posso azzardare una ipotesi su questo aspetto, ritengo che la scelta di un formato abbastanza compatto e tendente al quadro stia esclusivamente nella necessità di avere un simile formato per non penalizzare eccessivamente la cornice della figurina che, nelle V.A.V. conta decisamente più dell'immagine principale che di solito è un cerchio (ricordiamo che le V.A.V. producevano oltre alle figurine anche i dischetti metallici, questi si privi di cornice!
Difatti una misura sbilanciata o in senso orizzontale o in senso verticale avrebbe comportato asimmetrie antiestetiche nella realizzazione di cornici ridondanti sia per componenti sia per dimensioni.
La qualità del cartoncino è abbastanza accettabile, considerando che siamo agli inizi degli anni '50 e che le figurine erano distribuite in pacchetti o veline, come si chiamavano allora.
La realizzazione tipografica è decisamente ottima, attenta, senza sfasamenti dei cliche' con colori vivi e dosature che permettevano di avere anche effetti "pastellati" specie nei quattro cartigli di sfondo d'angolo (ricordiamo che questa serie è coeva alle due serie del ciclismo una delle quali è detta anche "pastellate".
4. ASPETTI GRAFICI: LA CORNICE
Come abbiamo visto l'elemento sportivo è posto, al centro della figurina, all'interno di un cerchio sempre dallo sfondo chiaro, azzurrino estremamente pallido ed evanescente.
Questo dettaglio permette, dando luminosità al soggetto centrale, di poter caricare la cornice di una gran varietà di colori, anche considerando che dimensionalmente il dischetto centrale occupa solamente poco piu' di un quarto della superfice della figurina che quindi risulta per poco meno dei 3/4 tutta contorno, cornice!
Tanto per inquadrare il progetto della cornice estrapoliamo ad uno ad uno gli elementi che compongono la cornice:
- Cornicetta contenitiva esterna
Si tratta di una prima cornice nera leggermente spessa, che delimita lo spazio interno della figurina e che genera uno spazio bianco esterno attorno ad essa, di spessore di 3 millimetri circa nella cui parte bassa è posta la scritta recante, in ordine, numero delle figurine, squadra di appartenenza (per il calcio) sport (per tutti gli altri sport presenti) e cognome dello sportivo raffigurato; - Fasce orizzontali
Si tratta di 4 fasce orizzontali contigue che formano un fascione di altezza pari ai 2/3 del diametro del dischetto.
Queste fasce sono colorate secondo modalità "vavviane" a ricreare, per il calcio, i colori delle squadre di appartenenza del calciatore.
Per tutti gli altri sport le fasce diventano tre, senza alterare la dimensione finale del fascione che le assiema ed il colore delle tre fasce è quello della bandiera nazionale (errato, per la verità, perché ufficialmente la fascia nazionale prevederebbe il colore rosso in basso ed il verde in alto, mentre nelle figurine il particolare è opposto);
- Cartigli d'angolo
Si tratta deli spazi posti agli angoli della figurina e quindi confinanti solo a due a due nella parte centrale al cui interno sono realizzati dei disegni peculiari per ciascuno sport e che vedremo nella tabella sottostante. - Cartiglio basso a sinistra
è il più importante dei cartigli proprio perché identifica lo sport praticato dal campione "in cerchio".
Per ciclismo, motociclismo e automobilismo il cartiglio è doppio e prende tutta la parte bassa della cornice.
Tutti gli altri cartigli che restano a finire di comporre la cornice della figurina sono talmente tanti da rimandare il lettore alla osservazione diretta di ogni figurina.
Va detto che esclusivamente a livello di colorazione il cartiglio in basso a sinistra ha, in tutte le figurine (tutte) il medesimo colore del cartiglio in alto a destra ed identicamente il cartiglio in basso a destra ha il medesimo colore del cartiglio in alto a sinistra.
Questa regola viene completamente disattesa esclusivamente per i cartigli "doppi" ovvero quelli di ciclismo auto e moto.
I cartigli degli sport presenti in raccolta, nell'ordine: Calcio - Atletica - Nuoto - Arti Marziali - Sci - Tennis - Ciclismo - Automobilismo - Motociclismo
5. I SOGGETTI
Gli sport considerati sono:
- Il calcio con 108 oppure 109 figurine;
- Il tennis con 3 figurine;
- Lo sci con 2 oppure 3 figurine;
- Il nuoto con 1 oppure 2 figurine;
- L'atletica leggera con 13 figurine;
- Il pugilato e lotta con 5 figurine;
- Il ciclismo con 4 oppure 5 figurine;
- Gli sport motoristici con 5 oppure 6 figurine.
Gli elementi di incertezza sopra evidenziati sono dovuti al fatto che, malgrado le ricerche siano state lunghe, ampie e referenziate a livello grandi collezionisti, ancora mancano all'appello alcune figurine che, secondo la logica consequenziale della assegnazione delle figurine ad un determinato sport, possono appartenere ad uno sport quanto ad un altro, laddove poste proprio al confine tra uno sport e l'altro successivo.
Le figurine del calcio comprendono campioni distribuiti secondo una logica, anche questa "vavviana", del tutto contestabile, difatti osserviamo nel dettaglio l'assegnazione delle figurine:
- 10 figurine alla juventus;
- 07 figurine al Milan;
- 05 figurine a inter - Napoli;
- 04 figurine a Triestina - Torino - Roma - Udinese - Bologna - Lazio - Sampdoria;
- 03 figurine a Genoa - Lucchese - Padova - Vicenza - Cagliari - Brescia;
- 02 figurine a Palermo; - Fiorentina - Verona - Catania - Treviso - Siracusa – Livorno;
- 01 figurina a Pro Patria - Como - Atalanta - Fanfulla - Salernitana - Modena - Legnano - Messina - Marzotto - Monza - Cremonese - Reggiana - Mantova - Bari - Pisa - Venezia - Anconitana - Mestrina;
Insomma una distribuzione juventino centrica, tanto per cambiare, con assegnazioni da Manuale Cencelli seppur con "strane" assegnazioni a squadre minori.
Interessante la presenza di Anconitana e Mestrina che pure all'epoca non eccellevano di certo, così come eccessive le tre figurine assegnate al Cagliari che era addirittura in serie “C”!!!
Nel complesso un buon panorama del calcio italiano che avrebbe, però, potuto essere leggermente meglio distribuito.
Per quanto riguarda gli altri sport troviamo campioni come Gardini, Colò, Missoni (si quello delle maglie policrome, diventato industriale del tessile), Dordoni, Loj, Bartali, Coppi, Ascari e Farina...
6. QUALCHE CRITICA
Ci sarebbe da ripetersi all'infinito... comunque da criticare l'eccessiva ridondanza ed importanza della cornice anche se in questa serie la cornice non ha solo una funzione grafica ma svolge diversi compiti descrittivi quali l'identificazione della squadra attraverso i colori sociali, l'identificazione dello sport attraverso i cartigli.
Insomma qui la cornice è solo parzialmente giustificata.
Altra critica è la mancanza di testi che sono limitati alla telegrafica riga di piè di figurina.
Parziale e limitato, oltre che non ben distribuito il numero delle figurine e dei soggetti, come detto in corso di presentazione.
Complessivamente abbiamo visto di peggio....
Spero che la quasi introvabilità delle figurine che mancano all'appello non sia dovuta ad una volontà della casa editrice di creare "mostri" introvabili o quasi, ma temo sia proprio così, visto le problematiche analoghe della serie calcio del 1949 50 e quella del ciclismo del 1951 ambedue le serie con tre figurine quasi impossibili da trovare (per il ciclismo le tre sono saltate fuori ma restano di una difficoltà pazzesca, mentre per il calcio ne è scappata fuori, finalmente una (Annovazzi mentre le altre due sono nell'oblio più assoluto).
ASPETTI COLLEZIONISTICI
La serie è di quelle pre-arcaiche della V.A.V. e quindi è abbastanza ricercata e non estremamente diffusa il che la rende una serie dai costi abbastanza sostenuti.
Fortunatamente non è una serie molto ponderosa numericamente il che restringe un po' la spesa finale per completarla, anche se le figurine mancanti, dovessero uscire fuori potrebbero comportare qualche sacrificio economico supplementare e non trascurabile.
Diciamo che sul mercato la valutazione del singolo pezzo è attorno ai 4 - 5 euro, quindi nella media della produzione sportiva della casa veronese.
Buona collezione !!!!!