PRODOTTI DOLCIARI A. VENTURINI - VERONA
V.A.V. - VERONA
SERIE
CALCIATORI 1959 - 60
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ASPETTI STORICI
La raccolta dei calciatori V.A.V. del 1959-60 chiude il ciclo degli anni 50 per la produzione V.A.V. e, contemporaneamente la SIDAM edita il suo grande album di cartonate da dispenser.
Sono due mondi decisamente distanti, per qualità di produzione, per scelte grafiche, per scelte distributive.
Il mondo SIDAM e suoi discendenti diretti hanno lanciato il loro attacco al pluridecennale e ricchissimo di produzioni mondo V.A.V..
Forse la modernità contro il conservatorismo V.A.V.?
No non la metterei sotto questo aspetto, in fondo V.A.V., nelle sue abbondantissime produzioni è sempre stata estremamente originale nella grafica e nel progetto editoriale, più che legata al passato pre e post guerra.
Certamente le produzioni SIDAM appaiono all'orizzonte come legate ad un progetto compiuto, sia nelle sportive che nelle didattiche, ma non manterranno le promesse editoriali, specie nelle produzioni sportive, di cui una sola serie (la prima) sarà dotata di un vero album e non di un contenitore (anzi, più contenitori anonimi e vuoti di contenuti.
Ma se il nuovo avanza e poi non manterrà quanto promesso da "piccolo", V.A.V. non perde colpi e rimane fedele al suo quasi incomprensibile cliche' editoriale.
2. IL PROGETTO
Il progetto 1959-60 della V.A.V. è ancor più corposo di quello dell'anno precedente.
Questa volta la V.A.V. si spende con una raccolta da 330 figurine di cui 187 dedicate a 17 su 18 squadre di serie “A” (manca il Lanerossi Vicenza ma non è una novità per la veronese V.A.V.).
Ciascuna squadra è dotata di 11 figurine dedicate tutte agli 11 calciatori "titolari"
Mancano le figurine delle squadre ed eventualmente degli stemmi sociali, anche se di questi ultimi ce né una abbondanza nelle solite cornici mega straricche di casa V.A.V., come descriveremo nel prosieguo del testo.
Le restanti 143 figurine sono dedicate a 12 delle 20 squadre di serie “B” e ad una squadra di serie “C” il Livorno, analogamente a quanto già realizzato l'anno precedente.
Le squadre di serie “B” che vengono escluse sono Catanzaro - Como - Lecco - Marzotto Valdagno - Novara - Sambenedettese - Monza e Taranto.
In pratica la V.A.V. inserisce una squadra di serie “A” ed una di serie “B” in più, per un totale di ulteriori 22 figurine, ma, rispetto all'anno precedente perde le 6 figurine dedicate al Brasile campione del mondo.
Il progetto prevedeva figurine a sviluppo "quadrato" con doppia numerazione (generale e di squadra), retro senza nessuna scritta e, come già accennato l'esistenza di un album.
Le figurine erano cartonate.
La distribuzione avveniva tramite bustine chiuse contenenti 4 figurine ad un dischetto metallico inerente alla stessa serie.
3. ASPETTI TIPOGRAFICI
Le figurine erano di un buon cartoncino grezzo nemmeno tanto sottile.
Avevano dimensioni di 5,4 x 4,5 cm non lucide.
La stampa era di media qualità ed anche se le immagini erano fotografiche la realizzazione a stampa è di immagini in bianco e nero tanto che la grande abbondanza e ridondanza della "cornice", alquanto colorata, finisce con il rendere l'immagine del calciatore quasi "disegnata".
Va un pochino meglio in quelle figurine in cui il colore interno al cartiglio circolare in cui è raffigurata l'immagine è bianco, altrimenti tutto sembra mischiarsi ad una vista stanca ed un po' provata.
I colori vengono applicati in ambito cornice e sullo sfondo del cerchio nel quale è inserita l'immagine del calciatore.
Complessivamente la tipologia di stampa e la media della qualità dello stampato appare migliorata rispetto a quella dell'anno precedente.
Sempre stravagante il posizionamento delle figurine nell'album e, conseguentemente la numerazione derivata.
Non viene presa in considerazione alcuna logica per posizionare le figurine se non che la Juventus apre la raccolta ed il Livorno, unica di serie “C”, la chiude, poi, per il resto che sta nel mezzo non esiste un criterio, alfabetico, meritocratico ecc. ecc., ogni squadra viene "buttata" lì dove capita.
Anche in questo però si nota una crescita editoriale, visto che, almeno viene evitato l’antipatico frammischiamento tra squadre di serie “A” e di serie “B”, come riscontrato nella raccolta dell'anno precedente.
Insomma se le critiche alla realizzazione della raccolta 58-59 erano state decisamente "forti", quì, forse per assuefazione al fantasmagorico visionario ed immaginario V.A.V., seppur ancora forti e consistenti, non possono non tenere in conto di qualche miglioria comunque apportata.
4. ASPETTI GRAFICI
Siamo nel variegato mondo V.A.V. e quindi siamo nel mondo delle cornici pazze!
In questa serie ogni singola figurina è formata da ben 16 elementi differenti, una vera assurdità.
Troviamo infatti:
- Numero 6 palloni;
- Numero 1 scudetto;
- Numero 1 stemma societario;
- Numero 1 simbolo dei cerchi olimpici;
- Numero 2 numerazioni differenti;
- Numero 1 sfondo;
- Numero 1 dischetto;
- Numero 2 scritte interne al dischetto (calciatore e squadra);
- Numero 1 immagine del calciatore.
Ciascuno di questi elementi può essere trattato a suo modo ed in maniera differenziata da figurina a figurina con la sola eccezione della uniformità garantita esclusivamente all'interno di ogni singola squadra.
Gli unici elementi che non variano sono lo scudetto tricolore, e la metodologia di numerazione visto che ogni figurina riporta un numero comunque sempre diverso da 1 a 330, di fatto l'unico elemento stabile della composizione della cornice è il solo scudetto (per forma colore e posizionamento).
I palloni sono colorati con colori non attinenti alla squadra (ad esempio il Mantova bianco rossa ha i palloni colorati 3 gialli e 3 rossi o il Torino, colori sociali granata che ha 6 meravigliosi palloni verde evidenziatore!!!!
Gli elementi più sullo sfondo sono il fondo stesso e lo sfondo del dischetto.
Anche in questo caso le soluzioni adottate sono stravaganti e prive di logica, troviamo infatti sfondi rossi e dischetto giallo (il Torino a cui sommare i 6 palloni verdi).
A volte in alcune squadre il colore sociale viene avvicinato grazie alle colorazioni differenti dello sfondo di base e dello sfondo del dischetto ed anche con l'ausilio dei sei palloni colorati che compongono la cornice, con il semplice risultato di perdere ulteriormente uniformità.
La cornice così gonfia di elementi finisce con l'appesantire la grafica della figurina ed il risultato finale è che, analogamente al 58-59, l'effetto finale non è proprio un belvedere.
5. CONTENUTI ED ASPETTI SPORTIVI
Inserire una sola squadra di serie “C” ed escludere una sola squadra di serie “A” è una scelta editoriale che produce, all'olfatto, diverse tipologie di "puzze", forse una ritorsiva nei confronti dei cugini veneti del Lanerossi Vicenza ed una legata forse al bacino di utenza, considerando Livorno una piazza di vendita, evidentemente migliore di altre (consideriamo che il Livorno era in serie “C” da oltre sette anni!)
Riguardo alla scelta di pubblicare più squadre ma solo di 11 calciatori siamo invece nel campo delle opinioni pure e tanto vale il partito del preferire più squadre a ranghi ridotti tanto quello di vedere più calciatori all'interno di un minor numero di squadre.
Certamente nella rosa eventualmente allargata delle squadre di serie “A” avremmo trovato più campioni affermati rispetto ai titolari delle squadre di serie “B”, ma sono pareri e dobbiamo accettare quello che la "storia" ci pone di fronte, anche considerando che nella serie cadetta troviamo molti giovani validi che diventeranno "figurine" di serie “A” per il decennio successivo.
I pochi gli errori presenti in raccolta rendono giustizia ad un evidente miglioramento della qualità del lavoro svolto in redazione che, sappiamo era spesso portato aventi con tantissima superficialità e a volte con incompetenze imbarazzanti, dove semplici ma evitabilissimi errori di battitura si potevano alternare a clamorosi errori di riconoscimento di calciatori con sostituzioni di persona e figurine sbagliate.
Nello specifico uno degli errori di maggiore risonanza è quello commesso all’interno della formazione del Cagliari dove il portiere Sergio Bertola viene rappresentato con la figurina di Luigi Bertoli, centrocampista del Cagliari sino all’anno precedente e nel 1959-60 nelle fila della Reggiana.
Ovviamente questa quasi omonimia ne è la causa anche più della omonimia fece l’insipienza e la poca professionalità di chi svolse il lavoro e di chi lo controllò in seconda battuta.
Il risultato è che il Cagliari è privo del suo portiere.
Altro errore, questa volta veniale è il cognome del difensore del Torino Scesa che la V.A.V. battezza “Sciesa”
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
La figurina V.A.V. è da sempre una figurina cara e dai costi elevati.
Tuttavia questa serie da un po' di tempo a questa parte appare su eBay, ma non alle fiere del settore con prezzi sempre più al ribasso, tanto che a novembre 2017, mentre sto compilando queste righe, la quotazione, sul mercato informatico varia da 2,50 euro ad addirittura 1 euro con proposte piuttosto consistenti numericamente, tanto da invogliare l'inizio di una raccolta V.A.V. a prezzi finali contenuti entro i 350-400 euro (aggiornamento al 2024 pari a figurine in media da 3 a 5 euro ciascuna).
Il che era alquanto improbabile fino a qualche mese fa quando le quotazione erano di 2,5 3 euro.
In ogni caso è una delle serie piu' abbordabili della V.A.V.
Buona collezione!!!!