EDIZIONI V.A.V. - VERONA
SERIE
" NUOVE FOTOGRAFIE ARTISTI DEL CINEMA E CANTANTI "
1962
ALBUM GIALLO
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI
La V.A.V. che noi ben conosciamo per l'attività pluridecennale di casa dolciaria e di fertilissima casa editrice di figurine, nel 1962 raggiungeva il suo apogeo e, per decisione del suo fondatore, sappiamo non completamente condivisa da tutti i membri della famiglia Venturin, chiudeva i battenti dando alle stampe il suo ultimo prodotto, una raccolta di 216 figurine dedicate al mondo degli artisti dello spettacolo in senso lato (attori, attrici, cantanti).
È noto che poi la V.A.V. cedette i diritti di stampa e tutti i cliche alla neonata casa editrice milanese "Supercarta" che li utilizzò, quasi in toto, rivisitando la collezione di casa V.A.V. ed aggiornandola solo qualche anno dopo.
Nel corpo della presentazione della raccolta "Supercarta" denominata "Nuove Stelle" ed editata con album azzurro nel 1964-65 offriremo al lettore il raffronto tra le due serie.
La V.A.V. inserisce il termine "Nuove" nel titolo di questa sua ultima opera editoriale proprio perché la considera come una prosecuzione della edizione "foto artisti del cinema" che la stessa editrice aveva proposto al pubblico nel 1954 e, dopo quasi un decennio dedicato esclusivamente a produzioni sportive, l'offerta verso il mondo non solo maschile fu, certamente, una mossa opportuna.
2. IL PROGETTO
Il progetto editoriale era una specie di "summa editoriale" della esperienza di casa V.A.V., racchiudendo in esso gli anni di esperienza accumulati a cavallo della seconda guerra mondiale durante la sua lunga attività.
Certamente un tocco di modernità venne dal fatto che la serie era di immagini fotografiche in bianco e nero, ben curate, ma non stampate su carta fotografica, bensì su un supporto poco impegnativo ed assolutamente meno costoso della realizzazione su carta pregiata lucida, come quella fotografica.
Insomma le figurine sono delle banalissime stampe e non delle realizzazioni fotografiche vere e proprie, come ad esempio le figurine della editrice romana Galli.
All'interno della raccolta il progetto prevedeva fossero inseriti artisti italiani e stranieri, che fossero ben conosciuti al pubblico giovane, tralasciando vecchie cariatidi del cinema e della canzone dedicando gli spazi ad artisti in auge, attuali e moderni, non necessariamente affermatissimi.
La composizione del progetto prevedeva:
- 116 artisti italiani;
- 100 artisti stranieri (statunitensi, francesi, inglesi, tedeschi, messicani, spagnole ecc. ecc.).
Le figurine prevedevano una distribuzione ed una conseguente numerazione sulla base di banalissimo quanto "democraticissimo" ordine alfabetico relativo al cognome.
La serie era dotata di un album di dimensioni poco più che tascabili.
La distribuzione era affidata al metodo delle bustine o dei pacchetti che dir si voglia acquistabili dal giornalaio.
Il successo editoriale fu discreto ma non esaltante, tanto è vero che la serie oggi è piuttosto rara sia sotto forma di figurine sciolte che di album, soprattutto se raffrontata con la disponibilità di mercato della serie "Supercarta" (quella con l'album azzurro), che da questa deriva direttamente, che è estremamente più diffusa e dai costi collezionistici decisamente più bassi.
3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Le figurine hanno dimensione 5,3 x 8,1 e sono tutte a sviluppo verticale.
L'immagine è inserita all'interno di una cornice bianco avorio, priva di bordure, di spessore di circa 2 millimetri, ma spesso, anche per effetto del taglio troviamo, con frequenza molto elevata, magari 3 mm da un lato ed uno solo dall'altro.
In un cartiglio, posto in basso a destra, privo di bordure e dello stesso colore del bordo esterno, di cui è graficamente un prosieguo, troviamo il numero della figurina e Nome e Cognome dell'artista (in alcuni casi solo un cognome o nome d'arte, ad esempio "Dalida" o "Mina").
Di rilievo è il carattere utilizzato che è un carattere esile, maiuscolo e minuscolo, mai in grassetto o neretto.
Questo aspetto è importante perché è uno dei sistemi per distinguere all'impronta queste figurine da quelle successive targate "Supercarta".
Il supporto cartaceo è piuttosto leggero ma non leggerissimo ed appare proporzionato sia alla dimensione della figurina, sia al metodo distributivo (il pacchetto) sia all'album che se le figurine fossero state più spesse non avrebbe potuto essere semi-tascabile e sarebbe risultato gonfio a dismisura una volta completato.
Il retro delle figurine è privo di ogni stampa e indicazione (probabilmente anche perché una stampa sul retro con un supporto così poco spesso avrebbe comportato, nel tempo una trasparenza verso il fronte a dir poco deprecabile e sfregiante l'immagine.
4. LE FIGURINE - GLI ARTISTI
Abbiamo visto che la consistenza numerica è di 116 artisti nostrani e 100 artisti esteri.
A livello sesso abbiamo riportati:
- 68 tra attori e cantanti italiani maschi;
- 48 tra attrici e cantanti italiane donne;
- 59 tra attori e cantanti esteri maschi;
- 41 tra attrici e cantanti estere donne.
Complessivamente, quindi 127 maschi e 89 femmine, il che indirizza la serie ad un pubblico prevalentemente femminile.
Qualitativamente le immagini sono molto curate, il che, trattandosi di personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo, appare anche molto normale
Un dettaglio che si nota è quello relativo alla difformità delle immagini in senso espressivo.
Ciò è certamente dovuto al fatto che le immagini non provengono da unica mano responsabile della realizzazione, come spesso nelle raccolte più evolute di sport, bensì provengono da disparate fonti, legate ciascuna all'agente o alla casa cinematografica o discografica detenente i diritti dell'artista.
La raccolta è del 1962 e per molti nati alla fine degli anni '40 o ai primi dei'50, le immagini suscitano un mondo di ricordi perché i personaggi che compongono la raccolta erano proprio quelli più famosi e seguiti della quella infanzia che non era certo ricca né di immagini né di programmi, come quella che hanno vissuto i nati negli anni '70 e '80, dove c'era già di tutto e di più.
5. IL RETRO ED I TESTI
Essendo figurine di una serie dotata di album ed avendo una numerazione frontale, sul retro non troviamo alcuna scritta.
Analogamente non troviamo alcuna scritta, sul fronte, che non sia il numero e nome e cognome dell'artista.
Manca quindi completamente un qualsiasi riferimento alla casa editrice.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Non si tratta di una serie di facile reperibilità e bisogna anche saperci fare per distinguere queste figurine da quelle della Supercarta uscite nel 1964 la cui differenziazione non è sempre agevole e immediata se non si è presa bene mano a tale operazione.
Spesso capita di trovare, all'interno di piccoli blocchi di Supercarta, alcune figurine di questa raccolta che lì sono finite per errore o per insipienza del venditore.
Il consiglio è quindi di controllare al volo anche un mazzetto di Supercarta, anche se non ci interessano, perché non è infrequente la circostanza di imbattersi in qualcuna di queste figurine.
A livello quotazioni siamo su cifre abbordabili che però non possono non tenere conto delle condizioni di conservazione delle figurine che, non essendo fotografiche sono facilmente scollabili da album da recupero e poi recuperate.
L'operazione riesce quasi sempre bene, però la figurina che non ha subito trattamenti di recupero si riconosce perché è più viva e brillante.
Se una recuperata viaggia ad 1,5 - 2 euro, una intonsa può essere proposta anche a 3-4 euro.
Ci sono poi delle figurine di attori o attrici che alcuni venditori mettono a prezzi più elevati; ciò è funzione della richiesta generata dai collezionisti monotematici che rendono, solo per fare un esempio la figurina di Sophia Loren più costosa di quella di Paola Orlandi.
Nel complesso una serie divertente e capace di suscitare moltissimi ricordi ed una voglia di conoscere alcuni aspetti delle vite di questi 216 personaggi del mondo dello spettacolo.
È anche una serie che, con un po' di buona volontà, è possibile completare.
Un esercizio molto utile per risparmiare può essere quello di acquisire un album da recupero, abbastanza dotato di figurine messe bene e di recuperare le figurine, il che abbassa certo i costi della singola figurina.
È, ovviamente all'opposto il discorso rispetto ad un album messo bene dove oltre alle figurine pagheremo anche il valore dell'album.
Buona collezione !!!!!!