PRODOTTI DOLCIARI "DITTA A.VENTURINI" - VERONA
V.A.V.
SERIE
"CALCIO 1950-51"
SERIE DETTA
"SCHEDINA "
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ASPETTI STORICI
Le serie che la casa veronese pubblicherà nel 1950 per il campionato di calcio stagione 1950-51, sono due.
La serie "carte da gioco" si appoggia a mazzi carte con incluso un calciatore, la serie parallela, detta "schedina" pone alla cornice della figurina dei segni 1 X 2 tipici della schedina del totocalcio.
Che dire, certamente la V.A.V. non era banale nelle sue scelte e cercava, forse, una innovazione delle idee per presentare una realtà che non chiedeva certo di essere trattata con fantasia eccessiva, superficialità ed approssimazione.
Siamo di fronte a due serie che complessivamente dovrebbero essere di 80 + 95 = 175 figurine e non si capisce perché si sia deciso di frazionare un numero non certo basso di figurine, in due serie, mentre con 175 "pezzi" si sarebbe potuto organizzare una unica raccolta più articolata ed anche meno ampia, comprendendo un numero inferiore di società rappresentate.
Le serie sono talmente differenti da non concorrere a formare un quadro univoco delle protagoniste dei campionati di serie “A”, “B” ed anche “C”, anche se i calciatori inseriti nelle due serie sono solo raramente ripetuti, nel senso che solo alcuni compaiono in ambedue le serie che potrebbero, teoricamente, seppur con immagini graficamente impostate in maniera differente, dare un panorama del cacio italiano abbastanza corposo.
2. IL PROGETTO EDITORIALE
La serie è di 95 figurine con retro non stampato, ma dotata di numerazione e priva di album.
Il nome della serie, "schedina”, come i collezionisti le hanno ribattezzate nel tempo, per comodità, deriva dal fatto sulla cornice di sinistra sono riportati i tre simboli caratteristici delle schedine del concorso totocalcio (1 X 2).
Mentre la serie "mazzi di carte era vincolata alla tipologia di mazzi di carte ed ai semi, che fossero denari o cuori se non fiori e bastoni, la serie "schedina" non ha un "motivo" condizionante e quindi poté essere prodotta con un numero di figurine superiore alla serie coeva che era, invece vincolata al numero delle carte da gioco dei due mazzi (80 figurine).
3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
La serie è, per dimensioni e per supporto cartaceo, molto simile alla coeva serie "mazzi di carte" ed anche l'impianto grafico, solitamente molto complesso, delle serie di casa Venturini, risulta essere, nella circostanza, abbastanza semplice.
La figurina sul fronte è bianca ed un riquadro interno di pochi millimetri disegna, nel contempo la cornice e lo spazio interno delle figurine.
Sul lato sinistro interno alla zona delimitata della figurina i grafici della V.A.V. sì inventarono due colonne all'interno delle quali dall'alto verso il basso trovavano posto i simboli della schedina in tre colori, X nero, 2 azzurro e 1 rosso.
Nelle due colonne i simboli si susseguono senza apparente ordine, casualmente, anche se c'è la certezza che ci siano un certo numero di incolonnamenti di simboli e che si ripetano, in modo tale che non fossero tutte colonne diverse ma solo un certo numero di queste, ovviamente per ridurre i costi di produzione.
In basso orizzontalmente, interno al cartiglio della figurina una fascia bianca con il cognome del calciatore a sinistra ed il numero di figurina a destra.
Alle spalle della dominante figurina a mezzo busto del calciatore, troviamo una intersezione del lato corto e di quello lungo di uno stadio rettangolare con le gradinate vuote e, sullo spigolo alto di questa intersezione una lunga asta con bandiera triangolare del club di appartenenza del calciatore.
Il vento in casa V.A.V. tirava sempre da una sola parte, da destra verso sinistra ed in tal modo la bandierina triangolare che cambierà colore a seconda della squadra del calciatore raffigurato, è sempre con la punta rivolta a sinistra.
Sulla cima della gradinata "di curva" è posto un cartiglio che simula un grande cartellone pubblicitario al cui interno troviamo il nome della società di appartenenza del calciatore.
Lo spazio del fondo, oltre ad essere occupato dalle gradinate dello stadio, presenta sempre un cielo ceruleo e senza nuvole ed uno scorcio del terreno di gioco fuori proporzione.
Questo descritto è lo schema di tutte le figurine dalla numero 1 alla numero 64.
Poi lo schema cambia e abbiamo anche capito la ragione.
Dalla figurina numero 65 la figurina avrà, lungo tutta la parte bassa un cartiglio orizzontale piuttosto ridotto in cui vengono stampate, da sinistra a destra: società (tutto a sinistra), cognome del calciatore (centrato), numero di figurina (tutto a destra)
Le due colonne di sinistra con i simboli della schedina diventano una a sinistra e l'altra, orizzontale posta sopra il cartiglio dei nomi e numeri, a formare con la prima una “elle”.
Nel rimanente spazio è disegnato, di sfondo un mezzo terreno di gioco prospettico ed in primo piano un disegno del calciatore in azione.
La ragione di questo cambiamento grafico deve essere ricercata nella indisponibilità di immagini a mezzo busto di calciatori e, senza foto da trattare, era estremamente complicato, difficile e dal risultato non sempre azzeccato disegnare una figurina con un mezzobusto somigliante al soggetto.
Si trattava di fare 31 ritratti, non uno scherzo.
La soluzione trovata dai grafici V.A.V., discutibilissima sotto il profilo formale era, probabilmente, la soluzione che salvava capra e cavoli.
Le figurine 94 e 95 e forse anche la 93, ma non possiamo dirlo per questa figurina perché è tutt'ora sconosciuta, hanno il medesimo impianto grafico solo che, al posto del disegno del calciatore in azione troviamo, alla 94 il mezzobusto di Muccinelli della Juve e, alla 95, quello di Achilli dell’Inter.
Naturalmente queste 30 figurine di calciatori in azione risultano molto meno incisive, più slavate e decisamente meno accattivanti rispetto alle prime 64,
4. I SOGGETTI
Diciamo subito che la serie include una ampia rappresentanza delle società militanti nella massima serie, nella misura di 16 delle 20 squadre iscritte.
Mancano figurine di Atalanta, Lucchese, Novara e Pro Patria; registriamo poi una ridotta rappresentanza di società militanti in serie “B”, 10 su 21 mentre in questa serie non trovano posto figurine di squadre di terza divisione (la serie “C”).
Naturalmente, essendo le figurine in tutto 95 e le squadre rappresentate ben 26, la suddivisione delle figurine risulta essere difforme da squadra a squadra, con la tendenza ad assegnare 4 figurine per ciascuna società di serie “A”.
Ma vediamo la reale ripartizione:
Serie “A”
- 5 figurine – Inter;
- 4 figurine – Bologna - Como - Fiorentina - Genoa – Juventus - Lazio - Milan - Napoli – Padova – Palermo - Roma - Sampdoria – Torino – Triestina;
- 2 figurine - Udinese
Complessivamente le figurine di calciatori di serie “A” sono quindi 63.
Serie “B”
- 6 figurine – Bari:
- 4 figurine – Modena;
- 3 figurine – L.R. Vicenza – Treviso – Spal – Verona – Venezia;
- 2 figurine – Brescia – Reggiana - Livorno
31 figurine + 1 figurina sconosciuta, per un totale di 63 + 31 + 1 = 95 figurine.
1 solo calciatore ha due figurine, si tratta de barese Voros presente in figurine 43 ed in figurina 90.
Va sottolineato il fatto che tutti i calciatori raffigurati nelle figurine nel 1950-51 erano effettivi alla società indicata dalla V.A.V.
Unica eccezione su 95 figurine è il sampdoriano Mannocci, figurina numero 17 che aveva militato nella Sampdoria l'anno precedente.
In realtà non c'è certezza che si sia trattato proprio di un errore perché dovrebbe essere il caso in cui il calciatore fu ceduto nell’ambito del mercato di novembre, quando la serie era ormai alle stampe.
La serie “B”, quell'anno prevedeva 40 incontri e Mannocci ne giocò 36 nella Cremonese ed è quindi possibile che la cessione sia avvenuta nel mercato di riparazione di ottobre/novembre.
5. QUALCHE CRITICA
La critica base è certamente quella espressa, come nota negli aspetti storici, ovvero l'aver progettato due mini serie anziché una più bella e decisamente più corposa serie unica.
Per il resto, né per la realizzazione grafica né per la qualità di stampa si possono rilevare critiche particolarmente forti.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Contrariamente alla serie calcio 1950 (detta Fogli di giornale – n.d.r.), di piuttosto semplice e non molto costosa collezionabilità, questa serie è decisamente più appetita dai collezionisti, con conseguente maggiore difficoltà di reperimento delle figurine ed anche con costi decisamente maggiori.
Tanto per capirci e dare dei termini di paragone, se l'intera serie della raccolta "calcio 1950" la si può trovare per un centinaio di euro, ogni figurina di quelle della serie "schedina" non la troveremo a meno di 4 euro, per cui l'intera serie, alla fine potrebbe venirci a costare 320 - 350 euro circa, quindi molto più dell'altra.
C'è, invece, uniformità di valutazione con la serie coeva dei "mazzi di carte".
Buona collezione