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V.A.V. – VERONA

SERIE
“LA GUERRA NOSTRA”

VOLUME TRE
DA FIGURINA 211 A FIGURINA 315
1942

FIGURINE
PRESENTAZIONE

228

 

1. PREMESSA

Per quanto riguarda gli aspetti generali di presentazione complessiva delle 4 serie della V.A.V. si vada alla premessa della prima serie.

La guerra è entrata nel vivo ed è anche esplosa nel Pacifico, dopo il proditorio attacco giapponese alla flotta americana del pacifico, gravemente danneggiata nell'attacco a Pearl Harbour, del dicembre 1941, aprendo un vasto e terribile teatro di guerra per gli alleati, specie gli americani e gli australiani che ebbe un ritorno positivo, nell’ambito del conflitto nel teatro europeo favorevole alle forse dell'Asse, in virtù di una non certo superficiale erosione della capacità bellica alleata sul fronte afro europeo.

Non a caso, nella seconda serie la sola figurina 140 mostra una bandiera giapponese e non si rifa' ad alcuna azione bellica ma mostra solo i cannoni della corazzata Damaschino.

Nella terza serie, invece, si comincia subito con la prima figurina (la 211), a vedere una bandiera giapponese con un aviolancio nell'isola di Sumatra.

Per gli eventi descritti la serie non può essere stata editata prima del maggio giugno 1942.

2. IL PROGETTO EDITORIALE

Come la precedente serie anche questa terza serie è composta da 105 figurine andando dalla figurina numero 211 alla figurina numero 315.

Anche per questa serie era previsto un album.

I progetti editoriali non cambiano e la serie è una reale serie terza a tutti gli effetti.

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Rispetto alla seconda serie non si registrano novità.

Non cambiano le dimensioni delle figurine né l'impostazione grafica generale né il materiale impiegato, per cui per tali informazioni è necessario riprenderle dalla presentazione della prima serie.

Per quanto riguarda la cornice esterna, resta quella della seconda serie di uno sgargiante colore giallo.

La qualità del disegno è la medesima della seconda serie, più dozzinale, meno dettagliata, più a "tirar via" e le colorazioni sono più intense più drammatiche, più rosse più gialle, ma meno graficamente incisive.

Le problematiche di allineamento dei cliché, piuttosto evidenti nella seconda serie sembrano riassorbirsi in questa terza serie che appare, anche tipograficamente, realizzata con molta più cura della precedente.

I colori restano i rossi i gialli e gli ocra accesi della serie precedente ma migliora la qualità tipografica e la cura dei dettagli tipografici.

Le figurine della serie sono sempre più prevalentemente verticali essendo solo 5 le figurine orizzontali (quelle della seconda serie erano 12).

Il quadro di distribuzione delle figurine segue l'ottica della prima serie difatti non vi sono riportate azioni del nemico per cui le bandiere che identificano la figurina sono solo bandiere delle forze dell'Asse e dei loro alleati:

  • 36 figurine recano solo la bandiera italiana;
  • 24 figurine recano solo la bandiera del III Reich;
  • 27 figurine recano la bandiera del Giappone;
  • 5 figurine per la bandiera finlandese;
  • 4 figurine per i vessilli di Italia e Germania assieme;
  • 3 figurine per la bandiera della Romania;
  • 2 figurine per la bandiera di Spagna e Regno di Croazia;
  • 1 figurina a per la bandiera di Manciukuò;
  • 1 figurina è priva di ogni simbolo nazionale.

Appare netto l'incremento di ben 26 figurine dedicate al Giappone, a discapito di quelle dedicate al III Reich ed all’Italia.

4. I SOGGETTI

Le azioni di guerra sono in assoluta maggioranza anche se nella serie compaiono i ritratti di personaggi (fig. 232 - 257 - 261 - 262 - 283 - 297 - 298 - 310 - 311 - 312 - 313 - 314 - e 315) di rilievo delle forze dell'Asse: Mussolini, Hitler, il Generalissimo Franco, il Feld Maresciallo Rommel, il Generale rumeno Antonescu, il Generale finnico Mannerkeim, il Generale croato Ante Pavelic, il Re di Croazia Aimone di Savoia Aosta, l'Imperatore del Giappone Hirohito che viene chiamato Kizokito, il Generale Yamashita, conquistatore di Singapore, il Generale Bastico, l'Imperatore del manciukuà Kang-teh, il Gen. Messe.

L'arco temporale delle azioni descritte va dall'inizio del 1941 ai primi mesi del 1942.

Le figurine della serie "targate Giappone" riportano una serie di sequenze piuttosto dettagliate che vanno dallo sbarco di Sumatra all'affondamento della supercorazzata inglese "Prince of Wales" nel Pacifico, dicembre 1941 (fig. 250) all'affondamento della corazzata Lexington avvenuto l'8 maggio 1942 (fig. 299) ed ancora la presa di Singapore del 15 febbraio 1942 (fig. 308).

Anche le attività italiane vedono l'ultima figurina dedicata alla difesa di Giarabub, episodio sfortunato per noi che avvenne nel marzo del 1941 (fig. 305), mentre è marcata con bandiera italiana la figurina numero 296 che ci mostra l'affondamento della portaerei Ark Royal che avvenne in data 14 novembre 1941 ad opera, però di un sommergibile tedesco....

Riguardo alla difesa eroica di Giarabub, ricordiamo che lo stesso episodio era compreso nella seconda serie (fig. 136) già commentata perché trasformava una cocente sconfitta in "eroica difesa", che nessuno mette in discussione ma che rappresenta solo un aspetto della realtà, mentre la sconfitta rappresentato l'aspetto finale dell'evento.

Certo, il trovare lo stesso evento, peraltro negativo, sia nella seconda che nella terza serie lascia il campo ad una serie di considerazioni relative alla disponibilità di episodi specifici da rappresentare.

5. I TESTI

Le figurine sono prive di testo sul retro, non c’è nulla sul retro delle figurine, destinate ad essere incollate su un album in cui, anche lì, non ci sono testi riportati.

L'unico testo è sul piè di figurina sul fronte, una breve e succinta titolazione dell'evento che è certamente poco ma almeno crea un riferimento ad una azione, ad una situazione precisa e riscontrabile o ad una realtà generica di guerra, non ben identificata, ma, altrettanto realistica se non reale.

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

A volte, mi rendo conto, ci sono delle serie che, pur piene di difetti, riescono a catturare come poche altre.

È evidente che quello che attiri non sia il nostro amore per i difetti o le cose difettose, ma per un fascino che un "imperfetto" a volte porta più del "perfetto".

La chiamerei un po’ come la "sindrome dello strabismo di venere" in cui la difettosità funge come elemento di distinzione, di unicità.

In questo caso però queste figurine sono uniche, perché non c’è nessuna serie che "racconti" con questa dovizia di dettagli (spesso anche un po' tanto artefatti) le vicende della guerra mondiale, una sorta di "tutta la guerra - minuto per minuto”- che ci accompagnerà durante i lunghi 4 anni di guerra con una successiva quarta serie che verrà per un totale di 390 figurine piu' una appendice (la quinta serie) di altre 50.

Le vorrei collezionare, certamente mi darebbe molta soddisfazione, metterle ad una ad una in bei fogli contenitore; quello che mi frena è la valutazione delle figurine, effettivamente troppo alta, senza differenza tra le varie serie.

Vedo quotazioni elevate, su eBay e poche sono quelle che si vedono nelle fiere.

A volte capita di vedere degli album semipieni e forse questo è il sistema per poterle raccogliere, perché, se una figurina è quotata 15 euro, un album non è assolutamente quotato 1.600,00 euro.
Comunque nel tempo queste figurine hanno subito un giusto e naturale ridimensionamento delle valutazioni ed oggi per singolo pezzo viaggiano alla cifra di 4-5 euro al massimo, rendendo la raccolta abbordabile, nel suo complesso.

Buona collezione!!!

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