SIDAM TORINO
SERIE
“IL CICLISMO “
ALBUM
PRESENTAZIONE
1. ASPETTI STORICI
Due sono, tra i tanti dell’epopea delle figurine cartonate, gli album che hanno fatto scuola e che tuttora sono tra i più ricercati e commerciabili del mondo delle cartonate: l’album Sidam “il calcio italiano 59-60” e l’album Sidam “il ciclismo” qui’ in presentazione.
A cosa sia dovuto questo successo che si perpetra ancora più significativamente oggi ad oltre 50 anni di distanza dalla sua pubblicazione?
Che cosa spinge un collezionista a ricercarlo ed a spendere non pochi denari pur di averlo?
A cosa si deve il successo di allora e perché oggi questo successo continua?
Quì di seguito queste domande troveranno risposte adeguate ed approfondite.
L’album era un complemento imprescindibile della produzione Sidam, tanto è vero che le nove collezioni Sidam hanno tutte il loro album.
Persino quando il mondo Sidam stava tramontando e fu “lanciata” l’ultima serie targata Sidam (anche se prodotta inizialmente dalla ilma che però non la pubblicò ma ne cedette i diritti alla Sidam), ovvero la serie delle “Armi”, la mancanza dell’album nel progetto Ilma (oppure la decisione della Ilma di chiudere la propria attività di produzione di figurine fu presa mentre il progetto della serie era praticamente concluso a meno dell’album) fu superata dalla Sidam attraverso l’adozione di un album raffazzonato e derivato dagli album realizzati come contenitori per le figurine de il calcio italiano 61-62, una serie di album-quaderno affatto belli e soprattutto inadatti ad una serie a sviluppo integralmente orizzontale come la serie delle Armi.
Questo per dire che la Sidam non rinunciava all’album nemmeno “under attack”!
L’album de “il ciclismo” è un album della prima generazione, bello rigoglioso e fresco come tutte le cose che appartengono alla primavera della vita!
Il suo era un progetto originale studiato perfettamente “ad hoc”, quindi una realizzazione mirata.
Certamente risente della parentela strettissima dell’album Sidam “il calcio italiano 59-60” che solo l’anno precedente aveva suscitato tanto interesse e successo commerciale, ma questo non è un difetto, anzi è far parte di una “linea” editoriale.
2. IL PROGETTO
La serie de “il ciclismo” era una serie di 100 figurine, tutte a sviluppo verticale numerate e con disposizione in ordine alfabetico.
L’unica variante era un omaggio, a similitudine di quanto realizzato per il grande Torino nell’album del calcio, al grande, al “campionissimo” Fausto oppi, che non compare all’interno del quadro dell’opera nella sua posizione prevista dall’ordine alfabetico ma viene trattato a parte in una appendice finale con una serie di 8 figurine che lo ritraggono in particolari e fortunati momenti della sua incommensurabile carriera.
Questo aspetto, naturalmente influenzerà il progetto grafico dell’album, come vedremo in seguito.
L’impianto era semplice, e prevedeva una copertina (un foglio pari a 4 facciate) e 3 fogli, pari a 12 pagine, per l’incollaggio delle figurine.
In tutto quindi 20 pagine copertine incluse.
Non era quindi un album corposo anche se poi ci pensava il peso delle figurine ed il loro volume a fornire all’album la giusta corposità.
Ogni pagina conteneva otto figurine tutte dotate di riquadro per delimitare l’area di incollaggio sotto la quale era riportato il numero, nome e cognome del ciclista ed una parte scritta che riportava esattamente quanto scritto sul retro di ciascuna figurina.
Questa sequenzialità andava avanti in maniera automatica fino alla 92a figurina che terminava la serie delle figurine dei ciclisti.
La prima pagina su cui era previsto di incollare le figurine era pagina 3 ovvero la pagina di destra (prima pagina del primo foglio), in quanto la seconda di copertina non era utilizzata per incollare figurine (per fortuna!)
Le pagine si snocciolano così una dietro l’altra sino ad arrivare a pagina 18, l’ultima dell’ultimo foglio, poi seguono la terza e la quarta di copertina.
La pagina 18 contiene le 4 ultime figurine 89 – 90 – 91 – 92 con al quale termina la normale sequenza alfabetica di figurine.
La parte superiore della pagina è chiusa da una riga che dà accesso alla seconda parte della pagina dove sono riportati i gli albi d’oro delle tre corse più importanti del ciclismo di allora, il Giro d’Italia, il Tour de France ed il Record dell’ora.
È la pagina perfetta per chiudere un panorama sul ciclismo mondiale di ogni tempo (non ci sono, difatti, solo ciclisti in attività tra i 92 presentati fino a quel punto) e fare da preludio alla pagina successiva (la terza di copertina) che è di fatto una appendice dedicata al campionissimo fausto coppi.
Tale appendice si sviluppa con otto figurine in terza di copertina.
La quarta di copertina è bianca in perfetto stile Sidam ed è praticamente identica alla quarta di copertina dell’album sul calcio italiano, infatti al centro, in caratteri abbastanza piccoli, è riportata la scritta: “organizzazione Sidam via Ormea, 76 Torino telefono 687433”… anche il numero di telefono è lo stesso!
3. LA COPERTINA
Esattamente come per l’album del calcio Sidam, la copertina era a colori, lucida, riportante un disegno originale realizzato apposta, con ripresa di una scena che appartiene alla storia del ciclismo mondiale, ovvero i due grandi rivali Bartali e Coppi che pedalano sulle pendici di una cima innevata del Tour de France, seguiti a vista dal patron del Tour de France nella sua auto rossa scoperta, colti nell’attimo in cui il grande Bartali, passa la sua borraccia alla maglia gialla Coppi!
Erano rivali assoluti, ma per l’onore dell’Italia, sotto la cui maglia tricolore correvano (allora il Tour de France era dedicato alle squadre nazionali ed era un vero e proprio campionato del mondo per nazioni) rappresenta un gesto di assoluta sportività oltre che un gesto di disponibilità nei confronti del primo in classifica da parte del co-capitano Bartali.
È una scena su cui si sono, allora riversati fiumi di inchiostro, resa famosa anche dalle riprese cinematografiche che la immortalarono.
La scritta “il ciclismo” è laterale, non dimensionata in maniera pacchiana con caratteri agili e semplici.
Tutto il resto è l’immagine, il movimento, la fatica, il gesto sportivo.
Il colore dominante è l’ocra chiara della strada sterrata, cui sembrano cromaticamente inchinarsi anche i colori del giallo della maglia di leader della corsa indossata da Coppi ed il colore della montagna di sinistra, priva di alberi.
La copertina non è firmata dall’autore ed è un peccato.
Chi sa in quale casa è finito l’originale di questa copertina molto bella!
4. ASPETTI TIPOGRAFICI
L’album è realizzato con la stessa qualità di carta degli album Sidam, troppo fragile e leggera per reggere il peso di 16 figurine cartonate per ogni pagina (due facciate)!
Questo comporta che spesso l’album, sovraccarico, finisce con il deteriorarsi e accumulare nel tempo strappetti e strappi che ne invecchiano l’aspetto e ne minano la freschezza.
Fortunatamente questo album deve sopportare un carico piuttosto limitato perché le figurine sono solo 100, contro le 300 della serie del calcio italiano e quindi l’album non si gonfia a dismisura e la costa, di tipo a filo, non è costretta a gonfiarsi oltre ogni limite di resistenza della leggera carta della copertina.
La rilegatura difatti è con spillette ritorte centrali (due) che sono sufficienti, visto che le dimensioni sono a sviluppo orizzontale (lunghezza superiore all’altezza).
Per quanto un album si possa maneggiare con accortezza, notiamo che più gli album sono vuoti, e meno sono soggetti a strappi e a difetti d’uso, come l’esemplare riportato sul sito, le cui immagini sono state fornite dalla Ditta Giovanni Masino di Moncalieri.
I dettagli di stampa realizzati sull’album sono di qualità standard, senza nessuna sbavatura, senza errori grossolani e senza refusi tipografici.
Non mi risultano quindi errori e la cosa mi preoccupa un po’, sinceramente.
Ad ogni modo, come sempre, chi è stato bravo da selezionarli è sinceramente pregato di farceli notare attraverso la mail ufficiale del sito.
5. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Ho detto a monte che questo album ha oggi un successo presso i collezionisti, simile a quello di cui godeva all’epoca.
Successo sia misurabile come richieste ed anche come disponibilità!
La ragione sta nel fatto che all’epoca l’album era indovinatissimo ed i tifosi di ciclismo era decisamente più ieri di quelli di oggi ed allora il ciclismo non andava in televisione (che non c’era nemmeno) e quindi la figurina surrogava e supportava i sogni dei ragazzi, che si sa sono …a colori!
Per tale motivo, l’album, all’epoca, era diffusissimo e quindi oggi si riescono a trovare parecchi esemplari in commercio.
Il problema sta nel fatto che oggi le richieste sono comunque tante e quindi l’album mantiene un costo abbastanza sostenuto, pur non essendo di difficile reperibilità.
C’è quindi un certo equilibrio tra domanda ed offerta, con discrete disponibilità, per cui un album molto ben tenuto ha motivo, in un’asta, di essere favorevolmente discriminato rispetto ad uno vissuto e pieno di credette o piccoli strappi.
E’ evidente che il collezionista anche esigente, di fronte ad un pezzo quasi unico è disposto a sparare tutte le sue cartucce perché sa bene che passata l’occasione non saprà se questa si presenterà mai più e quindi specula assai poco sullo stato di conservazione, mentre in questo caso la speculazione è d’obbligo perché questo album ha apparizioni sia nelle fiere che presso i rivenditori, che sulle aste di eBay abbastanza frequenti.
Il mercato di eBay, che qui, per l’ennesima volta, dichiaro di essere tutto meno che un termine di paragone dei valori reali di un oggetto, in realtà però è l’unico strumento libero e pubblico per conoscere se non il valore di un oggetto, quanto meno quanto un collezionista è stato disposto a spendere per quello specifico oggetto (o a non spendere se è andato invenduto – dato questo altrettanto significativo quanto una vendita riuscita).
L’album semi completo in osservazione su questo sito è di proprietà della Ditta Masino, mi pare abbia una quotazione di 1.200 euro che, visto lo stato di conservazione, è decisamente un ottimo prezzo anche se l’album non è completo, si può completare mentre se è sgualcito niente ve lo riporterà al suo stato originale.
Qualunque sia la vostra posizione riguardo ad un album, ritengo questo pezzo veramente una pietra miliare nel mondo delle cartonate ed anche un album bello da sfogliare e pieno di fascino.
Se decideste di acquisirne uno, tutti i canali sono buoni, tuttavia cercate di prenderlo il più perfetto possibile in modo che non vi venga poi la voglia di rivenderlo per prenderne uno migliore, dando una valutazione minima al fatto che non sia completo privilegiando invece lo stato di conservazione. Semmai chiedete al rivenditore uno sconticino per il fatto di dover spendere per completarlo, ma senza lasciarvelo sfuggire se è in più che buono stato di conservazione.
In alcuni casi è meglio rivolgersi a qualche rivenditore di quelli seri, che non fugge e che ve lo garantisce, magari sporcandolo con una firmetta “piccola piccola”.
Certamente lo pagherete il giusto e magari qualcosina di più ma poi ci mettete una pietra sopra per il futuro.