SIDAM TORINO
SERIE
“ IL CALCIO ITALIANO 1959-60 “
ALBUM
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI DI BASE
La Sidam decise di dotare la raccolta che stava realizzando della possibilità di essere collezionata in un album.
Se la scelta era quella di assegnare a ciascuna squadra un numero di 15 figurine e d’inserire comunque la squadra del Grande Torino, il risultato ai fini dell’album era quello di aver ben due pagine vuote (un foglio), considerando che una squadra andava spalmata obbligatoriamente su due pagine (un foglio).
Difatti 18 + 1 (il grande Torino), fanno 19 squadre pari ad un numero di fogli di album, copertine comprese, di 21 (19+2) che non è numero tipografico in quanto i fogli devono essere sempre pari soprattutto se si opta per una rilegatura a spille centrali.
Certamente la Sidam avrebbe potuto scegliere, da inserire nelle due facciate da riempire, un bel panorama delle squadre della serie “B”, ma sarebbe stato poi letteralmente impossibile dover inserire tutte le 20 figurine delle compagini di serie “B” nello spazio disponibile.
Quindi, per non far torto a nessuno, i redattori della Sidam scelsero di inserire in raccolta la squadra del Torino che in quell’annata sportiva gioca in serie “B”.
Tra l’altro, così facendo ottenevano due risultati:
- Mantenevano inalterata la struttura tipografica delle due pagine;
- Portavano il totale delle figurine a 300 mentre se avessero inserito le 20 squadre di “B” avrebbero ottenuto un totale di 305 figurine, un numero un po’ stravagante!
L’album nasce così composto da 22 fogli pari a 44 pagine, di cui 4 di copertina, con doppia spillatura centrale.
Le dimensioni dell’album erano contenute in 24 x 34,5 cm, mentre l’altezza era “variabile” a seconda di quante figurine fossero incollateerano incollate.
In pratica, a mano a mano che l’album andava riempiendosi, si “gonfiava” come un canotto e, naturalmente, tendeva a perdere gli allineamenti dei bordi pagina di destra che risultavano tutti scalati dall’interno (i fogli più “lunghi”) verso l’esterno sia prima che dopo le pagine centrali (i più “corti”).
Non per nulla è proprio questo il maggior difetto degli album con spillatura centrale, difetto che si enfatizza tanto più quante più sono le figurine nell’album e quanto più consistenti esse siano!
2. LA COPERTINA
La copertina era a colori, lucida, riportante un disegno originale, con ripresa di una scena calcistica vista da dietro una delle due porte e quindi “filtrata” dalla rete della porta.
Il portiere in volo plastico abbranca il pallone assistito nel tuffo da due suoi difensori in maglia nerazzurra, mentre il centravanti in maglia rosso fuoco, con tanto di scudetto, in piena elevazione non può raggiungere la palla e deviarla in rete perché, appunto anticipata dal portiere.
Alla scena assistono, un po’ defilati altri due attaccanti “rossi” che guardano la scena.
In lontananza altri calciatori ben bilanciati due rossi e due nerazzurri, mentre sullo sfondo il pubblico di uno stadio immaginario che non lascia trasparire alcuno stato emotivo.
La particolarità è che il portiere mi sembra assomigliare molto a Bugatti, mentre il centravanti rosso assomiglia in modo impressionante a Sergio Brighenti ed il personaggio in maglia rossa sulla sinistra sembra il ritratto di Lorenzi, il “veleno” interista ritiratosi oramai da diversi anni!
Non riesco a trovare somiglianze negli altri due calciatori rappresentati, uno dei quali (quello il cui viso spunta tra le gambe del portiere), però, non mi sembra un viso sconosciuto.
Lasciatemi scrivere di una nota simpatica perché il povero centravanti sfoggia orgogliosamente due cerottoni uno sopra ed uno sotto la rotula!!!!!!!!!
In alto la scritta “il calcio italiano” in carattere rosso e grassetto (Bold).
La seconda e terza di copertina sono vuote mentre in 4a di copertina, al centro in caratteri abbastanza piccoli è riportata la scritta: “organizzazione Sidam via Ormea, 76 Torino telefono 687433”.
3. ASPETTI TIPOGRAFICI
L’errore che la Sidam fece fu quello della scelta di una carta troppo a buon mercato e di bassa grammatura che la rendeva una carta abbastanza fragile.
Se poi consideriamo che su ciascun foglio andavano attaccate ben 15 figurine del peso di oltre 2,10 grammi ciascuna, comprendiamo che le pagine erano decisamente sotto-strutturate per reggere il peso delle figurine che dovevano portare.
Ecco perché è praticamente impossibile a distanza di 50 anni trovare album perfetti e senza i segni dell’uso che, ancorché sempre attento e delicato, lasciva per forza segni che si producevano “naturalmente” sotto forma di lievi strappetti soprattutto nelle zone basse delle pagine e nelle due pagine centrali dove le spillette, tra l’altro molto fini, soffrivano tremendamente a reggere il peso di carta e figurine.
Anche la copertina subiva delle lacerazioni “naturali, in quanto una volta completo l’album pesava qualche cosa come 750-800 e più grammi viste le 300 figurine di 2,12 grammi circa ciascuna e la colla necessaria per attaccarle tutte (spesso, vista l’epoca veniva usata una colla fatta con acqua e farina e solo nei casi più fortunati veniva impiegata colla chimica, la famosa coccoina.
Il risultato era che l’album appariva gonfio e la copertina veniva “alzata” nei punti di sutura esterna delle spillette ove si formavano crepe da stress della carta.
4. IMPOSTAZIONE STILISTICA
L’impostazione era lineare, semplice, e ben studiata.
Una pagina per squadra, 8 figurine poste in un lato del foglio, in maniera simmetrica e sette nel lato opposto, sfruttando l’orizzontalità della figurina della squadra che era la 15esima, l’ultima.
Così su ogni pagina di destra c’era l’inizio di una squadra nuova, uguale per tutte e 20 le squadre.
Nella pagina iniziale non era riportato nulla che non fosse il testo, scritto sotto ogni cartiglio realizzato per contenere la figurina, per cui il nome della squadra si poteva leggere solo in seconda pagina e sotto il nome della squadra era riportata una formazione tipo, distribuita sul campo di calcio con uno schema che oggi chiameremo 2 -3 -2- 3 e che invece all’epoca si chiamava schema WM, secondo lo schema di gioco danubiano in gran moda negli anni ‘50, ovvero due terzini, tre mediani due mezzeali e gli attaccanti: le due ali ed il centravanti.
Sotto ogni cartiglio era riportato il testo originale che compariva sul retro di ciascuna figurina.
Poiche’ questo era di lunghezza variabile, la Sidam ricorse all’impiego di caratteri di diversa grandezza così da contenere anche i testi lunghi sempre nel medesimo spazio disponibile e senza fuoriuscire dagli stessi.
Così facendo l’impostazione stilistica risulta chiara, rispettata ed immediata.
5. I REFUSI TIPOGRAFICI
Sinceramente non sono mai andato a controllare col lanternino errori di stampa e grossolane inesattezze.
Probabilmente, se lo facessi verrebbe fuori un po’ di “casino”, in cui, peraltro, all’epoca, era anche molto facile imbattersi.
Malgrado ciò c’è una solo incongruenza ben visibile sull’album ovvero l’assegnazione della figurina numero 102.
Che poi ad onor del vero questo è un caso senza colpevole, poiché non sapremo mai se l’errore stia nell’album o nella figurina, per cui nel dubbio l’assoluzione è d’obbligo!
Mi spiego meglio: nell’album il posto per la figurina numero 102 è assegnato al secondo portiere del genoa Lorenzo Piccoli.
Ma la figurina di Piccoli non esiste mentre la figurina numero 102 esiste ed è la figurina di Mario Bresolin, classe 1938 da Mogadiscio (Somalia) mezz’ala centravanti del Genoa! L’errore dov’è, nell’album o nella figurina?
Non lo sapremo mai, sta di fatto che chi non ha attaccato Bresolin sull’album sta ancora aspettando il “messia Piccoli”, pur avendo Bresolin messo in una scatola, mentre chi lo ha attaccato non saprà mai né il nome né il resto dei dati che compaiono sul retro della figurina di Bresolin…
Non mi risultano altri errori e, come sempre, chi è stato bravo da selezionarli è sinceramente pregato di farceli notare attraverso l’“area comunicazione” del sito.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
L’album della Sidam è un bellissimo album, l’album con il maggior numero di figurine dell’intero panorama di quegli anni.
Solo l’album della E.D.I. di Milano “calciocampioni” del 1961-62 può competere sotto questo aspetto.
Per questo è un album ricercato ed ambito tra i vari collezionisti.
La sua diffusione tra i ragazzi dell’epoca era non ottimale, questo perché l’album non venne mai dato ai rivenditori per la vendita diretta ai clienti, ma doveva essere richiesto alla Sidam, attraverso una prassi abbastanza consolidata all’epoca ma che, si intuisce, era, comunque, frenante alla sua diffusione capillare.
La Panini alla metà degli anni 60 distribuiva gratuitamente davanti alle scuole, gli album di calcio e divulgativi che produceva, analogamente alla lampo e alle altre case editrici, mentre la Sidam prevedeva questo sistema di richiesta inoltrata alla fonte e successiva spedizione.
Se una scarsa distribuzione degli album sul territorio è riconducibile alla motivazione sopra esposta, è necessario ricordare che ogni figurina costava 10 lire e che con 300 figurine da recuperare la spesa complessiva era ampiamente superiore alle 3.500 lire che nel 1959 erano una bella cifra pari a circa 50 euro di oggi.
Ma il calcolo matematico non rende ragione dei tempi di allora.
Difatti 3.500 lire del 1959 erano una cifra reale nettamente superiore ai 50 euro di oggi, non foss’altro perché il mondo di allora funzionava in maniera molto diversa da quella di oggi ed i ragazzi, cui le figurine erano destinate, non disponevano di tali cifre, a parte i soliti pochi fortunati.
Richiedere un album era un sogno, soprattutto un impegno, e questo sogno doveva passare per l’approvazione dei genitori cui spessissimo era demandata la richiesta dell’album alla Sidam di Torino.
Molti ragazzi, tra cui il sottoscritto, comperavano le figurine, masticavano le gomme ma non hanno mai e poi mai richiesto un album, mentre hanno completato gli album Panini, di “Ben Hur” o dei “calciatori”, o della “Bella Addormenta nel Bosco”, solo perché gli album erano nelle loro disponibilità in quanto distribuiti gratuitamente fuori dalle scuole o dal giornalaio.
Molti che si sono ritrovati oramai adulti il lor album Sidam dentro un baule in cantina lo hanno ritrovato in gran parte incompleto e semmai lo hanno completato anni ed anni dopo!
Oggi un album è possibile trovarlo e comperarlo, completo o incompleto che sia.
Il suo valore è relativo, come sempre, al periodo all’offerta ed alla domanda e può avere sbalzi di valutazione molto grandi a seconda dello stato di conservazione in cui si trova, più che delle figurine che esso contiene.
Guardando il mercato ecco alcune valutazioni finali dati all’album dalle aste di eBay:
Ritengo che se avessi un album mio completo e ben tenuto non lo valuterei meno di 350-400 euro cui poi sommare non meno di 900,00 – 1200 euro per le 300 figurine.
In sintesi ritengo che un bell’album completo di belle figurine non possa essere venduto ad una cifra inferiore ai 1200, 00 euro, , altrimenti qualche cosa sotto c’è che non va, visto che eBay è piena di figurine Sidam quotate dai 2 ai 5 euro (ed anche di più) che si vendono, mi spiegate perché venderne 300 ben messe tutte differenti tra di loro e per di più ben incollate su un bell’album originale di oltre 50 anni fa, a 350 euro????
Non c’è logica, nemmeno nella relazione domanda / offerta, perché’ l’offerta non è tantissima ma c’è, così come c’è il desiderio di ogni collezionista di Sidam di possedere un album ed i collezionisti non sono pochi per nulla!!!
Al collezionista quindi mi limito a ricordare che nessuno ti regala niente e che spesso dietro il “poco” c’è il nulla e che le cose belle costano!
UNA NOTA A MARGINE CHE A MARGINE NON E'
Proprio questo fatto mi introduce ad un aspetto torbido relativo agli album.
Qualche anno fa un delinquente (non so chi sia ma se gli sono arrivati i colpi mandati da molti collezionisti deve essere sotto terra da un bel po’!) ebbe la grande idea di realizzare delle copie false dell’album originale Sidam attraverso il procedimento tipografico della copia anastatica.
Il problema è che poi spacciò gli album falsi per originali e cominciò a rivenderli nelle fiere e nei mercatini, quando non su eBay.
Questi album sono pericolosissimi perché non sono facili da distinguere.
So che la copertina è più colorata degli originali e soprattutto che la carta non è tanto fragile come quella degli originali.
Quindi occhio perché la fregatura è dietro l’angolo e poi una volta comperato non è facile rispedirlo al mittente, impossibile se lo comperate ad un mercatino, perché il furbone dirà che l’album contestato non era quello a voi venduto e così da truffati ci passate anche per truffatori, mentre con un acquisto su eBay c’è sempre la possibilità di rispedirlo al mittente, con quel po’ di protezione che eBay ti dà, ma dovete essere rapidi a far stimare l’album ad un esperto e questo non e’ per niente facile.
Meglio allora rivolgersi a qualche rivenditore di quelli seri, che non fugge e che ve lo garantisce, magari sporcandolo con una firmetta piccola piccola.
Certamente lo pagherete il giusto e magari qualcosina di più ma poi ci mettete una pietra sopra per il futuro.