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ELAH – GENOVA PEGLI

 

FIGURINE FUSTELLATE

 

SERIE

SQUADRE IN CAMPO/GHIACCIO - MENTA
(ENTRAMBE TITOLI DI FANTASIA)

1949

FIGURINE

PRESENTAZIONE

TORINO JUVENTUS F

 

1. ELEMENTI BASE

Nel periodo pre bellico la Lasco di Milano, casa editrice di giochi da tavolo, aveva creato alcune serie di figurine da gioco che avevano la possibilità di diventare scene in tre dimensioni: una invenzione grafica che portava un semplice cartoncino stampato a diventare una scena a tre o due livelli di profondità.

Questo grazie al taglio di alcune parti della figurina che, staccate dal fondo e rialzate in verticale, dal piano orizzontale divenivano così verticali, creando una figura tridimensionale.

Inoltre, poiché le finestre di taglio erano poste a diverse profondità sul piano orizzontale della figurina, una volta rialzate esse venivano a creare "quinte" scenografiche a diversa profondità di campo.

Una genialata che permetteva al bambino, con un semplice pezzo di cartone, di avere a disposizione una porzione di campo di battaglia (le Lasco fustellate, realizzate per la C.I.L - Compagnia Italiana Liebig -  o per la Sutter, erano, difatti, a soggetto bellico!).
Eravamo nel 1938.

 

2. IL PROGETTO

Per un prodotto nuovo da pubblicizzare e rendere ancor più vendibile, la Elah fa una scelta sorprendente e fuori dall'ordinario comune alle sue concorrenti e non.

Sinceramente oggi non sono in grado di conoscere quali fossero le dimensioni della confezione del prodotto a cui era abbinata la consegna della "figurona" “Ghiaccio Menta”, certamente sappiamo che la "ghiaccio menta" era una normale caramella "dissetante" dalle dimensioni di normale caramella; forse le confezioni a cui era abbinata la "figurona" erano delle scatole di latta piuttosto capienti, realizzate proprio per le “Ghiaccio Menta”.

Di sicuro il prodotto, almeno quello commercializzato con le "figurone", non deve essere stato né economicissimo né molto diffuso, visto che oggi non abbiamo molte di queste particolari “figurone”.

Malgrado queste mancanze di informazioni e conseguenti problematiche riferite alla diffusione delle figurine della serie, sappiamo ciò che è importante ai fini collezionistici.

La Elah scelse di riprendere l'idea delle figurine gioco fustellate della Lasco di Milano ma le ambientò non più su di un campo di battaglia ma su di un campo di calcio.

Il progetto era quello di inserire due squadre all'interno di ciascuna figurina, il che portò il progetto ad essere completo attraverso solo 10 figurine (le squadre allora in serie “A” erano 20).

La scena si ambientava in una metà campo e di ciascuna squadra compaiono 5 calciatori (tutti visti di fronte quelli della squadra difendente e quattro di schiena ed uno di fronte per la squadra attaccante).

È importante considerare che la serie fu editata nel 1949, seconda metà dell'anno, quindi a campionato 1948-49 oramai terminato.

Tuttavia la serie non si riferisce al campionato venturo 1949-50 bensì a quello passato, 1948-49 che, ricordiamocelo è anche il campionato nel corso del quale ci fu la tragedia di Superga che spazzò via il Grande Torino.

Questo non è un dato controvertibile per il fatto che le 20 squadre della raccolta sono esattamente quelle della stagione 1948-49.

La serie, essendo una "serie gioco" fu concepita e realizzata senza prevedere un album raccoglitore.

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Queste, inusualmente grandi, figurine fustellate avevano dimensione 16,6 x 11,6 ed erano a sviluppo verticale.

Gli esemplari pubblicati furono 10 differenti figurine.

L'impianto scenico era uno solo e quindi mutavano esclusivamente le maglie delle squadre in campo, essendo identici anche i numeri dietro le maglie dei 4 giocatori di spalle (2 - 3 - 5 - 10).

A livello grafico, analizzando l'immagine esclusivamente sul piano orizzontale troviamo, nella parte alta della figurina una "curva" stipata di spettatori tifosi su cui, nella parte alta è posto un gigantesco cartellone pubblicitario che recita:" se non è Elah non è Ghiaccio Menta".

Poi, sul piano, il dipanarsi dei calciatori in una semi spirale che da sinistra vira verso la destra troviamo i 5 rappresentanti di una squadra, mentre in una contro spirale che da destra ci porta a sinistra troviamo i 5 rappresentanti dell'altra squadra in campo.

Sul retro invece la scritta pubblicitaria è riportata in alto e a piè di figurina compaiono due scritte, una riservata alla tipografia che realizzò le figurine (l'industria grafica Pietro Vera di Milano - con sede però anche a Genova) e l'altra l'autorizzazione della Questura di Milano datata 30 giugno 1949.

A tal proposito ricordiamo che la tragedia di Superga avvenne il giorno 4 maggio 1949 e che i bozzetti riportati all'approvazione delle autorità prefettizie milanesi dovevano certamente essere stati predisposti ben prima della fatidica data dell'incidente di Superga.

Per questa ragione ritengo che quella del derby Torino Juventus sia una delle ultime “immagini” (sarebbe meglio dire “raffigurazioni”) del Grande Torino sul campo e non una delle prime figurine celebrative dello squadrone granata.

A livello tipografico le figurine fustellate sono realizzate su un supporto di cartoncino molto leggero e certamente l'uso come gioco, proposto ai bambini di allora, deve averne compromesso la conservazione di molti esemplari (usati) fino ai nostri giorni.

Il cartoncino, molto leggero, era di pasta giallo paglierina e la fustellatura molto semplificata permetteva un rapido sollevamento dei calciatori in posizione verticale anche se il piede d'appoggio era realizzato in maniera un po' troppo risicata.

Ultima notazione riguarda il portiere che ovviamente non poteva essere "verticalizzato" senza la sua porta ecco perché' la fustella prevedeva il taglio dei tre lati della porta intera al cui centro era posto un attentissimo portiere.

Comunque era un gioco di pochi soldi e di grande stimolo per la fantasia dei piccoli.

4. I SOGGETTI

Estremamente interessante è la scelta delle contrapposizioni, ovvero delle due squadre da inserire in ciascuna delle 10 figurine.

La Elah adottò la scelta di realizzare le coppie facendole giocare dei derby, ecco perché' gli accoppiamenti che troviamo nelle figurine sono:

  • Milan - Inter (oppure Inter Milan) - derby della Madonnina;
  • Torino - Juventus - derby della Mole;
  • Lazio - Roma - derby della Capitale;
  • Genoa - Sampdoria - derby della Lanterna;
  • Modena - Bologna - derby emiliano;
  • Pro patria - Atalanta - derby lombardo;
  • Bari - Palermo - derby del sud;
  • Novara - Livorno - questo non è un derby;
  • Fiorentina - Lucchese (oppure lucchese fiorentina) - derby toscano;
  • Padova - Triestina (o triestina - Padova) - derby veneto;

Per gli accoppiamenti dei derby di Milano, toscano e veneto, non si hanno certezze in quanto mancano per ora riscontri reali e quindi gli accoppiamenti sono stati fatti secondo quella che dovrebbe essere stata la logica, ricavando la stessa dalla osservazione delle sette scelte note e certificate.

Se queste furono effettivamente le scelte, dobbiamo dire che furono effettuate con grandissima "furbizia" commerciale (nell'accezione positiva del termine) perché si esaltarono, con questa suddivisione, quelle che erano le rivalità del calcio popolare, legate proprio alla esaltazione degli scontri tra squadre accomunate da vicinanze geografiche, cosa che fa di una partita un “derby”.

Ed il fascino di tali scontri è riconosciuto non solo dalle tifoserie interessate ma da tutto il popolo dei tifosi del gioco del calcio.

Degno di nota, è l'aver inserito dei particolari all'interno del quadro rappresentato che permettessero di individuare con una certa sicurezza le squadre proposte, quali ad esempio:

  • Lo stemma di campione d’Italia sulla maglia granata del Torino così che fosse certo si trattasse del Torino e non del Livorno che aveva una maglia granata;
  • Lo stemma "sabaudo" sulle maglie del Novara così che non potessero confondersi con le azzurre maglie della Lazio;
  • Lo stemma del Padova così da dare certezza che si trattasse del Padova e non dell'altra squadra bianca a bordi rossi ovvero il Bari (questa una osservazione presunta n.d.r.)

Purtroppo la serie non ebbe seguito né in questa né in altre forme simili e per ritrovare un calcio "fustellato" dovranno passare diversi anni ancora.

5. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Come tutte le serie quasi uniche la diffusione oggi è piuttosto scarsa.

Tale realtà è ancor più aggravata dal fatto che, essendo queste figurine destinate al gioco dei bambini, molti esemplari consegnati nelle loro mani furono presto "consumati dal gioco e resi non certo degni di essere tramandati ai posteri ...

Sta di fatto che, per questa o quella ragione o per l'influenza di entrambe, oggi questi oggetti sono diventati piuttosto rari ed anche piuttosto costosi.

Diciamo che una valutazione corretta sarebbe attorno ai 20, massimo 25 euro, ma poi la realtà a volte abbassa o innalza certe quotazioni reali.

Già le quotazioni "normali", che poi sono quelle da me effettivamente constatate in ambito fiere o su eBay, sono piuttosto alte, ma capisco che si possa salire quando un'asta venisse combattuta per una figurina mancante, magari quella per completare la serie.

Ecco perché i valori forniti sono quelli di riferimento, poi il mercato fa quello che vuole.

Diciamo che si tratta di 10 figurine, ma completare la serie non sarà affatto facile per nessuno e nemmeno troppo economico (fortunatamente sono poche figurine).

Buona collezione!!!!!!

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