ELAH – GENOVA PEGLI
SERIE
“ CANTANTI “
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI BASE
Nel panorama per i ragazzi che le Elah della metà degli anni ’60 andava offrendo con le sue “cartonate medie”, navi, treni, agente 007, mancava completamente qualche cosa che fosse di un minimo interesse per le ragazze, che, bontà loro, consumavano caramelle quanto se non più dei coetanei maschi.
È probabilmente per colmare questa lacuna che la Elah emise la serie che ho denominato “cantanti”, titolo di cui, però, non ho certezza.
In fondo questo argomento potrebbe, a tutto tondo essere considerato un argomento “bisex” per teenager, visto che la musica ed i suoi protagonisti è sempre piaciuta a maschi e femmine, anche se, ad onor del vero, sono le ragazzine di fascia bassa di età ad essere da sempre più fans dei ragazzini di pari età.
Mi ricordo i Beatles, piacevano tutti, maschi e femmine (tranne che a me che li odiavo), eppure nei filmati d’epoca erano le ragazzine che si strappavano i capelli per un inguardabile (ed inascoltabile) Ringo Star…
La serie è databile fine 1966 primi del 1967 nel senso che non sono riportati brani che non siano successivi al 1966, per cui la serie è stata lavorata certamente nel 1966 e forse distribuita nei mesi finali del 1966 o nei primissimi mesi del 1967, ma certamente possiamo considerarla una serie del 1966.
2. IL PROGETTO E GLI ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Queste figurine, sono, malgrado appartengano ad un mondo assolutamente diverso da quelli trattati sino ad ora dalla Elah, delle figurine Elah 100% con DNA Elah.
Non dico questo perché qualcuno abbia messo in dubbio l’appartenenza di queste figurine alla Elah (le figurine sono marcatissime), ma solo per rafforzare il concetto che dimensionalmente, graficamente tipograficamente ecc. ecc. queste figurine sono direttamente sovrapponibili alle figurine delle navi, a quelle dei treni o di James bond.
Insomma tutti fratelli, molto somiglianti della stessa famiglia!
Come ho già detto per altre serie, questo aspetto non è assolutamente da giudicare come negativo, anzi risponde ad una volontà di creare serie facenti tutte parte del medesimo progetto editoriale.
Tuttavia, a meno di non dovermi correggere a breve, cosa sempre possibile nel” particolare” mondo delle figurine, questa serie è molto più atipica delle precedenti.
Difatti, mentre il progetto grafico della serie appare perfetto e assolutamente frutto di una collaborazione molto stretta tra gli uomini della Elah ed i rappresentanti delle case discografiche (lo vedremo quando affronteremo il capitolo dei testi a tergo), per altri versi appare altrettanto carente sotto il profilo della realizzazione completa del progetto stesso.
Sulle figurine non è indicato un numero e questo è un dato che contrasta con tutte le altre serie cartonate Elah, tra l’altro tutte munite di un album.
In questo caso non ho contezza della esistenza di un album Elah dedicato ai cantanti, quindi ecco la prima sostanziale differenza rispetto al precedente mondo Elah: la imperfezione, o del progetto o della sua realizzazione (per la mancanza di numero sulle figurine sono più per la prima ipotesi).
3. I SOGGETTI
La mancanza di numerazione ci impedisce una catalogazione “Elah” ufficiale e quindi ognuno deciderà l’esatta posizione di ogni figurina trovando difficoltà anche nella sistemazione alfabetica, perché “Dino” lo metto alla “d” ma… Rita pavone la metto sotto la “R” come Rita Pavone o alla “P” come Pavone Rita? (ma chi è questa Pavone Rita, una cantante???)
Sino ad oggi sono riuscito ad avere certezza certificata della esistenza di 42 figurine, ma ritengo che queste dovevano essere almeno 48 (per restare alle somiglianze “familiari” con navi e treni), ma qualche cosa mi dice che le figurine effettivamente editate e distribuite potrebbero non arrivare al fatidico “48” su accennato… Vedremo.
Certo nei 42 nomi mancano pezzi da super ’90, Celentano, Pizzi, Mina, Vanoni, Tenco, Lauzi, Dalidà, Bobby Solo, Don Baky, Caterina caselli, Edoardo Bennato, Fabrizio de Andr’, Franco Battiato, Gianni Pettenati, Fred Bongusto, Gigliola Cinquetti. Lucio Battisti, Litte Tony, Jimmy Fontana, Massimo Ranieri, Michele ed almeno altrettanti che non cito per non fare di un gozzo un transatlantico.
Le figurine sono belle e se fosse una serie di 100 anziché da 50 sarebbe una vera goduria…sia per le immagini sia per i testi che riportano una discografia relativa ai singoli (45 giri) veramente precisa ed idonea alla piena consultazione.
4. IL RETRO ED I TESTI
La realizzazione, come abbiamo già accennato avvenne sotto il controllo specifico della Elah con le case discografiche italiane interessate.
Sul retro, difatti, compare il titolo della figurina inteso come il nome del cantante (angolo alto a destra) e poi il logo della casa discografica (esattamente il logo ufficiale, non una scritta qualunque), nell’angolo alto a sinistra, mentre nell’angolo in basso a destra compare il classico logo della Elah (scritta Elah), mentre nell’angolo basso a sinistra compare uno strano, quanto inutile ed insignificante cerchio!
Sotto il nome dell’artista è posta la scritta “maggiori successi” e quindi, a partire dalla sinistra, l’elenco dei migliori successi, intesi non come il titolo di una canzone ma le due canzoni inserite nelle due facciate del disco precedute dal numero ufficiale di serie del disco stesso (ci si riferisce ai singoli, ovvero ai 45 giri, come si chiamavano allora i dischi con una canzone per lato).
La presenza dei numeri di serie (PM 45 3346 – la fisarmonica / mi vedrai tornare, un disco di Gianni Morandi) ci dà l’immediata certezza di trovarci di fronte ad una serie realizzata con meticolosità certosina e conoscenza tecnica.
5. ASPETTI COLLEZIONISTICI
A parte le serie dedicate a James Bond, certamente più diffuse, ma anche più ricercate dai collezionisti, ed alla serie delle navi, che è abbastanza facilmente acquisibile, questa serie è invece piuttosto complicata da trovare, assomigliando in questa complessità alla serie dei treni, piuttosto rara….
La collezionabilità non è quindi affatto buona e iniziare questa raccolta da una figurina è quasi una follia che eviterei di commettere, aspettando magari l’occasione di trovare un bel mucchietto di figurine che ci permetta di avere un inizio serie un po’ “consistente”!
Per una figurina, se vi sentite chiedere 4 – 5 euro, non c’è da scandalizzarsi, vista la rarità ed a volte qualche pezzo compare su eBay a valori anche più alti, ma sono eccezioni basate sulla convinzione del venditore, spesso, peraltro, molto diffusa, che la figurina proposta sia la più difficile figurina del mondo!
Nel complesso una serie molto interessante e ben fatta, che può essere molto soddisfacente tentare di iniziare e di portare avanti a mo’ di sfida, un po’ per l’argomento ed un po’ per l’amore o la simpatia per le figurine di tutte le serie Elah degli anni ’60.
Buona collezione