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ELAH – GENOVA PEGLI

AGENTE 007

SERIE

“ MISSIONE GOLDFINGER ”

A COLORI

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 P029 GFC F

 

1. ELEMENTI BASE

Dopo “Licenza di uccidere” (1962) e “Dalla Russia con amore” (1963), nel 1964 esce nelle sale italiane il terzo film della serie di James Bond, il famoso Agente 007 del servizio segreto britannico, nato dalla penna del romanziere Jean Fleming ed interpretato più che magistralmente dall’attore scozzese Sean Connery.

Il successo è planetario ed il personaggio Bond diviene un modello per ragazzi e adulti di sesso maschile mentre è adorato dalle ragazze.

Specie in “Missione Goldfinger” la componente erotica, che troviamo in tutti i film della saga bondiana, è fortissima grazie alle immagini (peraltro oggi quasi pudiche) del corpo nudo della attrice inglese Shirley Eaton nei panni della “Bond Girl” Jill Masterson che finisce uccisa, ricoperta da una vernice dorata con cui le era stato dipinto tutto il corpo, per soffocamento epidermico.

Questo aspetto erotico, tra l’altro sottolineato fortemente più nei titoli di testa che nelle scene vere e proprie del film è uno dei due aspetti per cui il film divenne famoso e colpì l’opinione pubblica.

L’altro aspetto fu la colonna sonora, il brano “Goldfinger”, interpretato magistralmente dalla cantante gallese Shirley Bassey, un best seller universale conosciuto anche dai ragazzini di oggi, con quelle 4 note del ritornello, famose quasi quanto le 4 note della 5 sinfonia di Beethoven che oggi si risentono in ogni film della serie di James bond.

Un fenomeno come quello di James bond, così amato e seguito dal pubblico senza distinzione di età e di sesso non poteva non essere preso in considerazione, a livello promozionale, da qualche grande ditta di prodotti in distribuzione.

La più rapida a vedere in 007 un importante veicolo per le proprie vendite fu la Elah che produsse le figurine dei primi quattro film della saga “bondiana”, pur in una maniera abbastanza confusa e priva di chiarezza.

 

2. LA SAGRA BONDIANA E LA ELAH

Allo stato attuale della ricerca, risulta palese e definitivo che la Elah abbia emesso figurine sia per il primo film della saga “Licenza di uccidere”, sia per il secondo film “Dalla Russia con amore” passando poi ad una piccolissima serie di sole 4 figurine dedicata a “l’auto di James Bond”, solo parzialmente legata al film “Goldfinger” di cui produsse due serie, una in bianco e nero ed una a colori e, infine, la saga bondiana delle figurine della Elah si concluse con “Thunderball – operazione tuono” nel 1965.

Questi quattro film uscirono nell’arco di soli quattro anni (dal 1962 al 1965) mentre le produzioni Elah furono decisamente più concentrate nel tempo questo in ragione del fatto che la Elah iniziò a produrre le figurine di 007 sin dai primi mesi del 1964 con le due mini serie di 7 figurine ciascuna, dedicate una a “Licenza di uccidere” e l’altra a “Dalla Russia con amore”, utilizzate come “apripista” all’entrata in campo della serie “Missione Goldfinger” che seguì di li a poco.

Ad anticipare l’uscita delle figurine di “Goldfinger” la già citata miniserie “l’Auto di James Bond” che ha una sua autonomia rispetto alle figurine del film in quanto gode di una propria numerazione autonoma dall’1 a 4.

La serie dedicata a “Missione Goldfinger”, edita nella seconda metà del 1964 fu caratterizzata da un numero di figurine abbastanza ridotto (70 figurine) e dall’essere realizzata in bianco e nero, mentre il film era assolutamente a colori.

Alla serie in bianco e nero seguì senza soluzione di continuità anche la serie di pari titolo ma in una bella versione a colori con album di ben 105 figurine (109 considerate 4 varianti ufficiali, almeno sino ad ora -  fine 2023).

Per completare la panoramica ricordiamo che la Elah produsse nel 1965 anche la serie di figurine a colori e con album: ”Thunderball – operazione tuono” che trova alla fine una sua stabilità progettuale nel formato a colori senza particolari code o problematiche. 

 

3. IL PROGETTO

Ovviamente questa serie non può prescindere dalla serie ideata e pubblicata l’anno precedente e riferita allo stesso film ma con numero di figurine piuttosto ridotto (70 + 4) e tutte in bianco e nero.
Visto il successo, che abbiamo detto planetario (per il film) ma anche più che discreto per quanto riguarda le figurine, la Elah propose, l’anno successivo, l’edizione delle figurine a colori di questa pellicola.

Il progetto, rispetto alla precedente serie in bianco e nero, era, ovviamente, fortemente migliorativo, sia per quanto riguarda la consistenza numerica della serie (si passa da 74 figurine a 109 con un incremento di ben 35 figurine in più) sia per il fatto che le figurine erano tutte a colori ad eccezione delle 4 figurine in bianco e nero dedicate all’auto di 007 (che sono assolutamente identiche a quelle prodotte per la serie in bianco e nero ed hanno numerazione a parte da 001 a 004), sia per che’ erano tutte figurine a sviluppo orizzontale ed infine perché’ erano dotate di un bell’album.

Quindi, progettualmente un bel passo in avanti rispetto al pregresso con lo stesso titolo!

Il progetto consisteva quindi nel descrivere il film non più in soli 70 fotogrammi (escludiamo le figurine dedicate all’auto in quanto a fattor comune nelle due serie e, comunque, avulse dal racconto vero e proprio della trama del film), ma in 105 fotogrammi.

Essendo la serie dedicata ai ragazzi, analogamente a quanto realizzato per la serie in bianco e nero, furono tagliate in maniera “draconiana” tutte le scene a sfondo erotico che, certamente, le figurine a colori avrebbero accentuato ben di più rispetto a quelle in bianco e nero.

I bruschi salti di trama riscontrati ed evidenziati per le figurine in bianco e nero risultano in questa serie molto attenuati ed il discorso descrittivo del film è, nella versione a colori, molto più fluido ed aderente alla trama.

Una particolarità molto interessante è quella che riguarda le immagini riportate nelle figurine.
Nella serie a colori (a meno delle figurine ancora mancanti che sono quindi da verificare) non riscontriamo nessuna immagine di quelle riportate nella serie in bianco e nero e questo non solo per alcune scene del film “tagliate” dalla versione in b/n, riprese invece nella versione “color”, ma proprio in tutto il percorso descrittivo della serie.

Sembra quasi che le due serie siano una complementare all’altra, senza ripetizioni di immagini.
In altre parole mettendo assieme le due serie avremmo un racconto fatto da 175 (105 + 70) immagini diverse!

Un altro dettaglio non indifferente riguarda la numerazione delle figurine di questa serie.
Sul retro, infatti, il numero, preceduto dalla lettera “P.” puntata, è riportato in un rettangolino bordato di rosso posto sul retro, nel lato inferiore destro.
Nulla di particolare ad eccezione del fatto che esistono alcune figurine che, oltre al numero ed alla citata lettera “P”, riportano anche una ulteriore lettera “A”.
Sino ad ora sono state censite la P.27 A – la P.41 A – la P.55 A - la P.78 A – la P.79 A, ovvero 5 ulteriori figurine di soggetto diverso da quello della figurina col numero corrispondente privo di “A” ma con il medesimo testo.
Questo, conseguentemente, porta il totale delle figurine della serie a 110 (105+ 5 = 110 figurine disponibili, cui se vogliamo vanno sommate anche le 4 figurine dell'auto di James Bond (per correttezza queste 4 figurine dovrebbero essere tutte della 3A edizione) per un totlae definitivo di 114 figurine.
Nell’album, non c’era posto per queste cinque figurine con la “A” che potevano essere incollate in alternativa alle figurine pari numero ma prive di “A”.

4. ASPETTI GRAFICI

Le figurine della saga di James bond, sono figurine di medie dimensioni, diremmo quasi piccole, per essere delle vere cartonate da dispenser, come in realtà erano, anche se il dispenser era più finto che vero.
Le figurine misuravano, difatti, 5,7 x 8,9 cm, risultando di un formato più piccolo sia delle grandi tipo Sidam sia delle “piccole” record”.

Il supporto cartaceo è di un pregevole cartoncino di media grammatura, visto che la figurina pesa 1.88 gr contro gli 1,79 gr di una record e di 2.14 gr di una Sidam.

Considerando il rapporto superficie peso otteniamo questa piccola tabella comparativa:

Casa editrice

Superficie fig.

Peso figurina

Rapp. Sup/peso

Sidam

61,75 cmq

2,14

28,85

Record

56,32 cmq

1,79

31, 46

Elah

50,73 cmq

1.88

26,98


Dalla quale ricaviamo che le figurine Elah erano decisamente quelle dotate di un supporto risultante più consistente, almeno al peso, di un po’ tutte le cartonate degli anni ’60.

La mescola del supporto cartonato risulta essere di colore giallino paglierino chiaro.

L’impostazione grafica del fronte si presenta super classica con figurine rettangolari e bordo bianco abbastanza accentuato.

Certamente le figurine furono realizzate per conto della Elah su progetto internazionale, probabilmente in Italia da tipografia italiana, forse romana e legata al cinema (potrebbe essere anche la “famosa “cronograph” ma non c’è il marchio ne la scritta), elaborato dalla “EON production” che era la casa di produzione fondata da Albert Broccoli e da Harry Salzmann che deteneva tutti i diritti di immagine sui libi di Fleming.

Questa serie, essendo successiva alla serie in bianco e nero che sono problematiche per le loro tre edizioni derivate dalle tre differenti versioni del retro (le scritte tecniche),non presenta più le differenze di cui sopra per cui esiste una unica edizione con retro con due righe rosse.

Purtroppo, tra le tante indicazioni presenti, manca proprio quella della tipografia, che avrebbe potuto darci una mano a svelare questo aspetto relativo alla produzione.

Riguardo alla qualità delle immagini, diciamo che queste, pur rappresentando un passo grafico decisamente in avanti rispetto alla serie in b/n, non brillano affatto, si sarebbe potuto fare decisamente meglio!

 

5. I SOGGETTI

Escludendo il preambolo del film (finale di una storia precedente) l’inizio della serie fa riferimento alla famosa scena della partita a carte truccata che Bond prima scopre poi, intervenendo su Jill, trasforma, costringendo Goldfinger a perdere.

La scena della serata in camera di Bond con Jill e la sua morte, trasformata in una statua d’oro, è condensata, hai noi, in una sola figurina (la numero 5) mentre il discorso descrittivo si diparte in modo abbastanza ponderato, soffermandosi sulla scena della ricerca della vendetta della sorella di Jill, tra i tornanti della strada svizzera e l’irruzione di Bond all’interno dell’officina “fonderia” ed alla successiva, quasi riuscita messa a morte di Bond con il raggio laser (all’epoca di raggio laser la gente comune non conosceva neppure l’esistenza ed il raggio sembrò quasi un’arma da fantascienza!).

Proseguendo nel racconto notiamo come la serie a colori sia molto più munifica di immagini riguardanti le scene dell’attacco al deposito aureo ed alla sua difesa, rispetto alla serie in b/n, mentre la lotta con Oddjob riguarda solo sei figurine.

Come abbiamo detto sopra, soggetti molto più ponderati ed equilibrati rispetto alla storia da narrare.

La figura di Bond presente in oltre tre quarti della serie in b/n è qui molto ridimensionata, pur essendo la più presente.

 

6. IL RETRO ED I TESTI

Il retro, di cui abbiamo già parzialmente detto a proposito dei logos contenuti, è però ricco di testi.
Questi, ovviamente, aiutano a comprendere la trama del film e fungono da agente collante tra le varie immagini riportate sulle figurine.
Niente di trascendentale o di particolare, se non il perfetto italiano, privo di sbavature, certamente scritti da personale di madre lingua e non affidati a traduttori o amanuensi di strada.

 

ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie non fu diffusissima ma ebbe un buon successo complessivo, tanto è vero che seguì anche la serie a colori del film “operazione tuono – Thunderball”.

Le figurine della serie sono piuttosto rare e la disponibilità è alquanto limitata, il che porta un po’ su la quotazione di ogni figurina.

Le figurine prese singolarmente possono avere quotazioni prossime ai 10 euro la singola figurina, almeno sul mercato globale di eBay, mentre nelle fiere la loro quotazione è solo leggermente inferiore (quando e se ci fossero disponibili).

La citata indisponibilità di pezzi, decisamente inferiore alle figurine in b/n è, probabilmente dovuta al fatto che le “colorate” sono attaccate a vari album, magari fortemente incompleti che restano nelle mani di collezionisti di vecchia e nuova data.

Non mi risulta ci siano figurine “introvabili”, e la raccolta è completabile ma munendosi di molta ma molta pazienza e buona disponibilità di mezzi (soldi o pezzi da scambiare)

Questa caratteristica rende la collezionabilità della serie una sfida piuttosto intrigante per soli “malati”

 

Buona collezione !!!!!!!!!!!

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