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ALTHEA – PARMA

SERIE

"CALCIATORI PICCOLI FOTOGRAFICI 1966-67"

LE FIGURINE

PRESENTAZIONE

  

               

                  ALTHEA IN CORSO 66 F                 IN CORSO X 66 F                  IN CORSO D 66 F

Mario Corso in versione: Althea, Persicostampa e Desan. Manca la versione della Pgliarini

1. ELEMENTI

L'impegno della Althea a supportare le vendite del prodotto "Cremifrutto", è sempre stato di prim'ordine se non di primissimo ordine, ricordando la presenza di un francobollo in ogni confezione singola di Cremifrutto, il “Club francobollino” e poi le iniziative sovrapposte delle figurine fustellate dei calciatori grandi e piccoli, dei “Soldati” e dei “Costumi regionali”, anche questi in versione grande e piccola.

Oramai siamo nel 1966 e se il fustellato "regge" ancora come sistema, quello che sembra scricchiolare è la figurina disegnata che, tra l'altro, ha bisogno di un rinnovamento per essere sempre appetita dai giovani collezionisti.

Se vedessimo la perdita di un "sistema" come la perdita di una opportunità, di tradizione e di continuazione di un disegno aziendale, la decisione della Althea di dismettere la figurina fustellata (e non solo) nella sua versione tradizionale, ovvero disegnata, diverrebbe un aspetto negativo, almeno a livello collezionistico.

Ma noi sappiamo bene che praticamente nessuna Casa editrice, legata al mondo del supporto alle vendite, ha mai avuto un concetto di "creare una collezione" che abbia resistito per più di un biennio, almeno seguendo una concreta sistematicità collezionistica, un esempio per tutte la Lavazza di Torino con le sue "campioni dello sport" (meravigliose, inimitabili ma … un biennio e via!).

Il cambiamento si impone laddove “il prodotto” (Cremifrutto) non venga più adeguatamente "trainato" dal supporto (la figurina) che l’azienda ha deciso di utilizzare.

Deve anche essere presa in considerazione l'evoluzione dei tempi che sempre più spingeva, come una forza centrifuga, il prodotto Cremifrutto verso una zona esterna, ai margini del favore dei giovanissimi, magari in favore di altre forme più appetitose e facilmente gestibili di "merendina".

Insomma il concetto di "Merendina preferita", che la Althea, col suo Cremifrutto, aveva incarnato per oltre un decennio (Cremifrutto nasce nel 1953), stava fortemente scricchiolando.

2. IL PROGETTO

Riguardo a questa raccolta, quello che oggi è disponibile sul paniere del bravo collezionista non è molto.

Ciò quindi deve farci pensare che il tentativo della Althea di rinvigorire e prolungare la vita del prodotto "Cremifrutto" attraverso la produzione di una nuova serie di figurine fustellate fotografiche, non abbia dato l'esito sperato.

Ricordo qui che il cambiamento delle figurine di supporto al Cremifrutto non riguardò solamente le figurine fustellate ma vi fu anche l'adozione (1966-67) di una serie di figurine tradizionali, fotografiche, relative a tutte le formazioni schierate del campionato di serie “A” (vedi apposita parte del sito).

Resta quasi impossibile parlare di un progetto di cui si è ritrovato molto, molto poco ed anche la presentazione sul sito di una serie di cui si disponga di solo pochi esemplari è prassi che è quasi sempre stata evitata, magari mantenendo il tutto in "naftalina" in attesa che il ritrovato, divenuto nel frattempo più corposo, sia finalmente “presentabile”.

Sicuramente però abbiamo maturato diverse certezze che in parte vanno a sconfessare le molte incertezze emerse in sede di prima stesura di note similari contenute nella precedente edizione.

Sappiamo che le figurine di questa serie furono ideate e realizzate dalla Ditta “Persicostampa” di Cremona per il campionato 1966-67, tanto che l’autorizzazione della Lega Nazionale della F.I.G.C. riporta la data del 7 ottobre 1966.

Ricordiamo che per la stagione 1966-67, la Ditta di Cremona aveva realizzato la serie Calciatori 1966-67 in cui, seppur su un supporto e un formato diverso, l’immagine del calciatore era assolutamente identica a quella che compare sulle fustellate di prim’ora.

Abbiamo fondati motivi per sostenere (poi li vedremo nel dettaglio) che la Persicostampa decise di non commercializzare subito questa serie di calciatori fustella piccoli e fotografici, in proprio, ma cedette a tre diverse Ditte il progetto e precisamente a Althea – Cremifrutto, alla “Pagliarini” e alla “Desan”.
Questa cessione sicuramente fu fatta ad un prezzo molto ragionevole in quanto non era una cessione totale dei diritti d’immagine, che restarono alla Persicostampa, non godeva della clausola di esclusività, tanto che in contemporanea fu fatta cessione di sfruttamento anche ad altre due ditte (Pagliarini e Desan) e, molto probabilmente non dovette essere neppure troppo oneroso il realizzare la singola figurina fustellata dato che le fustelle erano molto poche e già predisposte dalla Persicostampa.

Dunque, queste Ditte acquisirono diritti per realizzare ciascuna una serie di figurine di cui è impossibile solo provare a quantizzare e tipicizzare la realizzazione a proprio marchio, se non aspettando di avere maggiori ritrovamenti che ci diano una indicazione non fuorviante.

Per tutte e tre queste Ditte la cosa finì li e non fu ripetuta per l’anno seguente.

Completamente discordante (forse anche per questo le tre Ditte non andarono avanti con il progetto Persicostampa nel 1967-68) fu la gestione di questa opera che la Persicostampa decise di fare.

Ma questo è argomento che porteremo avanti nell’apposito capitolo dedicato alla Persicostampa di Cremona.

È certo che il progetto fu autorizzato dalla "Lega Nazionale F.I.G.C. con autorizzazione n° 8025 del 7 ottobre 1966", come riportato nelle figurine sia Cremifrutto che Pagliarini ad oggi recuperate.

Rimanendo nel campo delle Cremifrutto Althea, sino ad ora sono state recuperate solamente 25 figurine appartenenti a Bologna, Fiorentina, Inter, Juventus, Milan – Napoli e Torino.

E’ più che probabile che la serie Persicostampa targata Cremifrutto non fu realizzata per più di 70 figurine differenti, magari realizzando l’intera formazione di qualche squadra e lasciando altre squadre con poche figurine in raccolta: (ipotizziamo: Bologna, Inter, Juventus, forse Milan e poi solo un certo numero di figurine per Fiorentina, Cagliari, Napoli, Roma e Torino (nel ritrovato Cremifrutto non c’è nessun calciatore della Roma che però dovrebbe esserci perché in versione Pagliarini abbiamo recuperato il romanista Pizzaballa).

In fondo la Cremifrutto condivise il progetto con la Paglarini che era l’unica con la quale potesse nascere in conflitto di  interessi dato che entrambe erano nel mondo dolciario (della Desan non sappiamo un accidente di niente!), ma mentre la Althea era nel campo delle merende scolastiche o pomeridiane, la Pagliarini era per i piccoli dolciumi per ogni momento come le caramelle e quindi pur essendo industrie dolciarie finivano col non “pestarsi vicendevolmente i piedi”, anzi, al contrario, utilizzavano la quasi comune figurina per veicolare una un prodotto non concorrente dell’altra (si noti come le figurine Pagliarini siano praticamente identiche a quelle Althea persino sul retro!), in modo di rendere, attraverso due fonti di “approvvigionamento diverse, più facile completare la raccolta.

 

       ALTHEA JU MENICHELLI 66 F  ALTHEA JU MENICHELLI 66 R  JU CASTANO P 66 F  JU CASTANO P 66 R

Le immagini, anche se si riferiscono a due calciatori diversi, ci mostrano come "Althea" e "Pagliarini" abbiano scelto praticamente di utilizzare le medesime impostazioni del retro, rendendo le loro figurine praticamente "identiche" e quasi "intercambiabili".  Anche la "Desan", nella scelta del suo retro non si è discostata molto, mentre la scelta della "Persicostampa" è stata molto diversa.

 

3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Come tutte le fustellate, queste figurine erano scomponibili in diverse parti, da un massimo di 5 per le Cremifrutto grandi (alette laterali-calciatore-sfondo-piedistallo e stemma) ad un minimo di tre (calciatore, sfondo, piedistallo).

La figurina integra, di questa serie ha misure decisamente più contenute rispetto alla versione precedente di fustellate disegnate, misurando cm 5 x 8 contro i 5,5 x 8,5 delle progenitrici (attenzione queste misure si riferiscono alle Althea perché nessuna delle altre tre editrici aveva nel passato prodotto figurine fustellate sportive).

Anche il supporto in cartoncino, di mescola molto chiara, è sicuramente di grammatura inferiore anche se resta, comunque, di elevata qualità e non soggetto a speluccature varie, specie in prossimità delle zone di taglio della fustella.

Tutte le figurine del progetto hanno la fenditura verticale atta all’inserimento del piccolo piedistallo che è necessario se si vuole che la figurina “resti in piedi”.

In tutti i casi le fustellature sono piuttosto approssimative ed i punti di attacco al fondo sono piuttosto radi.

4. I SOGGETTI E LA NUMERAZIONE

Le figurine nella versione Cremifrutto non sono dotate di numerazione di sorta, ne di numerazione di squadra ne di numerazione progressiva e generica, giacché è abbastanza impossibile fare calcoli di alcun genere.

 

                  ALTHEA IN CORSO 66 R         IN CORSO X 66 R              IN CORSO D 66 R

Mario Corso : il retro delle figuine Althea, Persicostampa e Desan. Manca il retro della versione Pagliarini

5. IL RETRO ED I TESTI

Le figurine, a tergo, sono prive di testi, a meno della scritta pubblicitaria “Cremifrutto Althea”, del Nome e Cognome del calciatore (a volte solo il Cognome) della Società di appartenenza e, a piè di figurina, dell'autorizzazione della F.I.G.C.

In tutte manca anche un riferimento alla stagione sportiva.

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Questa è una serie (in realtà sono 4 serie) abbastanza rara, con pochi esemplari in circolazione, una serie che ci fa diventare dei ragni a fare ragnatele in attesa che qualche cosa spunti fuori e vi rimanga “incollata”.

Per fortuna esistono le 4 versioni della serie dove a trovarne una si fa una festa, per cui ogni tanto capita di festeggiare, un po' di qua' ed un po' di là.

Riguardo alle quotazioni, moltissimo dipende dallo stato di conservazione del pezzo, senza il fondo di fustella la figurina vale indiscutibilmente di meno, anche se poi la quotazione di queste figurine non è elevatissima, per cui poi, anche nella versione senza fustella di fondo le differenze non sono così marcate.

Diciamo che quotandole tra gli 8 ed 10 euro per le intere ed i 5 – 6y euro per le de fustellate non risulteremo certo dei folli spendaccioni ma nemmeno dei “ragusei” che disprezzano per pagare di meno.

La presenza o meno del piedistallino è insignificante a meno di un pezzo ancora integro, dove tale mancanza sarebbe un handicap grave.

Come sempre

Buona collezione!!!!!!!!!!!

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