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ALTHEA PARMA

SERIE
“I COSTUMI REGIONALI “

FIGURINE
PRESENTAZIONE

12 TRENTINO F


1. PREMESSA

La produzione di figurine Althea, abbiamo visto, è sempre stata rivolta verso il “popolo maschile“ con figurine fustellate assolutamente inadatte ad essere collezionate in un album, in accordo con la mentalità del ragazzo, più portato al gioco con le figurine piuttosto che al collezionismo.

Dobbiamo ricordare che i ragazzi dell’epoca non avevano certo i giochi che oggi sovrabbondano nella disponibilità dei pari età e si accontentavano di piccole cose come una sorpresina del Tide (di solito pupazzetti di plastica monocolore o delle figurine.
Le figurine erano quindi un gioco ed andavano giocate, utilizzate, consumate.

Queste le ragioni del perché le collezioni Althea erano prive di album raccoglitore.
Con la serie dedicata ai costumi regionali la Althea si rivolge invece al mondo femminile offrendo per le bambine/ragazze una raccolta di “bambole e bambolotti” vestiti secondo le tradizioni regionali italiane.
Pur essendo anche queste delle fustellate, la Althea decise di dotare questa collezione, prima ed unica, di un Album raccoglitore.

1. IL PROGETTO
Quando si è in presenza di un album, tutta la collezione ne viene, ovviamente influenzata a livello progettuale.
La serie è numerata.
Va però tenuto conto che le figurine fustellate Althea erano già uscite in versione calciatori ed avevano un formato ben preciso, attagliato alla scatola di cremifrutti alla quale erano indissolubilmente associate.

Ecco perché, anche di questa serie abbiamo figurine di formato grande e figurine di formato piccolo.
Unica differenza con i Calciatori sta nel fatto che le due serie (grandi e piccole) dei “Costumi regionali” sono assolutamente identiche a livello contenuti, mentre le serie grandi di calcio hanno qualche differenza a livello contenuti rispetto alla versione in formato piccolo.

Ora l’album era concepito per contenere, su otto scenari differenti, ciascuno dedicato a due regioni italiane, cinque figurine a scenario, ovvero, teoricamente c’era posto per 40 figurine rappresentanti 40 costumi regionali di 16 regioni differenti.
Diciamo subito che all’epoca le regioni italiane erano 18 e che le uniche due regioni che resterebbero escluse dall’album sono la valle d’Aosta e la Basilicata.
In tale ottica il progetto appare inadeguato.

Tuttavia mancando di informazioni dirette e facendo conto su quanto sino ad ora reperito e certificato, delle teoriche 40 figurine che servirebbero a riempire l’album ne sono state trovate solamente 35.
Credo che ci dovremo fermare a questo numero.
la mia è solo una sensazione, dovuta però non a intuizioni estemporanee ma ad un ragionamento basato sulle numerazioni delle figurine; difatti sono stati reperite sino ad ora figurine con numerazione che va dalla numero 1 alla numero 35, senza numeri mancanti, quindi 35 numeri consecutivi e senza falle.
Le figurine mancanti, quindi sarebbero le numero 36 – 37 – 38 – 39 – 40;

La mancanza proprio di questi 5 numeri in fila e l’appartenenza teorica delle figurine mancanti a Regioni che invece hanno numerazioni ben più basse fa pensare che proprio concettualmente si decise di interrompere la realizzazione di figurine alla numero 35, lasciando magari ad un poi, mai divenuto futuro, la realizzazione delle rimanenti 5 figurine fustellate.

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Tralascio qui ogni descrizione della tecnica delle fustellate, descritta con dovizia nella presentazione della serie calciatori cui faccio esplicito rimando per tali aspetti tecnici creativi.
Analogamente ai calciatori c’è una certa ripetitività di fustella, ovvero:

* Fustella numero 1 – figurine numero 01 – 02 – 04 - 06 – 08 – 09 – 10 - 12 – 13 – 14 – 16 – 18 – 21 – 22 – 23 – 25 – 26 – 27 - 28 – 30 – 31 – 32 – 35;

* Fustella numero 2 – figurine numero – 05 – 07 – 15 – 17 – 19 - 33;

* Fustella numero 3 – figurine numero – 03 – 11 – 20 – 24 – 29 - 34.

Qui, ovviamente, essendo le figurine riprese in posa statica, non c’è stato bisogno di creare immagini speculari usando la medesima fustella, oppure ricorrere ad un numero più elevato di impianti di fustellazione, come per la serie decisamente più dinamica dei calciatori.

La qualità del disegno è elevata ed i dettagli dei costumi sono curati nei particolari.
Complessivamente l’immagine è di grande impatto visivo e di piena resa grafica.
Rispetto alla creazione della Lasco di Milano che alla fine degli anni ’30 realizzò una serie di Costumi regionali su cartoncino, ma non con la tecnica della fustellazione ma creando costumi con linguetta da sovrapporre sempre alla medesima figurina “spogliata” che fungeva da manichino, qui siamo molto di più nell’ambito della figurina che in quello del gioco.

La serie Althea pare reggere benissimo il confronto grafico ed anche quello ideativo, nel caso della Althea decisamente più dispendioso e forse meno “giocabile” in quanto mancava nelle figurine Althea il gioco del vestire la bambolina bidimensionale di cartoncino.

4. IL RETRO ED I TESTI
Le figurine sono numerate. Il numero è posto sul retro, assieme alla titolazione della figurina (nome della regione).
Sul retro compare anche la classica scritta “Cremifrutto Althea” a similitudine delle produzioni 1963-64 e seguenti.
Non ci sono altre note di testo, eccezion fatta per una scritta in caratteri molto piccoli, posti sul piede della figurina e riportante la scritta “modello depositato.

Numero e titolazione sono riportati anche sul fronte della figurina, zona piè di figurina.
È possibile trovare alcuni esemplari che sono privi della numerazione e titolazione sul retro.
È possibile che alcune figurine abbiano titolo e non numerazione sia sul fronte che sul retro

 

5. ASPETTI COLLEZIONISTICI
La serie, vuoi perché didattica, vuoi perché dedicata alle bambine, non ha un grandissimo appeal collezionistico, almeno rispetto al “munifico “mondo collezionistico maschile.
Anche come diffusione, queste figurine hanno avuto, nel periodo di produzione, una diffusione assai meno numericamente consistente rispetto alle più ricercate “Calciatori”.
Questo crea un bilancio tra disponibilità e domanda del mercato odierno che ne contiene i costi a livelli decisamente più contenuti rispetto alle varie serie calcistiche.

Come per le altre fustellate Althea, come queste editate dopo il 1963, la versione perfetta include le famose aletta destra, sinistra e alta, mentre prive di alette le figurine possono essere considerate semi-perfette, mentre, se priva della fustella la figurina è da considerarsi imperfetta e viene venduta ad un prezzo decisamente più basso.
Per una completa perfettamente conservata si può arrivare ai 8 10 euro mentre se priva delle alette e di conservazione “edicola” non dovremmo andare sopra i 7 – 8 euro, mentre se priva della base di fustella e del piedistallino viaggiamo attorno ai 5 euro.

Come sempre
Buona collezione!!!!!!!

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