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ALTHEA – PARMA

SERIE FIGURINE FUSTELLATE

"CALCIATORI GRANDI 1963-64"

RETRO CON LA SCRITTA:“CREMIFRUTTO ALTHEA”

LE FIGURINE

PRESENTAZIONE

 34 NEGRI ATH63 F

1. ELEMENTI

Dall’articolo della serie precedente abbiamo imparato a conoscere molte cose di questa serie di figurine fustellate, dettagli importanti che trovano conferma nella Seconda Serie emessa per la stagione calcistica 1963-64.

Il meccanismo che l’Althea utilizzò fu quello di aggiornare la serie, che, ricordo, era di 80 figurine, cercando di sfruttare gli impianti già operativi ed evitando il più possibile innesti di nuovi calciatori.

A titolo di premessa dobbiamo ricordare che, in seguito alle vicende sportive della stagione 62-63, retrocedettero in serie “B” Napoli, Palermo e Venezia, mentre dalla serie “B” salirono Bari Lazio e Messina.

Vediamo ora come queste vicende furono gestite dalla Althea per editare la serie di fustellate 1963-64.

2. IL “BUSILLIS” DELLE SCELTE, UN PROBLEMA...

Premettiamo che al momento attuale, lo studio e la ricerca su questa serie, non ha portato ancora ad avere il 100% delle certezze su quanto effettivamente messo in circolazione dalla Althea e quindi, espressamente evidenziandolo, in qualche fase della presentazione, si sarà costretti ad essere più deduttivi che scientifici, dovendo parlare di ombre più che di realtà accertate.

Ma, essendo esplicito, quando non si tratterà di certezze certificate, lo farò abbondantemente presente, in modo che ci sia concesso il perdono anticipato dovessimo aver dedotto “in maniera sbagliata”.

Malgrado questo, lo studio di una Serie (anche di più serie concatenate tra loro) per di più complessa/e (squadre, numeri, atleti, tutti dinamicamente legati) comporta spesso problematiche di scelta che non è possibile fare se non vengono evidenziati elementi che tolgano quel determinato dettaglio dalla possibilità di essere solo “A” e non “B” e nemmeno sia “A” che “B” per dirla secondo Parmenide di Elea (filosofo greco del 500 a.C.).

Per evitare che vi “suicidiate” faccio un esempio chiarificatore: lo vedremo in seguito, ma in questa raccolta esistono due figurine di Lojacono, identiche in ogni loro dettaglio a meno del numero, una è numerata “50” ed una è numerata “54”.

Chiaro come il sole che le molteplici concatenazioni che nascono ci impediscono così su due piedi di posizione una delle due in un contesto e l’altra in un altro, non fosse altro perché i contesti sono molteplici.

Prendiamo un elemento che è il numero e lo contestualizziamo all’interno della raccolta 63-64 e scopriamo che il “50” è un numero che compare solo una volta, mentre il “54” compare su due figurine (Lojacono e Maschio – entrambi della Fiorentina).

Potrebbero essere una “54” del 63-64 e l’altra del 64-65 (del 62-63 no in maniera assoluta perché hanno un loro contesto generico basilare e dirimente che è “Merendina Preferita” sul retro)?

Entriamo quindi nel contesto concatenato della annata sportiva 64-65 e scopriamo che Lojacono era stato ceduto alla Sampdoria e la sua figurina non era più nel contesto delle Serie ed anche il suo numero, il “50” era riportato su una figurina diversa e nuova (Pirovano), mentre la figurina di Maschio restava la “54”.

A questo punto le due figurine di Lojacono non potevano essere del contesto 62-63 e nemmeno del contesto 63-64, ergo erano ambedue esclusivamente del contesto 1963-64.

Naturalmente la figurina giusta era quella targata “50”, mentre la “54” era una figurina con numerazione sbagliata da considerare come una variante.

Ecco presa la decisione perché l’analisi dei dettagli anche in contesti differenti ci ha dato, ci ha indicato una unica soluzione.

Adesso un altro esempio: figurina di Sarti Benito della Juventus e quella di Sacco, anche lui della Juventus.

La figurina di Sarti Benito, compare in versione 1962-63 (MP) con il numero “26”.

La figurina di Sacco non esiste in versione 1962-63 (MP).

Quindi non ci sono problemi, in questo caso ma solo certezze.

Ma nella versione (1963-64 e stagioni successive) con retro “Althea” troviamo un Sarti Benito ed un Sacco ambedue con il numero “24”.

Sportivamente i due calciatori stanno nello stesso contesto sia nel 1963-64 sia in quello 64-65, non nel 1965-66 (sacco era passato alla Lazio) ed ancora nel medesimo contesto nel 1966-67.

L’analisi del contesto sportivo ci dice che una figurina di Sarti numero “24” ed una figurina di Sacco numero “24” possono convivere sia nel contesto sportivo 1963-64 che in quello del 1964-56.

A questo punto mi devo arrendere perché non ho più nessun elemento che mi permetta di mettere uno in una serie e l’altro nell’altra serie e nemmeno fare il contrario.

Ecco spiegato l’arcano di Parmenide.
Sarti non può essere solo ”A” e nemmeno solo ”B” e Sacco, parimenti non può essere solo ”A” e nemmeno solo ”B”.
Se scegliessi farei un abuso.

Attenzione, sempre nella Juventus esiste un altro caso ed è riferito alle figurine “ALTEA” sul retro di Stacchini (“27”) e di Dell’Omodarme “27”.

Stacchini sta al suo posto, da solo, unicamente nella raccolta 62-63 (MP), ma poi nella versione “Althea” abbiamo due numeri “27” … entrambi della Juventus, entrambi della Juventus 63-64 e in quella della stagione 64-65, anzi, ancora di più, anche nella stagione 1965-66.

Ho qualche elemento che mi consenta di effettuare delle scelte?

Assolutamente no, figuriamoci, sono andato a controllare persino delle eventuali differenze sulle scritte e sui loghi delle "alette" quindi, se mettessi lì Stacchini e là Dell’Omodarme, farei in abuso.

Abusi non ne voglio fare: le cose vanno lasciate nello stato in cui la storia le ha poste.

Non abbiamo il potere di cassare, solo quello di studiare e segnalare, ed anche di decidere, certo, ma solo quando la decisione è inconfutabile oppure decidiamo “con dubbio”, affermandolo chiaramente.

            ALTHEA 50 LOJACONO ATH63 F  ALTHEA 54 LOJACONO VARIANTE ATH63 F  ALTHEA 27 STACCHINI ATH63 F  27 DELLOMODARME ATH64 F

Le immagini degli esempi riportati nel paragrafo 2.    Mentre per le due figurine di Lojacono è possibile, dopo una analisi dei vari contesti in cui le figurine sono inserite, assumere certe decisioni (la 50 è quella corretta e la 54 quella errata che costituisce una variante, per le due "27" è impossibile assumere alcuna decisione senza abusi, forzature e maneggiamenti.
Queste due figurine non hanno elementi per non essere nella medesima serie, squadra ed annata sportiva1963-64, 1964-65 e 1965-66

 

3. IL PROGETTO

A seguito delle vicende sportive, la Althea doveva eliminare le figurine dedicate a Napoli Palermo e Venezia, ovvero solamente 4 figurine, per fortuna fuori dalla fascia delle prime 55 della serie.

Quindi, in linea di massima, non c’era da stravolgere nulla, solo pochi e non costosi cambiamenti almeno per ciò che era dovuto ai risultati sportivi dei campionati di “A” e di “B”.

Inoltre le grandi squadre cambiarono abbastanza poco e la Althea poté presentare il grosso della nuova collezione apportando solo pochissimi cambiamenti.

Premettiamo che al momento attuale, lo studio e la ricerca su questa serie, non ha portato ancora ad avere il 100% delle certezze su quanto effettivamente messo in circolazione dalla Althea e quindi, espressamente evidenziandolo, in qualche fase della presentazione, si sarà costretti ad essere più deduttivi che scientifici, dovendo parlare di ombre più che di realtà accertate.

Ma, essendo esplicito, quando non si tratterà di certezze certificate, lo farò abbondantemente presente, in modo che ci sia concesso il perdono anticipato dovessimo aver dedotto “in maniera sbagliata”.

Il progetto restò comunque quello di partenza: 80 figurine fustellate numerate 11 per ciascuna delle 5 squadre più seguite (Milan, Inter, Juventus, Bologna Fiorentina) più 6 figurine per la Roma e le restanti 19 diversamente frazionate per le rimanenti 12 squadre.

L’elemento cardine che differenzia questa serie da quella del precedente anno è il retro che porta scritto “Cremifrutto Althea” anziché’ la vecchia dizione “Cremifrutto la merendina preferita”.

Dalla serie 1963-64 tutte le seguenti serie riporteranno sempre la scritta sul retro “Cremifrutto Althea”.

Il progetto della serie prevedeva la seguente distribuzione delle figurine:

  • 11 figurine – Milan – Inter – Juventus - Bologna – Fiorentina;
  • 6 figurine – Roma (possibile che le figurine siano 5 se quella di Malatrasi non dovesse essere confermata);
  • 4 figurine – Torino (una in più rispetto al passato);
  • 2 figurine – Atalanta – Mantova – Modena – Spal;
  • 1 figurina – Bari - Catania – Genoa – L.R. Vicenza – Lazio - Messina – Sampdoria;

In pratica la seconda figurina del Venezia fu assegnata al Torino, squadra di rango maggiore e così troviamo rispetto alla edizione 62-63 che il Torino ha una figurina in più mentre il gruppo delle squadre con due figurine scende a 4 e quello con una sola figurina passa da sei a sette squadre più una figurina (lo vedremo a seguire) di cui ancora manca la certificazione).
Questo quanto nel progetto, poi vedremo la realizzazione.... un po' diversa.

 

4. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Le figurine della prima serie erano il semplice doppio fondo della scatola contenente i sei Cremifrutto, erano quindi una superficie di cartoncino fustellata.
Le serie a partire dal 1963-64, invece, furono ricavate sempre sul doppio fondo estraibile della confezione di Cremifrutto, ma erano dotate di due alette lunghe per i lati lunghi della figurina e di una terza aletta posta sopra la parte alta della figurina.
Queste appendici erano di fatto i tre lati verticali che costituivano i rinforzi del lato destro sinistro ed inferiore della scatoletta.

Facevano concettualmente parte della scatola, costituendone un significativo rinforzo), non della figurina, alla quale, però erano strutturalmente connessi.

Per effetto delle tre alette, ogni figurina finiva col misurare 16,7 cm in altezza x 9,8 in larghezza, che considerando le dimensioni delle figurine della prima serie 14,5 x 5,6 ci indicano che ciascuna aletta era alta esattamente 2 cm e poi bisognava accingere 1 millimetro per ciascuna aletta (la zona di piega sulla fustella.

Questo fatto comporta che, collezionisticamente parlando si è scatenato un gran putiferio tra chi considera la presenza delle sopra descritte alette come elemento imprescindibile per la perfezione della figurina e chi invece le considera appartenenti alla scatola e quindi di nessun valore collezionistico.

Il mio parere personale è che “volontà popolo est volontà dei”, ovvero che se la piazza e la storia del collezionismo di queste figurine ha decretato questo, non posso che registrarlo e riportarlo, tuttavia appartengo alla corrente di pensiero che le alette siano degli sgorbi appartenenti alla scatoletta e che la presenza di questi ostacoli la conservazione, la fruibilità visiva della serie ed anche, inutilmente la tasca!

Mi sta bene che una figurina che abbia il suo fondo, il suo stemma, il suo calciatore ed il suo piedistallo valga più di una figurina priva di tutto se non di sé stessa, perché’ guardandole la differenza c’è eccome ed è significativa, ma che le alette diano valore ad una figurina mi fa sinceramente inorridire….

L’ideale per me sarebbe avere tutte figurine senza alette.

5. I SOGGETTI - CAMBIAMENTI E LE NUOVE FIGURINE IMMESSE

Nella nuova serie 63-64 non troveremo più 15 figurine di calciatori definitivamente accantonate rispetto alla edizione precedente:

  • 01 Ghezzi;
  • 10 Barison;
  • 12 Buffon;
  • 18 Di Giacomo;
  • 26 Emoli;
  • 28 Crippa Dante;
  • 33 Miranda;
  • 34 Santarelli;
  • 44 Lorenzini;
  • 63 Vetrano;
  • 66 Rosa;
  • 71 Bartu’
  • 72 Allemann
  • 75 Firmani;
  • 79 Mazzia;

Di contro le nuove figurine immesse furono 17, ove per nuove si intendono figurine di calciatori che nella prima serie non c’erano assolutamente.                      Queste figurine sono quelle di:

  • 01 Balzarini portiere del Milan in sostituzione di Ghezzi;
  • 10 Amarildo – inserito al posto di Barison passato alla Sampdoria;
  • 20 Mazzola – inserito al posto di Maschio passato alla Fiorentina;
  • 24 Sacco – inserito nella Juventus con il numero 24;
  • 26 Gori – terzino della Juventus in sostituzione di Emoli;
  • 27 Dell'Omodarme - ala della juventus, stesso numero di Stacchini;
  • 33 Nenè – attaccante della Juventus in sostituzione di Miranda;
  • 34 Negri – portiere del Bologna che sostituì Santarelli;
  • 44 Capra – terzino del Bologna in sostituzione di Lorenzini;
  • 45 Albertosi – portiere della Fiorentina in sostituzione di Sarti Giuliano;
  • 53 Guarnacci - mediano della Fiorentina in sostituzione di Dell’Angelo;
  • 66 Tacchi in qualità di calciatore della Lazio neo promossa
  • 71 Morbello in qualità di calciatore del Messina neopromosso;
  • 72 Pini attaccante del Mantova in sostituzione di Allemann trasferito al PSV Haindhoven;
  • 73 Nicolé acquistato dal Mantova per sostituire Sormani e proveniente dalla Juventus;
  • 75 Bicicli del Genoa in sostituzione di Firmani;
  • 76 Toschi della Sampdoria in sostituzione di Toro.

Per 12 calciatori si trattò invece di un semplice cambio di livrea che, con un abile restyling, cambiarono maglia:

  • 12 Sarti Giuliano portiere passato dalla Fiorentina all’Inter in sostituzione di Buffon;
  • 18 Milani nuovo centravanti dell’Inter prelevato dalla Fiorentina;
  • 26 Sarti Benito della juventus che perde il numero 26 che aveva nella prima serie ed assume il numero 24 in coabitazione con l'altro 24 ossia il "nuovo" Sacco;
  • 28 Menichelli trasferito dalla Roma alla Juventus;
  • 50 Lojacono ora in maglia viola della Fiorentina, acquistato dalla Roma in sostituzione di Malatrasi;
  • 54 Maschio ceduto dall’Inter e passato alla Fiorentina;
  • 58 Fernando passato dal Palermo al Bari;
  • 59 Sormani nuovo attaccante della Roma, proveniente dal Mantova in sostituzione di Lojacono ceduto alla Fiorentina;
  • 62 Malatrasi in maglia Roma proveniente dalla Fiorentina, se esistesse, ma non ne abbiamo nessuna certezza;
  • 63 Toro, nuovo attaccante del Modena prelevato dalla Sampdoria;
  • 69 Dell’Angelo passato dalla Fiorentina al Lanerossi Vicenza;
  • 79 Puia del Torino, precedentemente nel Lanerossi Vicenza.

A livello di modifica di organico di squadra (ci riferiamo agli organici con più di 2 figurine) troviamo:

  • 5 figurine – Juventus – (quattro nuove ed una ricolorata );
  • 4 figurine – Fiorentina – (due nuove e due ricolorate + una variante);
  • 3 figurine – Inter – (una nuova e due ricolorate):
  • 2 figurine - Milan – (due nuove);
  • 2 figurine – Bologna – (due nuove);
  • 2 figurine – Roma – (due ricolorate, una delle quali è possibile che sia quella di Malatrasi).

In conclusione 53 figurine restarono assolutamente identiche a meno della scritta sul retro, ovviamente, dato che 29 erano cambiate (12 ricolorate e 17 nuove).

Facendo il totale ci accorgiamo che questo è 82 e non 80 come avrebbe dovuto essere, dovremmo dire  ancora siamo "fuori" di 2 figurine.

6. LA FIGURINA CHE MANCA

La soluzione di questo mistero sembra alquanto ingarbugliata e forse lo è, ma dobbiamo raccogliere gli elementi che abbiamo e ragionarci sopra:

  • 1° elemento: esiste una figurina di Pirovano (maglia Fiorentina), ritrovata purtroppo senza numero che potrebbe essere sia del 63-64 sia della stagione successiva 64-65;
  • 2° elemento: sono state ritrovate due figurine di Lojacono in maglia viola, una numerata 50 e l’altra avente il numero 54;
  • 3° elemento: questo è di carattere sportivo dato che Lojacono alla Viola è stato unicamente nel 1963-64, le due figurine di Lojacono 50 e 54 sono da considerarsi della stagione sportiva 1963-64, senza possibilità di errore;
  • 4° elemento: Maschio era passato nel 63-64 alla Fiorentina e la sua figurina, numerata 54 esiste.

Ciò premesso, eliminiamo dalla raccolta 63-64 la figurina di Pirovano che, seppur non numerata, sembra fortemente improbabile sia stata realizzata per la raccolta 63-64 che disponeva, per la Fiorentina, della numerazione completa (50 Lojacono e 54 Maschio) oltre che di una ulteriore figurina variante aggiuntiva (Lojacono numero 54) anche perché Lojacono in viola non va oltre la 63-64.

A questo punto la Fiorentina è completata in tutti i suoi numeri (da 45 a 55).

Manca ancora la figurina numero 62.

La prima ed unica ipotesi che mi sento di proporre è quella che la 62 sia la figurina, ancora non trovata, di Malatrasi in maglia Roma.

Il ritrovamento ci confermerà se l’ipotesi suggerita è giusta oppure deve essere considerata una delle altre due possibilità: che sia un calciatore sino ad ora sconosciuto oppure che sia una figurina mai realizzata.

Relativamente al fatto di aver constatato dai vari elenchi che le figurine finali risultanti sono 82 e non 80 il perché è che abbiamo scoperto che nel vasto corpo della produzione Althea ci sono due coppie di figurine (Sarti Benito - Sacco e Stacchini - Dell'Omodarme, le prime due con il numero 24 e le seconde due entrambe con il numero 27.
Sia le due 24 che le due 27 sono pienamente compatibili con l'annata sportiva  e la Squadra (Juventus) e quindi devono essere inserite in raccolta perché non abbiamo elementi per inserirne una al posto dell'altra e viceversa.
A livello di elenchi queste due figurine saranno presenti accompagnate da una nota esplicativa.
Ovviamente il totale della serie sarà di 82 figurine differenti e di una variante (Lojacono).

 

7. LA NUMERAZIONE

Come per la prima serie la numerazione segue una sua logica a metà, difatti le prime 55 figurine, anche numericamente sono dedicate:

Da 1 a 11 al Milan;

Da 12 a 22 all’Inter;

Da 23 a 33 alla Juventus;

Da 34 a 44 al Bologna;

Da 45 a 55 alla Fiorentina;

Le altre figurine invece hanno una numerazione “permanentemente schizoide” visto che nulla fu fatto per correggere l’insensatezza della numerazione delle figurine della prima serie dalla 56 alla 80.

Poiché non fu fatto nulla, la numerazione restò alquanto “casuale”.

Nulla fu fatto nemmeno per correggere attraverso i numeri una distribuzione delle figurine che rispettasse i ruoli (Rivera numero 5 e Radice numero 9) che tali erano e tali resteranno per sempre!

Costava troppo correggere gli impianti, evidentemente.

8. IL RETRO ED I TESTI

Al posto della  scritta “Cremifrutto la Merendina Preferita” (che negli elenchi compare con la sigla/acronimo “MP”) troviamo, come detto “Cremifrutto Althea (A) e poi viene confermata l’altra scritta in caratteri minuscoli dedicata al modello brevettato ed alla autorizzazione della FIGC, dizione che non troviamo in nessuna delle cartonate di analogo periodo, segno evidente che la Althea era a posto anche con le autorizzazione della Federazione Italiana Gioco Calcio.
D’altro canto la forma oblunga della figurina non consentiva testi e digressioni tecniche.

9. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Diciamo, a premessa, che le figurine Althea di questa serie ebbero una larga diffusione e, avendo riscontrato allora il successo di tanti appassionati, ci permettono oggi, a 60 anni di distanza, di comprendere come sul mercato se ne possano ancora trovare.

Certamente, per prima cosa va chiarito che in una fustellata Althea, oltre alle normali condizioni di conservazione, non essendo un monoblocco unico, deve essere considerato anche il grado di completezza che è importantissimo per determinarne la condizione ed il valore che si basa su tre livelli che sono:

  • Integra;
  • Parzialmente integra;
  • Completamente separata.

Inutile dire che tra queste tre forme di completezza, quella da privilegiare è quella della figurina integra, mai usata e completa di ognuna delle sue componenti: integrità e completezza delle componenti del fondo, presenza dello stemma col numero, presenza del piedistallino e … presenza della figurina…

È parzialmente integra una figurina a cui manchi un pezzo del fondo, oppure uno o più parti tra piedistallino e Stemma con numero.

La figurina completamente separata è quella che non ha né parti del fondo né piedistallo né Stemma del Club.

Per inciso se dovessimo avere dei principi di defustellamento, consiglio di utilizzare un nastro adesivo non troppo invasivo, posto solo sul retro, del tipo cartaceo da carrozziere, perché si rimuove facilmente e non si incolla troppo.

Ovviamente le figurine di questa serie presentano il problema delle alette di cui abbiamo parlato abbondantemente sopra.

Difatti le alette sono un ulteriore elemento che molti collezionisti valutano nel considerare queste figurine.

La presenza di tutte e tre le alette conferisce al pezzo la completezza assoluta (ovviamente a fronte del resto della figurina che sia integro) e quindi la valutazione economica maggiore.

Un pezzo privo di alette ha una quotazione inferiore, ed ancora inferiore è la quotazione di un pezzo privo sia di alette che di fustella di fondo, che solo parzialmente può essere mitigata dalla presenza del piedistallo o dello stemma con il numero.

Le figurine più ricercate sono quelle delle grandi squadre ma su eBay qualche pezzo di squadre “provinciali” ha a raggiunto a volte quotazioni più alte.

Complessivamente la valutazione per una completa di alette e del resto va dai 8 -10 euro ai 15 e solo raramente qualche pezzo ha superato la soglia dei 20 euro, andando ben oltre il vero valore di mercato che io porrei a 10-12 euro.

Non ci sono grosse differenze rispetto alla prima serie che però fu pubblicata in un tempo più ristretto e quindi con meno copie disponibili.

Tra le figurine più difficili da reperire ritengo ci siano quelle di calciatori che sono stati un solo anno in pubblicazione, poi sostituiti perché la loro squadra era finita in “B” o perché trasferiti all’estero.

Per la conservazione è un vero casino!

Se avessimo tutta la serie con le figurine con le alette allora la soluzione ideale è quella di utilizzare contenitori Abafil tipo Liebig generici (senza scritta Liebig ) che misurano 25 per 25 cm circa e che al loro interno ospitano anche una trentina di tasche in plastica trasparente del tipo “Religion” a 2 tasche su ogni fronte.

In tal modo ogni pagina sarà dotata di 2 tasche alte 24 cm e larghe 12,5 circa idonee per contenere 2 figurine per lato, previo l’inserimento di un foglietto divisorio all’interno di ogni tasca.

In tal modo potremmo riporre 4 figurine per foglio ovvero circa 120, 140 figurine……

Sostanzialmente una serie molto, molto, molto bella da possedere, una serie che ha un impatto visivo unico nel suo genere e questo lo dico ai detrattori delle fustellate.

Sono figurine bellissime!

Avventurarsi nella raccolta non è affatto una follia, specie se, intelligentemente, ci si orienta verso figurine completamente separate, con costi più contenuti e che, messe nei fogli raccoglitori da sei tasche, con un fondo unico, (ideale sarebbe il nero, ma va benissimo un colore chiaro leggero, purché’ non bianco), mantiene un impatto visivo molto simile a quelle più costose perché perfettamente integre.

Buona collezione!!!!!!

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