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MIRA LANZA - GENOVA
 

LE FIGURINE PUNTO

QUARANTA ANNI DI FIGURINE, DAL 1954 AL 1992

COSA ERANO, DOVE ERANO, A COSA SERVIVANO 

FIGURINE

"CASALINGHE" - "PRODOTTI" - "CALIMERO" - "OLANDESINA"

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1. LE FIGURINE PUNTO NELLA LORO GENERALITA'

La storia delle figurine mondiale è sempre stata fondata da due caposaldi assoluti e comuni a tutti i paesi del mondo in cui tale fenomeno aveva fatto breccia:

  • Valenze commerciali editoriali, dove la figurina altro non era che una forma particolare di pubblicazione con una sua peculiare modalità di vendita e distribuzione;

  • Valenze commerciali di tipo pubblicitario o di sostegno alla vendita di prodotti, per lo più, di largo e larghissimo consumo, ma non esclusivamente destinati ad un pubblico giovane o giovanissimo.

Al secondo di questi caposaldi appartengono, quindi, tutte le figurine legate, in maniera diretta, alla commercializzazione, alla promozione e al sostegno di un prodotto cui erano appoggiate, o essendone contestualmente parte integrante, oppure essendo fornite a posteriori, dietro presentazione di un certo numero di prove d'acquisto.

Abbiamo altresì visto come, spesso, non si avesse nessun "rispetto", da parte del produttore/distributore, per la collezione prodotta talché se ne richiedeva la restituzione, una volta completata, dietro la fornitura di un premio al collezionista, privandolo così del piacere di poter mantenere la raccolta in proprio possesso.

Devo dire che questa pratica appena descritta "puzza molto di bruciato" in quanto è cosa certa più dell'esistenza del sole, che un collezionista mai consegnerebbe una raccolta completata in cambio di un pallone da calcio...

Eh la sapevano lunga questi furboni, figurine vendute e non rientrate alla base significava premi potenziali non assegnati, con un bel po' di risparmio e ...se poi qualche scemo/a restituiva la collezione, pazienza, tanto il pallone era previsto....

Generalmente le ditte che fornivano figurine dietro presentazione di buoni acquisto producevano serie di figurine destinate più ad un pubblico adulto che all'infanzia che non aveva "pazienza" di attendere un premio che venisse da lontano ed in tempi differiti rispetto all'acquisto del prodotto.

Caso tipico sono le figurine Liebig, famose in tutto il mondo, che erano non incluse nelle confezioni del prodotto.

Va anche sottolineato che spesso le esigenze promozionali di una ditta erano tali per cui le figurine cedute contestualmente al prodotto non dovevano essere visibili al compratore, per evitare lo scegliere nei negozi di questa o quella figurina, oppure, specie per le figurine che avevano valenza di punti, per evitare che si scegliesse un prodotto che, a parità di confezione e di costo, potesse portare più punti in carnet.

Altre ditte invece preferivano che le figurine fossero visibili, sì che la scelta tra le varie confezioni fosse fatta direttamente dal compratore, anche se dobbiamo ricordare che negli anni '60 non esistevano i super market di oggi (dove solo una minoranza di prodotti sono venduti dal banco), ma drogherie, salsamenterie ed alimentari dove tutti i prodotti dovevano essere richiesti al banco, compresi i persino i dadi del brodo!

Ogni strategia di vendita aveva sue precise ragioni commerciali ed era quindi frutto di una precisa scelta di marketing da parte della ditta produttrice.

Diciamo che, per un collezionista, il sistema più sicuro per non avere doppioni era quello Liebig, per cui il collezionista acquirente sapeva le serie che erano in uscita e le ordinava consegnando le prove di acquisto ritagliate dalla confezione.

Questo come linea generale.

 

2. LE FIGURINE PUNTO DELLA MIRA LANZA

Nel particolare riferito alle figurine Mira Lanza, sappiamo che la Società genovese aveva la necessità di inserire le figurine all'interno di ogni confezione in modo tale che non si potesse vedere dall'esterno quanti punti riportasse la figurina inserita.

Per la Mira Lanza, non dobbiamo mai dimenticare, che le figurine non erano figurine da collezionare ma esclusivamente dei buoni punto destinati ad essere riconsegnati per poter ottenere dei premi.

Questa delle figurine non da collezione non è una "invenzione postuma" ma una realtà contingente reale, ameno fino a tutti gli anni '70 quando le figurine buoni punto divennero improvvisamente figurine da collezione in quanto organizzate in maniera differente, con un testo a tergo un album raccoglitore ed una discreta varietà di figurine diverse, quindi non più una grande quantità di figurine uguali con solo una particolarità differenziante (le figurine dei viaggi dell'olandesina).

Ma proseguendo nel discorso precedentemente iniziato, l'esigenza di tenere celato il valore della figurina punto era dovuto essenzialmente al fatto che seppur su 99 casi su 100 chi comprava sapeva benissimo quanti punti avrebbe trovato in quella tipologia di prodotto ed in quel formato, la Mira Lanza, nel restante 1% dei casi, provvedeva ad inserire una figurina di valore maggiore rispetto al "normale".

Una sorta di "pesca" della fortuna che rendeva l'apertura di un fustino o di una scatola di detersivo un piccolo "evento a sorpresa", per i piccoli, ma anche per i grandi!

Questa tecnica fu utilizzata, dopo che l'americana Tide aveva inserito all'interno delle confezioni dei suoi detersivi dei piccoli gadget di plastica destinati ai bambini (soldatini macchinine ecc. ecc.), trasformando l'apertura della scatola come un attimo di aspettativa e suspanse per i più piccoli per la "sorpresa" all'interno.

Un'altra ragione per cui i punti erano stampati su delle figurine poste all'interno della confezione era anche di ordine pratico, visto che esistevano confezioni cilindriche (Calinda, Calinda extra, i fustini di detersivo da bucato ecc.), sarebbe poi stato complicato ritagliare punti da una scatola cilindrica.

La produzione della Mira Lanza si estende in un arco temporale che va dal 1954 al 1992 senza soluzione di continuità per quanto riguarda il concorso e la raccolta punti, ma con quattro periodi distinti associati al “rinnovo” della tipologia di figurine punto.

Abbiamo quindi 4 periodi e altrettante famiglie o tipologie di figurine punto differenti tra di loro:

dal 1952 al 1979 – “CASALINGHE” – con M.L.P. da 266 a 1143;

dal 1970 al 1975 – “PRODOTTI” con M.L.P. da 1250 a 1416 (con 2 formati diversi);

dal1976 al 1979 – “CALIMERO” con M.L.P. da 1653 a 1829 (con 2 formati diversi);

dal 1979 al 1992 – “OLANDESINA” con M.L.P. da 1934 a 2187.

Per quanto riguarda i formati ne esistono sempre e solo due, il grande ed il piccolo che è esattamente la metà del grande.
Nella famiglia delle “Casalinghe” esistono pochissime figurine di formato piccolo (meno di 5) mentre il resto è tutto di formato grande.
Nella famiglia dei “Prodotti” le figurine di formato piccolo costituiscono poco meno dell’85% della produzione.
Nella famiglia “Calimero” le figurine sono nate piccole e le grandi sono comparse solo dal 1978 al 1979 con sette esemplari diversi con pochissime varianti, per cui le piccole sono circa il 90% della produzione della famiglia.
Per la famiglia dei “Viaggi dell’Olandesina”, semplificato in “Olandesina” il 100% della produzione è costituita da figurine grandi.

La Mira Lanza non concepì proprio che queste figurine punto potessero finire con il costituire una ”raccolta” di figurine, non si ebbe la benché minima volontà di creare una collezione da poter mantenere in casa, ma la emissione di figurine comunque con la effigie del prodotto acquistato (con casalinga o senza), creò di fatto una serie di figurine differenti, anche in considerazione del fatto che i prodotti sul mercato erano diversi e che, poi, per ragioni a noi non note, la Mira Lanza aggiunse una serie di piccole varianti su ciascuna delle figurine (una volta il bordino azzurro, una volta il bordo rosso spesso, un'altra volta la mancanza di un bordino, poi, altre varianti sui triangolini colorati ai lati della figurina ecc. ecc.), varianti ulteriori rispetto a quella principale che era costituita dal valore dei punti (5, 10, 15, ecc. ecc.).

Ecco così che su “n” prodotti sul mercato, avendo pubblicato, poniamo 13 varianti della figurina punto, il collezionista tratteneva per se (per ragioni collezionistiche) almeno 13 x n =104 figurine differenti se supponessimo in 8 il valore teorico di “n”.

Naturalmente poi per certe situazioni devono essere considerati i valori dei punti per figurina che sono varianti principali di quella stessa figurina.

E' evidente che in questo modo il numero delle figurine differenti anche solo per variante secondaria sono molto elevate.

Nella prima e seconda famiglia di figurine Mira Lanza, le varianti principali, oltre che i punti differenti, ma queste non le chiameremo varianti, furono una serie di piccoli accorgimenti grafici costituiti dalla mancanza o dalla presenza di un bordo, di un triangolino posto ai lati alto destro e basso sinistro della figurina, ma poi vanno considerate ulteriori varianti delle varianti anche le diverse autorizzazioni ministeriali riportate sulla figurina, le varie tipografie impiegate ecc. ecc.

Nella terza famiglia di figurine Mira Lanza, quella con protagonista il pulcino Calimero (serie "Monumenti d'Italia"), il concetto della figurina punto anche come oggetto da collezione ebbe un suo iniziale riscontro, tanto che le figurine punto di Calimero, sia nel formato piccolo, (il primo realizzato dal 1970 al 1978) sia nel formato grande (realizzato dal 1978 al 1979) erano differenti proprio come immagine di figurina anche se di uguale valenza punto, in altre parole c'erano un certo numero di monumenti italiani belli e famosi a fare da contraltare a Calimero differenti per uguale punto (5, 10, 15, 25, 50, 100), il che significava, finalmente poter collezionare figurine totalmente differenti tra loro, differenziantesi non più per un solo piccolo dettaglio o variante.

Purtroppo la Mira Lanza adottò anche pochissime di queste differenti tipologie di figurine sicché, alla fine, le figurine collezionabili delle "Calimero", sono molto minori rispetto a quelle della prima famiglia "Prodotti".

Questo rappresento, certamente un vero e proprio paradosso.

Anche in questa serie, tuttavia le varianti sono molte, seppur in numero proporzionalmente molto minore rispetto a quelle della prima famiglia di figurine.

La piena maturità del progetto viene raggiunta dalla quarta ed ultima famiglia di figurine punto, inserite nelle confezioni dal principio degli anni '80 ai primi anni '90, in cui, attraverso le 4 serie da 21 figurine ciascuna dei "Viaggi dell'Olandesina", la Mira Lanza creò 84 figurine punto tutte diverse tra loro con un bel testo a tergo, illustrativo dell'immagine riportata sul fronte figurina.

Per essere chiari (e conviene sempre) la Mira Lanza produsse 84 figurine divise in 4 serie da 21 figurine non numerate.

Una di queste figurine (la 21enima per me ma altri la registrano come la prima) era di un unico valore (5 punti) e recava la sigla "omaggio", per cui non esistono figurine di questi quattro soggetti di valore superiore ai 5 punti, sono, difatti, 4 figurine uniche.


                                     05 GN RICCHI F                             05 GN RICCHI R

La scritta omaggio posta in alto sul fronte della figurina identifica la 21a figurina di una serie, nello specifico si tratta della 21a figurina della Serie "Grande Nord".Questa figurina sarà sempre e solo del valore di 5 punti e non avrà la variante dovuta alla tipografia dato che tutte le 4 figurie "omaggio furono stampate dalla tipografia "PG" e neppure quella dovuta ad un codice dato che queste 4 figurine particolari sono semre prive di codice e questo secondo me è un erore che la Mira Lanza avrebbe dovuto evitare dato che se fosse stato messo un codice specifico, questo avrebbe identificato con certezza l'intera codificazione delle figurine della Serie "grande Nord".

 

Per le rimanenti altre 80 figurine (20 per ciascuna delle 4 serie prodotte),c'è da considerare l'esistenza della medesima figurina anche nella versione con punto premio variabile, da 5 a 100 punti passando per 10, 15, 20, 25, 30, 50 fino a 100 punti, anche se non tutte le serie e non tutte le figurine avranno gli stessi valori, essendo poi ciascuna serie abbinata ad un nucleo di prodotti tra loro diversi e di costo differente, tal che i valori alti di punto li troviamo solo nella serie abbinate ai grandi fustini di detersivo per lavatrice (il Grande Nord) e non certo a una saponetta.

Anche per questa serie di figurine esistono delle piccole varianti, costituite dalla presenza di numeri di serie sul fronte delle figurine, come dei codici, ma su questo argomento tratteremo in altra parte del sito più consona.

Nel complesso quindi la raccolta della produzione di figurine punto della Mira Lanza è una raccolta complessa, piuttosto voluminosa e per niente facile da portare avanti e diciamolo senza timore di essere smentiti, impossibile ad essere completata.

Le varianti sono talmente tante e minime che sarebbe quasi impossibile persino a Pico della Mirandola giovane, determinare, da un blocco di figurine, quelle che sono mancanti.... Figurarsi quali mostruose problematiche salterebbero fuori ad un comune mortale datato, fumatore e con problemi di memoria accostandosi ad un blocco di Mira Lanza per trovare una mancante!

La Mira Lanza editò anche un album piccolo per la raccolta delle figurine, ma chiariamo subito che si trattava più di un piccolo album raccoglitore che di un vero e proprio album e che ne era prevista la restituzione, una volta completato, per poter adire con maggiore facilità, raddoppiando i valori punto delle figurine poste nel raccoglitore, ai regali in catalogo.

Per quanto riguarda i codici presenti sulla serie dei viaggi dell'olandesina si rimanda ad un apposito articolo presente all'interno di detta raccolta.

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