EDIZIONI STELLA - MILANO
FIGURINE PICCOLE
SERIE
" CALCIATORI 1959-60 "
" BORDO BIANCO "
LE FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. PREMESSA
Le due serie gemelle, ma con bordi a strisce bianco-rosse e bianco-blu, con molta probabilità, non ebbero una accoglienza molto "calda" tra i ragazzi dell'epoca, come si può dedurre dallo stato medio di conservazione delle figurine di questa serie, di gran lunga il migliore di tutte le piccole di casa Stella.
Quanto sopra ci testimonia il fatto che queste figurine girarono poco e molto restarono, di contro, nei magazzini, forse perché i ragazzi dell'epoca le snobbarono vista l'eccessiva somiglianza con le Nannina e le Cicogna a cui, graficamente, erano sicuramente ispirate.
La Stella doveva immediatamente porre rimedio alla situazione che si stava creando, sul mercato, a suo sfavore.
2. IL PROGETTO
La Stella partì da una banale quanto arguta realtà riguardante le prime due serie emesse nel 1958-59, ovvero che nessuna delle 40 figurine di cui si componevano le due serie (bordo blu e bordo bianco) aveva una connotazione "sportiva" che ne impedisse una collocazione anche nell'ambito della successiva annata sportiva.
Certo, la Triestina era retrocessa in serie “B” ma già c'era una figurina di serie “B” nelle due raccolte precedenti (Gustavsson dell'Atalanta), nel frattempo divenuta di serie “A” per la promozione dei bergamaschi.
C'era, in verità, anche una figurina del Torino che, per via della retrocessione del Talmone in “B” andava a formare coppia con l'altra figurina "retrocessa" della Triestina.
Tuttavia lasciarla in raccolta, per non doverne fare una nuova non era un vulnus sportivo anche perché il Torino era una delle squadre più amate d’Italia e, nel 1959-60, ricorreva, per di più, il decimo anniversario della tragedia di Superga.
Di fatto, la Stella aveva in mano 40 figurine su cui non doveva fare alcun intervento correttivo e che erano già state ben accette da parte del pubblico.
Producendo, con il medesimo impianto grafico dalla cornice bianca, ulteriori 20 figurine inedite (poi divenute 21, ma la cosa era insignificante, sotto il profilo organizzativo, dato che la serie non aveva un album), era possibile impiantare, in tempi rapidissimi, una nuova serie 1959-60 di 61 figurine.
Da questo evento in poi le serie della Stella, di piccole dimensioni, passano definitivamente ad essere serie da 60 figurine invece delle iniziali 40.
Per di più molte delle 40 figurine di prima generazione a bordo bianco, non dovevano neppure essere ristampate perché ce n'erano in abbondanza tra le rimanenze.
Oggi facciamo ritrovamenti di questa serie con supporti cartonati dai molti colori (bianco, giallini, grigio, bianco grigiastro), testimonianza di molte riedizioni tra cui anche gli avanzi invenduti dell'originale prima serie bordo bianco del 1958-59.
Quindi un "progetto" basato su due esigenze: recuperare l'insuccesso delle due collezioni 59-60 e costruire una serie che avesse ridotti tempi di messa in macchina e costi altrettanto ridotti.
3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Quanto sopra esposto è tanto vero che la Stella non ebbe neppure l'accortezza, nel creare le nuove 21 figurine, di renderle assolutamente simili alle 40 a cui si andavano a sommare.
Chi le realizzò, difatti, non fece caso che il carattere scelto per la realizzazione delle nuove 21 non era lo stesso delle 40 della serie bordo bianco, ne volle, qual ora se ne fosse magari accorto, modificare il carattere delle 40 per dare alla nuova serie una univocità grafica, magari aggiornata, e nemmeno volle correggere le 21 nuove per uniformarle al vecchio carattere.
Entrambe le figurine sono della raccolta 1959-60 ma la figurina di Mattrel è esistente sin dalla edizione del 1958-59 mentre la figurina di Robotti è una delle 7 nuove figurine realizzate appositamente per questa serie. Si nota chiaramente che le due figurine hanno la scritta realizzata con due caratteri decisamente differenti.
Una imperdonabile mancanza di rispetto della Stella nei confronti dei propri clienti oppure una svista?????
Ma alla stella queste erano pratiche ben distanti dalla loro filosofia che era solo quella commerciale del vendere a più non posso, investendo il meno possibile.
Ad ogni buon conto, ricordiamoci sempre che stiamo parlando di pezzettini di cartoncino leggero di 4 x 5 cm, non delle uova di Peter Carl Fabergé', tanto care allo zar Nicola II !
4. I SOGGETTI
Relativamente ai 21 nuovi soggetti ben 7 appartengono al Brasile (che così in raccolta avrà 9 figurine tra cui anche Pelè).
Le squadre di appartenenza delle 14 nuove figurine rimanenti (è stato incluso anche Fontana in questo calcolo che rappresenta la famosa 21a figurina), sono così distribuite:
- 4 figurine - Milan la prima classificata nella stagione precedente);
- 3 figurine - Fiorentina - Juventus (di cui a Charles sono dedicate 2 immagini);
- 1 figurina -Napoli, Inter, Lazio e Roma.
Da notare che Bean, Castelletti, il doppio Charles, Danova, Galli e Lojacono, cioè 7 delle 14 figurine nuove erano già presenti nelle due serie gemelle del 1959-60 e quindi le vere assolute novità furono esclusivamente i 7 calciatori del Brasile più Del Vecchio, Fontana, Matteucci, Sarti Benito, Robotti, Tozzi e Zaglio.
Complessivamente nell'organico delle 61 figurine la ripartizione per squadra è la seguente:
- 13 figurine - Milan;
- 09 figurine - Brasile e juventus;
- 06 figurine - Inter;
- 06 figurine - Fiorentina;
- 03 figurine - Napoli - Roma;
- 02 figurine - Bologna - Genoa - Sampdoria - Lazio;
- 01 figurina - Atalanta - Padova
- 02 figurine - al Talmone Torino che pure era in serie “B”.
Una nota di colore riguarda le figurine di Pelè e Zito a cui la Stella ha donato la maglia "oro" del Brasile senza però togliere lo scudetto del Santos, mentre ad Orlando Pereira, indossante la casacca del brasile con tanto di stemma, la stella ha donato un bel colletto rosso che non centra un fico secco di niente con la casacca del brasile, a meno che quelli della stella non pensassero che la maglia del brasile fosse giallorossa a strisce verticali come quella di Garrincha e Zagalo che, però era la maglia del Botafogo (bianconera) che qualche sconosciuto van Gogh di Milano aveva ricolorato come se i due assi brasiliani giocassero nel Lecce !!!!
A volerlo fare non ci si sarebbe riusciti a fare un casino... più incasinato!
L’attribuzione alla stagione 1959/60 è confermata anche dalla presenza in raccolta della figurina di Benito Sarti con una maglia a strisce.
Sebbene le strisce siano state ricolorate con un rosso scuro, la maglia in foto è comunque riferibile alla juventus del 59/60 e non certo a quella della Sampdoria 58/59 che sarti aveva appena dismesso.
La figurina che fa "sballare" la cifra delle 60 figurine è quella di Fontana del Milan: il nome è scritto con un carattere completamente diverso dagli altri e la maglia, sebbene colorata in maniera approssimativa, è quella del Milan in cui militò dal 56 al 60.
Era quindi una figurina spuria, realizzata in più, la 61enesima.
5. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Queste figurine tendono molto facilmente a confondersi con quelle della serie bianca del 1958-59 e quindi in commercio vengono messe tutte assieme a volte in grandi lotti in cui possiamo trovare di tutto comprese le Cicogna e le Nannina.
Quindi anche questa serie, che non mostra alcun pezzo di difficile reperibilità è una serie poco numerosa, facile da reperire a patto di imparare a conoscerla purtroppo osservando, per molte figurine le scritte a piè di figurina.
Poi anche molte figurine della serie bordo bianco del 1958-59 sono inseribili in questo contesto, il che ne fa una delle serie di più semplice e veloce completamento e dai costi molto contenuti.
Buona collezione !!!!!!!