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EDIZIONI STELLA - MILANO

SERIE

" CALCIATORI 1965-66 "

FIGURINE

PRESENTAZIONE

Realizzato con la collaborazione dell'amico Giammarco Finauri

 

01 FOGGIA SQ ST65 F

1. SI TORNA A CAMBIARE... O FORSE NO!

Certamente, dopo le tre serie dedicate al calcio, una, quella del 61-62 era stata una serie povera di idee, di figurine, di voglia di sfondare, forse rattrappita nel suo essere "opera prima", l'altra, quella del 62-63, molto simile alla prima e persino ridotta da 60 a 50 unità, dove i miglioramenti non si notavano affatto ed infine la terza dove la novità era stata il formato delle figurine e la costruzione della serie che era stata integrata in modo da valere per due annate sportive, ci si aspettava, da casa Stella, un cambiamento di rotta deciso.

La Stella editore doveva sapersi dare una dimensione ed una visibilità in evoluzione rispetto a quanto realizzato fino ad allora (e non mi riferisco solo alle serie calcistiche).

In effetti, il grande cambiamento della produzione degli anni 63-64 e 64 65, rappresentato attraverso una serie decisamente nuova, almeno sotto l'aspetto della ideazione e del formato, non certo delle immagini, era stato un cambiamento solo a metà, perché aveva rinnovato il look delle figurine ma non aveva interessato la casa editrice vera e propria che era rimasta, staticamente, fedele al suo cliché produttivo.

Tra le altre cose la scelta della novità riassunta nelle figurine "panoramiche" attraverso il connubio squadra di calcio - città, ai più non era piaciuta, considerando che il calcio è legato più agli stemmi ed ai colori societari, che ne contraddistinguono l'essere e l'appartenenza, piuttosto che al gonfalone cittadino in sé e per sé.

A Roma, ad esempio se i tifosi della Roma potessero, posizionerebbero la Lazio nell'agro pontino, piuttosto che nella città di Roma, di cui si sentono i soli ed unici rappresentanti ed un palermitano, tifoso della Juventus non è che gradisca molto lo stemma di Torino sotto la figurina di Sivori, preferisce la zebra, perché a lui di Torino importa assai poco

E poi c'era quel formato gigante, inutile, esagerato, con "tanto tanto" spazio dedicato a "poco poco" contenuto.

All'inizio della nuova stagione calcistica 1965-66, tutto lasciava presagire che la produzione di casa Stella avrebbe rinnovato l'impostazione grafica della serie precedente.

2. IL PROGETTO

Il nuovo progetto era più vecchio del vecchio!!!!

Fu realizzato attraverso una raccolta, sempre minimale (85 figurine), sempre simile alle precedenti (per le immagini), sempre fatta di "poco poco" e spesso quel "poco poco" era anche "riciclato riciclato".

Cambiò il formato, questo è vero, ma il nuovo formato era di 6,7 x 9,2 cm, ovvero sempre il solito formato delle prime due serie!

Che cambiamento è quello che ti riporta indietro?

Nella storia si chiama "restaurazione" e, difatti, le Stella dopo la "rivoluzionaria" esperienza "panoramica" restaurò "l'anciennes regime" e tornò al più bieco passato!

Qualche cosa però, in effetti cambiò.

Il materiale del supporto della nuova serie era più leggero e decisamente di migliore qualità di quello delle serie precedenti, pur rimanendo cartonato e di un colore decisamente grigio chiaro;

Un altro cambiamento riguardò il retro, che, a livello contenuti, rimase sempre iper minimalista, ma fu realizzato secondo lo schema grafico, lo stilema : Squadra - Calciatore (nome e cognome) - Dati (anagrafico sportivi).

A livello progettuale, nella sfera riguardante i contenuti ci furono anche due importanti novità (di cui discuteremo più avanti in chiave critica), riguardanti:

  • La presenza di figurine con la squadra schierata in campo;
  • la presenza di alcune figurine di società di serie “B”, anche se chiamare queste una novità è pleonastico dato che, ricordiamo, già nella raccolta calciatori 61- 62 avevamo riscontrato la presenza della figurina della squadra del Genoa che militava in serie “B”. (una figurina sola che "uccide" le due novità editoriali del 1965-66).

Prendiamole, comunque, come novità, anche se non lo sono!

Certamente due novità da accogliere positivamente, attuate però in modo scoordinato e prive di vera progettualità, perché non tutte le società ebbero la figurina della squadra e la rappresentanza di serie “B” va bene se tutta la serie “A” è rappresentata (mancano Lazio e Spal).

La mancanza di un minimo di logica progettuale la troviamo osservando la presenza di 8 figurine dedicate al Palermo (che era in serie “B”) contro le zero figurine di Lazio e Spal e le 12 dedicate complessivamente a Brescia, Cagliari, Foggia, L.R. Vicenza, Roma, Sampdoria e Torino.... Qualcosa non funzionava a dovere….

Sempre ai numeri affido la scarsa considerazione che ho della fase progettuale in casa stella: 15 figurine dedicate alla serie “B” (però di sole quattro società - Alessandria - Mantova-Messina-Palermo) contro 70 dedicate alle 18 squadre che partecipavano alla massima divisione nazionale di serie “A”, come, si chiamava allora!

C’è equità, anche considerando le differenze sportive tra serie a e serie “B”?   Non mi pare proprio!!!!!

Però se consideriamo che due delle quattro squadre rappresentanti la serie “B” non erano altro che due delle appena retrocesse in “B”, il Palermo, peraltro già pubblicato nella raccolta 1964-65, allora ci rendiamo conto della ragione (tanto tanto poco poco, l'emblema del riciclo in barba alla logica sportiva)

La quarta di serie “B”, l’Alessandria è stata aggiunta all'ultimo quando la Stella si accorse che Lojacono, già ampiamente stampato e distribuito, era stato messo nella Roma mentre giocava nell’Alessandria.    Fu fatta una correzione veloce, a mano, nemmeno a macchina, a mano e fu data alle stampe, facendo quindi dell’Alessandria la quarta di serie “B” presente in raccolta!!!!!

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Per ciò che riguarda le dimensioni delle figurine e il supporto cartonato abbiamo già detto sopra.

La grafica anteriore resta sempre invariata: bordura attorno alla figurina bianca di 2 mm e poi una cornice per l'immagine (un bordino nero ed una identica cornice a riquadrare il cartiglio bianco, a piè di figurina in cui era riportato il cognome del calciatore ed anche, talvolta, il nome.

Ricordiamo l'impostazione grafica del retro basato sullo schema a sviluppo verticale Squadra - Nome e Cognome - Dati anagrafico sportivi (iper minimalisti)

Un aspetto particolare assume una scritta che troviamo esclusivamente su diverse figurine (poche ma non pochissime).

Tale scritta, posta molto in basso, sul retro, riporta: "R.S. Napoli - vale "tot" punti".   Tale scritta è stampata e non sovraimpressa con una stampa successiva od un timbro, quindi è stata realizzata direttamente dall'editore.

Riguardo al significato di quanto riportato in scritta è facile intuire che dietro la sigla " R.S. Napoli" si celi la ditta Renato Santi di Napoli, caramelle, dolciumi, figurine, la quale commissionò alla Stella una partita di figurine dotate di tale iscrizione da inserire all'interno delle proprie produzioni "dolciario edicolesche" (se mi consentite una terminologia così approssimativamente riassuntiva), in realtà si chiamavano " buste pesca".

Questo aspetto deve essere considerato come una curiosità, dato che, secondo me non può portare alla esclusione, dalla raccolta, di figurine che abbiano tale stampa, ma, semmai, per i collezionisti del materiale della Renato Santi rappresenterebbe una motivazione per includere queste Stella nella loro collezione di materiale della ditta partenopea.

Ho, comunque inserito, negli elenchi della serie, differenziandole e non numerandole, anche queste figurine, la cui presa in considerazione non altera, quindi, la consistenza numerica della serie.

Va detto che non esistono figurine con iscrizione "R.S. Napoli" realizzate in esclusiva per la "R.S. di Napoli" mentre non abbiamo certezza che tutte le figurine della serie Stella siano state realizzate con la dizione "napoletana", anzi crediamo che il lotto Stella realizzato per la Santi di Napoli fosse solo parziale (non tutte le figurine) ed abbastanza limitato come tiratura complessiva.

Questa esperienza non fu ripetuta l'anno successivo per la raccolta stella 1966-67.

5. IL CONTENUTO SPORTIVO

Oberato da una serie di imposizioni progettuali prive di logica sportiva, il panorama che la serie ci presenta è riassumibile nel seguente schema:

- 10 figurine - Inter;

- 08 figurine - Catania - Milan - Palermo (serie “B”);

- 07 figurine - Fiorentina - Napoli;

- 05 figurine - Bologna - Juventus - Messina (serie “B”);

- 04 figurine - Atalanta - Varese - Mantova (serie “B”);

- 02 figurine - Cagliari - Foggia - Roma - Sampdoria - Torino;

- 01 figurina - Brescia - L.R. Vicenza;

- 00 figurine - Lazio - Spal;

Sono 84 le figurine sino ad ora censite, ma la convinzione che ci sia qualche cosa ancora da ritrovare è forte, visto che le figurine con le squadre schierate in campo (vera novità editoriale) erano solamente sei (Atalanta - Fiorentina - Foggia - Milan - Napoli - Varese) che sono, assieme alla spuria figurina di Albertosi (ma realizzata anni prima) anche le uniche sette figurine a sviluppo orizzontale della serie.

A corollario di quanto sopra detto, vanno evidenziate alcune ulteriori particolarità' di carattere sportivo:

  • La presenza della figurina di GianCarlo Magi nel Catania è erronea perché Magi, nel 1965-66, giocava nel Foggia Incedit;
  • La figurina attribuita a Rogora della Fiorentina raffigura, in realtà, Mario Bertini;
  • La presenza della figurina di Ramon Lojacono nella Roma è erronea perché il calciatore argentino, oramai a fine carriera, militava in serie b nell'Alessandria;
  • Il portiere del Palermo, Walter Pontel figura erroneamente nel Palermo perché era stato ceduto al Padova in serie “B”;
  • La figurina di Enzo Benedetti è erroneamente presente nel Palermo, dato che il calciatore si era ritirato dall’attività agonistica alla fine del torneo 1964-65.

Il retro ed i testi

Testi minimali, lo ribadiamo, spesso incompleti e non aggiornati (se non in alcuni casi) rispetto alle edizioni precedenti.

Mancanza (già segnalata in tutte le altre serie Stella) di ogni stemma, marchio, cartiglio, sigla che rimandi alla casa editrice milanese che quindi continua a mantenere l'assoluto anonimato sulle sue produzioni.

Notiamo anche che il concorso a punti legato alle figurine con stampa "R.S.- Napoli", è privo di ogni dizione relativa alla autorizzazione dell'autorità competente ed all'anno di validità.

Di rilievo sono i caratteri e gli inchiostri utilizzati per la stampa del retro.

In effetti è stato utilizzato un solo inchiostro, di colore blu, dopo le abbuffate di inchiostri vari utilizzati nelle edizioni 61-62 (2) e 62 63 (3).

Graficamente tutto è stampato in carattere "normale" mentre nome cognome del calciatore sono stampati in grassetto o neretto, quindi un carattere "rinforzato" che rende molto evidenti le generalità dell'atleta rispetto al nome della società di appartenenza ed al resto dei dati anagrafico-sportivi.

I caratteri utilizzati sono molto più sottili di quelli delle edizioni 61-62 e 62-63 e risultano essere più eleganti e più distinti.

Aspetti collezionistici

Le Stella hanno scarso valore complessivo.

Le marcate "R.S. Napoli" non si devono distinguere per valore di mercato (in teoria sono un difetto, non un pregio) oppure, guardando questo aspetto secondo una angolazione prospettica differente, sono figurine stella la cui particolarità non costituisce elemento collezionistico di rilievo e, pertanto, non costituiscono elemento di valorizzazione superiore di mercato.

Le Stella hanno quotazioni basse massimo tre euro ma dovrebbero essere cedute anche alla metà 1,5 €.

Le disponibilità di mercato ci sono e quindi è una raccolta facilmente completabile.

Buona collezione!!!!!

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