ORVEDO – ALESSANDRIA
SERIE
" CALCIATORI 1963-64 "
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. PREMESSA
Dopo il discreto successo della prima esperienza editoriale nel campo delle figurine sportive, la Orvedo ci riprovò nell’anno successivo editando una serie creata sulla falsariga di quella dell’anno precedente cercando di correggere alcuni errori, ampliando la proposta complessive e rendendo il panorama del calcio italiano proposto decisamente più completo e meglio armonizzato rispetto a quello presentato nell’anno precedente con modalità frammentate per via delle due edizioni della serie 62-63.
Resta, ovviamente identico il formato delle figurine ed il metodo di distribuzione (le bustine).
Nel campo delle cartonate il 1963 è un anno di grande contrazione.
Smette la E.D.I. di Milano, fa un ultimo pallidissimo tentativo la Rasa, sparito da tempo indefinito il polo romano delle cartonate, nonché la fiorentina sunchewingum e la piemontese A.T.D., la Orvedo è l’unica a contrastare il monopolio torinese di derivazione Sidam in quell’anno espresso dalla Stef con la serie a doppia firma (assieme alla morente Taver Matic).
2. IL PROGETTO EDITORIALE
La Orvedo non vuole mutare il suo “look” e con la serie di calcio 63-64 non rinnova ne rivoluziona il suo modo di “fare” figurine che, peraltro, pur tra molte cose criticabili, resta sempre, almeno graficamente decisamente superiore per concezione alle figurine di piccole o medie dimensioni dell’epoca.
Poi, in fondo, perché cambiare quanto aveva portato un più che discreto successo?
Prima di addentrarmi in questa presentazione è opportuno però definire le caratteristiche di questa serie che la differenziano completamente dalla serie precedente e successiva:
- Frontalmente, oltre al cognome del calciatore è riportato anche il nome della squadra in cui milita;
- Sul retro compare una scritta, posta in posizione centrale in cui sono riportate pochissime note biografiche (nome cognome luogo e data di nascita) ed una nota tecnica relativa al ruolo ricoperto in campo;
- Il cartoncino è leggermente più leggero ma, soprattutto è di colore bianco sporco o giallognolo, sicuramente non grigio.
Quest’ultimo dato è importantissimo, perché, come vedremo, la terza serie di queste figurine la 64-65 avrà le stesse caratteristiche ma con il cartoncino color grigio, come nella serie 62-63 anche se di spessore e peso leggermente inferiore.
La serie prevede la presenza di tutte le 18 squadre della serie “A”.
Non prevede, invece, la figurina della formazione, del team, in analogia alla prima edizione di queste figurine.
Il progetto si dipana con 249 figurine (almeno quelle sinora censite con certezza).
La distribuzione delle figurine per squadra è più bilanciata di quella dell’anno precedente difatti vengono assegnate le seguenti figurine:
18. Inter - Milan;
17. Juventus;
16. Torino - Modena (!);
15. Atalanta;
14. Fiorentina* -;
13. Bologna - Catania –-Lazio – Roma – Sampdoria - Spal;
12. Genoa - Mantova;
11. Bari - Lanerossi Vicenza - Messina;
02. Giocatori particolari.
* nella Fiorentina è inserito anche Albertosi di cui non si ha certezza, per cui le figurine della Fiorentina potrebbero essere 13 non 14 ed il totale delle figurine sarebbe di 248 e non di 249.
Come si vede, il fatto che la squadra con minori assegnazioni ne abbia almeno 11 testimonia della volontà di dare a ciascuna delle squadre della serie a una rappresentanza più che degna, di almeno 11 giocatori.
3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Quanto riportato nell’identico capitolo della presentazione della serie 62-63 è totalmente riscrivibile su queste pagine.
Pertanto, non mi sto quindi a ripetere e invito il lettore a leggere gli aspetti grafici e tipografici relativi alla serie precedente.
In questa serie appaiono però alcune particolarità che vanno segnalate.
La prima, peraltro già riportata, è che il cartoncino è di colore chiaro, bianco giallognolo, comunque non assolutamente tendente al grigio.
E non è un particolare secondario.
L’altro particolare è la presenza della scritta posteriore.
Anche questa serie resta “anonima” in quanto da nessuna parte compare alcuna scritta che faccia risalire queste figurine ad una casa editrice.
Per il resto, critiche comprese, come sopra detto non cambia assolutamente nulla.
4. QUALCHE CRITICA
Ribadisco la critica principale a questa serie ovvero la mancanza di numerazione delle figurine, tanto più grave in questa serie in cui, al contrario della precedente serie, il retro risulta riportare una scritta e quindi avrebbe potuto essere numerato senza dover sostenere spese editoriali ulteriori.
Inoltre, anche in questa serie, risultano degli errori piuttosto gravi.
Tralasciando quelli relativi al binomio immagine cognome sbagliato, che verrà trattato in altra parte del sito, è necessario soffermarsi su errori tecnici, quali, ad esempio: Siciliano del bari che ha la maglia della Juventus (in cui militava l’anno precedente), Vavassori che continua ad avere la maglia della Juve, Battaglia che ha una maglia tipo Lecce giallorossa a strisce che non ha nulla a che vedere col Catania, Colombo Antonio mediano del Genoa che e’ rappresentato con l’immagine di Angelo Colombo, portiere del Cagliari, tra l’altro in serie “B”, Szymaniak dell’Inter che è la stessa figurina dell’anno precedente del Catania, Menichelli che è presente in doppia versione, una identica a quella dell’anno precedente maglia rossa e l’altra con maglia (la foto è la stessa) rossa stinta fino a farla diventare grigia, Gasperi che ha ancora lo stemma del Padova sulla maglietta azzurrata simil Lazio, Dell’Angelo del Vicenza che ha una maglia della Fiorentina e poi il viso non è il suo ma di Azzali…., Campana che è sempre in camicia, ma è, questa volta, in buona compagnia perché Pini del Mantova è in camicia anche lui ma con gilet rosso di lana, Fascetti che è diventato Fascietti, il portiere del Messina che è tutt’altro, David che è sempre in maglione ma, questa volta, sopra gli è stato applicato un reticolo di strisce rossonere, Toro che è sempre in dolcevita solo che gliel’ hanno colorata di giallo mantenendo però il colletto azzurro, Puia che sulla maglia del Torino ha ancora lo stemma del Lanerossi Vicenza….ed Hitchens che è presente con una figurina con maglietta con collo blu (residuo della maglia dell’Atalanta dell’anno precedente) ed una ulteriore figurina (identica) solo che il collo blu e’ stato colorato di bianco….
E poi gli errori di persona …quanti …
Malgrado queste considerazioni, non certo positive, resta però il fatto che la serie, resa più corposa e armonica (non certo relativamente agli aspetti grafici) negli aspetti numerici, rappresenti un panorama del calcio del 63-64 decisamente in linea con quello presentato l’anno precedente e scaturito unificando le due edizioni 62-63.
Le mezze cartonate della Orvedo acquistano con questa seconda raccolta un fascino e confermano il particolare look già precedentemente mostrato ed una loro simpatica aria sbarazzina che è poi quella che ne decreta il successo come vendite e diffusione che nel secondo anno appunto quello in questione si affermano ancora di più.
La mancanza di un album però è gravissima e la Orvedo, per questo pagherà pegno (ma non solo per questo, ovviamente) ai Panini di Modena la cui terza edizione della serie calciatori ha da tempo eliminato i pressapochismi della prima ora e si presenta con unità grafica perfetta e completezza tecnica e formale assoluta superando ogni altra edizione sul piano della accuratezza e della professionalità intrinseca al prodotto offerto.
5. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Anche le Orvedo 63-64 sono molto diffuse ed un tempo disponibili a vagonate.
Oggi bisogna cercarle se non col lanternino almeno con una certa pervicacia.
Si trovano più nelle fiere che su eBay dove l’offerta risente, tra l’altro, dei sovrapprezzi imposti dal metodo di vendita.
L’ideale sarebbe comperarne un lotto numeroso ma quando se ne possiedono già molte questa operazione è piuttosto complicata e costosa da portare in porto.
Comunque le quotazioni per la serie 63-64 sono identiche a quelle dell’anno precedente.
Una figurina piuttosto rara è quella del secondo portiere della Spal Patregnani che segnalo venduta qualche tempo fa a cifra altina e che consiglierei un eventuale possessore non interessato a mettere in asta, ne potrebbe venire fuori una sorpresina….
Quindi valore dall’euro all’euro e mezzo nelle fiere fino ai 3-4 euro (troppe, una follia) su eBay.
Ritengo 2,5 euro un prezzo giusto a figurina.
Certamente come sempre conta anche lo stato di conservazione che può, se ottimo, indurre il collezionista a pagare qualche cosa di più.
Nel complesso una collezione abbastanza complessa, ben composta numericamente di facile accesso ma di non semplice completabilità.
Buona collezione