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EDIZIONI FILATELICHE – MILANO

FOTOCALCIO

SERIE

SCUDETTO 1962-63

FIGURINE
PRESENTAZIONE

 

216 VICENZA FC62 F

1. ELEMENTI

come più volte accennato nel complesso discorso che descrive la parabola delle figurine cartonate da dispenser, il 1962 è un anno di frontiera, inteso come inizio del declino, non certo come una barriera superata.

Nel 1962 esce il primo album della Panini ed i ragazzi, dopo un quinquennio largamente dominato dalle grandi figurine cartonate abbinate alla mitica pallina colorata di chewingum, iniziano a valutare che se si amano le figurine forse è meglio “investire” in figurine il proprio capitale (fatto di paghette e piccoli “furtarelli” nel borsellino di mamma, o creste domestiche sul resto del pane o del latte) e orientano la propria spesa verso soluzioni in cui nel pacchetto troveranno solo figurine!

Intendiamoci, il 1962-63 è l’anno in cui le Sidam si trasformano in Taver Matic e la E.D.I. di Milano esce con la sua seconda sontuosa edizione di grandi cartonate (oltre 300) dedicata al Campionato ed anche ai Mondiali appena terminati.

La Casa Editrice “Edizioni Filateliche di Milano”, individua in alcuni punti focali la sua scelta editoriale:

Figurine reali, vere, fotografiche, dimensioni più che ampie ma non gigantesche, soggetti limitati, quindi un progetto non elefantiaco ma dotato di un album raccoglitore.

Sarà un buon progetto, un progetto vincente!

2. IL PROGETTO
l’intuizione di base è quella della distribuzione;

Scartata la soluzione dei dispenser, questa avverrà in maniera tradizionale, con bustine chiuse e vendute presso i giornalai.

Questo aspetto è fondamentale anche perché supportato da una buona catena distributiva che porterà le bustine delle Edizioni Filateliche praticamente in tutte le edicole d’Italia.

Ognuna delle 18 squadre di serie “A" avrà 11 figurine di calciatori (la formazione tipo) ed una figurina dedicata alla squadra schierata per un totale di 12 figurine che porterà il totale complessivo del progetto a 216 figurine.

Ogni figurina avrà il suo numero e le note biografiche non saranno sul retro ma solo sull’album.

Questa scelta lega le Fotocalcio al proprio album in maniera indissolubile.

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

le figurine sono di dimensioni medie a sviluppo verticale con alcune eccezioni codificate (le squadre schierate) ed alcune eccezioni estemporanee (qualche calciatore).

La figurina misura cm 5 x 7,3 ed ha un supporto piuttosto rigido di ottima qualità anche se non ha spessore elevato.

Tecnicamente è una figurina evoluta e smagliante di colori e risplendente della sua qualità fotografica, nettamente superiore alle figurine “matte” cartonate o a quelle tipo Saim lucide per modo di dire.

Anche se le dimensioni non sono giganti la scelta di realizzarle privi di una qualsiasi cornice, quindi a tutto tondo, rende l’immagine proiettata fuori dalla figurina stessa e la rende, alla vista, più grande di quanto in realtà dicano le sue misure reali.

Nel complesso una figurina molto ben realizzata sia sotto l’aspetto tecnico realizzativo che sotto quello progettuale.

4. I SOGGETTI

Abbiamo detto 12 figurine per squadra per tutte le 18 squadre di serie “A”, senza mancanze dimenticanze o figurine inesistenti.

Le figurine ritraggono, principalmente, i calciatori a mezzo busto, ma sono presenti anche figurine con il calciatore in azione, termine usato per descrivere un calciatore a figura intera, anche se fermo ed in posa.

Diciamo che ci sono inquadrature che sono più ampie di un normale mezzobusto, ma che consideriamo alla stessa stregua di un mezzobusto pure essendo a busto intero, ma non a figura intera.

Le figurine a figura intera sono 21 includendo anche le due che sono orizzontali, una di un portiere (Negri del Mantova) ed una di un calciatore (Tomeazzi del Napoli) che, saranno attaccate sull’album, praticamente a testa in giù!

Ovviamente saranno 18 le figurine in senso orizzontale dedicate alle squadre a cui aggiungere le due di calciatori a figura intera ed a sviluppo orizzontale.

Complessivamente, le poche eccezioni, riguardante i calciatori sono appena il 10% e conferiscono alla raccolta un discreto quanto importante senso di uniformità.

Altrettanto non si può dire per quanto riguarda le scenografie delle figurine che hanno come sfondi diverse tipologie (stadio pieno, campo di allenamento ecc. ecc.) e come indumenti ufficiali diverse tipologia di vestiario tecnico, tute, maglie di allenamento, maglie ufficiali, insomma un po’ di tutto e questo incide pesantemente sulla qualità finale del prodotto, sotto l’aspetto estetico, ovviamente.

Riguardo alla precisione dei soggetti rappresentati si rasenta quasi la precisione assoluta, visto che a me sembrano emergere solo due errori, piuttosto evidenti, uno è Vigni del Catania che in realtà è il centravanti brasiliano Battaglia e l’altro quello che riguarda Marocchi che in realtà è Innocente Meroi, un giovane della primavera, allora la Beretti, errore in cui incorrerà anche la Orvedo nel 63-64, magari tratta in inganno proprio da questo errore!

5. IL RETRO

Il retro della figurina Fotocalcio è fondamentale ed è uno dei pochi elementi che ne classificano l’appartenenza ad una raccolta piuttosto che ad un’altra.

Diciamo subito che il retro della raccolta 62-63 verrà ripreso in maniera identica anche dalla raccolta dell’anno successivo, per cui sarà necessario, per distinguere una figurina di un anno dal successivo, fare riferimento all’elenco pubblicato oppure alle pagine di un album vuoto o pieno che sia.

In realtà, per effetto delle retrocessioni e delle promozioni l’intero corpo della raccolta 62-63 sarà rinumerato lasciando alle due squadre, una di testa (l’Atalanta) e l’altra di coda (il Vicenza) la medesima numerazione nei due anni (da 1 a 12 per l’Atalanta e da 205 a 216 per il Vicenza).

Tutte le altre figurine avranno numerazioni differenti.

Vedremo nella presentazione della serie successiva anche nel dettaglio il perché di tale necessità.

6. ASPETTI CRITICI

mi devo frenare, parlando di questa serie, perché è la prima della 4 serie prodotte dalla casa editrice milanese e non presenta le problematiche di cui saranno gravate le serie successive, essendo criticità dovute essenzialmente alla staticità grafica del progetto ed alla ripetitività delle immagini dei soggetti, di cui uno, il numero 5 Gardoni, resta per ben 4 edizioni con la stessa figurina e lo stesso numero!

Ma in questa prima serie non possiamo imputare gli errori del futuro, ne parleremo a tempo debito.

Critiche reali non ce ne sono, visto il progetto minimalista ma non incompleto e portato avanti in maniera coerente per tutte le squadre, senza buchi o mancanze, con album e figurine numerate.

Non c’è nulla da dire nemmeno gli errori, pochissimi sono motivo di critica, quindi di fatto siamo di fronte ad una raccolta veramente curata e ben realizzata.

7. ASPETTI COLLEZIONISTICI

A livello reperibilità queste figurine sono molto diffuse e si trovano facilmente sia su eBay che nelle fiere e nei mercatini del settore.

È quindi una raccolta abbordabile e alla portata delle tasche meno fornite, visto che le figurine non superano praticamente mai i 3 euro di valore, valore che decresce per acuisti fatti in blocco, quando si riesce ad imbattersi in un blocco di figurine piuttosto corposo…

Unica eccezione sono le figurine dedicate alle squadre schierate in campo che sono piuttosto rare ed hanno un costo che va dai sette ai 10 euro di quotazione, senza particolari eccezioni.

Non segnalo figurine particolarmente introvabili per cui i valori sopra espressi sono riferiti a tutte le figurine, di calciatori o di squadre schierate.

Importantissime sono le condizioni delle figurine che a volte possono essere pesantemente rovinate da crepe sullo strato lucido-fotografico, dovuto a pieghe innaturali subite, magari durante le operazioni di scollamento per recuperarle.

La particolare natura della stampa e del supporto, difatti, non consentono operazioni di recupero effettuate con solventi chimici né con acqua ma soltanto staccando manualmente la figurina che non può essere “bagnata”.

Questo consegna spesso figurine da recupero che hanno fronti prefetti ma retro che reca evidentissime le tracce del recupero, mai effettuato senza lasciare profonde e deturpanti tracce.

Nel complesso una raccolta completabile a costi non mostruosi, che da piacere ad essere conservata tanto nel proprio album quanto nei raccoglitori.

A tal proposito consiglio di adottare raccoglitori a 12 tasche su formato A4 con quattro buchi, magari avendo l’avvertenza di posizionare, tra foglio e foglio, un foglio di carta spessa nero che dia lo sfondo scuro alle immagini.

È anche possibile mettere le figurine a due a due in ogni tasca, con i retri messi a contatto in modo che il foglio contenitore sia leggibile sia da un verso che dall’altro.

Perderemo la visione del retro, ma abbiamo visto come, in questa serie il retro abbia indicazioni solo riguardo al numero e quindi può essere tranquillamente “perso” alla vista.

Consiglio anche di fare molta attenzione alla qualità del foglio contenitore utilizzato, perché’ essendo le figurine con una superficie lucida molto sensibile alla umidità è possibile che su alcuni fogli di vecchia generazione, contenenti plastica, la stessa, con l’ausilio della normale umidità ambientale faccia incollare la figurina al supporto di plastica rovinando irreparabilmente tanto la figurina che il foglio contenitore.

Buona collezione!!!!!

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