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EUROMATIC – ROMA

FIGURINE RECORD

SERIE

“RECORD CALCIO” 1958-59

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 01 inter sq rcd cal f

1. PREMESSA

Forse la prima serie emessa dalla Euromatic Record Roma fu la serie di attori e attrici, una serie agile di 50 figurine cartonate che sul retro riportava solo il numero della figurina ed il nome del divo del cinema raffigurato e l’indicazione della tipografia.

Questa serie, che proprio per questa motivazione, ha un titolo di fantasia che abbiamo deciso essere “Divi dello spettacolo”.

La attribuzione alla Euromatic non è difficile sia per il formato che per la presenza del marchio della tipografia e sia perché (vedi il Distributore Record) la serie di Divi del cinema era una di quelle che appariva sulla pubblicità del dispenser record, anche se in quella sede venne intitolata “Attori”, ma con una assoluta accezione generica che quindi priva tale titolo di specificità e suona più di genericità, esattamente come sul dispenser appare la serie di fantascienza, denominata “fantascienza” mente sappiamo bene che le figurine di questa serie riportano chiaramente il titolo della raccolta che è “Record Spazio”.

Quando negli ultimi mesi del 1958 apparvero le due serie sportive, la “Record Sport” e la “Record Calcio”, l’interesse dei collezionisti e degli amanti di sport fu davvero stimolato!

Erano le prime figurine cartonate di grande, meglio dire di…media grandezza che venivano prodotte ….

2. IL PROGETTO

Quale era il fine che gli uomini della Euromatic Record, nel progettare la serie “Record Calcio”, volevano raggiungere?

È solo girando sul retro una figurina di ciascuna delle “squadre schierate” presenti in raccolta, che si ha la cognizione della finalità del progetto, almeno nella sua essenza più superficiale, ma anche più difficile da comprendere se non adeguatamente guidati in questo da precise istruzioni.

Per capirci, altrimenti vengo accusato di scrivere in ostrogoto, dirò che, come tutte le serie di figurine, la sua finalità palese è quella di dare al fruitore una serie di immagini da collezionare dedicata ad uno specifico argomento, sportivo didattico e fantascientifico che si voglia.

È evidente che più sono le figurine della serie più lo scopo della raccolta sia quello di fornire una immagine di dettaglio crescente del titolo in argomento, mentre una serie di poche figurine è un esercizio puramente didascalico ed il progetto appare subito molto striminzito e “povero”.

Alcune serie, però, oltre ad avere uno scopo informativo e divulgativo, potevano avere un ulteriore secondo scopo ed è proprio a questo a cui mi riferivo prima dicendo che solo leggendo il retro delle figurine delle “squadre schierate in campo” si ha l’informazione che ci fa capire una ulteriore finalità di queste figurine da aggiungere a quella “standard” di divulgazione.

Si trattava di un gioco da giocare con queste figurine di cui parleremo dettagliatamente in seguito (vedi piccola appendice a questo articolo).

Citato questo aspetto, assolutamente nuovo ed unico nel panorama delle cartonate e, quindi, impossibile da sottacere, veniamo al progetto inteso come finalità prima da raggiungere, ovvero quello di dare, del calcio nostrano, un panorama quanto più fedele possibile.

Lo stato di ritrovamento delle figurine di questa serie è, alla data odierna orami pressoché definitivo anche grazie al continuo lavoro di ricerca e catalogazione durato oltre 20 anni.

Oggi è possibile dire che la serie dovesse avere complessivamente 98 figurine ovvero 14 figurine per le 7 società più seguite in Italia e, conseguentemente con un numero di tifosi più elevato delle altre società (tenendo presente che la società editrice era di Roma): Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli e Roma (la formulazione segue l’ordine alfabetico).

Quindi la serie si componeva di un numero di figurine esclusivamente per sette società, escludendo, di fatto tutte le altre della Serie “A” e delle serie minori.

Osservando la composizione delle società che la Record decide di inserire in raccolta, balza immediatamente alla vita l’assenza di due squadre molto seguite da una tifoseria a carattere nazionale e non solo locale, quale in primis il Torino che nel 1958, seppur ancora alle prese con le conseguenze del tragico incidente di Superga, era, forse la squadra più tifata in Italia, ma anche quella del Bologna che aveva vinto ben quattro scudetti consecutivi dal 1935 al 1940-41.

Come sempre accade con serie che non hanno una letteratura ufficiale (spesso rappresentata da un album, ma, a volte anche da un’altra tipologia di informazione come la pubblicità o elementi informativi similari), è opera quasi impossibile stabilire “cosa”, “chi”, “quando” e “quanto” su basi di certezza assoluta.

Tuttavia in base a quanto reperito si può avere più di una certezza: le squadre in raccolta erano sette e ciascuna società disponeva di un organico di 13 calciatori e di una figurina della squadra schierata.

Difatti, se dopo anni di ricerche e “scavi archeologici” eseguite direttamente dai maggiori venditori e collezionisti italiani, il panorama del ritrovato è quello che gli elenchi evidenziano, resta estremamente difficile se non folle, presupporre, solo per ipotesi, che possano esistere figurine “Record Calcio” di Alessandria, Bari, Bologna, Genoa, L.R. Vicenza, Padova, Sampdoria, Spal, Talmone Torino, Triestina ed Udinese!!!

Al gennaio 2024 risultano ancora da reperire una figurina della Juventus, due figurine della Lazio, sei figurine del Milan e due figurine della Roma, mentre si ha la certezza che il Napoli, sino ad ora è l’unica società ad avere 14 calciatori e la squadra schierata, ovvero un calciatore in più rispetto a tutte le altre.

Ma questa presenza extra di una figurina nell’organico del Napoli si può comprendere calcolando il totale delle figurine della serie, basando il calcolo sulla certezza di avere 7 società rappresentate ciascuna da 14 figurine (7 x 14 =98 figurine).

Normalmente un serie non è di 98 figurine, normalmente una serie, sia essa da album, da gioco oppure essa stessa un gioco, comunque si arriva alla cifra tonda, non ci si ferma due gradini prima.

Difatti il ritrovamento della figurina in più al Napoli deve essere visto in questa ottica.

Pertanto mancherebbe, oltre alle figurine già citate, una ulteriore figurina, la centesima della serie.

La “ratio” del progetto sta proprio nel gioco il cui regolamento è riportato sul retro delle sole figurine delle squadre schierate.

Avere una serie con un certo numero di figurine per squadra limitando il numero di squadre così da limitare il numero delle figurine da realizzare entro le 100 unità.

100 unità che, ricordo, riteniamo sia anche il numero massimo di figurine a cui la serie “Sport” fu, molto probabilmente, dimensionata, rammentando, altresì che la serie attori era di 50 figurine, la serie costruzioni era di 50 figurine e che la serie di fantascienza era sempre e solo di 50 figurine, ovvero che la Euromatic Record non era per le serie pompose ed auliche né per le maratone o le corse di mezzofondo, ma per le brevi distanze, 100 0 200 metri, e che amava i numeri interi pieni, 50 e non 49, 100 e non 99…

Trattandosi di figurine realizzate per fare un gioco, l’album era assolutamente inutile rispetto al target che il progetto si era prefisso e non fu nemmeno pensato!

 

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Come tutte le Record, anche quelle della serie “Calcio” avevano dimensioni mediamente contenute (8,7 x 6,4) e, comunque, a parte le American Chewing Corporation, erano le figurine cartonate inizialmente distribuite dal dispenser con l’aggiunta del dolciume, di dimensioni minori rispetto alle altre “sorelle” maggiori che le avrebbero seguite durante gli anni ’60 ancora a venire!

Ma queste, come quelle avevano in comune lo spessore che era necessario perché queste figurine fossero idonee ad essere “espulse” dal meccanismo dei distributori, spessore che determinò l’impiego del cartoncino come supporto a fattor comune.

Nello specifico il cartoncino delle Record era di ottima qualità e la società romana scelse certamente quello che su piazza aveva le caratteristiche di resistenza alla piega e di durezza per mantenere gli angoli vivi.

Una certa resistenza era anche dovuta al fatto che le figurine fossero state pensate come elemento base di un gioco, se non da tavolo, almeno da “pavimento” (dovevano quindi reggere di fronte ad una manipolazione continua da parte dei partecipanti al gioco)!!!!

Le figurine erano in bianco e nero, con buona fattura di stampa, con una leggera lucidatura sul fronte.

Graficamente le figurine avevano una banda bianca sia alta che bassa e due bande molto più sottili laterali che congiungevano le due bande orizzontali.

Lo spessore delle bande orizzontali era di circa un centimetro mentre le due bande laterali verticali (i lati della cornice erano di circa 3 mm.

Sulla banda alta era riportato il nome della società mentre nella banda bassa il cognome del calciatore e, tra parentesi ed in carattere corsivo minuscolo, il suo ruolo.

Tutte le figurine dei calciatori erano a sviluppo verticale.

Solamente le squadre schierate in campo erano in figurine orizzontale ed in questo caso era presente la sola banda orizzontale superiore con riportato il nome della società, mentre tutt’ attorno agli altri tre lati della figurina scorreva una cornice di 3 mm bianca.

 

4. I SOGGETTI

Sotto il profilo dei soggetti queste sono figurine classiche con tutti mezzi busti, tendenti al primissimo piano e la scelta dei soggetti è fatta con piena cognizione di causa, per via del gioco che si doveva giocare con queste figurine.

Difatti, considerando le figurine dell’Inter che sono 14 e scartando la figurina della squadra schierata notiamo che tutti gli 11 posti in campo secondo la logica del “W – M” , ovvero terzino destro, terzino sinistro, mediano destro, centromediano, mediano sinistro, ala destra, mezz’ala destra, centro avanti, mezz’ala sinistra e ala sinistra, sono rigorosamente occupati da altrettante figurine e le due in più sono per il secondo centro avanti (Firmani per l’Inter) ed un secondo centro mediano (Tagliavini, sempre per la società del biscione).

Se ci fosse stata una “posizione” vacante il gioco non si poteva giocare!

La stessa cosa notiamo nelle figurine della Fiorentina dove i due doppioni sono un centro mediano ed un mediano sinistro con presenti tutti gli altri ruoli … due indizi fanno una prova!?

angelillo rcd cal r

Nel retro di questa figurina la silhouette del caciatore è posta al centro dell'attacco ed è, nfatti, il retro della figurina di angelillo, contro attacco dell'inter ma avrebbe potuto essere tranquillamente la figurina di tutti i centro attacco della serie.   Come si può notare il retro della figurina non reca alcuna indicazione sul calciatore ne sulla sua squadra!

 

5. IL RETRO ED I TESTI

Il retro si presenta in una maniera alquanto insolita e mai osservata su nessuna delle figurine cartonate precedenti a questa serie ne successive.

Il retro è impostato verticalmente per le figurine dei calciatori ed orizzontalmente per le figurine delle squadre schierate in campo.

Dietro queste ultime è scritto il “regolamento del record calcio”, di cui parleremo diffusamente in appendice finale a questo articolo, mentre, nelle figurine dei calciatori, è riportato un inconfondibile campo di calcio con 10 cerchietti corrispondenti a 10 ruoli sul campo ed una piccola silhouette di un calciatore che è posizionata nel posto del cerchietto corrispondente al ruolo del calciatore raffigurato.

In alto la scritta “Record Calcio” a sinistra e “1958-59” a destra.

E’ intuitivo che esistono, quindi, solamente 11 tipi differenti di retro, corrispondenti agli 11 ruoli di una squadra di calcio, mancando, sul retro, ogni forma di personalizzazione di squadra.

Tanto per essere chiari il retro di Giuliano Sarti, portiere della Fiorentina è assolutamente identico al retro di Matteucci, portiere dell’Inter o a quello di Lovati, portiere della lazio.

6. ASPETTI CRITICI

Il vero limite di questa raccolta è l’asservimento del progetto al gioco del “Record Calcio” che limita la rappresentatività numerica della serie (se devi avere per forza 14 figurine a squadra, o fai una serie corposissima o non prendi in considerazione molte squadre, riducendo moltissimo il panorama rappresentato) e la priva di note informative sul calciatore o sulla squadra per via di retro standard per ruolo.

Una nota importante riguarda le figurine ancora non censite e, conseguentemente segnalate come “mancanti”.

Siamo sicuri che siano mancanti e non inesistenti?

La risposta è assolutamente no!

Abbiamo poche certezze su quello che abbiamo catalogato, come potremmo averne su quello che non sappiamo e che non abbiamo mai visto?

Osservando la serie “Record -Sport” si nota come le mancanze siano molteplici (ricordo che la serie “Sport” era una serie numerata) e si tratta, proprio per effetto della numerazione delle figurine di mancanze certificate, non supposte.

Dopo 64 anni dall’edizione di questa serie, appare estremamente improbabile che le “mancanze” siano dovute alla difficile reperibilità di certe figurine, piuttosto che queste “mancanze” non siano da classificare diversamente come figurine inesistenti.

La serie “Record Sport”, per arrivare alle 100 unità che si ritiene possa essere il numero complessivo progettualmente previsto di figurine della serie, ad oggi, manca di 12 ciclisti, di 10 pugili, di 2 atletica leggera e di 2 di automobilismo, in complesso mancano all’appello 26 figurine, che sembrano troppe per essere tutte inesistenti e troppe per essere tutte introvabili mancanti.

Non sarebbe affatto da escludere che una consistente parte di queste figurine non siano mai state realizzate, e che quindi questa sia una caratteristica propria delle serie sportive della Record.

Questa situazione potrebbe far pensare al fatto che non tutto il progetto sia stato realizzato nella sua interezza, la qual cosa, fosse dimostrabile, sarebbe un aspetto estremamente critico e da sottolineare, perché un progetto, anche minimalista, può avere una sua logica accettabile, ma un progetto non portato a termine risponde solo ad una logica di conduzione della pubblicazione molto superficiale.

7. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Il fatto, appena accennato sopra, che, dopo ricerche di anni, condotte con tutti i mezzi da una bella schiera di collezionisti appassionati del “mondo record”, manchino all’appello ben 12 figurine, testimonia della estrema rarità delle figurine record ed in particolare di questa serie di calcio che, per il suo argomento, dovrebbe essere forse la più diffusa delle serie progettate ed editate dalla casa romana.

Certamente, proprio per il suo argomento, da cui moltissimi collezionisti sono “preconcettualmente” attratti: il calcio –, questa è la serie più ricercata dagli stessi, il che fa lievitare le valutazioni oltre quelle di altre serie della stessa ditta.

Diciamo che, mediamente, una Record Calcio viaggia su quotazioni che vanno dai 5 ai 10 euro su internet, qualcosina di meno nelle fiere specializzate.

Oggi esiste un ristretto numero di appassionati di queste splendide cartonate da dispenser della prima ora che, a volte, aspettano un anno prima di incorporare un pezzo mancante in collezione, collezione che per quasi tutti è ancora molto lontana dall’essere considerata quasi terminata!

Ecco perché il tentare oggi un approccio a questa raccolta significa che si è votati ad imprese impossibili ….

Un dato per avvalorare quello che dico: la mia raccolta che, dopo anni di ricerche, a volte spasmodiche, da “malato”, constava di ben 30 figurine alla data del 29 marzo 2015, oggi nel 2024 consta di ben 36 pezzi (sei figurine in 9 anni) e sono due anni che non ne metto una in raccolta.

Fate un po’ voi……

Buona collezione!!!!!!!!

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APPENDICE

IL GIOCO “RECORD CALCIO

Come diceva il buon Nino Frassica nella trasmissione cult “Renzo arboriana” “Quelli della notte”: “andiamo al rigolamento”!!!

Quello esposto sul retro delle figurine raffiguranti la squadra schierata è sì dettagliato, ma anche molto, molto lacunoso.

Si intuisce che un passaggio può essere effettuato, senza rischio di intercettamento da parte dell’avversario, sulla stessa linea (le linee crediamo siano quattro: difesa mediana centrocampo attacco un 2 – 3 – 2 – 3 diremmo oggigiorno), o su una linea più arretrata, mentre, per un passaggio da una linea all’altra, ma in avanti, si corre il rischio (certo) di essere intercettati se l’avversario ha la figurina con il ruolo corrispondente a quello a cui si è passato il pallone.

Ovviamente il passaggio è solo dichiarato, non è che ci sia una pallina da passare!

Ma io mi chiedo, se si affrontano due squadre da 11 con 11 ruoli presenti, ogni passaggio che comporti un avanzamento di linea viene intercettato “per forza maggiore” perché rivolto ad un giocatore con un ruolo coperto da un altro giocatore di medesimo ruolo dell’avversario.

Dal regolamento sembrerebbe possibile solo un passaggio tra giocatori della stessa linea.

Evidentemente qualche cosa mi sfugge.

Potrebbe essere che ogni passaggio che comporti un avanzamento di linea debba essere sottoposto alla stessa regola del tiro in porta che si poteva effettuare dalla linea avanzata soltanto e che consisteva nel misurarsi con l’avversario attraverso la scelta del pario o dispari e poi il classico “bim bum ban le giù”, il magico ritornello che andava detto a voce alta e che serviva per sincronizzare il tempo in cui lasciare che la mano mostrasse inequivocabilmente da zero a 5 dita aperte per concorrente!

Era gol se indovinava l’attaccante era parata se ad indovinare era il portiere….

Quindi per passare la palla ed affinché il passaggio si concretizzasse (passaggio da una linea a quella avanzata solamente) se con il pari e dispari si affermava chi possedeva il pallone il passaggio era concretizzato, altrimenti la palla veniva intercettata dall’avversario che a sua volta indicava a chi passare e per concretizzare il passaggio doveva “vincere” un pari e dispari.

Se qualcuno ci ha giocato a suo tempo si faccia vivo e ce lo spieghi perché il gioco ha delle fasi indecifrabili, avvolte dalla nebbia che, per ora, ci fa “sospendere” la partita!!!!

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