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EUROMATIC - ROMA

FIGURINE RECORD

SERIE

" RECORD SPAZIO "

" IL BANDITO DELLA LUNA "
DAL TITOLO DELL'ALBUM

FIGURINE

PRESENTAZIONE

29 RCD S F

 

1. ELEMENTI

Questa serie di figurine prodotta dalla casa romana è una strana e particolare serie.

È infatti una serie interamente prodotta in Italia ma assolutamente derivata dalla serie “Uomini nello Spazio“ di produzione americana ed editata in Italia dalla Colorado italiana S.r.l. e distribuita con dispenser nel 1959.

Quantitativamente è una serie ridotta dagli originali 88 pezzi della Colorado ai soli 50 pezzi di questa “versione” firmata Euromatic.

Graficamente è una serie di figurine “ridisegnate” ovvero dove il disegno originale della Topps-Colorado è stato rivisto da un disegnatore di casa che non ha reinterpretato le figurine ma le ha semplicemente ridisegnate, cercando di rimanere il più possibile fedele all’originale.

La datazione non è complessa perché’ la Colorado pubblicò le sue figurine nel 1959 e la Record come casa editrice distributrice non visse oltre il 1960, per cui la serie fu certamente editata nel 1960.

2. CENNI STORICI

Riguardo a questa serie di figurine, la collocazione storica è identica a quella della serie “Uomini nello spazio” di cui si è ampiamente parlato in ambito produzioni di casa Colorado.

Non riporto qui quanto scritto a tal proposito (cosa che spesso si fa per aiutare il lettore a non dover saltare di pagina in pagina) in quanto ritengo che la lettura, non solo dei cenni storici della serie della Colorado, ma di tutto l’intero articolo citato, sia assolutamente propedeutico a comprendere questa serie di figurine anche per farne poi un inevitabile paragone.

3. IL PROGETTO

Che cosa ha spinto la dirigenza della Euromatic – Record a produrre una serie appena prodotta da un’altra casa editrice e che non aveva incontrato il gusto del pubblico a cui era rivolta?

L’evidenza delle cose offre una risposta al quesito che è più che credibile, o per lo meno una chiave di lettura tale per cui la decisione degli uomini euromatic appaia più logica e comprensibile.

Partiamo dal fatto che la serie originale sia in U.S.A. sia in Gran Bretagna aveva avuto un grande successo, mentre è noto che questo non si era affatto ripetuto nel nostro Paese.

La Euromatic-Record credette di avere la risposta a questa domanda nella convinzione che l’insuccesso della edizione italiana fosse dovuto, non al soggetto, ma alla sua realizzazione grafica, sia per la presenza del cartiglio in inglese sul fronte immagine, sia per la appariscente “vetustà” del progetto grafico originale che si fondevano molto male con l’argomento decisamente rivolto al futuro.

Tanto per capirci sarebbe come trattare l’argomento dei treni ad alta velocità con immagini in stile liberty!

La Euromatic evidentemente acquistò i diritti editoriali dalla Colorado e sottopose le figurine della serie ad una completa ristrutturazione sia grafica che testuale che numerica, pur non stravolgendo assolutamente il progetto anglo americano, anzi, seguendolo pedantemente sia nelle immagini che nei commenti che nella numerazione delle figurine.

Il primo passo fu quello di ridurre la serie da 88 a 50 figurine, un numero che alla Record piaceva molto.

A tal proposito va sottolineato che il taglio fu fatto in maniera acritica, ovvero furono tagliate le figurine dalla 51 alla 88, quindi senza “badare” a cosa si stesse trassando.

Il passo successivo fu quello di affidare ad un buon disegnatore il rifacimento pedissequo delle figurine americane, allo scopo di eliminare il cartiglio non tanto perché in inglese (avrebbero potuto sostituire la didascalia inglese con una in italiano) quanto perché, evidentemente, avevano individuato, proprio nella presenza del cartiglio all’interno della immagine, un elemento anacronistico che rappresentava una, se non la principale, ragione del fallimento della serie in versione a&bc-Colorado.

                       

 

                 050 spazio f                        50 rcd s f

Le due figurine sono praticamente identiche ma solo attraverso una operazione di ridisegno fu possibile eliminare il cartiglio in lingua inglese.      Anche l'immagine nuova (destra) risultante sembra più fresca ed attuale nella versione originale, anche se non certo più bella... anzi...

Terzo passo fu quello di riadattare i testi, che, nella versione Colorado erano, comunque, scritti in italiano, con una operazione di parafrasi letteraria del testo originale.

Tale operazione fu condotta senza la revisione dei contenuti del testo (che pure avrebbero ampiamente dovuti essere riadattati e corretti), ma semplicemente riproponendo parafrasandolo il testo “Colorado”.

                050 spazio r                            50 rcd s r

I testi delle due serie non sono uguali.      le record ( a destra) usano testi al 90% derivati da una semplice parafrasi del testo colorado: "proprio come noi sulla terra ci godiamo il chiarore della luna... diventa: come sulla terra le notti sono illuminate dal chiaro della luna." 

Tuttavia in questo caso non raccontando le figurine una storia organicamente organizzata, non abbiamo qui le esigenze che ebbero quelli della Elah nel rielaborare i testi della versione “Goldfinger” in bianco e nero per renderli utilizzabili per la stessa serie a colori (in quel coso si passò dalle 70 figurine della serie in bianco e nero alle 105 della versione a colori).

Infine l’ultima fatica fu quella di editare un album “ad hoc” in cui le figurine potessero trovare allocazione, album di foggia e impostazione italiana con bella copertina a colori di cui parleremo nella apposita parte.

L’album si chiamerà “Il bandito della luna” ma francamente il titolo proprio non centra un bel nulla con le figurine che, sinceramente, non mi sento di chiamare con tale titolo, preferendo il più asettico ma mille volte più rappresentativo titolo che la stessa Euromatic impose alla serie, ovvero: “Spazio”.

Ma dell’album se ne parlerà nell’apposita sezione dedicata.

4. ASPETTI TIPOGRAFICI

Le figurine sono delle figurine Euromatic Record, create per i distributori della record e quindi di dimensioni standard per la casa romana ovvero 8,8 cm x 6,3 cm, ed altrettanto dicasi per il cartoncino di alta qualità grigio e dalla discreta grammatura (ogni figurina ha un peso di circa 1,80 gr) che ha consentito una discreta conservazione, vista la buona elasticità e la tenuta della mescola che non favorisce lo “speluccamento”.

La qualità degli inchiostri utilizzati e la presenza sulla superficie di un trattamento lucidante hanno favorito anche la buona resistenza complessiva del supporto cartaceo che presenta ancora in moltissimi esemplari, non particolarmente vissuti, lo splendore del “nuovo” che si rileva dagli spigoli ancora vivi e dai colori ancora brillanti.

Quasi sempre perfetti gli allineamenti dei cliché ad evitare fenomeni di disallineamento delle immagini sovrapposte dal sistema di stampa (di tipo offset) ed ancora meno presenti i fenomeni di de centratura del taglio, con figurine perfettamente allineate e dai bordi quasi sempre simmetrici.

Questo è certamente una prova della cura che la casa romana metteva nella sua produzione, visto che queste caratteristiche le ritroviamo in tutte le altre serie prodotte che erano fotografiche ad eccezione della serie “costruzioni” che era disegnata.

Una delle maggiori differenze rispetto alle Colorado è proprio la qualità di stampa che nelle euromatic record è nettamente superiore a quella della concorrente milanese con il d.n.a. anglosassone, sia per precisione del dettaglio sia per gli inchiostri impiegati e sia ancora per la lucidatura patinata finale che le rende figurine decisamente più curate ed appetibili.

Merito questo anche della tipografia romana “Cronograph Roma” che firma tutte le figurine in caratteri piccolissimi sul lato destro basso posteriore.

È da ricordare che la “Cronograph Roma” era, all’epoca, una delle più affermate tipografie romane, ma direi italiana, in quanto era quella che curava la stampa di quasi tutta la produzione nazionale di cartellonistica pubblicitaria del mondo del cinema, dalle piccole locandine ai grandi manifesti pubblicitari da strada.

5. IL DISEGNO ED I COLORI

A discapito del fatto che la serie sia ridisegnata in modo integrale anche se pedissequo, le differenze a livello coloristico ci sono e sono notevoli.

Tuttavia non posso continuare a presentare questa serie come una succedanea dell’altra, farei torto ad ambedue.

Tuttavia poiche’ ci sono delle più che evidenti derivazioni farò notare le differenze in un apposito quanto inedito capitolo.

L’autore dei bozzetti delle figurine firma solamente una delle 50 figurine (la numero 7 per la precisione) e compare come “CORTF” certamente una abbreviazione di cognome e nome.

La copertina dell’album è invece firmata da “CALAB”.

Malgrado abbia fatto delle ricerche non sono ancora riuscito a far emergere i titolari di queste due firme, titolari probabilmente molto giovani ed alle prime esperienze visto che un “maestro” affermato non avrebbe mai accettato di realizzare bozzetti non originali avendo poi un mandato anche abbastanza vincolante a rispettare il più possibile gli originali.

La mano comunque c’è ed anche la capacità di usare il colore, certamente più capace nella raffigurazione di ambienti piuttosto che di figure umane che appaiono, talvolta un po’ goffe ed impacciate.

I colori sono sgargianti forti decisi, estremamente caldi nei toni e negli accostamenti dove dominano tre colori fondamentali quali il rosso l’arancio ed il giallino verde oltre che il blu cupo del cielo spaziale.

Di tanto in tanto viene impiegato un bellissimo azzurro che resta tale fino a che non vira nel verde che non è al suo pari per bellezza e presenza.

Quello che viene comunque immediatamente agli occhi è che le scene, per effetto dei colori sembrano scene illuminate da una luce di un altro sole, una luce più gialla che dona all’ambiente naturale un colore caldo e surreale.

6. I SOGGETTI ED I TESTI

Il rapporto esistente tra immagine e testo è sempre molto vincolato anche se il testo, ampliando il concetto, ha sempre una maggiore profondità dell’immagine che, del fenomeno rappresentato, non può che presentare un solo unico aspetto, quello di un istante.

Rispetto alla serie A&BC-Colorado i testi sono, come detto, una parafrasi di quelli inglesi tradotti in italiano e vedremo in seguito di analizzare tali differenze.

E’ mancata in questa serie, per ragioni che ci sfuggono, ma probabilmente legate o al contratto di cessione dei diritti tra Colorado e Record, oppure per ragioni di limitazione dei costi (ma questa ragione la scarterei), una revisione dei testi dato che questi, come già detto, rappresentano una parafrasi piuttosto rigida dei testi Colorado.

Tale revisione sarebbe stata decisamente opportuna, intanto per “correggere” gravi ed importanti errori di carattere tecnico scientifico della stesura Colorado e poi per aggiornare e migliorare la leggibilità scientifica del progetto.

Le figurine sono riportate esattamente nello stesso ordine Colorado e quindi a numero identico corrisponde figurina identica anche se ridisegnata. Una unica figurina differisce tra le due serie ed è la 49 che nella versione Colorado è “l’osservatorio di monte Palomar” mentre nelle record spazio ha per soggetto l’officina astrale che sembra essere la figurina numero54 della Colorado, ma con molta cautela.

                         049 spazio f                          49 rcd s f  

Le due figurine numero 49 sono le uniche due che si diferenziano nell'arco delle figurine colorado che la euromatic ha ritoccato.
Come si vede, non solo sono diversi i due soggetti, ma anche l'impostazione differisce, visto che la euromatic è a sviluppo orizzontale mentre la colorado è verticale.

La ragione di questa sostituzione può stare nel fatto che l'osservatoriorio di monte Palomar era una struttura scientifica americana, di scarso appeal per i ragazzi italiani, certamente meno interessante di una astronave con uno stuolo di astronauti che le ruotano attorno!

La serie si apre anche qui’, ovviamente con riferimenti del passato e poi procede tutta nel futuro (figurina 1, 2 e 5 sono difatti dedicate ai due lanci russi di Sputnik 1 e Sputnik 2 per poi procedere in quello che sarà l’indispensabile cammino preparatorio per le future imprese spaziali, dalle tute spaziali ai missili, alle componenti di una nave spaziale ecc. ecc.

Vengono presi in esame anche i rischi connessi con l’attività spaziale e tutte le fasi di “conquista di un nuovo pianeta, nello specifico la luna.

Anche nel testo parafrasato della record non compare il termine allunaggio che verrà utilizzato solo dal 1969, all’epoca del prima sbarco lunare umano.

Si prosegue attraverso attività lunari tra cui una pioggia di meteoriti (figurina 39) che non ha nulla del tragico (come dovrebbe essere visto che un piccolo meteorite di 25 cm, recentemente caduto sulla luna ha provocato un cratere di 14 metri di diametro, una esplosione visibile anche dalla terra e viaggiava al momento dell’impatto alla velocità flemmatica di “soli” 38 chilometri al secondo!

Nello specifico il testo record dice: “fortunatamente la maggior parte delle meteore che pervengono sulla luna sono piccole e cadono attorno agli uomini”, che è diverso dal testo: “la maggior parte delle meteore sulla luna sono piccole e non fanno male agli esploratori”, il che testimonia che il responsabile dei testi ha aggirato l’ostacolo con la frase “cadono lontano dagli uomini” anche perché se cadessero addosso agli uomini a 38 km al secondo li spappolerebbero in una frazione di decimo di secondo….bum e…”svampati signo’!”

Questi testi ci fanno capire come sia bene non addentrarsi verso una critica ai contenuti scientifici dell’opera perché sarebbe una “strage” ma accettare le cose con filosofia e bonaria accondiscendenza, pur non potendo evitare di far notare che ci troviamo di fronte ad una sfrenata fantasia più che alla somiglianza, ancorché “minima”, ad un “minimo” rigore scientifico (la ripetizione di “minimo” non è casuale).

Si prosegue con opere di colonizzazione lunare ove non manca un posto di osservazione lunare che appare nella figurina come il forte del deserto dei tartari, o come le ferrovie lunari, vagoni appesi a fili come teleferiche orizzontali o spazioporti lunari, ma la cosa più bella resta comunque la caccia alle comete su cui stendo un ulteriore velo pietoso.

La serie si chiude con la figurina numero 50 intitolata “al chiaro di terra” dove due astronauti, maschio e femmina seduti su una panchina lunare che domina un ampio sottostante spazio da cui svetta un razzo pronto al decollo, si guardano teneramente mano nella mano e “sfigatamente” non possono nemmeno scambiarsi un bacio per via dei caschi che ne avvolgono i capi….

Manca la musica di Beethoven in chiave inversa ed il romanticismo da strapazzo sarebbe perfetto!

Il testo che accompagna tale vignetta è riferito alla luminosità della terra e non fa riferimento ai due innamorati ma solo alla luce riflessa che il nostro pianete sarebbe in grado di emanare e che rischiarerebbe le notti lunari con un forte chiarore, visto che l’acqua degli oceani rifletterebbe molto più delle superfici opache della luna il riverbero del sole, tenendo poi conto che la terra, dalla luna, apparirebbe circa quattro volte più grande di quanto noi vediamo la luna dalla terra, per cui una bella presenza ingombrante e luminosa!

Su soggetti e testi è meglio saper prendere anche l’onesta ingenuità che la serie ci trasmette piuttosto che andare a cercare le cose che hanno poco a che fare con la scienza.

Oggi certe cose sembrano assurde ma allora forse non ci si rendeva conto di quante certezze sarebbero saltate, proprio grazie allo sviluppo scientifico imposto dalla corsa allo spazio e di quante cose nuove ed inimmaginabili si sarebbero delineate nel futuro prossimo.

7. LE DIFFERENZE

Per far notare le differenze delle vignette prendiamo due figurine qualsiasi

                       006 spazio f                   06 rcd s f

                      044 spazio f                     44 rcd s f

a sinistra due figurine Colorado e a destra due record, esattamente dello stesso numero, sopra le numero 6 di entrambe le raccolte e sotto invece le numero 44.

Le due immagini sopra, immediatamente distinguibili per la presenza o meno del cartiglio ci indicano chiaramente come le differenze siano veramente minime, le notiamo nelle nuvole, nel trabattello, forse più credibile nella versione Record sin anche nei colori.

Unico particolare decisamente differente sono gli ugelli del razzo che nella versione americana sono a tromba aperta colorati di giallo mentre nella versione italiana sono marroncino e sono a cono inverso (più corretta la versione americana, secondo me!

                          044 spazio f                            44 rcd s f

Nelle due 44 di seconda fila le differenze appaiono sostanziali, decisamente più nette anche se l’impostazione delle figurine è identica.

La prima cosa che salta agli occhi e che la versione Colorado sembra una scena più o meno reale, mentre nella versione record la scena non sembra svolgersi sulla luna o comunque nello spazio, quanto piuttosto in fondo al mare con tanto di rami di alghe verdi galleggianti e gli astronauti muniti di uno scafandro da palombaro!

La Colorado può sembrare una ascensione lunare, la seconda una ricerca di murene!

Riguardo il testo le record sono più curate e meno imprecise, vediamo, difatti che nella Colorado si parla di “razzo” a tre fasi, mentre le Record parlano, più correttamente di “tre stadi del razzo”

Nella figurina 44 la Colorado intitola “alpinismo lunare”, mentre la record parla di “scalata sulle montagne della luna”.

Leggendo i due testi ci si rende conto dell’approccio assolutamente acritico e basato sulla parafrasi della Record in questa impresa.

8. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Così come detto per la serie della Colorado, serie quasi gemella a questa, la collezionabilità, intesa come possibilità di completare una raccolta, è relativamente buona.

Ci vuole molta pazienza e non si deve pensarla come una serie di immediato e rapido completamento, anzi direi esattamente il contrario!

È però una serie non introvabile e quindi, in ultima analisi, una di quelle raccolte che più coinvolgono il collezionista vista la non giornaliera possibilità di fare nuova acquisizione quindi l’ampliato piacere che deriva dal riuscire ad aggiungere alla collezione posseduta un nuovo elemento

Non mi risulta esistano particolari figurine introvabili.

Mediamente una figurina può trovarsi sul mercato con prezzi attorno ai 3 euro al massimo per figurine prive di difetti e ben conservate e per acquisti di piccoli lotti qualche cosina di meno.

Al collezionista che avesse già qualche pezzo in collezione e si presentasse l’opportunità di acquisire una serie completa, consiglio tale acquisizione.

Avrà tempo e modo per disfarsi delle figurine divenute doppie, mentre avrà chiuso in un sol colpo la serie.

Ricordo perfettamente che una serie completa e molto ben conservata di queste figurine fu assegnata su eBay otto anni fa ad agosto per 100 euro.

Ma non è una eventualità affatto facile e da non lasciarsi scappare dovesse capitare ancora!

Buona collezione

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