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EUROMATIC - ROMA

FIGURINE RECORD

SERIE

" ATTORI "

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 

025 douglas f

 

 

1. LA TITOLAZIONE DELLA SERIE

La serie, stante quanto riportato sul dispenser, si sarebbe dovuta intitolare “Attori”, ma in realtà solo lo “Sport” ha dato vita ad una serie “Record – Sport” e solo “Costruzioni ha poi dato vita ad una serie “Record - Costruzioni”, nel senso che queste titolazioni appaiono sulle figurine e quindi sono titolazioni ufficiali.

Purtroppo sulle figurine della serie dedicata agli attori non c’è scritto nulla sul fronte e sul retro compare solo il nome dell’attore ed il numero della figurina ed una piccolissima indicazione della tipografia, la celeberrima “Cronograph” di Roma.

Ecca la ragione per la quale nella prima stesura della presentazione della serie si è fatto ricorso ad una titolazione di “fantasia” quale “Divi dello spettacolo”.

Ad ogni buon conto, anche considerando che nel novero dei soggetti, contrariamente ad altre serie più o meno similari, non ci sono artisti di altre discipline se non attori (no cantanti, no presentatori, no sportivi) si ritiene che questa serie possa avere una titolazione non più di “fantasia” ma possa tranquillamente essere intitolata “Attori”, “Record – Attori” in ragione di quanto riportato sul dispenser di casa Record.
 

2. ELEMENTI

Una se non la migliore delle caratteristiche di questa casa editrice romana è certamente quella di essere una società che aveva progettato e realizzato in proprio il distributore di figurine cartonate forse più bello e famoso dell’epoca, un vero gioiellino di meccanica pura dal costo sicuramente elevato ma dai meccanismi decisamente più complessi e affascinanti dell’intero panorama dell’epoca, dalla quale, essendo stato uno ei primi a essere operativi, non aveva potuto sfruttare l’esperienza progettuale, ma anche se avesse potuto cronologicamente farlo non lo avrebbe certamente fatto perché il progetto del dispenser della record è al 100 % diverso da tutti gli altri.

Dotata di un proprio dispenser, la ditta romana aveva scelto la strada dell’autonomia anche per la distribuzione, soprattutto per la creazione delle figurine, creazione originale e non condivisa con nessun'altra casa editrice.

Sul dispenser della Record, in una targhetta, la ditta romana ricorda ai propri clienti che nei suoi dispenser si trovano figurine di argomento:

Fantascienza (Record spazio con album), Attori (la serie che stiamo trattando ora), Costruzioni, (Record Costruzioni), Armi antiche e moderne (???), Sport (Record Sport), Navi (???), Francobolli (???) ecc. ecc. con una serie veramente ampia di soggetti.

Purtroppo la Record, molti di quei soggetti non fece in tempo a realizzarli, perché ad un certo punto decise di abbandonare nave che, evidentemente affondava precocemente.

Eppure il dispenser e le non poche figurine prodotte erano tutte a livelli qualitativi assolutamente di prim’ordine.

3. IL PROGETTO

A casa “Euromatic Record” non amavano le serie particolarmente corpose, preferendo serie agili e significative, d’altro canto gli stessi argomenti toccati dalla casa romana erano tutti argomenti non necessariamente vincolati ad un elevato numero di figurine per essere comunque considerati esaustivi.

La serie di calcio, in realtà era una serie non necessariamente panoramica sul calcio italiano ma era un gioco imperniato su un numero di compagini ristretto e quindi decisamente sotto le 100 unità, senza che lo si potesse etichettare come minimalista.

La stessa serie Record-Sport era una serie didascalica, esemplificativa, non panoramica dominata dalla presenza dei ciclisti che non erano pochi, limitando un po’ la presenza di altri campioni dello sport, anche qui non certo brillando per la vastità del presentato ma ottenendo un risultato di qualità non inficiato dalla limitazione quantitativa.

Anche il progetto della serie “Attori” è di48 figurine, forse di 50, non c’è certezza poiché all’appello mancano proprio le due figurine sopra la 48, quindi lasciandoci nel dubbio.

Malgrado, anche in questo progetto si rasenti il minimalismo, osserviamo come le scelte dei soggetti rendano poi la serie quasi perfetta, come se 50 fosse sufficiente ad esprimere un contenuto quantitativo molto maggiore.

La serie e’ numerata anche se l’album non esisteva, segno comunque di un rispetto dall’alto contenuto collezionistico.

4. ASPETTI TIPOGRAFICI

Le figurine sono delle figurine Euromatic Record, create per i distributori della record e quindi di dimensioni standard per la casa romana ovvero 8,8 cm x 6,3 cm, ed altrettanto dicasi per il cartoncino di alta qualità grigio e dalla discreta grammatura (ogni figurina ha un peso di circa 1,80 gr) che ha consentito una discreta conservazione, vista la buona elasticità e la tenuta della mescola che non favorisce lo “speluccamento”.

La qualità delle riproduzioni in un bellissimo bianco e nero e la qualità degli inchiostri utilizzati e la presenza sulla superficie di un trattamento lucidante hanno favorito anche la buona resistenza complessiva del supporto cartaceo che presenta ancora in moltissimi esemplari, non particolarmente vissuti, lo splendore del “nuovo” che si rileva dagli spigoli ancora vivi e dai colori ancora brillanti.

Quasi sempre perfetti gli allineamenti dei cliché ad evitare fenomeni di disallineamento delle immagini sovrapposte dal sistema di stampa (di tipo offset) ed ancora meno presenti i fenomeni di de centratura del taglio, con figurine perfettamente allineate e dai bordi quasi sempre simmetrici.

Questo è certamente una prova della cura che la casa romana metteva nella sua produzione, visto che queste caratteristiche le ritroviamo in tutte le altre serie prodotte che erano fotografiche ad eccezione delle serie “Costruzioni” e “Spazio” che erano disegnate.

Merito questo anche della tipografia romana “Cronograph Roma” che firma tutte le figurine in caratteri piccolissimi sul lato destro basso posteriore.

È da ricordare che la “Cronograph Roma” era, all’epoca, una delle più affermate tipografie romane, ma direi italiana, in quanto era quella che curava la stampa di quasi tutta la produzione nazionale di cartellonistica pubblicitaria del mondo del cinema, dalle piccole locandine ai grandi manifesti pubblicitari da strada, sino, stiamo sottolineandolo alle piccole figurine!

5. I SOGGETTI ED I TESTI

Togliamoci subito il problema dei testi che questa serie non ha, a meno che non si voglia considerare “testo” un numero ed una generalità.

Molto più significativo e probante è, invece, il “cast” che questa serie di attori mette in mostra, considerando che oltre al cinema internazionale, la serie deve avere giocoforza anche una discreta aliquota di attori del cinema italiano.

Complessivamente gli italiani in raccolta, su 46 figurine che hanno una assegnazione (al panorama mancano oltre alla 49 e 50 che non sappiamo se esistano, anche la 12, la 14 ancora sconosciute), sono ben 12, tra cui 5 attrici e 7 attori.

A livello generale le attrici sono 16 contro i 30 attori.

Una particolarità è la presenza di Rita Moreno (fig. n° 48) che li per li sembra una signora nessuno ed invece è stata la prima attrice ispanica e una delle/dei 19 protagonisti di Hollywood ad essere insignita dell’EGOT (sigla che significa la vittoria negli EMMY (TV), nei GRAMMY (Musica), negli OSCAR (Cinema) e nel TONY (Teatro), ma anche una delle pochissime attrici ad essere arrivata a questo , che la musica è presente in ogni attività dello spettacolo, mentre un attore non è detto sappia cantare o debba per forza fare teatro.

Ad esempio Barbara Streisand non è una EGOT come anche non lo è Liza Minelli, mentre a far compagnia alla Moreno troviamo Mel Brooks, Viola Davis, Audrey Hepburn e pochissimi altri attori.

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie è molto bella, significativa, rara e costosa.

Vogliamo di più???

Alla personale raccolta mancano ancora tre pezzi e/o forse 5 dipende se la serie fosse da 50 o 48 pezzi.

Queste figurine non devono essere confuse con altre che assomigliano molto, ricordando che sul retro in basso, angolo destro c’è sempre la piccola scritta “Cronograph – Roma” che non ci farà prendere fischi per fiaschi.

Le figurine hanno una valutazione in linea di massima quasi mai inferiore agli 8-10 euro, ma a volte si può trovare anche a meno qualche cosa di interessante.

Buona collezione !!!!

 

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