EDIZIONI DIDATTICHE ILLUSTRATIVE
E.D.I. - MILANO
SERIE
" CICLOCAMPIONI 1962 "
ALBUM
PRESENTAZIONE
1. INTRODUZIONE
La raccolta “Ciclocampioni del 1962, chiude, in maniera definitiva il panorama dello sport italiano (calcio e ciclismo) che la E.D.I. ha realizzato nel biennio 1961-62 con tre serie spettacolari e ricercatissime a distanza di tanti anni, tutte e tre accompagnate da altrettanti album, se vogliamo ancor più rari e ricercati.
Certamente la serie di ciclismo, molto più agile e meno corposa di quelle dedicate al calcio, risulta essere stata progettata senza una visione specifica del ciclismo di allora dato che i campioni raffigurati sono inseriti in maniera del tutto casuale e numerati senza alcuna logica sportiva o alfabetica che sia.
L'album, che stiamo presentando è tipicamente, per impostazione un album E.D.I. ma presenta interessanti novità rispetto a quelli dedicati ai "Calciocampioni".
2. IL PROGETTO
La serie si compone di 100 figurine e quindi la E.D.I. decide di spalmarle su 16 pagine contenenti, ciascuna, sei figurine, lasciando alla 17a pagina solamente le residue 4 figurine finali.
Ovviamente, per non spaiare le pagine, la 17a viene realizzata sfruttando la 3a di copertina.
Sulla 1a di copertina e sulla 4a la casa milanese realizza la "copertina", di cui parleremo più avanti, facendo sì che l'album abbia sia nella prima che nell'ultima pagina il medesimo aspetto grafico, un po' come abbiamo viste per le copertine realizzate per la raccolta “Calciocampioni 1962-63”.
Nella 2a di copertina l'editore realizza una pagina di "istruzioni per l'uso" su cui torneremo nel capitolo successivo.
Ovviamente la prima pagina contenente le figurine è la prima delle 16 pagine dell'album, realizzate inserendo 4 fogli piegati a metà e spillati al foglio di copertina con le classiche spillette centrali.
Complessivamente, quindi l'album si compone di 5 fogli, di cui uno più spesso per le copertine, che sviluppano nel complesso 20 facciate di cui 4 dedicate alle copertine.
Le dimensioni dell'album sono:34 x 24 cm, di pari dimensioni ai due calcistici.
3. LA PAGINA E "L'INCOLLAGGIO" DELLE FIGURINE
La caratteristica più distintiva di questo album è "la singola" delle 16 pagine di cui si compone.
L'impianto grafico è assolutamente identico per ciascuna delle 16 facciate realizzate, dato che le caselle di incollaggio delle figurine sono prive di numero e prive di testo.
Le figurine, che pure sono numerate (a questo punto non si capisce bene il perché lo fossero, però non ce ne lamentiamo dato che questo ci consente una ulteriore certezza sul numero di figurine della serie) troveranno posto sull'album a discrezione del collezionista.
Dato che la grafica delle pagine interne è assolutamente una sola, avremo che in tutte le pagine le sei caselle dedicate alle figurine saranno posizionate verso l'interno della pagina, quindi decisamente più prossime alle spillette con possibilità di generare "momenti" distorsivi e di trazione decisamente inferiori rispetto a quelli che ci sarebbero stati se le figurine avessero trovato allocazione verso l'esterno della pagina (maggiore distanza dalle spillette centrali.
Ho sempre sostenuto che la E.D.I., sia stata una delle migliori produttrici di cartonate da dispenser, ma che nel suo d.n.a. non avesse affatto un buon rapporto con gli album.
Difatti in tutti e tre gli album prodotti da casa del “pallino rosso”, nessuno ha le caselle nominative, nessuno ha un testo scritto sotto oppure a fianco della casella, spesso compare un elenco (anche in questo album) che negli album calcistici è riportato come “rosa dei titolari" mentre in questo album è, molto genericamente privo di titolazione e presenta 16 righe (numerate - ma a quale scopo non si comprende), da riempire scrivendo a mano (forse i nomi dei ciclisti nella pagina? Ma sono solo sei e allora perché inserire 16 righe?).
In 2a di copertina la E.D.I. consiglia di "incollare" le figurine all'album con il metodo che già abbiamo visto e criticato per l'album della Cardmaster "apparecchi a reazione del mondo", ma anche sugli altri album della stessa casa milanese, ovvero applicando una striscia di "carta gommata" (sul lato lungo della figurina) in modo tale che metà della carta gommata resti sulla figurina e l'altra metà ne fuoriesca in modo da poter essere attaccata alla pagina dell’album!!!!
Orrore!!!!!!!!!!!!!!!!
Così le figurine rimarrebbero deturpate per sempre e l'album sarebbe stato soggetto ad una marea di strappi (provate ad immagina queste figurine, peraltro anche abbastanza impegnative per dimensioni e peso, che, ad ogni cambio di pagina, tendono a ruotare per forza di gravità e a finire con l'incastrarsi tra di loro....
Ma per carità!!!!
Se qualche pazzoide ha applicato la tecnica consigliata dalla E.D.I. sono sicuro che: il suo album si è disintegrato in tempi brevissimi e lui è stato ricoverato presso qualche istituto, senza, peraltro, più uscirvi.
Attaccando le figurine, invece, si perdeva tutto, il testo, in molti casi il nome del ciclista dato che molti avevano autografi scarsamente leggibili....
Un bel casino.
Chi è stato all'epoca furbo si è tenuto album vuoto e figurine (entrambi non deturpati da colle o carte gommate) in un bel contenitore a tasche trasparenti…vivaddio!!!!
La E.D.I., oltre al sistema di incollaggio ci lascia ampia libertà anche sulla scelta relativa alla posizione dei singoli ciclisti all'interno delle pagine dell'album.
Io consiglio e mi ripeto di non incollare proprio niente poi per sport vediamo qui anche le soluzioni teoriche che sono molteplici e mi limito a citarne solo alcune:
- Incollare le figurine secondo la numerazione ufficiale;
- Incollare le figurine secondo una disposizione alfabetica;
- Dividere i ciclisti in attività dalle vecchie glorie (Magni F. - Binda - Guerra - Bartali - Coppi - Girardengo - Belloni - ma sono sette e questo incasina la collocazione) e poi dividere i ciclisti in attività secondo le squadre (ma anche qui non so quanto la cosa sia praticabile senza creare casini...
4. LA COPERTINA
Mai stati realizzatori di grandi copertine…quelli della E.D.I.!
Dal piede e pallone per nulla affascinanti alla copertina fatta di figurine (massimo della non originalità) le precedenti copertine non hanno brillato e neppure questa che, però, tra le tre ha una sua specifica dinamicità che la rende se non la migliore almeno la "meno peggiore".
La copertina è bianca. In basso in leggera diagonale tre strisce di colore dal basso nero azzurro e giallo (un po' i colori dell’Inter, ma con il ciclismo cosa hanno a che fare???).
Quasi "appoggiata" alla serie di strisce colorate la scritta su due righe ciclo campioni in rosso e caratteri grandi e poi, andando verso l'alto della pagina, un disegno di un ciclista in azione di cui, volontariamente viene preclusa la vista sulla maglia, il viso, il cappellino.
È un ciclista che pedala "forte", uno dei 100 della serie.
La mancanza del corpo del ciclista (appaiono solo gambe e braccia dà alla scena un certo movimento, una dinamicità particolare che si fa apprezzare.
La copertina non è firmata.
5. ASPETTI TIPOGRAFICI
Sull'album non compaiono riferimenti alla componente tipografica che dovrebbe essere, in ogni caso la medesima per tutti e tre gli album E.D.I.
La qualità sembra essere pari al precedente realizzato.
Le problematiche che ci sono non sono imputabili all'aspetto tipografico, piuttosto a quello progettuale.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Questo è un album molto raro ed è difficile dargli una valutazione oggettiva basata sulle conoscenze pregresse di mercato.
Su eBay sono anni che non compare e la stessa base che abbiamo è quella di una copia anastatica che ci è stata fornita (peraltro verificata).
Diciamo che il valore di questo manufatto completo ed in buono stato di conservazione lo lasciamo alle determinazioni del mercato, comunque la quotazione non è inferiore ai due mila euro.