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EUROMATIC RECORD – ROMA

 

LE FIGURINE RECORD

 

LA STORIA

 

1. LA NASCITA DEL POLO ROMANO DELLE CARTONATE

Anche se gli anni ci hanno riportato nomi che ricorrono spessissimo tra i collezionisti di cartonate, nomi che ne costituiscono il gergo più usato, quali Sidam, Taver Matic o Stef, il primato della prima produzione italiana di figurine cartonate per la distribuzione con i dispenser in abbinamento con la pallina americana, spetta a questa piccola casa editrice romana.

Non solo, ma a Roma, tradizionalmente fuori dal grande giro di produzione di figurine e dolciumi, un affare fino ad allora riservato a ditte lombardo-piemontesi (Lavazza-Nannina-Ferrero ecc.), si afferma, tra la metà e la fine degli anni ’50 un autentico “polo” romano delle figurine cartonate, grazie alla Euromatic ed alla sua produzione di figurine “Record”, alla “F.I.D.A”. (Fabbrica Italiana Distributori Automatici) e successivamente alla “Master Vending “italiana con le sue fantastiche “Cardmaster”.

Questo primato è un primato di intuizione e di ingegno imprenditoriale, giocato sul terreno da sempre favorevole alle grandi ditte del nord Italia e per qualche anno vincente, anche se destinato ad un rapido declino, non tanto nella longevità delle case editrici (cosa – peraltro – non riscontrata nemmeno per le editrici del nord), quanto per la incapacità di creare nuove imprese che sorgessero sulle ceneri delle vecchie.

Tutto il polo romano delle figurine scomparve definitivamente e quasi in contemporanea, una specie di sparizione epocale, rapida e completa, quasi quella dei dinosauri!

Ma, andando in ordine di tempo questo sarà l’ultimo aspetto trattato.

Il fenomeno delle cartonate, come abbiamo visto è un fenomeno mondiale iniziato nei primi anni 50 negli Stati Uniti grazie a ditte di respiro mondiale tutt’ora capaci di essere vive nel mondo delle figurine.

A Roma questo fenomeno, in rapida crescita negli U.S.A., non deve essere passato inosservato se, improvvisamente, senza che nella città esistesse un retroterra legato alla distribuzione di dolciumi o alle figurine, più di una società si sia dedicata alla realizzazione di distributori ed alla produzione di figurine cartonate.

Roma è da sempre, in Italia, la capitale del cinema ed una delle fonti di maggiore contatto con gli Stati Uniti e proprio l’asse, molto virtuale “Cinecittà – Holliwood”.

Il cinema, difatti è, secondo la mia ricostruzione degli eventi, la ragione principale della nascita del polo romano delle figurine cartonate, sia per la produzione Euromatic-Record sia per quella della F.I.D.A.

Tutte le figurine di questo periodo, sia che riportino il marchio Euromatic-Roma che la dizione “Record”, sono stampate da una unica tipografia, la tipografia romana “Cronograph – Roma”.

Questa tipografia, non pare un caso fortuito, era, all’epoca, a Roma, la tipografia più importante e direi che detenesse praticamente  il monopolio della stampa delle locandine e dei manifesti di ogni film distribuito in Italia (non solo prodotto).

cronograph particolare

La scritta "Cronograph"- Roma che compare nel retro delle Euromatic record non indica la casa editrice, ma molto più semplicemente la tipografia che aveva l'incarico della stampa, tanto è vero che troviamo questo marchio anche nelle Master Vending "Cardmaster lo Sport"

Se consideriamo che la produzione cinematografica italiana, peraltro rifiorente dopo la guerra con il neorealismo italiano era decisamente limitata rispetto alla produzione hollywoodiana che invadeva le sale di proiezione del nostro paese, avremo un quadro ben preciso di quanto l’export americano fosse di casa a Roma.

Certamente il fenomeno delle figurine cartonate americane deve aver toccato il senso imprenditoriale di qualche personaggio legato al mondo del cinema che instaurò una impresa (oggi diremo joint venture) in collaborazione con l’imprenditoria made in U.S.A..

Il formato delle figurine della Euromatic – Record, difatti, ricorda moltissimo le prime produzioni americane e si discosta abbastanza dagli standard poi imposti dalla produzione inglese già operante nel Regno Unito e prossima a sbarcare anche essa in Italia.

Stabilito che la proprietà era certamente legata al mondo del cinema e che la produzione era ispirata a quella americana, dobbiamo tuttavia notare che le Euromatic-Record non importarono in Italia serie americane (almeno all’inizio) ma produssero in maniera abbastanza autonoma.

Un aspetto particolare, su cui è necessario fare chiarezza, è il nome della casa editrice.

Esaminando tutta la produzione “Record” notiamo una assonanza di impostazione grafica e non solo (formato, caratteri scritta “Record” ecc.) che lega tutte queste figurine ad un unico ceppo, senza dimenticare l’immancabile “Cronograph-Roma” la scritta che “firma tutte le figurine “Record – Euromatic.

Ovviamente tale assoluta appartenenza di queste figurine ad un unico “ceppo” non può essere ricondotta alla tipografia, di solito un braccio esecutivo delle piccole produzioni, mai una mente a fattor comune!

E’ evidente che la società di produzione non poteva che essere la Euromatic-Roma che compare in chiaro in una delle serie riportanti il nome “Record”, e precisamente la serie “Record – Sport”, prodotta nel 1958.

La sede della Euromatic era, ovviamente a Roma, nel quartiere Flaminio, ai piedi della collina su cui degrada il parco di Villa Borghese, non distante da Piazza del Popolo, in via Cesare Beccaria, 24.

Probabilmente, nelle produzioni successive, tutte tranne una caratterizzate dalla scritta “Record”, si preferì tale dizione a quella della casa produttrice che però rimase la Euromatic.

Chiameremo, pertanto tutte queste serie di figurine come “Euromatic Record –Roma”.

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Nel retro di una figurina Euromatic troviamo la scritta "Record-Sport"che lega indissolubilmente il termine "Record" con la Euromatic.        Nell'angolo in basso a destra della figurina è ben visibile la scritta "Cronograph" - Roma.

 

2. LA PRODUZIONE

È difficilissimo dare una cronologia scientificamente esatta alla produzione di cartonate della “Euromatic-Record”, tuttavia l’esercizio non è improponibile anche in virtù di una produzione non vastissima e molto concentrata nel tempo.

La prima produzione deve essere stata “Euromatic Record – “Divi dello spettacolo” (definizione non ufficiale per definire una serie piuttosto primitiva e di stampo americano, dedicata ad attori e divi del cinema), una serie in bianco e nero di 50 figurine di formato standard per la record (6,2 x 8,8) riportante sul retro numero e nome e cognome dell’artista in inchiostro blu.

A seguire la “Euromatic Record Sport” databile fine del 1958, la cui composizione risulta ancora in fase ricostruzione malgrado la si studi da oltre 20 anni.

Certamente composta di almeno due parti: una dedicata al ciclismo e l’altra all’automobilismo.

Di quest’ultima componente so veramente poco, mentre la componente “ciclismo” era formata da 50 figurine.

Altra serie la “Euromatic Record Calcio” databile fine 1958 primi del 1959 dedicata al campionato italiano di calcio del 1958-59, come ben riportato nel retro delle figurine.

Probabilmente è una serie-gioco di 50 figurine.

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Nel retro di questa figurina della serie "Record Calcio" troviamo che la scritta "Calcio" è in carattere corsivo, esattamente come la scritta "Sport" sul retro delle Euromatic - Record Sport.
Inoltre altro segno distintivo della appartenenza anche di questa serie alla euromatic l'impiego dell'inchiostro blu e la stessa tipografia: la "Cronograph" - Roma

 

Sempre nel 1959 esce la serie “Euromatic Record Spazio” anche questo un nome di fantasia perché le figurine non riportano intestazione, però ricalcano le figurine americane della Topps “space cards” per cui chiamarle “Record Spazio” non è certamente un “abuso”!

Infine la produzione si arricchisce di una serie “Euromatic Record Costruzioni” figurine cartonate veramente particolare perché non destinata alla raccolta “statica” ma all’impiego pratico per “costruire” oggetti in cartone ritagliando la figurina!

La serie probabilmente di 50 pezzi permetteva la costruzione di una chiesetta, una barca a vela, un aereo ecc. ecc. ed era legata alla rivista “Sistema a” in vendita in edicola.

Nel complesso una produzione piuttosto vasta come campo di interesse e molto frazionata, per questo particolarmente interessante.

Purtroppo le euromatic record non ebbero una distribuzione capillare e la produzione fu scarsa e limitata numericamente il che rende queste figurine molto rare.

Oltre la produzione di figurine, quindi una attività di stampo editoriale, la Euromatic -Record riuscì a realizzare e brevettare un proprio distributore di figurine che è rimasto l’unico nel suo genere e rappresenta una assoluta rarità nel panorama dei dispenser mondiali: il distributore Record”.

Di questo raro e unico dispenser si parlerà molto diffusamente nella parte del sito dedicata ai distributori.

3. LA FINE DELLE PRODUZIONI EUROMATIC RECORD

La bella storia della casa editrice di via Beccaria si concluse nel 1959, quando, secondo la mia ricostruzione dei fatti, la casa inglese Master Vending, attraverso la sua filiale italiana d’oltremare (overseas), assorbe la piccola ditta romana e fa suo il progetto di realizzare una nuova serie di cartonate dedicate allo sport, calcio incluso.

Se fosse stato realizzato dalla euromatic, si sarebbe chiamato quasi certamente “record sport 1959-60”, una sorta di nuova edizione raggruppante sia le record calcio che le record sport, ovviamente con un taglio grafico assolutamente nuovo.

Tale progetto vede la realizzazione da parte della master vending attraverso la bellissima serie “Cardmaster sport” in cui, in grande formato ed in bianco e nero, convivono calciatori, ciclisti, tennisti pugili nuotatori.

Unico legame tra la produzione italiana della Master Vendig e l’assorbita Euromatic è la tipografia “Cronograph – Roma che continua a stampare anche le Cardmaster.

Ma questa è un’altra storia.

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La prima è una Euromatic-Record-Calcio, la seconda (fronte e retro) è una Cardmaste Sport.   L'evidenza afferma se stessa!!!    Come se non bastasse, sulle Cardmaster compare anche il marchio della tipografia romana "Cronograph".

 

Certamente nella "evaporazione" dal grande calderone delle cartonate della Euromatic di Roma ci furono varie fasi e tempistiche che però ci sfuggono oggi visto che nulla è rimasto a documentarlo.

Fasi e tempistiche che furono, però vissute in tempi estremamente contratti, a tal punto da non lasciare, come abbiamo detto, praticamente nessuna traccia.

Tuttavia qualche cosa è rimasto appigliato all'amo de ricercatore, tanto è vero che, sotto le nuove spoglie di "D.I.N.A.R" casa editrice, probabilmente, romana come la "R" finale dell'acronimo farebbe pensare, produsse una serie di bustine titolate "il mondo di domani", al cui interno si trovavano le figurine “Record Spazio”, le “Record Costruzioni” ed infine anche alcune figurine della serie il calcio 1958-59.

Quando la Record decise di smetterla con le figurine, i propri distributori, che pure erano ben pubblicizzati all'epoca anche in campo nazionale, si dimostrarono inadatti a distribuire figurine cartonate normali "tipo Sidam" in quanto progettati esclusivamente per un unico tipo di figurine e non adattabile a figurine di formato maggiore.

Questo comportò che anche la giacenza industriale dei mezzi di distribuzione che finirono prematuramente nelle soffitte di coloro che lo avevano acquistato sperando di ricavarne notevoli guadagni.

Le figurine prodotte erano praticamente tutte senza tempo anche se sport e calcio potevano essere datate e superate, quando nel 1960 o 1961 iniziarono ad uscire le prime bustine "D.I.N.A.R.".

Ecco perché nelle bustine marcate D.I.N.A.R.. fu smaltita la giacenza Euromatic delle figurine Record-Roma.

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