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IL LIMBO

SERIE SCONOSCIUTA

" GLI SPORT "
TITOLO IDI FANTASIA

FIGURINE

PRESENTAZIONE

corsa

 

1. ELEMENTI BASE

Quando la casa editrice di una serie è sconosciuta, come in questo caso, è come se mancasse la pagina più importante del "libro mastro" che dovrebbe fornirci molte e delucidanti informazioni.

In altri termini la realtà che ci appare è piuttosto limitata, sia come orizzonti di certezze, sia come volàno per le necessarie ed opportune ricerche che, nel caso di mancata certa "paternità, sarebbero decisamente molto importanti.

Anche la mancanza di un titolo di serie ufficiale va a complicare di molto le ricerche che, su questo elemento importante, è ovvio affermare che non possono essere basate.

Bisognerà, quindi, far ricorso ad un discorso deduttivo, basato sulla realtà di quanto apprendiamo dalla osservazione analitica e critica dell'aspetto "fisico" della serie esaminata.

Un primo inquadramento si può fare riguardo il periodo storico di edizione di questa serie che deve essere ricondotto agli anni 30 (verso la fine, in periodo quasi pre-bellico); ciò in ragione delle seguenti motivazioni:

  • La grafica è chiaramente pre bellica e lo si desume da diversi particolari (la forma dell'auto dell'automobilismo, dell'aereo nell'aviazione) dove l'aspetto tecnologico del raffigurato non consentiva neppur al più fantasioso dei disegnatori di creare forme futuristiche realmente riconducibili a realtà reali;
  • La titolazione di alcune figurine, in primis il rugby, qui chiamato "palla ovale" e l'hockey su ghiaccio, denominato "jokey" ci immettono nella realtà dell'abolizione dei termini in lingua straniera, conseguenza linguistica della politica "autarchica" perpetrata dal partito fascista negli anni della dittatura.
  • L'esistenza di sport legati ad una realtà ludico agonistica decisamente datata, come il tiro alla fune o ad una realtà non più considerata sportiva dal dopoguerra in poi: la caccia

In quanto ad elementi, credo si possa dire che sono più che sufficienti per determinare una "età" alla nostra serie che è di circa 84 anni fa.

2. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Le figurine hanno dimensione 8,2 x 6,2 cm e sono tutte a sviluppo orizzontale.

La qualità del supporto è di un ottimo cartoncino di media grammatura e di mescola biancastra leggermente virante al grigio chiarissimo.

Le figurine sono tagliate con una certa precisione e senza faciloneria.

La mancanza di una numerazione (oltre che l'esiguità della consistenza numerica), porta alla convinzione che la serie non era dotata di un album raccoglitore.

La qualità di stampa è ottima perché è curata precisa ben inchiostrata con inchiostratura opaca ma brillante e la tenuta dei colori nel tempo è perfetta.

La qualità di stampa, ovviamente non è quella di molte serie pregiate del periodo (Pernigotti, Liebig ecc.) che era in cromolitografia, ma di qualità superiore a molte delle produzioni pre-belliche, (vedi le V.A.V. de la "guerra nostra" o un po' tutte le "coloniali").

Il disegno è abbastanza rifinito e realistico con una punta di “divertita goliardia” (vedi le figurine dell’”alpinismo" e del "motociclismo" quest'ultima non certo una immagine agonistica, in quanto, piuttosto che uno sport, sembra rappresentato un viaggio di coppia in motocicletta per granturismo).

L'elemento grafico che contraddistingue la serie è il movimento, sintesi assoluta di ogni sport.

Malgrado la mancanza del titolo della serie e di ogni indicazione relativa alla "produzione" ogni figurina, sul fronte presenta il titolo dello sport raffigurato.

3. ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie è carina, semplice, colorata ed ha l'avallo del tempo a suo favore.

Per chi ama le cartonate si tratta di una serie non di quelle da andarci pazzi ma da collezionare comunque, con richieste assolutamente abbordabili.

Buona collezione!!!!!!!

 

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