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IL LIMBO

SERIE SCONOSCIUTA

"AUTO MODERNE "  - 1969
TITOLO DI FANTASIA

FIGURINE

PRESENTAZIONE

automobili 2

1. PREMESSA  

Il mondo delle passioni maschili è certamente diviso tra le donne, il calcio ed i motori, categoria omnicomprensiva di tutto quello che sia a "motore" e che vada forte, a prescindere se abbia due quattro ruote o ali...

Nelle figurine degli anni '50 e '60 avevamo trovato argomentazioni simili, dato che le figurine, lo si sa bene, sono state sempre oggetti più amati dai maschi che dalle femmine, anche se questa forse è una verità imposta, o meglio non è neppure ascrivibile ad essere una verità!

Diciamo che molti dei produttori si sono orientati al mondo maschile, perché le passioni tipiche di questa parte del cielo sono più semplici, meno elaborate e spesso supportate dai padri che, è notorio, sono molto più infantili e condizionabili rispetto alle madri (Peter Pan era maschio mentre Wendy era la femmina Alfa più saggia e pronta a crescere, quasi già mamma, altro che eterna bambina).

Tuttavia nelle figurine, in maniera sistematica, troviamo pochissimo di auto, fatta eccezione per la spettacolare serie "auto da corsa del mondo" della F.I.D.A. di Roma, peraltro una serie inglese edita dalla Planet Ltd di Londra e riproposta dalla casa romana, dove importanti auto (per lo più da competizione sportiva ma non solo, assieme ad importanti piloti, sono le protagoniste delle 50 figurine della piccola ma splendida ed unica serie di tale argomento.

Ovviamente di grandissima valenza anche la serie della Sidam (poi ripresa dalla torinese L.I.D.) dedicata alle auto italiane ed internazionali, dove però l'auto è più quella stradale e da utilizzo quotidiano piuttosto che quella da competizione delle F.I.D.A. o da ”Studio e Sperimentazione” proprie di questa serie.

Nelle Cicogna, Nannina abbiamo trovato, un po' "infilzate" delle figurine di piloti di auto e di moto, sempre a fare, però da riempimento a serie di calcio.

Persino la Lavazza, nella sua serie capolavoro del 51-52, inserì, tra calciatori e ciclisti uno sparuto numero di piloti ma non di vetture, valutando più la figura dell'uomo campione che quella del mezzo meccanico.

Belle ed importanti serie sulle auto verranno con le adesive della EDIS, della Baggioli, ma siamo su un terreno di figurine non cartonate.

2. IL PROGETTO

Parlare di progetto per una serie che troviamo inserita nel limbo perché di sconosciuta paternità, non numerata e priva di ogni informazione mi sembra esagerato.

Certamente non era una serie di grandi numeri, dato che sino ad ora le figurine recuperate sono solo 33, ma dalle tipologie di macchine raffigurate in questi 33 esemplari emersi dalle volute caliginose del tempo, possiamo dire che la serie era certamente dedicata ad autovetture particolari, sportive, prototipi, rarità ed esercizi o "concept car", per dirla all'anglofona maniera.

Non possiamo neppure dire che la serie comprenda solo auto di produzione italiana dato che troviamo all'interno di quanto emerso una BMW e tre Peugeot.

Una più attenta osservazione, però ci evidenzia che sia la BMW che le tre Peugeot presenti, furono disegnate da stilisti dell'auto italiani ed addirittura per le Peugeot si trattò anche di una produzione quasi interamente realizzata in Italia.

Potremo quindi dire che la serie sembrerebbe essere di auto prevalentemente sportive, tecnologicamente molto avanzate, spesso prototipi di ideazione e produzione italiana.

Le marche presenti sono Abarth, Fiat, Ferrari, ISO, Lamborghini, Alfa Romeo, De Tomaso, Lancia, oltre ai citati marchi esteri.

Molta luce, nel corpo della raccolta hanno non solo le case automobilistiche produttrici di vetture ma anche quegli stilisti che fecero dell’Italia la capitale mondiale del design di autovetture grazie, soprattutto a due geni di tale arte: Battista "Pinin" Farina, e Nuccio Bertone alle dipendenze dei quali si è poi sviluppata una autentica scuola di design dell'auto ma anche dell'ingegneristica avanzata e della tecnologia applicata all'auto, con nuove generazioni di maestri d'armonia grafica e volumetrica e di tecnica applicata.

Sapremo certamente qualche cosa di più quando e se riusciremo nell'intento di recuperare ulteriori parti di questa serie che ancora non sono state censite.

Sino ad ora i ritrovamenti sono avvenuti in due sole aree geografiche (Torino e Roma) che distano talmente tanto da far ben sperare che la serie abbia potuto avere un certo qual mercato all'epoca e quindi una reperibilità odierna accettabile e sparsa nel territorio.

Completamente avvolto nel mistero l'esistenza di un album, che però si esclude al 99% in considerazione che l'album ha una propria tracciabilità che lascia profonde tracce, molto più marcate di figurine sciolte e di questo teorico album non ce ne sono tracce nelle raccolte private ne nei volumi che li catalogano.

3. LA DATAZIONE DELLA SERIE

Mancando dati ufficiali la datazione deve essere fatta sulla scorta dei soggetti raffigurati in serie e della loro storia.

Tra le vetture presenti nelle figurine della serie quella di più recente realizzazione sembrerebbe essere la Ferrari sigma gran prix la cui presentazione ufficiale risale a marzo del 1969, per cui si ritiene che la serie possa essere stata realizzata e commercializzata alla fine del 1969 (tesi che mi sento di appoggiare di più) o, al più tardi, nei primi mesi del 1970.

Poiché ci troviamo in un "ambiente" estremamente attivo, creativo e di successo, mancando completamente auto prodotte nel 1970 ed anni seguenti, si è del parere che la serie non possa essere stata prodotta oltre il limite avanzato su detto (1969-1970).

4. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Queste figurine sono ampiamente ascrivibili alle cartonate da dispenser per la qualità consistente del supporto, ma non per le dimensioni, generose e proporzionate ma non adatte a nessuno dei dispenser più noti, (Sidam, Mylor, Fida, Record e Sun).

Il supporto è di ottima qualità e di mescola decisamente chiara e deve essere sufficientemente resistente, difatti tutti gli esemplari recuperati (tranne uno) sono in ottime condizioni di conservazione e questo testimonia qualità nel cartoncino.

Le dimensioni di queste figurine sono di 8 x 5,7 cm circa, a sviluppo, ovviamente, orizzontale.

La grafica della figurina è caratterizzata da una corniciatura bianca abbastanza profonda con spessori più marcati nella fascia alto-basso rispetto alle fasce laterali.

La fascia bassa, che contiene le iscrizioni è maggiorata rispetto alla fascia alta.

Il riquadro in cui compare l'immagine ha dimensioni 7,5 x 4,5 e questa sono dimensioni standard fisse in quanto non influenzate dal taglio che, anche quando preciso, è sempre e comunque da considerare un elemento che comporta variazioni sulle dimensioni dei singoli pezzi.

Le immagini sono assolutamente fotografiche ma la realizzazione è molto "riletta", "filtrata", rielaborata, e il più delle vetture perde integralmente il suo sfondo reale fotografico e “l'ambientazione" che ne deriva ha un "sapore" onirico, asettico, colorato di colori finti e di sintesi; in altre immagini, invece, pur mantenendo il proprio sfondo fotografico, questo viene talmente filtrato e decolorato, spesso in modalità monocroma, che sembra anche quello uno sfondo finto appositamente studiato.

L'unica vettura che mantiene in toto l'originalità fotografica è la Bertone Carabo, nella versione "aperta".

Ad ogni modo, malgrado la serie sia fotografica l'impressione che si ricava è che si tratti di una serie acquerellata, matta e da cui non ci si deve aspettare di vedere carrozzerie lucide, luminose e dai molteplici sfavillanti punti luce.

Nell’immagine solo l'auto ed il "suo" sfondo.

5. I SOGGETTI

In elenco si è cercato di distinguere le auto a seconda della loro casa produttrice per una maggiore leggibilità legata al marchio.

Tuttavia non sempre questo è stato possibile con precisione chirurgica, anche perché l'editore, pur sconosciuto, ha spesso privilegiato lo studio stilistico che ha prodotto e realizzato il prototipo piuttosto che la casa automobilistica che aveva commissionato il progetto.

Vale come esempio la "Carabo Bertone", che da didascalia dovrebbe essere inserita nel "contenitore Bertone", mentre, è notorio, che la Carabo fu un progetto commissionato dall'Alfa Romeo, mentre il prototipo Bertone "Panther 3 litri", essendo un esercizio condotto in proprio dalla Bertone, è stato inserito nell'all'ambito di questa produzione.

Analoghe difficoltà si sono riscontrate in sede di distinzione tra la produzione propria della Abarth e quella della casa dello scorpione con la Fiat ed a marchi associati.

Ma, insomma, per fortuna, trattandosi di soli 33 esemplari, il districarsi resta comunque piuttosto semplice (se le disponibilità dovessero crescere allora l'elenco sarà rivisto secondo l'ottica più idonea alla tipologia del materiale complessivo che ne risulterà).

Un esercizio interessante sarebbe quello di sondare l'intera area delle produzioni di prototipi dell'epoca per vedere che cosa manchi, di eclatante a questa raccolta, per poter dare dei nomi plausibili come aspettativa di ritrovamenti ulteriori, ma so già che non funzionerà, come quando feci la stessa cosa per una serie incompleta di attori e stilai un elenco dei più importanti di cui nella raccolta non c'era traccia alcuna.

Dopo diversi ritrovamenti, nessuna delle figurine emerse era di un attore di quelli che avevo evidenziato come possibili presenti in raccolta!!!

Tra le mancanti segnalerei la Maserati Indy, la Ferrari 330 p4, la Chevrolet Corvette c2 stingray, la Ferrari 250 gto, la Ferrari 330 gtc speciale e la Ford gt 40....vedremo....

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Questa è una serie semi-sconosciuta, forse in maniera integrale finita nelle mani di qualche collezionista amante delle automobili che avendo visto queste figurine se ne impossessò per amore delle vetture raffigurate.

Oggi non si vedono in giro figurine di questa serie.

Un lotto di 14 di queste era comparso recentemente su eBay presso un rivenditore romano e l'ho immediatamente acquistato perché al suo interno c'erano tre vetture ancora non in raccolta.

Per dare un valore a queste figurine diciamo che quello giusto è sui 2 euro ciascuna con piccole oscillazioni verso l'alto.

Nel complesso una serie di figurine rare, poco conosciute e, conseguentemente poco ricercate ed il mercato per le poco ricercate sappiamo come funziona.

Poi, che la serie sia bella, rara e desiderabile interessa molto di meno.

Buona collezione!!!!!

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