IL LIMBO
SERIE SCONOSCIUTE
" MILITARI CARTONATE GRANDI "
TITOLO DI FANTASIA
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI UTILI ALLA DATAZIONE
Quando una serie è misteriosamente anonima è inutile fare congetture troppo sofisticate, perché si rischierebbe di sviare il discorso verso campi probabilistici che questo sito ha sempre rifiutato di attraversare preferendo esprimersi solo in presenza di elementi certi e molto probanti.
A volte dei dettagli concorrono a favorire una formulazione verso una eventualità piuttosto che un'altra, altre volte il farlo è pura violenza sulla realtà.
Questa serie non ci fornisce un solo elemento che possa dirsi certo, se non piccolissime indicazioni che ci limiteremo, per ora a portare alla conoscenza del lettore.
La prima cosa che ci fornice una indicazione è il supporto cartonato, veramente importante in termini di grammatura il che ci farebbe porre la serie nel periodo 30-37 dello scorso secolo con preferenza agli anni "bassi del periodo".
Questo perché un supporto così pesante non era consueto negli anni dei dispenser (1958-68) e non poteva esserlo nel periodo per guerra mondiale, dove si risparmiava su tutto e nemmeno nel periodo post bellico dove, forse si risparmiava ancora di più
Un'altra indicazione ci viene dal soggetto, tipicamente militare di cui troviamo ampia traccia nel periodo per bellico piuttosto che in quello post bellico, senza contare che certe figurine hanno una didascalia che esclude in maniera categorica che la serie possa essere post seconda guerra mondiale (vedi la figurina numero 55 -guardia reale bulgara) dato che la monarchia in Bulgaria fu abolita nel 1946.
Va detto che ci sono due figurine particolarmente indicative, la numero 5 e la numero 50, rispettivamente "fanteria russa" e "Generale Russo" che sono denominazioni anche sbagliate se fossero riferite ad un periodo post prima guerra mondiale dato dopo il 1918 avrebbero dovuto essere rispettivamente fanteria sovietica e generale sovietico, piuttosto che russi.
Tuttavia ci viene incontro l’immagine che se il termine “russo” ci poteva aver sviato, ci riconduce, invece verso una più corretta valutazione.
Le due figurine ci mostrano due elementi fondamentali per una datazione post prima guerra mondiale: le differenze tra la divisa del soldato e del generale praticamente non ci sono (sovietismo puro applicato) ed inoltre nei due copricapi c’è la stella rossa a cinque punte, inequivocabile simbolo del comunismo e ella sua internazionalità (cinque continenti).
Questo pone la serie post prima guerra mondiale, così come anche la figurina numero 54 che identifica lo stato della ceco-slovacchia, nato dalla frantumazione dell’impero asburgico (analoga considerazione per le figurine della Serbia e quelle della stessa austria, non più esercito imperiale austro ungarico…
Una figurina su cui ho fatto una lunga e non facile ricerca è la numero 13 "ascaro italiano", ritratto con il fez rosso ed il pon pon azzurro.
Tale copricapo era assolutamente caratteristico delle truppe di ascari libici che indossavano un fez (tarchia) di feltro rosso con fiocco azzurro e sottotachia bianca.
Non è affatto facile datare questa immagine anche perché gli ascari libici furono "attivi dal 1912 a tutto il secondo conflitto mondiale.
Un segno distintivo molto importante sarebbe quello delle stellette sulla divisa dell'ascaro che furono inserite dopo la definitiva annessione all’Italia della cirenaica e Tripolitania ovvero dal 1939.
Nella figurina non ci sono quindi il periodo deve essere stato anteriore al 1939.
Viste le varie indicazioni di tipo storico che si ricavano dalle figurine si ritiene che la serie debba essere del tardo periodo degli anni ’20.
Giusto per fornire un ulteriore dettaglio va detto che la serie è stata recuperata dal mercato non informatico del nord piemontese.
2. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI.
Le figurine sono di un cartonato molto "importante" in termine di grammature, di color chiaro, tendente al bianco latte, e le dimensioni sono di cm 6,5 x 9 tutte esclusivamente a sviluppo verticale.
Le figurine sono grezze, ovvero la stampa non è stata trattata con lucidanti o altre sostanze chimiche, anche questo un dettaglio che potrebbe indirizzarci verso datazione piuttosto lontana.
Quasi tutte le figurine sono firmate ma la firma è molto spesso una sigla ed in nessuna c'è una data che sarebbe stata una prova decisiva verso una datazione certa.
In qualche caso in cui la firma riportata è non una sigla sembra di poter leggere un "f", probabilmente l'iniziale del nome proprio ed un "Cerni", forse il cognome, ma, anche in questo caso una ricerca di tipo informatico non ha portato a nulla.
3. I SOGGETTI
La serie di 60 figurine spazia all'interno dell’EUROPA dato che non ci sono soldati extraeuropei (americani canadesi ecc.).
A parte la maggiore presenza di figurine dedicate a militari italiani per il resto troviamo un certo equilibrio tra le presenze ed anche una certa voluta profondità degli spazi europei protagonisti delle singole figurine.
Vediamo la suddivisione per stati:
- 15 figurine - Italia;
- 05 figurine - Francia - Inghilterra;
- 03 figurine - Belgio - Germania - Serbia - spagna;
- 02 figurine - Bulgaria - Grecia - Polonia - Portogallo - Romania - Russia - Turchia - Ungheria;
- 01 figurina - Austria - Cecoslovacchia - Danimarca - Olanda - Norvegia - Svezia - Svizzera -
Per un totale di ben 22 nazioni rappresentate.
Ovviamente chi ne sapesse di più è molto vivamente pregato di farci sapere qualche cosa e metterci sulla giusta strada pe dipanare le centinaia di elementi che ci sono ma che non ci parlano.
Buona collezione !!!!!