EDIZIONE N. GALLI - ROMA
SERIE
" CALCIATORI 1959-60 "
TITOLO NON ORIGINALE
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. PREMESSA
La scelta, già fatta nel recente passato, relativa alla decisione di pubblicare on line questa raccolta malgrado fosse ancora allo stato di ampliamento e ricerca, comporta una serie di conseguenze sia per chi scrive sia per chi legge.
Difatti, se una serie non è ancora "matura" per la pubblicazione su un sito (questo è proprio uno di quei casi), dove "il sospeso" è un vulnus, vissuto con lo stress di chi soffre la sindrome dell'"l'horror vacui" (terrore per lo spazio vuoto, per chi non mastica il latino), di solito si soprassiede alla "tentazione" di pubblicare.
La ragione sta nel fatto che una pubblicazione "anticipata e non "matura" costringe tutta la filiera di presentazione ad essere acerba e priva della completezza di informazione che, normalmente, si possiede quando ci si siede a scrivere per presentare una nuova serie.
Detto questo, non come "excusatio non Petita", ma come semplice premessa ad un discorso che si vorrebbe piu' "corposo", entriamo nel merito.
Abbiamo già visto come, a Roma, alla fine degli anni '50, per ragioni che non sappiamo definire, a fronte di un retroterra editoriale relativo alle figurine, praticamente inesistente, all'improvviso ecco sorgere dalle ceneri del nulla, come una araba fenice molto atipica, una serie di case editrici.
Queste erano di assoluto spessore, non certo dei "Portonari" (a Roma si chiamano "portonari", in genere i venditori di scarpe, vestiti o prodotti di elettronica o ottica, che “operano” da dentro gli androni dei palazzi delle vie attorno a San Giovanni (mercato di via Sannio”, da cui il termine, ovviamente molto dispregiativo, di "Portonaro").
Ricordo qui, per i meno addentro del settore, i nomi delle "Euromatic Record", della "F.I.D.A. (entrambe non solo case editrici ma ditte in grado di produrre in modo autonomo dal dolciume alla figurina e persino anche i dispenser per la distribuzione delle figurine), nonché della M.G.M. (legata al mondo del cinema) e della "Cardmaster overseas italiana" della “Master Vending”la casa editrice londinese ed anche della piccola, italianissima "Rocket".
Tra questi editori c'è anche la edizione E. Galli di Roma dove "E" puntato sta certamente per un nome proprio e "Galli" deve essere il cognome dell'editore.
2. IL PROGETTO EDITORIALE
La serie fu concepita in maniera abbastanza professionale ed in base a quanto fino ad oggi posseduto e certificato, possiamo azzardarci a dire che probabilmente non si cercò di realizzare un progetto esageratamente ampio ma certamente non minimale, come molte delle produzioni Nannina, solitamente di 80 massimo 100 figurine.
Il fatto che tra quanto sino ad oggi recuperato vi siano 13 figurine della Juventus, 12 figurine di Fiorentina, Napoli e Roma, 11 figurine del Bologna e dell’Inter, 10 figurine del Milan, farebbero pensare ad una progettualità mirata a dare maggiore completezza e rilievo solo a quelle che erano le protagoniste principali del campionato.
Tuttavia le 8 figurine del Palermo, le 6 figurine della Lazio, le 5 figurine del Padova, le 4 figurine del Bari, le 2 figurine del Lanerossi Vicenza e della Sampdoria ed un’unica figurina per Alessandria, Genoa, Spal e Udinese, porterebbero invece il ragionamento verso una progettualità più ampia e completa ma, anche, probabilmente “scalata” ovvero a mano a mano che ci si allontanava dalle squadre di vertice o di “grido”, il numero delle figurine diminuiva proporzionalmente.
Senza considerare che c'è una parentesi, molto probabilmente ampia, dedicata alla serie “B”, con probabile sola presenza della figurina della squadra schierata in campo e, con analogo soggetto, un ulteriore spazio dedicato alle rappresentative nazionali.
Sino ad ora, quanto descritto porta ad avere una serie di ben oltre 100 figurine che non pare essere il limite del progetto, che invece propendiamo ad immaginare decisamente piu' corposo, superiore alle 150 figurine ma, con buona approssimazione e per supposizione cosciente, non in grado di raggiungere, pur avvicinandosi, le 200 unità.
Questo, se un giorno confermato, farebbe di questa una delle serie cartonate (sottolineo cartonate, più corpose dedicate al calcio italiano degli anni 50
Ma questo è un argomento fatto tutto di supposizioni che, anche se ragionate, non ci consentono di dilungarci ulteriormente senza far sorridere qualcuno….
Detto questo in ragione della consistenza numerica della serie, vediamo come, a ciascuna società, il progetto abbia, con buona approssimazione, dedicato la figurina della Squadra schierata in campo, che non è una caratteristica da poco e che testimonia di una certa voglia di fare le cose "per bene".
Altro aspetto progettuale di rilievo fu la scelta di realizzare la serie in maniera fotografica, anche se, probabilmente per ragioni di contenimento dei costi, si scelse il bianco e nero e non il colore, allora ancora molto caro a livello di stampa ma improponibile a livello di fotografia e le figurine della Galli erano delle vere fotografie.
Ricordiamo ai più giovani che solo qualche ricco dell'epoca ha lasciato foto famigliari a colori visto che il mondo fotografico, allora, si muoveva tutto in bianco e nero.
Questo aspetto non è secondario perché le figurine hanno delle caratteristiche progettuali ben precise che vedremo nel prossimo capitolo.
A livello distributivo, la serie fu certamente commercializzata con le bustine o le veline e venduta nei tabacchi e nelle edicole, non si prestava alla distribuzione con i dispenser.
Va detto che consistenti e bei ritrovamenti di queste figurine si sono avuti in Piemonte ed in Sicilia il che testimonierebbe di una distribuzione non capillare ma nemmeno troppo localizzata ( e non è stato Garibaldi coi mille…).
3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Le figurine della Galli non sono stampate, sul fronte (sul retro si), ma sono stampe fotografiche ovvero il supporto era quello di una normale fotografia in bianco e nero, poi messa in stampa per il testo del retro.
La figurina, quindi non è una stampa ma è una foto stampata, una fotografia.
Il procedimento era banale, da una immagine negativa del rullino originale, esponendo una carta fotografica comune alla luce, avendo posto il negativo davanti alla sorgente luminosa si otteneva un "positivo" che poi andava fissato ecc. ecc., come da un fotografo.
Capirete che il costo di tali operazioni non era certo inferiore a quello di una stampa anche a colori...anzi....
Però dobbiamo a Galli quello che è di Galli, ovvero che le figurine sono fotografie bellissime da vedere e da toccare, come un album di foto di famiglia.
La scelta della fotografia ha imposto la "rinuncia" agli odiatissimi ed antiestetici "ritocchi" (allora Photoshop non esisteva e gli interventi di correzione erano tanto visibili quanto, a dir poco, "penosi"!).
Più di carattere tecnico che grafico è la mancanza di una cornice attorno ad ogni figurina, che si presenta così senza limiti imposti se non quello del formato.
Le foto, diciamo "familiari" normalmente, avevano una cornicetta bianca e solitamente non venivano stampate a tutto formato, per ragioni estetiche intuitivamente comprensibili, ma questo imponeva una lavorazione artigianale, ovvero l'esposizione di una foto per volta, mentre a livello di produzione quantitativa di massa era necessario procedere con una metodica più veloce, senza grandi problemi di "centraggio" dell'immagine all'interno di una cornice.
Ecco perché la realizzazione deve essere stata effettuata "incollando" le singole immagini negative delle singole figurine e poi attraverso una speciale macchina ottica andando ad imprimere l'immagine su un grande foglio fotografico, poi soggetto a stampa sul retro ed infine al taglio.
L'imprecisione del taglio ci consegna figurine con, a volte, su uno dei quattro lati, frammenti di immagini della figurina adiacente da cui si evince che non c'era altra bordura se non quella del negativo.
Il fatto che le figurine siano delle foto ha fatto sì che la qualità delle stesse, non conservate correttamente, sia, in alcuni esemplari (percentualmente, purtroppo abbastanza elevata), deteriorata; ma questo deterioramento non è quello tipico delle figurine stampate, ma quello delle fotografie, ovviamente.
Come tutte le fotografie, il supporto è liscio, di pasta bianca, molto elastico e molto resistente, pur non avendo un grande spessore.
A livello grafico le figurine sono tutte verticali ad eccezione di quelle delle formazioni schierate che sono a sviluppo orizzontale.
Fotograficamente le pose sono abbastanza frequentemente a primo piano accentuato (quindi più ravvicinate di un mezzobusto normale), ma ci sono alcune non infrequenti eccezioni dove ci troviamo di fronte a delle figurine con il calciatore in "azione" (Gratton, Montuori, Boniperti, ecc. ecc.) oppure a dei mezzibusti tradizionali.
4. I SOGGETTI
Abbiamo visto come lo stato dell'arte dei ritrovamenti sia, fino ad oggi, di soli 122 pezzi certificati e questo è un dato che si spera, con la collaborazione dei frequentatori del sito, di poter ampliare nel breve periodo.
Attualmente (ripetendoci) la ripartizione delle figurine è la seguente:
13 figurine – Juventus, Milan, Napoli;
12 figurine – Bologna, Fiorentina e Roma;
11 figurine - - Inter;
10 figurine -
8 figurine - Palermo;
6 figurine - Lazio;
5 figurine - Padova;
4 figurine - Bari;
2 figurine - Sampdoria e Lanerossi Vicenza;
1 figurina - Alessandria - Atalanta - Genoa - Spal - Udinese;
Cui aggiungere 2 figurine di squadre di serie b (Taranto e Catanzaro) e 2 figurine di rappresentative nazionali (Italia e spagna "B"
Per un totale, come detto, assolutamente provvisorio, di 122 figurine
5. IL RETRO ED I TESTI
Pur avendo un retro stampato, non troviamo una indicazione relativa alla casa editrice anche se poi annata sportiva della raccolta e i dati del calciatore sono ben riportati.
Sul retro delle squadre appare la formazione numerata partendo da sinistra il numero 1 e finendo con l'ultimo di destra accosciato col numero 11, quindi i numeri non rispondono a quelli sulla maglia del calciatore, ma sono quelli relativi alla posizione in fotografia e questo è molto importante ai fini della riconoscibilità di certi atleti.
Nei testi, oltre alle generalità del calciatore, anche il ruolo, la squadra e le squadre in cui ha militato, nonché, quando del caso, anche la presenza nelle varie nazionali.
Dati stringati ma seri, efficaci, utili.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Sono figurine abbastanza rare ed anche abbastanza ricercate, specie dagli "odiati" monotematici che hanno fatto incetta dei loro beniamini.... Lasciando al povero collezionista "seriale" grosse difficoltà di reperimento delle figurine delle grandi del calcio...
Naturalmente questo fa sì che i costi delle figurine della serie siano abbastanza sostenuti rispetto alle cartonate di pari periodo non fotografiche (Sidam Rasa E.D.I. ecc.).
Questo non significa che ci troviamo di fronte a costi improponibili, ma più semplicemente viaggiamo tra i 5 e gli 8 euro sempre che le figurine siano messe bene, il che non è facile perché le figurine fotografiche “pure”, specie nella versione in bianco e nero, soffrono facilmente di problemi di assorbimento di umidità e di esposizione al sole che le scurisce irrimediabilmente.
Comunque una raccolta di un certo interesse che richiede un impegno piuttosto costante e meticoloso se non ci si vuole arenare nelle comode ma basse acque dove "non si pesca più nulla”!!!
Buona collezione!!!!!!