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LIEBIG ITALIANA - MILANO

VOLUME VIRTUALE 1

DAL 1900 AL 1920

DA SERIE 0610 A SERIE 1108

VOLUME

PRESENTAZIONE

 

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1. PREMESSA

Questo è cronologicamente il primo articolo di presentazione non di una serie ma di un volume virtuale, teorico, fittizio non di figurine ma di serie di figurine.

Mi corre l’obbligo di ricordare che questo “frazionamento” in volumi è un frazionamento virtuale in quanto non è previsto certo dalla Lebig ed è un espediente per potersi muovere con maggiori punti di riferimento dentro un’opera così grande da risultare poco gestibile senza banali accorgimenti che prendiamo solitamente verso le nostre serie reali, quelle possedute ed analogamente anche in queste dobbiamo assumere come qualsiasi catalogatore o collezionista fa attraverso album raccoglitori.

Ecco, il volume virtuale è un insieme di album raccoglitori (anche essi virtuali) che racchiude serie di figurine Liebig suddivise secondo una determinata cronologia che può essere qui brevemente riassunta.

Volume virtuale “zero” – contiene gli album di figurine Liebig italiane pubblicate nel XIX secolo.  Poiche’ il sito presenta, in modo completo, esclusivamente le serie italiane del XX secolo, in questi album del volume “zero” saranno pubblicate tanto le serie italiane, quanto quelle estere di cui disponiamo delle immagini, che saranno quindi immagini “fornite”, secondo tempistiche di pubblicazione assolutamente occasionali e senza alcuna pretesa di completamento.

Volume virtuale “uno” – contiene 14 album di serie liebig che vanno dal periodo 1900 – 1920 da serie 610 a serie 1108;

Volume virtuale “due” – contiene 9 album (dall’album 15 all’album 23 inclusi) che vanno dal periodo 1921 – 1948 da serie 1109 a serie 1467;

Volume virtuale “tre” – contiene 7 album (dall’album 24 all’album 30 inclusi) che vanno dal periodo 1948 – 1975 da serie 1472 a serie 1871;

Volume virtuale “quattro” - contiene un solo album che raccoglie le serie del XXI secolo che vanno dal 1999 al 2002 da serie 1869 a serie 1878.

Naturalmente la presentazione di un così vasto “repertorio deve necessariamente rimanere nel generico e costituire una cornice culturale in cui inquadrare il periodo storico cui le serie fanno riferimento.


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2. IL PERIODO STORICO

E’ un bel dire… i primi anni del XX secolo sono stati anni molto particolari, iniziati con la grande esposizione universale di Parigi (il simbolo dell’expo del 1900 non era la torre Eiffel, inaugurata in occasione della precedente esposizione universale francese del 1889).

Il tema dell’expò parigina del 1900 era “Valutazione di un secolo”, un tema molto generico che dava la possibilità di valutare il futuro, dato che si valutava il nuovo secolo e non quello appena trascorso.

A livello di pubblico questa edizione si ricorda per il suo grandissimo successo di pubblico (oltre 50 milioni di visitatori), un record solo eguagliato dalla esposizione di Osaka del 1970 e la più recente esposizione universale di Shangai del 2010, quando però i mezzi di trasporto e le tempistiche di un viaggio si erano ridotte di molto così come il confort e la sicurezza.

Il primo ventennio del secolo è un ventennio pieno di entusiasmo e pieno proprio di futuro tano da essere denominato il periodo della “bell’ Epoque”.

Peccato che un inizio così volto al futuro sia poi naufragato meno di 15 anni dopo in una guerra mondiale terribile fatta di armi nuove dai lanciafiamme ai gas nervini, dagli aeroplani bombardieri ai massacri statici delle trincee e della “Grande Bertha” un mortaio terribile, prodotto dalle acciaierie Krupp che nei primi tre giorni sul fronte belga distrusse tutti e 13 i forti in ferro e cemento armato posti difesa della città di Liegi.

L’industrializzazione e i progressi scientifici furono prorompenti in questo periodo, specie quelli nel campo medico sanitario, ma passi giganteschi furono fatti anche nel campo delle comunicazioni e della fisica degli elementi.

In campo artistico fu un periodo eccezionale con la nascita o l’affermazione definitiva di movimenti e tendenze artistiche quali l’”Art Nouveau” o “Liberty” di cui fu esponente “ il secessionista ”Gustav Klimt, il “Fouvisme”, con massima espressione in Matisse, il “Cubismo”, da Cezanne a Picasso, il “Futurismo” come esponenti leader Balla e Boccioni.

Nelle figurine delle serie Liebig di questo periodo ritroveremo lo splendore di certe decorazioni proprie degli stili che la società aveva fatti, completamente, propri.

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3. LA PRODUZIONE DAL 1900 AL 1920

Le serie italiane prodotte sono, complessivamente 458 così suddivise per anno di produzione

1900 - 35

1901 - 26

1902 - 26

1903 - 32

1904 - 44

1905 - 35

1906 - 31

1907 - 40

1908 - 31

1909 - 35

1910 - 29

1911 - 23

1912 - 29

1913 - 20

914/20 - 25


Come si vede si tratta di “soli” 20 anni di cui praticamente i 5 anni del periodo bellico (14 - 20) vedono la produzione essere ridotta al lumicino e le poche serie prodotte subire problematiche di varia natura che rendono alcune serie di questo particolare quinquennio, non esclusivamente nella produzione italiana, assolutamente rarissime e dal valore non esattamente commensurabile, tanto che gli stessi catalogatori le considerano fuori quotazione e lasciano che sia il mercato a stabilirne i valori.

Le serie italiane che raggiungono elevata rarità sono la serie 1094 (rarità “R4”-la massima) e la 1105 (“R1”).

Oltre alle su nominate serie la produzione italiana è gravata dalla rarità e relativo costo anche delle serie 1088, 1089, 1098 (tutte abbondantemente sopra i mille euro).

Queste serie in ambito europeo non hanno costi particolarmente elevati ad eccezione della serie 1094 che è una serie della massima rarità sia, come detto nella versione italiana ma anche nella versione belga e tedesca, mentre, nella versione francese la rarità è decisamente inferiore essendo pur sempre una “R1”.

Queste rarità sono dovute a fattori esclusivamente accidentali indipendenti dalla volontà della casa madre e quindi evitiamo, escludendolo storicamente e categoricamente che si possa pensare che dietro certe mancanze o rarità ci sia stata la mano malevola di qualche furbo “aziendale”.

Nello specifico la serie 1094 “Grandi Navigatori” risulterebbe essere così rara perché, come è riportato da chi, evidentemente ha, in merito, informazioni documentali dirette e certificate, per effetto di bombardamenti durante la fase iniziale delle prima guerra mondiale andò a fuoco il deposito in cui erano conservate migliaia di figurine ed in particolare la serie 1094 (cat. Sanguinetti) dedicata ai grandi navigatori che era stata consegnata da pochissime ore al deposito assieme ai bozzetti originali ed alle pietre su cui la stampa cromolitografica era realizzata.

Certo detto così sembra un racconto fantasioso più che una storica realtà (di certo su Milano non piovvero bombe austriache e per il verificarsi di un bombardamento a Milano si dovranno attendere i tragici giorni della seconda guerra mondiale, quasi 30 anni dopo).

Dove era questo deposito? In Belgio, in Francia? La cosa non è per nulla chiara.

Non contesto chi ha scritto queste notizie, affermo che fatti di questa portata devono avere categoricamente una documentazione assoluta ed essere con precisione rigorosa portati alla ribalta mediante una operazione storica documentale che, alla data odierna nessuno si è sognato di fare, oppure, se qualcuno l’avesse fatto, questo prezioso lavoro è andato del tutto perduto o peggio ancora dimenticato (o forse è il sottoscritto a non conoscere certa documentazione…ci sta!).

Forse qualcuno dimentica che la storia documentata è molto più avvincente del romanzo.

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4. I CONTENUTI

Il piano editoriale Liebig compreso nel primo volume virtuale, considerandolo per argomenti trattati prevede:

  • Geografia: 93 serie (20,3 %);
  • Genti, usi e costumi: 112 serie (24,45 %);
  • Mondo animale: 24 serie (5,2 %);
  • Mondo vegetale: 23 serie (5,2 %);
  • Personaggi famosi: 22 serie (5,1 %);
  • Musica letteratura e poesia: 45 serie (9,8 %);
  • Storia: 38 serie (8,2 %);
  • Scienza e tecnica: 58 serie (12,6%);
  • Arte e architettura: 43 serie (9,3%);

si noti come le componenti siano molto coordinate tra di loro, privilegiando gli aspetti umani della categoria “Genti” e “Geografia” che da sole occupano poco meno della metà dell’intero catalogo di periodo e che devono essere considerate componenti molto affini giacchè il loro contenuto spesso è interdisciplinare nel senso che quando parliamo di geografia non parliamo di carte geografiche ma di titoli che spesso sconfinano negli usi, costumi e aspetti di vita (un esempio la serie intitolata “in Corea” oltre a figurine dedicate a monumenti  coreani riporta anche “la raccolta del riso…” che è comunque un aspetto sociale più che geografico).

Anche la parte umanistica, in questo primo ventennio del secolo ha una alta percentuale di serie considerando attigue al mondo umanistico le categorie “Musica” e “Arte e Architettura” (assieme il 20% del complessivo).

 

5. ASPETTO GRAFICO E TIPOGRAFICO
Le serie che compongono questo blocco sono, sotto questo profilo, abbastanza omogenee.

Non è questo l’aspetto in variazione che si deve considerare come importante ed in fondo il processo di variazione e di adeguamento degli aspetti grafici al periodo procede lentamente e senza scossoni, senza dare nell’occhio, eppure presente e continuo.

Delle 458 serie del periodo le verticali sono 89 per cui le orizzontali sono 370 con un rapporto di poco superiore a 4 (una verticale ogni 4 serie orizzontali) che è un valore alto quindi con una frequenza media di intervallo tra orizzontali e verticali di poco più di quattro serie, mentre la media dell’intera raccolta di Liebig italiane è di3,5.

 

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Le serie che compongono questo volume sono 458 ed il valore di queste serie (valore basico Sanguinetti 2014) è di 4.565 euro

Frazionato per annate il valore è:

1900 – 1.342 €

1901 – 417 €

1902 – 327 €

1903 – 458 €

1904 – 658 €

1905 – 469 €

1906 – 366 €

1907 – 528 €

1908 - 304

1909 – 347 € *

1910 – 279 €

1911 - 206

1912 – 420 €

1913 – 268 €

‘14/20 – 3.909

Purtroppo per stilare un totale di volume o di periodo siamo in difetto delle tre serie marcate una come “R1” (1105), una come “R2” (956 a che è una variante) e una (la famosa 1094) come “R4”, ma lo facciamo lo stesso, in fondo la prima “R2” è un variante e le altre sono due serie, che consideriamo a parte.

Ciò premesso siamo di fronte ad un totale di volume di euro 6.389 per le annate 1900 – 1913 e di 3.909 per le annate ’14-20 escludendo le due figurine “R” presenti.

Il totale complessivo è di 10.298 euro…che al netto delle tre serie malandrine sono pur sempre oltre i 6 mila euro, qualche cosa di più che non di meno, anche avendo un rivenditore come amico ed in vena di sconti speciali.

Personalmente ho adottato una metodologia che mi ha comportato un grosso risparmi, una rinuncia ed una buona soddisfazione.

Per abbattere certi costi ho evitato di acquistare la 956 a, sono sempre in tempo a farlo, dovessi vincere un gratta e vinci da 100 mila euro…, non ho preso neppure le due serie 1094 e 1105 rispettivamente “R4” e “R1”, ma neppure le serie 1088 – 1089 – 1098 risparmiando 3.500 euro e sostituendole tutte e 5 con una copia la 1094 (praticamente esiste solo quella) e con la versione belga delle altre spendendo 420 euro complessivamente.

Ora, a livello di valore medio di serie di questo volume siamo a 10.298 diviso 458 serie anzi 456 serie (le due “R” le scorporiamo anche dal totale delle serie) saliamo a 22,5 euro a serie che poi con gli sconti da applicare alle quotazioni ufficiali siamo attorno ai 13 – 14 euro a serie…un dato quasi doppio rispetto a quello delle serie del secondo volume.

Buona collezione!!!

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