TAVER MATIC – TORINO
SERIE
“ IL CALCIO ITALIANO 1965-66 “
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. PREMESSSA
Eccoci di fronte ad una delle serie storiche delle cartonate!
Dopo la pausa che era iniziata alla fine del 1963 con la pubblicazione della serie “a doppia firma” in coabitazione con la neonata S.T.E.F., ecco che la Taver Matic si ripresenta al grande pubblico delle cartonate con una serie basilare e innovativa che prosegue (e sarà questa la settima edizione) il ben noto progetto rappresentato dalle serie de “il calcio italiano che, partito nel 1959 con la Sidam, concluderà il suo ciclo nel 1966-67 con l’ultima emissione di casa Taver Matic.
È una serie importantissima, un cardine delle cartonate, sia per il quoziente storico che si porta con sé, sia per il rinnovamento che in questa serie è decisamente importante e visivamente di ampio e profondo impatto.
2. IL PROGETTO
La progenie de “il calcio italiano” impone un progetto ambizioso e spinto al massimo livello di completezza ed attendibilità.
La Taver Matic imposta la serie sulla base di circa 200 figurine.
Ho detto circa perché sinora, sentito il contributo dei maggiori collezionisti italiani in materia, ne sono state censite 199 e penso che ne manchi ancora una, sfuggita forse alla ricerca, per completare la serie, ma, ovviamente, questo non è detto.
Per la prima volta un progetto de “il calcio italiano” prende, finalmente, in considerazione la serie “B” attraverso delle figurine con doppio calciatore, sullo stile Panini, tanto per capirci, a lettura orizzontale.
Tutte le 18 squadre di serie “A” sono rappresentate.
Vediamo la distribuzione delle figurine:
- 10 figurine – Atalanta – Inter – Juventus - Torino;
- 09 figurine – Fiorentina – Foggia – Milan – Roma
- 08 figurine – Cagliari – Lanerossi Vicenza – Lazio;
- 07 figurine – Bologna – Brescia – Sampdoria
- 06 figurine – Catania - Napoli – Varese
- 05 figurine - Spal;
- 55 figurine per la serie “B” in rappresentanza di 18 società
In questa suddivisione non troviamo particolari sbilanciamenti se non forse il Milan un po’ penalizzato con sole 9 figurine e, forse un po’ più penalizzato, il Bologna - società forte ed in un periodo di grande risonanza nazionale per via dello scudetto vinto da poco allo spareggio con l’Inter - , con sole 7 figurine.
Anche l’ultima posizione in graduatoria della Spal non fa meraviglia e va letta nell’ottica del prosieguo ostracistico della società di Ferrara verso iniziative intraprese a scopo di lucro… con i calciatori di altri… battaglia per i diritti di immagine già iniziata da Paolo Mazza (il vulcanico presidente spallino) nel 60-61 con la Sidam e poi proseguita per altri 6 anni anche contro altre case editrici produttrici di serie a soggetto calcistico.
3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Un’altra importante innovazione, per la prima volta presente sulle cartonate, è rappresentata dalla presenza dello stemma della società sul fronte della figurina, posizionato in un angolo (non necessariamente lo stesso per tutte le società e per tutte le figurine, anche nell’ambito della stessa squadra.
Questo particolare da un tocco di ulteriore movimento a tutta la serie che si vivifica molto grazie a questo nuovo ritrovato grafico.
Chiamando gli angoli secondo la regola dei quadranti dell’orologio (1° quadrante da ore 12 ad ore 3, secondo quadrante da ore 3 ad ore 6, 3° quadrante da ore 6 ad ore 9 ed infine 4° quadrante da ore 9 ad ore 12) vediamo la distribuzione delle figurine in base alla presenza dello stemma di squadra su uno dei quadranti:
quadrante 2 e quadrante 4 nessuna figurina, quadrante 1: 99 figurine e quadrante 3: 40 figurine.
Le 55 figurine di serie “B” avevano anch’esse lo stemma ma posto in posizione centrale, tra i due giocatori.
Un’altra importante novità era sul retro che in queste figurine subisce uno stravolgimento della impostazione classica, ancora di stampo Sidam.
La novità consiste nell’aver posto nell’angolo alto a destra, dove una volta c’era il fantomatico pallone, la scritta “anno 65-66” e subito sotto “serie A” oppure “serie B” a seconda che la figurina fosse di serie “A” oppure di serie “B”.
Questa novità certifica quindi l’appartenenza di una figurina a questa serie, stante che, l’anno successivo, molte figurine saranno identiche a quelle dell’anno precedente, a meno proprio di questa scritta che nella edizione 66-67 mancherà del tutto.
Poi, nella ampia parte bassa del retro di ogni figurina, separata da quanto c’era sopra da una riga, ritroviamo la zona dedicata alla casa editrice dove compare un pallone (moderno a pentagoni bianchi intervallati da un pentagono nero.
Il supporto di cartone è di un buon cartoncino chiaro, raffinato ma non spessissimo visto che il peso di ogni figurina s’aggira mediamente tra i 2,5 ed i 2,10 grammi, quindi un peso assolutamente standard (tendente al livello basso) per una cartonata tipo Sidam.
Le immagini dei calciatori sono tutte a sviluppo verticale, nessuna esclusa.
Risultano invece a sviluppo orizzontale quelle dedicate alla serie “B”.
L’immagine di ogni figurina è totalmente fotografica e a me pare senza alcun ritocco di sorta o maglie posticce.
Finalmente si comincia a fare sul serio, come aveva dettato la splendida serie dei 100 della S.T.E.F. del 64-65, secondo me anche sotto l’influsso della Panini di Modena che (vedere presentazione della serie dei 100) aveva proposto nelle sue figurine molte pose praticamente identiche a quelle della serie dei 100.
La qualità di stampa è ottima anche se non così bella come nella serie stef dei 100 che aveva rappresentato un vero e proprio apice.
Manca la lucentezza dell’immagine e quindi un trattamento fondamentale che le figurine non avevano subito, quello della patinatura e lucidatura.
Praticamente quasi nulli i fenomeni di disallineamento di cliche, mentre ogni tanto si nota qualche figurina tagliata in maniera non centrata, ma sono quantità in percentuale praticamente bassissima ed ampiamente fisiologici per una serie di grande distribuzione.
Anche in questo la serie in esame è una serie di rilevanza.
5. IL RETRO E I TESTI
Detto il più riguardo al retro delle figurine di questa serie in fase di analisi delle novità, ovvero riguardo l’anno di riferimento, scritto in chiaro alla destra in alto della figurina e della comparsa di una nuova grafica per il pallone, un classico da Sidam in poi, resta solo da affrontare il discorso legato ai testi.
In questo caso sarebbe più opportuno parlare di dati anagrafico-tecnici, perché la linea dei testi descrittivi era già finita da un pezzo, con la seconda serie Sidam, per la precisione, la 60-61.
I dati riferiti al calciatore sono praticamente gli stessi utilizzati dalla Stef nelle sue emissioni del 64-65 e non hanno nessuna differenza “formale” da questi.
Sono ovviamente aggiornati, ma graficamente e concettualmente sono gli stessi.
6. QUALCHE ASPETTO CRITICO
Il voler finalmente uscire dalla sclerotizzazione del sistema bloccato sul canone Sidam è il principale merito di questa serie innovativa che sa cogliere la ventata di novità, imposta con la serie dei 100 dalla morente S.T.E.F., e la trasforma in maniera definitiva.
Sarà questo l’ultimo schema grafico del “calcio italiano”, visto che per la successiva stagione, la 66-67, che sarà anche l’ultima, l’impianto grafico non subirà alcun cambiamento rilevante.
Il grande appunto da farsi a questa serie è il numero di figurine che la compongono, sole 200 di cui 55 dedicate alla serie “B” fanno di questa serie una delle serie meno complete tra quelle della famiglia de “il calcio italiano” con sole 144 figurine per 18 squadre.
Ben diverso se la serie fosse stata concepita su un numero di 260 pezzi di cui 200 per la serie “A” e 60 per la serie “B”.
Altro grave difetto, tra l’altro incomprensibile è la mancanza delle figurine dedicate alle formazioni che non ritroveremo piu’, nemmeno nella edizione del 66-67, lasciando alle ultime stef della serie dei 100 il titolo di ultime figurine cartonate con la effige del team schierato.
Un vero peccato, una occasione persa.
Questo però ci fa recuperare un calciatore per squadra, almeno rispetto alle più recenti produzioni della linea de “il calcio italiano” ma è una magra consolazione.
Gli errori che sono solitamente presenti nelle cartonate qui sono praticamente assenti, finalmente Nielsen è Nielsen e Furlanis è Furlanis, però la figurina di Gambino reca l’effige di Micheli e viceversa.
Non mi risultano essere presenti altri errori, per cui possiamo dire che è quasi un percorso netto!
7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Prendere in considerazione di collezionare le Taver Matic 65-66 è quasi un obbligo per chi è entrato a suo tempo nel mondo delle cartonate del calcio attraverso la porta principale delle raccolte Sidam.
In fondo, tra la figurina acquerellata di Pavinato della Sidam 1959-60 e quella bella fotografica dello stesso calciatore, sempre con la stessa maglietta addosso, in versione Taver Matic 65-66 sono passati solo 6 anni non cento!
Ed il percorso è collezionabile davanti a noi.
La serie non è immensa e non è dimenticata nel mondo di allora.
Costantemente riemergono, dall’oblio degli anni, pezzi o piccoli lotti che lasciano anonimi cassetti o gonfie ed umide cassapanche dimenticate in cantina o in soffitta per andare a ricongiungersi alle sorelle superstiti all’interno di un bel raccoglitore di un intelligente collezionista.
I prezzi sono abbordabili e nella media delle altre cartonate, anche se qualche pezzo di non facile reperibilità c’è.
Ma non c’è nessun pezzo introvabile e ritengo che la serie possa essere completata con un po’ di pazienza, sapendo, e questo è importante esattamente quante sono queste figurine non numerate che fino a ieri molti collezionisti mettevano nella loro collezione senza sapere quante esse fossero e quante ne mancassero a completare la collezione.
In parte, ritengo, che la determinazione e la pubblicazione di elenchi relativi sia a questa, sia anche ad altre serie, realizzati in modo serio ed attendibile, quali quelli proposti da questo sito, nonché la loro continua evoluzione, faccia e farà si che, esistendo una certezza sull’editato e quindi un dato certo per il collezionista all’inizio della raccolta, questa possa essere affrontata con maggiore slancio e sulla base di dati certi.
Queste certezze, che il nostro sito contribuisce a fornire attraverso un lavoro costante e meticoloso di raffronto dei dati e ricerca, non possono che essere un elemento che invogli ad iniziare la raccolta di una serie di cui si sa qual ’è la composizione numerica e di dettaglio.
Riguardo ai prezzi queste figurine costano, prese singolarmente e se in piu’ che buone condizioni, una media di 3 -3,5 euro ma possono anche trovarsi in piccoli lotti a prezzi inferiori che spesso conviene comperare anche se dentro c’è qualche pezzo un po’ troppo vissuto o qualche cosa di già posseduto.
Da quando il sito ha iniziato a monitorare i prezzi delle figurine, ovvero da 2012, la quotazione di queste figurine è rimasta pressoché stabile nel tempo.
Indubbio che qualche pezzo un po’ più raro o che non si vede spesso nei mercati possa raggiungere costi un po’ più alti nelle aste di eBay, ma sono fenomeni piuttosto rari e assolutamente comuni un po’ a tutte le serie di figurine, cartonate o no che siano.
L’album, contrariamente a quanto scritto sul retro delle figurine non esisteva e quindi non ha un prezzo, ovviamente.
Una raccolta completa (anche se questo è un discorso quasi impossibile da trovare, personalmente, non la venderei a meno di 900-1.000 euro, perché dietro ad una serie completa c’è un lavoro di ricerca e di acquisizione frazionata che comporta costi elevatissimi e chi cede una serie completa li ha certamente dovuti subire.
Questo non significa che possano essere anche trovate serie complete a meno di quanto sopra scritto, ma anche a ben di più.
Resta il fatto che in tanti anni una serie completa di queste Taver Matic non l’ho mai vista, nemmeno all’interno della mia collezione personale… Purtroppo.
Buona collezione!!!!!