TAVER MATIC – TORINO
SERIE
" LE ARMI "
EDIZIONE DEL 1963 - EDIZIONE DEL 1965
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. CENNI STORICI
Quando la Taver Matic, nel 1962 assume il posto lasciato vacante dalla SIDAM, dalle cui ceneri, come un'Araba Fenice, era rinata sotto "mentite spoglie", oltre alla problematica della prosecuzione della serie "il calcio italiano" nella sua quarta versione, si trova a dover gestire anche una serie solo di recente editata dalla SIDAM, che tuttavia, per le vicende societarie di quest'ultima era rimasta poco tempo nei dispenser a fronte invece di una discreta potenzialità di vendita, mostrata sin da subito.
Inoltre la produzione SIDAM, precisa nelle figurine (ricordo che erano di produzione a livello ideazione realizzazione della ILMA di Torino), non lo era stata con l’album, una brutta copia, per di più inadatta a figurine a sviluppo orizzontale di un album realizzato per la serie de "il calcio italiano 61-62).
Per entrambe le ragioni sopra addotte, la Taver Matic decise di riproporre la serie "Armi" della SIDAM chiamandola "Le Armi" e stampandola su cartoncino leggero e distribuendola non piu' in dispenser ma attraverso il sistema delle bustine in edicola.
L'album fu elaborato secondo il classico schema SIDAM degli album didattici rendendolo piacevole e ben fatto e di cui parleremo nell'apposito spazio.
Alle figurine si aggiunse solamente la variante editoriale propria della Taver Matic in sostituzione di quella della SIDAM.
Le figurine "le armi" che quelle della serie "le grandi raccolte - le armi", editate rispettivamente nel 1962-63 e nel 1965 sono assolutamente identiche per formato, cartoncino ed immagini.
2. QUALITÀ DELLA STAMPA
Le figurine stampate dalla Taver Matic risulteranno in maniera chiaramente apprezzabile, più delicate e più luminose, meno cupe come tono di base, rispetto alla serie targata SIDAM.
I fenomeni di disallineamento dei cliche’ di zinco permane, ma la percentuale di figurine affette da tale problema in questa serie sembra essere abbastanza ridotta, anche per l'affinamento tecnico intervenuto nel frattempo (soprattutto nella serie del 1965).
Riguardo alle problematiche di centraggio dell’immagine all’interno del cartoncino, si registrano i problemi tipici, con una frequenza di errore abbastanza limitata e con errori praticamente mai di grande entità.
Nel complesso il giudizio sulla stampa è ottimo!
3. I SOGGETTI
Riguardo i soggetti si riporta integralmente quanto scritto per la serie "Armi" della SIDAM essendo i soggetti assolutamente identici.
"Graficamente, in ogni figurina, sulla parte frontale sono riportati in un cartiglio colorato che si può trovare alternativamente in ciascuno dei quattro angoli di ogni figurina, numero e intestazione della stessa.
Gli sceneggiatori della SIDAM si trovarono di fronte a questo dilemma: - “come trovare 100 armi da rappresentare su tavole a colori”.
Non era un obiettivo facile da cogliere, ma secondo me è stato raggiunto senza scadute od esagerazioni.
Certamente lo sforzo maggiore è stato fatto nell’individuare, nel corso della storia, armi che non fossero sempre riedizioni di armi precedenti, insomma dal gladio allo spadone dei lanzichenecchi, sempre di una spada si trattava!
Buona la genesi iniziale dalla prima arma (il sasso) alla fionda di David, proseguendo attraverso armi greche ed assiro-babilonesi.
Quasi mille anni di storia dominati dal predominio militare romano sono riassunti in 7 figurine, ivi compresa quella dedicata ai gladiatori romani, non quanto essi stessi un’arma, ovviamente ma in quanto dotati di armi particolari, come elmo (arma difensiva) o rete (arma offensiva), dimenticando purtroppo di citare l’arma a cui i gladiatori dovevano il loro stesso nome, ovvero il gladio, la corta spada romana, caratteristica della forza militare romana al pari della tattica e della strategia sui campi di battaglia, la vera arma vincente dell’esercito romano oltre al valore ed alla organizzazione logistica ed alla rigida disciplina!
La figurina 24 è dedicata ad un’arma medioevale mentre la 23 ed alcune seguenti, sino alla 29 (le navi romane dotate di rostro) ci riportano indietro nel tempo!!! (e la consecutio temporum?????Dove la mettiamo?).
A parte i razzi cinesi, dobbiamo arrivare alla figurina 40 per vedere la prima arma da fuoco: il cannone primitivo, che secondo me era più giusto ambientare in Cina, visto che è storia risaputa che il primo cannone rifatto in Italia fu fatto dai cittadini di Osimo (cittadina delle Marche) i quali lo fecero in maniera maccheronica, utilizzando anziché un corpo in metallo, un bel troco d’albero scavato, col risultato che il cannone non sparò nessun colpo ma in compenso esplose, facendo strage degli sprovveduti “artiglieri osimani!
La leggenda narra che di fronte al macello provocato dall’esplosione del cannone, uno dei sopravvissuti esclamò estasiato:-“ aho se ha fatto tutto stò macello qui, pensa te che sfracello deve avè fatto laggiù!!!”
Poi l’escalation delle varie armi da fuoco, mentre la prima “arma” aerea è in figurina57, il pallone aerostatico.
Nel campo delle armi navali, dopo la citata nave romana con rostri, troviamo a figurina 56 “l’artiglieria da marina” che non so bene cosa sia, forse volevano dire artiglieria navale o artiglieria imbarcata!
La successiva arma navale è la torretta con cannoni, tipica delle corazzate e poi mine navali e sottomarino.
La rassegna si chiude con la bomba atomica ed i razzi, che saranno le armi che alla fin fine consentiranno al mondo di vivere anni senza guerre mondiali, visto il loro potere distruttivo micidiale e la loro disponibilità un po’ a tutte le parti eventualmente belligeranti.
In questa serie, più che in altre i soggetti sono in movimento dagli aerei a carri armati, dai cavalli rampanti al cocchio del faraone.
Devo dire che le figurine, fatte per bambini, mettono più in risalto la tragicità delle armi che la loro spettacolarizzazione e questo, magari non voluto, è, in ogni caso, un gran bel risultato educativo."
4. I COLORI
Analogamente al precedente capitolo si riporta, in maniera integrale quanto scritto in proposito riguardo alla serie SIDAM "Armi" essendo l'aspetto cromatico assolutamente identico.
"Come accennato per altre raccolte didattiche basate su bozzetti originali realizzati ad acquerello, prodotte dalla SIDAM, ha comportato la possibilità di scelte cromatiche autonome, quindi più bilanciabili, quando non bilanciate, rispetto alle serie di tipo fotografico.
La serie è molto varia e molo colorata con grandi varietà di tonalità.
Tuttavia non risulta “squillante” sotto il profilo grafico proprio perché’ la colorazione ad acquerello è una colorazione trasparente, ad acqua, appunto per cui i colori risultano smorzati.
Al pari delle serie ilma (ecco un altro motivo che avvalora la mia tesi sopra esposta), la colorazione complessiva appare con leggera predominanza dei toni bruni, quasi patinata o velinata, quindi un po' cupa.
Ma questa è una caratteristica, ovviamente, non certo un difetto. "
5. I TESTI
L’impostazione del retro è assolutamente identica a quella SIDAM.
I testi compaiono in uno spazio centrale molto capiente ricavato tra le intestazioni in testa di figurina (titolo a sinistra e numero a destra) e quelle a piè di figurina (la classica iscrizione SIDAM su due righe)
Lo spazio disponile risulta essere molto ampio e si presterebbe a testi molto elaborati, cosa che però non è.
Questi sono decisamente minimalisti, anche se esaustivi e, francamente, mi sarei aspettato qualche cosa di piu’ sviluppato ed organico.
I testi erano riportati anche sull’album, così da non perdere il valore didattico della serie anche quando incollata sul supporto predisposto per tale scopo.
Nel complesso i testi sono forse la parte meno esaltante di questa bella serie!
Rispetto alla serie SIDAM questa riporta in piè di figurina il testo: “richiedete l'album ai rivenditori - Taver Matic - via Lamarmora, 14 - Torino - tel. 519.410
6. QUALCHE CRITICA
Lo sviluppo delle armi create dall’uomo, prima per cacciare, poi per sopravvivere ed infine per offendere è, come detto, ben sviluppato. Negativo il non sempre coerente rispetto dello sviluppo storico temporale su cui la serie si basa. Qualche scivolata c’è ed è evidente, tuttavia l’impianto di “sviluppo storico” delle armi è ampiamente rispettato.
La serie non soffre di altre “criticità degne di nota.
7. COLLEZIONABILITA'
La serie è bella e può dare ampie soddisfazioni.
Collezionarla non è complicato anche se non semplice e veloce.
Questo fatto rende quindi al collezionista due “servigi”, uno nel permettergli di terminare la serie con la soddisfazione che questo da sempre e l’altro nel non essere proprio un gioco da ragazzi il riuscire a completarla.
Siccome la soddisfazione c’è sempre ed il lavoro necessario è molto, la soddisfazione che ne deriva sarà senz’altro molto alta.
Particolare attenzione deve essere fatta nel non confondere queste figurine con quelle della SIDAM.
Rammento che, a fronte di una parte frontale identica, le Taver Matic sono immediatamente riconoscibili perché' decisamente piu' leggere delle SIDAM e poi sul retro ogni figurina riporta in chiaro la parte editoriale propria di ciascuna casa editrice/distributrice.
Come per la serie SIDAM, la reperibilità delle figurine non è elevata, anzi è inferiore alle figurine della serie SIDAM e spesso capita di trovarne piu’ in stock medio piccoli che in singoli esemplari.
Nei mercatini, nelle fiere a miglior prezzo, dai rivenditori professionali a costi leggermente maggiori.
Resta sempre e ban dove l’offerta è spesso presente.
Il costo medio di una figurina va dagli 0,80 cents ad 1,5 – 2 euro.
Possono essere proposte serie complete il cui presso, secondo me non può superare i 120-140 euro senza incontrare grandi difficoltà di piazzamento.
Va ricordato che il venditore eBay, spesso deve considerare anche le commissioni eBay che devono essere detratte dal valore di vendita e che è giusto ed opportuno che i compratori consideri.
Attenzione, acquistando su eBay, ad accertarsi prima che si tratti di SIDAM e non di Taver Matic che, frontalmente, non sono riconoscibili.
Riguardo all'album rimando alla apposita pagina di presentazione.
Buona collezione !!!!!!