SUN CHEWINGUM – FIRENZE
SERIE
“ CICLISTI “
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI
La piccola casa editrice fiorentina, che aveva predisposto la serie calciatori della stagione sportiva 60-61, nello steso anno non vuole risparmiarsi ed attendere gli esiti editoriali della serie calciatori e predispone una serie di figurine dedicate al secondo sport nazionale per popolarità e praticanti, ovvero il ciclismo.
La serie nasce quindi in contemporanea con la serie dedicata al calcio.
Con tale proposta la casa fiorentina si pone certamente alla pari con le maggiori editrici del settore che avevano sede a Torino la Sidam e a Milano la E.D.I. e le sfida sul terreno della qualità e della innovazione.
La serie dei ciclisti della Sunchewingum è numericamente alla stessa portata delle serie della Sidam e della E.D.I. (100 figurine) ma è nettamente superiore, per qualità fotografica e realistica delle immagini, alla serie già citate della concorrenza.
Tuttavia è una serie che non ha i crismi della unicità, sia nel progetto sia nella realizzazione sia nei dettagli tipografici, come vedremo in seguito.
Una serie che potremmo quindi definire standard, secondo dettagli codificabili e che invece dobbiamo definire assolutamente fuori da ogni standard perché è senza dubbi la più bella delle serie dedicate al ciclismo del mondo delle cartonate da dispenser ed una delle più belle serie in assoluto tra le sportive e le didattiche.
Il fascino di questa serie non è quindi nel “misurabile”, nel “classificabile”, ma in quella componente magica ed imponderabile che solo poche e magiche serie hanno (F.I.D.A. “Fantascienza”, Lavazza ”Campioni dello sport”, E.D.I. “Calciocampioni” e Sunchewingum “Calciatori”) e che è di natura inspiegabile, un fascino irresistibile che ti fa innamorare di loro e da cui non puoi staccarti mai più!
Vallo a spiegare il fascino ……???
2. IL PROGETTO
Il progetto degli uomini della Sunchewingum era quello di creare una serie per distributori automatici, dedicata al ciclismo, regalando al collezionista una istantanea del mondo del ciclismo attivo e in attività, privando cioè la serie di campioni o campionissimi del passato recente e remoto.
Non certo una mancanza di rispetto verso i vecchi campioni del pedale, semplicemente il desiderio di riportare, del ciclismo, l’attualità e non la storia.
Certamente questa scelta progettuale di fondo privava la serie di “pezzi” da novanta come Coppi, Bartali ecc., ma le restituiva freschezza ed attualità che possiamo ritrovare esclusivamente in questa serie.
Tutti i progetti precedenti e successivi (Sidam – E.D.I. – Nannina – Philco – So.Di.M.A. ecc.), raccontano una storia del presente e del passato, solo le Sunchewingum narrano esclusivamente del presente!
Il numero delle figurine, da progetto, era di 100 esemplari anche se ne furono realizzati solamente 91, visto che non esistono, alla data odierna, elementi che facciano pensare all’esistenza delle 9 figurine che renderebbero il progetto pienamente compiuto.
Assolutamente ignote sono le cause che hanno portato la serie ad essere e rimanere incompiuta.
Per ragioni di opportunità non voglio, comunque, chiudere alla possibilità di qualche ritrovamento oltre le 91 figurine certe, ma darei quasi per definitivo questo assunto.
La serie doveva avere anche la caratteristica progettuale di non essere numerata, caratteristica unica, condivisa con la serie ciclisti della Philco e della Nannina 1960, mentre tutte le altre serie sono numerate.
Peraltro questa caratteristica è rilevabile anche dalla serie dedicata ai Calciatori della medesima casa editrice.
La serie doveva essere realistica e quindi fotografica, senza acquerellismi più o meno evidenti.
Il ritocco delle immagini fotografiche doveva essere minimo e non alterare assolutamente l’aspetto di istantanea a colori (come si diceva col gergo tecnico di allora!).
La serie era priva, progettualmente, di un album raccoglitore, in perfetta analogia con la raccolta di Calciatori.
3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Le figurine hanno dimensione cm 6,5 x 9,4 e sono identiche per formato alle Sunchewingum del Calcio.
Ciascuna figurina al peso fa segnare gr. 2,05 circa per cui dal peso la qualità del cartoncino di supporto dovrebbe essere di qualità media, mentre in realtà è di più che ottima qualità (la qualità non è esclusivamente peso, ovvero materiale, ma anche qualità del materiale impiegato).
Il cartoncino si presenta come mescola di colore chiaro paglierino e la figurina è decisamente più sottile rispetto alle Sidam o alle E.D.I., pur mantenendo una invidiabile rigidità e tenuta agli angoli.
Certamente questa tenuta complessiva è dovuta ai collanti della mescola ed alla inchiostratura e lucidatura che fungono da supporto rinforzante la struttura portante conferendole un ulteriore successivo “strato”.
La ottima qualità del cartoncino è testimoniata non solo dai dati ma soprattutto dalla qualità del materiale pervenuto sino ad oggi, che si presenta con una elevatissima percentuale di figurine in ottimo stato di conservazione ed in gran parte immuni dai danni più classici del maneggiamento e del tempo, quali pieghe, speluccamenti, erosione degli spigoli, perdita di colore ecc. ecc.
Esteticamente la figurina si presenta in modo standard con bordi bianche sui quattro lati con il bordo inferiore più ”alto” per contenere la scritta riportante il cognome dell’atleta. Nulla di nuovo sotto il sole!
Quello che fa però la differenza con altre serie è che le scelte delle immagini sono ponderate e sempre significative tanto da rendere perfettamente quel mondo del ciclismo, tanto diverso dal mondo del calcio, e così legato ai dettagli quali le maglie e le biciclette, ma anche l’azione su strada del campione, intento ad affrontare una curva o nel pieno dello sforzo di una volata!
Se le Sidam erano riuscite a rendere abbastanza bene l’atmosfera del ciclismo, al contrario della serie E.D.I., troppo statica su esagerati primi piani dei corridori, le “Sun” ciclismo, essendo prive di quell’ aria metafisica delle Sidam, dovuta alla integrale colorazione acquerellata con cui erano realizzate, restituisce al collezionista l’immagine di una giornata al giro o alla Milano - San Remo o al Tour de France, con colori veri, sgargianti di immagini statiche ed in movimento!
4. I SOGGETTI
La serie ha, per soggetti, ovviamente i ciclisti.
Per le ragioni precedentemente citate, non compaiono in raccolta campioni del calibro di Schotte, Coppi, Bartali, Guerra, Kint, Pellissier, Scherens, Schulte, Valetti, Magni, Girardengo ecc. ecc., insomma il gotha del passato mondiale.
È quindi un panorama sul ciclismo professionistico, aperto un po’ a tutte le specialità (strada, inseguimento, velocità ciclocross ecc.) e riferito alla stretta attualità.
Certamente una scelta difficile e particolare che fa di questa serie, pur mozza di qualche esemplare, sembrerebbe mai prodotto (ma le nove mancanti non è detto che siano per forza inesistenti), quella che ci offre, ora come allora, il panorama tra i più completi del ciclismo in attività.
Complessivamente la serie risulta essere, per numero di figurine effettivamente editate, la serie di minor volume tra le cartonate che verranno prese in considerazione da questo sito.
Difatti lasciando perdere la serie della Philco che è, numericamente, di un altro pianeta, seguono a ruota le Lavazza (oltre 100 figurine) e poi le serie Sidam, So.Di.M.A., E.D.I. e Nannina, tutte di 100 figurine, con quest’ultima però riportante solo 50 atleti.
L’elenco dei ciclisti immortalati nella serie non sembra escludere campioni particolarmente affermati, forse potrebbe essere segnalata la mancanza delle figurine di Massignan, di Ciancola, di Balmamion di Mazzacurati, di Gaiardoni, di Poulidor ed Altig e, (anche se erano giovanissimi ed ancora signori nessuno) tutti corridori che all’epoca godevano di una certa fama, ma insomma, vista la consistenza numerica piuttosto bassa della serie, non si poteva pretendere di più.
A livello di rappresentazione alcune figurine sono di tipo “mezzobusto” ed altre di tipo “in azione” dove quest’ultimo “concetto” sta a significare che il corridore non compare col solo mezzobusto ma con la bicicletta, sia che sia appiedato sia che sia nel pieno di una azione di corsa.
Le 91 figurine possono essere così classificate, 41 in azione e le restanti 50 a mezzo busto, testimoniando così la assoluta ponderazione dei soggetti, quasi equamente divisi tra le due forme d’immagine.
Anche nei mezzibusti c’è una certa quantità di dettagli che ricollegano alla attività ciclistica del soggetto, come le maglie o i cappellini, in modo che la figura non sia solo un volto ma porti con sé oltre alla effigie propria anche un po’ di colori e peculiarità del mondo del ciclismo.
La diffusione di una tipologia di posa è assolutamente casuale rispetto all’altra, anche in considerazione che, non essendo la serie numerata, era possibile raccoglierla non solo alfabeticamente, ma per squadra di appartenenza o per nazionalità.
In merito a quest’ultima caratteristica dei soggetti va segnalato che su 91 ben 62 corridori sono di nazionalità italiana mentre gli “stranieri” risultano essere “solo” 29 (un terzo circa).
Un piccolo peccato di nazionalismo, un assecondare il tifoso/cliente nostrano, il nostro dominio in campo ciclistico? Forse le prime due sono più probabili, ma in fondo la questione è quasi di lana caprina!
A livello di immagini, ci sono diverse di esse che sono state certamente prese in una unica occasione.
A parte quelle con il cielo azzurro e nuvoletta romantica vedo tre grandi sedi di ripresa, a Firenze, a Milano e forse a San Remo (si vedono chiaramente le palme).
Lo si distingue abbastanza chiaramente da molti particolari dello sfondo, specie dei palazzi alcuni dei quali mi sembra addirittura riconoscibili (il Duomo di Milano – Sorgeloos) o la Galleria di Milano, ma anche Piazza della Repubblica a Firenze), e le Palme di San Remo…. O, magari è solo una mia errata suggestione.
L'immagine della figurina di Messina ci mostra sullo sfondo una delle guglie del Duomo di Milano mentre nella figurina di destra le palme sullo sfondo sono quelle di Viareggio della tappa a cronometro Viareggio-Viareggio del Giro dìItalia del 1958
In effetti alcune cose le avevo centrate, ma sulle “palme di San Remo” avevo proprio preso una bella cantonata. Intanto non dimostrandomi un buon osservatore perché a San Remo si arriva stanchi e disfatti, mentre i corridori sono ripresi e sembrano ad una partenza, freschi e riposati e non ad un arrivo.
In realtà il grosso delle immagini della serie sono state scattate durante il giro d’Italia del 1958 nei giorni 26 e 27 di maggio in occasione di due tappe la “Viareggio – Viareggio” a cronometro individuale (le palme sono quelle di Viareggio) e la succesiva “Firenze – Viterbo con partenza da Piazza della Repubblica.
Poichè siamo venuti in possesso di alcune delle fotografir originali che la Sunchewingum utilizzò per la realizzazione delle figurine della serie, abbiamo creato una apposito spazio in cui renderle visionabili e commentabili, pur non essendo delle figurine.
L'entrare all'interno di una raccolta costituisce sempre un momento di grande approfondimento e di miglioramento della conoscenza storica del nostro mondo e quindi lo ritengo interessantissimo e invito chiunque voglia ad andare ad ammirarle, tanto sono sempre comprese all'interno del "contenitore Sunchewuingum - Ciclismo"
5. IL RETRO
Rispetto alla serie dedicata ai calciatori, questa dei ciclisti è una serie marcata “sun chewingum – s.r.l. Via ponte alle mosse 186 Firenze” per cui non possono esserci quei dubbi di paternità che hanno invece assillato molti collezionisti riguardo all’anonima serie dei calciatori del campionato 1960-61, famosa e spesso ricordata come “la serie con il concorso dei semicerchi rossi sugli spigoli del retro”, piuttosto che come Sunchewingum.
Qui il retro appare minimalista per impostazione:
In testa cognome e nome del ciclista, a seguire dati anagrafici e sportivi che ripercorrono la carriera ed in gran parte delle figurine l’indicazione del gruppo sportivo di appartenenza.
I dati di carriera presenti sono abbastanza dettagliati e precisi ed aggiornati, in alcuni casi al 1960, anno di pubblicazione della serie.
A volte, specie per i non italiani, mancano o sono appena abbozzati i dati anagrafici.
Si notano figurine “piene” all’inverosimile ed altre con il retro semi vuoto, questo però non solo per le maggiori o minori vittorie di un ciclista piuttosto che di un altro, ma in ragione della mancanza di una volontà, realmente perpetrata, di dare alla componente testuale del retro una valenza piuttosto omogenea.
Ma insomma questo non è un difetto, semmai una leggerezza.
Altra piccola leggerezza la si può riscontrare relativamente alle iscrizioni sul frontale che non sono realizzate in maniera omogenea (vedi sopra) visto che in alcuni casi troviamo il solo cognome dell’atleta, in altri casi in esteso anche il nome.
Ci sono poi alcune figurine che riportano un cognome scritto in un modo sul fronte ed in maniera diversa sul retro, cito così al volo i casi di Brankaert, sul retro Brankart e Vannitzen sul fronte e Vannisten sul retro, ma insomma ci possiamo anche stare…
6. ASPETTI CRITICI
È possibile criticare una donna di fascino?
Si solo se si è rosi dall’invidia di non averla e si è quindi disonesti intellettualmente, ottenebrati dalla gelosia e dal senso di impotenza!
Quindi non monterò nessuna critica “feroce” a questa serie, peraltro molto ben realizzata, curata nella stampa e nei materiali, nelle immagini.
Restano dettagli che, come i difetti di una meravigliosa donna, finiscono per conferire fascino ed ulteriore particolarità.
Mi riferisco alla mancanza di una numerazione, alla incompletezza della serie (anche la pietà Rondanini di Michelangelo è incompiuta, come la decima sinfonia di Mahler o l’ottava di Schubert, la Turandot di Puccini per non dire del requiem di Mozart), per cui il difetto è in … buona compagnia!
Un altro possibile difetto è la mancanza, peraltro ancora non definitivamente certificata (non lascio neppure lo 0,1% di possibilità che possa esistere) di un album che raccolga le figurine e che gli dia un’ulteriore valenza.
Ma, trattandosi di figurine cartonate, non ritengo questa particolarità una grave carenza progettuale e realizzativa.
7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Prima di affrontare gli aspetti classici di questo capitolo, devo dire che, in mancanza di una numerazione, le figurine possono essere riposte nei contenitori in maniera libera.
Suggerisco la disposizione in ordine alfabetico, la più immediata, la più comprensibile e quella che più rapidamente vi permetterà di rintracciare una figurina.
In tal senso sono stati predisposti gli elenchi da scaricare e quello di pronta consultazione, tuttavia nulla vi vieta una classificazione per squadra di appartenenza, ma così restano poi più difficili le ricerche di una immagine ed il posizionamento di un ciclista, dovendo tenere a mente la squadra d’ appartenenza, senza contare che una simile classificazione non dovrà essere fatta sulla scorta delle maglie indossate dai corridori ma su dei cataloghi perché le immagini non sono tutte riprese nel medesimo evento e neppure nel medesimo anno, per cui….
Tra i tanti argomenti toccati in questa presentazione, è il vero scoglio sul quale si infrangono i sogni di molti collezionisti è il costo di queste figurine.
La serie è numericamente limitata, quindi un fattore che ne renderebbe la raccolta semplificata, ma questo aspetto viene drammaticamente ridotto dal fatto che le Sunchewingum sono figurine estremamente rare e piuttosto ricercate, per cui, sommando i due aspetti ne consegue che sono figurine che hanno un valore piuttosto elevato in prospettiva.
Niente a che vedere con le assurdità di mercato di certe figurine odierne, ma diciamo che un valore per un singolo pezzo può tranquillamente andare dai 6 ai 10 euro, con punte anche decisamente superiori.
Diverso invece, ma non di molto, l’acquisto di un lotto, ma state pur certi che nessuno ve le cederà per meno di 5-6 euro a pezzo pur all’interno di un lotto anche numeroso, diciamo di una 30ina di pezzi. (qual ora se ne trovassero di lotti di simili proporzioni, magari con Pluri doppioni inclusi).
Ma anche avendo soldi a palate, non sarà affatto facile riuscire a completare la serie, perché le disponibilità sono assolutamente scarse, molto scarse.
Teoricamente non dovrebbero esistere figurine più difficili, però secondo me c’è qualche pezzo un po’ più raro anche se non sono in grado di definirlo sia perché ha avuto o una minore tiratura oppure è finito in collezioni monotematiche.
Conseguentemente, alcuni di questi pezzi potrebbero avere valutazioni superiori alla media di cui si è detto appena sopra.
Ad ogni modo la situazione del mercato di queste figurine è talmente ristagnante e statica che il mercato non distingue tra figurine più rare o più facili da reperire.
Su eBay i pezzi disponibili sono più rari di un asino che vola, tanto è vero che da diversi mesi (più di 12 sicuramente) se ne trova una sola a 10 euro (vedere per credere nella categoria collezionismo).
Parlare di una serie completa da rilevare è impossibile.
Gusto per dare un dato informativo, se l’avessi completa non venderei i miei 91 esemplari per meno di 1200, 1500 euro, fuori da eBay.
Probabilmente un venditore che non essendo un collezionista, non si priverebbe di un pezzo così raro della sua collezione, potrebbe valutare la serie di 91 pezzi qualche cosina di meno, ma insomma vedremo se e quando succederà quali cifre si potrebbero raggiungere.
Certo è che avere tutte le 91 della serie sarebbe bellissimo, come se una donna di grandissimo fascino svelasse le sue grazie solo per noi!
Buona collezione!