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SUNCHEWINGUM CHEWINGUM - FIRENZE

SERIE

“CALCIATORI 1960-61”

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 01 panetti sun f

 

1. PREMESSA

In tutte le cose della vita non esiste un solo modo per raggiungere lo scopo prefissato o la meta agognata.

Il mondo, checche’ ne dicano gli Juventini, non è stato creato in bianco e nero, ma, per nostra fortuna, in mille sfumature di mille colori.

È così che si può diventare ricchi pur non avendo studiato o si può restare disoccupati pur se laureati.

A molte raccolte sono arrivato per conoscenza diretta, sin da bambino, giocando ore ed ore con quelle figurine, grosse e colorate che non si piegavano mai, approfondendone poi, nel tempo, la conoscenza pur partendo da una base solidissima e mai dimenticata.

Ad altre raccolte sono arrivato studiandole da adulto, come fenomeno collezionistico, pur avendole completamente ignorate da bambino.

Alle Sunchewingum sono arrivato già da collezionista esperto e non mi vergogno di dire che per gli strani misteri della vita non avevo mai visto e memorizzato una Sunchewingum sino a pochi anni fa!

Per la verità se qualche anno fa mi aveste chiesto di parlarvi delle Sunchewingum vi avrei detto che era una serie “copiata” o meglio “mutuata “di sana pianta dalla Stef 64-65 che ho definito serie “leggere”.

                                      senza titolo 4            senza titolo 1

Così dicendo non avrei sbagliato, anzi avrei detto la verità, perché, sino a poco tempo fa, il sottoscritto, come Sunchewingum aveva visto casualmente qualche figurina identica alle Stef ‘64-65 della serie “leggere”.

Non molto tempo fa, il mio amico “tenente ciclista, in una delle mail che ci stavamo scambiando riguardo le cartonate, mi invitò a prendere in considerazione le figurine Sunchewingum anche per il sito.

La mia risposta fu quasi sdegnata, perché consideravo quelle figurine un sottoprodotto s.t.e.f. e quindi, semmai, una serie di secondo piano, legata, comunque al mondo della casa di Vizzotto.

Lui (il tenente ciclista) insistette non poco dicendomi che era una serie bellissima che era la sua preferita e che per certi versi era superiore alle Sidam e, avendo capito che parlavo di cosa diversa dalla sua, mi mandò una scansione di una figurina!

“Cavolo Kaiser Mingh che belle figurine!”

Non erano mica Stef ritargate! Erano splendide, originali, altro che ritargatura….

Fu così, grazie al “tenente ciclista” che ho scoperto le Sunchewingum da adulto e già da collezionista “smanicato”!

Ora ne parlo con cognizione di causa perché, affascinato mi sono messo a studiarle e posso dire di conoscerle bene, anche se non le ho mai vista né da bambino né da ragazzo, ma solo non molto tempo fa, per la prima volta!

2. IL PROGETTO

La ditta fiorentina appare come una rigogliosa pianta in pieno deserto, nel panorama delle cartonate.

Geograficamente lontana da Torino, da Milano e da Roma, le sedi dei tre poli delle cartonate, rappresenta un “unicum” imprenditoriale che regge, almeno sotto il profilo della creatività e delle idee realizzative, il progetto di case editrici o distributrici di già elevata presenza sul territorio nazionale.

La Sunchewingum di Firenze era certamente piccola e la sua progettualità era relativa ad una penetrazione di mercato basata su fascia regionale o, al massimo, macro-regionale (Toscana Emilia Romagna Liguria Umbria, più che Lazio, sicuramente non le Marche che da bambino avevo molto bene sotto “controllo”.

Almeno questa era l’impostazione di base, il progetto di penetrazione sul mercato e di sviluppo eventuale.

Le armi che la Sunchewingum decide di utilizzare sono le figurine, perché il prodotto dolciario era standardizzato e non c’erano particolari differenze tra quello Sidam, Alba, Rasa o Master Vending.

Ecco quindi che la produzione Sunchewingum si rivolge alla passione sportiva dei giovani e realizza due serie, una di calcio ed una di ciclismo (di quest’ultima parleremo ampiamente nell’apposito capitolo).

La serie è priva di album e non è numerata.

Questi due fatti generano, come conseguenza diretta, una obiettiva ed assoluta difficoltà nell’avere, a distanza di anni, una situazione del pubblicato che risponda ad assolute certezze.

Sta di fatto che l’unico sistema per cercare di capire quante fossero state le figurine componenti la serie è quella di confrontare le raccolte di tutti i collezionisti di Sunchewingum e di mettere su un elenco che sia, se non completo, almeno formato da figurine effettivamente uscite ed esistenti.

Allo stato attuale il team di collezionisti di Sunchewingum calciatori 60-61 è riuscito a ricostruire un elenco di 201 figurine, dato che ritengo praticamente definitivo.

Va detto che per tre di queste figurine si è decisa l’esclusione dall’elenco anche in considerazione che queste tre figurine sono state inserite negli elenchi precedenti pur essendo prive di immagine, semplicemente per segnalazione di collezionisti che le avevano viste ma ora, dopo oltre 12 anni, mancando ancora un riscontro formale di una immagine si è deciso di posizionarle in altra parte dell’elenco.

Per la precisione si tratta delle figurine di Griffith (Atalanta), Virgili (Bari) e di Girardo (Napoli).

Nello stilare i precedenti elenchi c’erano anche altre tre figurine prive di immagine: Garzena (L.R. Vicenza), La squadra schierata del Padova e Bertossi (Udinese); in questi tre casi però le immagini delle figurine sono stare recuperate, pertanto la posizione di queste è ben salda all’interno dell’elenco ufficiale.

Le squadre rappresentate sono tutte e 18 le squadre di serie “A”, quindi, con una equa distribuzione delle figurine, il dato ottimale sarebbe stato di 200/18 = 11,1 figurine a squadra.

In realtà questa suddivisione teorica non è per niente rispettata ed allo stato attuale risulta essere la seguente:

  • 14 figurine – Fiorentina - Lecco - Roma;
  • 13 figurine – Bologna;
  • 12 figurine – Atalanta - Bari - Inter - L.R.Vicenza – Lazio - Milan - Napoli;
  • 11 figurine – Padova - Sampdoria - Udinese;
  • 10 figurine – Juventus;
  • 08 figurine – Torino;
  • 05 figurine – Spal;
  • 03 figurine – Catania;

A parte le eccezioni in senso negativo di Juventus, Torino, Spal Catania che sono sotto media, eccezioni che soprattutto pe la juventus sembrano inappropriate (e se ci dovesse essere un ritrovamento di almeno un altro paio di figurine me le aspetto proprio nell’area Juventus), il resto della suddivisione sembra ben fatta e abbastanza omogenea dato che nell’ambito di 2 figurine di differenza troviamo ben 14 delle 18 squadre in raccolta.

3. ASPETTO GRAFICO

La figurina si presenta contornata di cornice bianca che, nella parte bassa è più alta e contiene l’indicazione di Cognome e Nome dell’atleta, scritto con un carattere stampatello anche se non corposo.

La serie si presenta come fotografica integrale con impostazione piuttosto proiettata al mezzobusto classico, ma non mancano eccezioni e pose particolari.

Le immagini, con molta probabilità, furono commissionate allo studio fotografico fiorentino “Foto Fiorenza”, famoso, in quegli anni a Firenze, perché era lo studio fotografico più attivo e particolarmente specializzato nella produzione di immagini relative agli avvenimenti dello sport fiorentino.

Guardando le figurine ci accorgiamo subito che la serie è decisamente diversa da tutte quelle sinora viste e che quindi l’impianto grafico è assolutamente originale.

La Sidam aveva fatto due serie acquerellate e ne farà una fotografica (61-62) in cui le pose dei calciatori sono tutte relative al ¾, quindi ad un mezzobusto preso alla lontana, dove spessissimo si vedono addirittura i pantaloncini del calciatore.

Le due serie E.D.I. che verranno nei due anni a venire saranno acquerellate / fotografiche con fondo di sintesi e quindi assolutamente differenti.

Le Rasa, coeve alle Sunchewingum, sono a figura intera e fotografico/acquerellate, con fondo sintetico, per non parlare delle A.T.D. che spesso privilegiano il mezzobusto ma con una sensibile differenza di punto di ripresa e senza contare che il fondo di sintesi non le rende fotografiche integrali.

Ecco quindi il perché questa serie che è fotografica integrale con fondi reali ed ombre che si distendono sui fondali ravvicinati, è bellissima e si stacca nettamente da quelle già uscite, uscite in contemporanea e che usciranno in futuro.

Le pose, fondamentalmente di mezzobusto piuttosto ristretto, non sono però rigidamente rispettate come unica tipologia di immagine e quindi c’è una ampia gamma di pose particolari.

Come esemplificazione basta dare una occhiata all’Atalanta dove nelle 12 figurine troviamo 6 pose a ¾ (Cometti-Favini-Gasperi-Longoni-Magistrelli-Pelagalli) e  altrettante 6 pose di mezzobusto pieno (Boccardi-Gustavsson-Maschio-Nova-Roncoli-Zavaglio).

Ci sono poi pose particolari come quelle di Sivori (inginocchiato e preso lateralmente), Battara e Bazzoni del Lanerossi Vicenza (ripresi durante un tuffo e con figurina a sviluppo orizzontale), Janich (inginocchiato e preso frontalmente), Panetti (ripreso orizzontalmente con i guantoni in primo piano), schiaffino (ripreso a ¾ ma da seduto a mani congiunte …), Ocwirk (inginocchiato preso frontalmente), Matteucci (mezzobusto pieno ma messo dentro la rete della porta!).

Non tantissime pose particolari ma tutte significative.

Abbiamo detto che la qualità era integralmente fotografica e questo è solo parzialmente vero.

Osservando infatti, con attenzione, le figurine ci si accorge (ed il fenomeno è tanto più evidente quanto più ingrandiamo l’immagine) che tutte le figurine hanno subito un intervento manuale di correzione degli occhi.

campana sun particolare

Non so per quale motivo il grafico della Sunchewingum abbia scelto questo tipo di trattamento delle immagini, sicuramente è una modalità di ritocco mai trovata né prima né dopo le Sunchewingum.

Gli occhi sono contornati da un sottile filo di correzione che ne mette in maggior risalto lo sguardo e lo rende più incisivo e più vivido.

Sotto l’aspetto del risultato, quindi, l’operazione di ritocco appare positiva, anche se questa sottile riga di “mascara” tipografico, al sottoscritto, non piace per nulla.

Ma, al di là del fatto estetico, che pure ha la sua importanza, quello che mi intriga è la ragione del perché la Sunchewingum abbia deciso di “truccare” le sue figurine.

Credo di aver trovato la ragione nella qualità delle immagini fotografiche che sembrano essere a volte “calzate” ovvero riprese con un obiettivo sul quale sia stata posta una sottile velatura (che si realizza anche con una “calza da donna” – vedi la famosa intervista della discesa in campo del cavaliere Berlusconi nel 94).

Le immagini Sunchewingum infatti risultano spessissimo come leggermente sfocate, luminose anzi luminosissime, ma non di luce diretta, sparata sul soggetto, ma di luce diffusa e quindi avvolte da un alone di imponderabile definizione che le rende magiche e nello stesso tempo anche poco incisive.

La correzione degli occhi ridona vivacità all’immagine pur mantenendo l’alone.

È un trucco, un accorgimento tecnico, esperito con i mezzi di allora, ovvero una penna a china di punta probabilmente 0,1 il cui tratto apposto a mano libera, definisce gli occhi dei calciatori.

Il trucco, però è marcatamente visibile e questo è un aspetto decisamente negativo, tanto è vero che ho soprannominato la serie “le Sunchewingum dagli occhi belli”.

Qualche figurina ha subito un “trattamento di ricolorazione, vedi la figurina dell’allora 35enne Alcide Ghiggia, che nell’immagine sembra avere 70 anni, palesemente ritoccata e con probabile sfondo aggiunto (non tutti sanno che Alcide Ghiggia, che purtroppo è venuto a mancare nel 2015 , malgrado il suo aspetto sempre un po’ “sofferente” è stato l’ultimo degli uruguagi reduci dal “Maracanazo”, ovvero che giocò la finale del campionato del mondo nel 1950 tra Brasile ed Uruguay nella quale l’Uruguay castigò la tracotanza carioca al Maracanà conquistando, in casa dell’odiato avversario brasiliano, il suo secondo ed ultimo, per ora, campionato del mondo, a lasciare per sempre questa terra!)

Il progetto grafico appare quindi pienamente indovinato e ben realizzato e perfettamente rispondente alla esigenza della piccola ditta fiorentina di entrare nel mercato delle cartonate grazie soprattutto alla qualità delle figurine.

5. ASPETTI TIPOGRAFICI

Le figurine sono realizzate per la distribuzione attraverso il dispenser meccanico e quindi ne hanno le fondamentali caratteristiche, comuni a tutte le cartonate, ovvero dimensioni elevate e supporto rigido.

Le Sunchewingum chewingum hanno dimensioni di 6,2 x 9,3 cm ed il supporto è di un cartoncino discreto ma non fantastico, di grammatura che va da circa 2,08 gr al massimo a 2,14 gr, dimostrando con i dati la qualità, almeno a livello peso, non ottimale della superficie di supporto.

La scelta di una scritta anteriore realizzata con carattere di stampa maiuscolo, ma dal tratto sottile, rende la figurina leggera e non la appesantisce con la scritta e questo è in linea con la sobrietà ricercata delle messe a fuoco dei colori sempre velati e mai violenti della immagine ritratta.

In tale ottica la qualità degli inchiostri impiegati è ottima e funzionale al progetto.

Non vorrei essere però frainteso.

Le Sunchewingum sono figurine graficamente molto belle ed equilibrate con colori morbidi ma non spenti, anzi, proprio l’effetto “morbido” ricercato sin dalla creazione dell’immagine rende la figurina non artefatta, molto realistica e decisamente calibrata, tutti elementi che rendono questa serie molto bella da guardare.

Ho notato un errore piuttosto ricorrente (tipico delle cartonate di questo periodo, ovvero gli errori di decentramento e taglio della figurina.

Diverse di queste figurine, difatti, presentano fenomeni di decentramento piuttosto consistente sia in senso orizzontale che in senso verticale, con una maggioranza dei primi sui secondi.

Basta dare una occhiata alla gallery delle immagini per rendersene perfettamente conto.

6. IL RETRO E I TESTI

Che cosa abbia spinto una ditta, piccola quanto si vuole, ma con le idee giuste ed un progetto bello, intrigante e ben realizzato, a non “firmare” le proprie realizzazioni, io proprio non lo riesco a capire!

Il problema è relativo alla sola serie dei calciatori perché la serie dei ciclisti risulta normalmente “firmata” in piè di figurina sul retro, come tutte le figurine cartonate dell’epoca.

Oltre a questo aspetto, in premessa, va detto che, a queste figurine, la Sunchewingum decise di collegare un concorso a premi (su questo argomento è in preparazione un capitolo a parte che riguarda tutte le cartonate che ritengo possa andare on line a dicembre o, al piu’ tardi, a gennaio 2024).

Il premio era stampato sulla figurina “valida”, (quindi non su tutte le figurine), ed era contornato da un cerchio rosso con all’interno quattro numeri uguali.

La particolarità era che su ogni figurina “valida” era stampato un solo quarto di cerchio rosso ed uno solo dei quattro numeri inscritti nel cerchio. Inoltre uno dei quattro numeri inscritti doveva essere stampato con inchiostro rosso per dar diritto al premio.

Anche se un po’ complicato è evidente che la figurina “valida” portava su uno spigolo il quarto di cerchio e, a seconda del quadrante del quarto di cerchio, era interessato uno dei quattro lati di ogni singola figurina “valida”.

Piu’ delle parole vale una immagine che riporto sotto:

                                                  sun rit 4b   sun rit 1

                                                 sun rit 3b   sun rit 2b
E' evidente che, dovendo ricomporre un cerchio con lo stesso oggetto centrale (qui ci sono due oggetti diversi raffigurati: sorpresa e regalo) e con il medesimo numero (il numero in questo caso è correttamente sempre il 6), riuscire a vincere un premio era come fare un sei al superenalotto !!!

 

Poiche’ questo quarto di cerchio “migrava da uno spigolo all’altro delle valide, è evidente che l’impianto del retro di ogni singola figurina ne veniva stravolto.
Le figurine non “valide”, non avendo il problema del quarto di cerchio, avevano una disposizione, diciamo, standardizzata che prevedeva in alto, centrato e grassetto, il nome del club poi il Cognome e Nome del giocatore in caratteri maiuscoli non pesanti e poi qualche riga, a caratteri piuttosto piccoli, riservata (in ordine) al ruolo, data e luogo di nascita altezza e peso forma e poi una breve e succinta riepilogazione delle squadre in cui aveva militato fino a quel momento.

Sono testi essenziali, privi di note di colore o commento, come nell’inimitabile stile Sidam.

Una assoluta particolarità che non troveremo in nessuna delle collezioni di cartonate dell’epoca è costituita dal modo con cui alcune società vengono denominate.

Alcune in modo anche incompleto come ad esempio Atalanta e Bologna denominate, appunto, semplicemente “Atalanta” e “Bologna”, altre in modo assolutamente esatto dove il nome della squadra è accompagnato dalla ragione sociale ad esempio la Lazio denominata “Lazio Società Sportiva” o l’Inter, denominata “Internazionale Football Club” ed altre ancora con una denominazione particolare che non ritroviamo in altre serie e mi riferisco alla Sampdoria denominata “Sampierdarenese-Doria (Sampdoria) Unione Calcio “ ed al Torino, denominato “Talmone Torino Associazione Calcio”.

Ora se è vero che la Sampdoria è nata dalla fusione delle due società genovesi Sampierdarenese e Andrea Doria, la denominazione di “Talmone Torino” è un palese errore commesso dalla Sunchewingum.

Il Torino si chiamò Talmone esclusivamente nel 1958-59, anno in cui fu, tra l’altro, retrocesso in serie “B”, essendosi classificato ultimo nel campionato di serie “A”.

A seguito degli esiti disastrosi di quel campionato l’accordo commerciale triennale, che prevedeva la variazione della ragione sociale in “Talmone Torino” fu rescisso e la squadra granata tornò a chiamarsi Torino Football Club con somma gioia dei tifosi granata.

È pertanto un errore chiamare “Talmone Torino” il Torino nel 1960-61, anno di riferimento di questa serie.

7. QUALCHE CRITICA

Anche una serie così bella non è immune da critiche, peraltro in parte già accennate nel corso della presentazione.

La critica più severa, lo avrete capito la devo fare al trucco cui gli occhi degli atleti sono stati sottoposti e anche per il fatto che questi ritocchi sono estremamente visibili.

Mi ripeto, ma sarebbe stato molto meglio non farli.

Non posso non criticare la scelta di non numerare le figurine, anche se l’album non era previsto, sarebbe stato estremamente importante avere una numerazione corretta.

Se avessimo avuto una numerazione seria e fatta bene, come, peraltro, la Sunchewingum ha dato dimostrazione di essere in grado di saper fare, la ricostruzione dell’elenco dei giocatori sarebbe stata ben più semplice ed oggi avremo un elenco definitivo!

Nelle figurine di cui posseggo immagine, ho trovato un solo errore, peraltro doppio, che tratterò in un apposito punto all’interno del capitolo curiosità e statistiche, ma che è riferito alla figurina di Giacomini che in realtà è l’immagine di un giovanissimo Burgnich in maglia dell’Udinese, immagine che risale probabilmente al 1958-59.

Ad ogni modo un solo errore non è un dato negativo, anzi, direi un dato positivo se paragonato agli errori Sidam del primo e secondo e terzo anno.

Un altro errore è relativo alla figurina del portiere del Torino narciso Soldan che viene raffigurato in maglia nera con colletto granata e con lo scudetto sul petto!

Ma il Torino, terminata l’epopea del grande Torino, con la tragedia di Superga, tornerà a vincere lo scudetto solo nel 1975-76, per cui Soldan è ritratto con la maglia del Milan nelle cui fila vinse lo scudetto 1958-59.

Tuttavia, poiché lo scudetto lo si indossa la stagione successiva alla conquista del titolo, la foto non può essere della stagione 59-60, perché Soldan in quella stagione era il portiere del Torino (in serie “B”).

Pertanto la foto di Soldan deve essere fatta risalire alla stagione sportiva 1957-58, anno in cui il Milan si fregiò dello scudetto conquistato l’anno prima.

schiaffino sun f

8. ASPETTI COLLEZIONISTICI

E qui sono dolori …

Purtroppo l’eccessiva regionalizzazione della distribuzione Sunchewingum ha impedito la diffusione di queste bellissime figurine sia sotto l’aspetto numerico (tirature scarse) sia sotto l’aspetto geografico (area di diffusione concentrata nella fascia sub-padana e, parzialmente, nel centro Italia).

Inoltre l’aver prodotto una sola serie ha impedito che la diffusione continuasse e si rinnovasse, anziché andasse a morire per “consumazione di materia prima.

Come è intuitivo, tutti questi fattori fanno sì che si inneschino due problematiche differenti ma intimamente connesse:

- scarsità di figurine disponibili;

- basso numero di collezionisti.

Queste due problematiche che avrebbero dovuto l’una compensare l’altra, ai fini del mantenimento entro limiti accettabili dei costi (legge di mercato), in realtà non hanno prodotto tale equilibrio e, pertanto, questo ha comportato una discreta lievitazione dei prezzi, secondo me abbastanza ingiustificata.

Un aspetto che ha certamente causato questo mancato rispetto delle leggi di mercato, non può essere, ovviamente quello della scarsità di offerta, che è un dato incontrovertibile, ma piuttosto quello della richiesta.

Sinceramente non so quanti siano in Italia i grandi collezionisti di Sunchewingum, ma certamente sono meno delle dita di due mani e, secondo me meno delle dita di una mano quelli che hanno la serie completa.

Ciò che ha sbilanciato la richiesta sono stati certamente i collezionisti “monotematici” (quelli che collezionano tutto di una squadra) che hanno inserito le Sunchewingum con “muco plesir” nelle loro collezioni.

Non sono immuni da questo sistema di collezionare anche alcuni amici che, quando non ritengono affrontabile il collezionare l’intera serie, non rifuggono dal collezionare quelle della loro squadra del cuore.

È, pertanto facile sentirsi sparare cifre spesso superiori ai 5 euro al pezzo (quando non superiore) e con poche possibilità di mercanteggiamento (il dato di cui sopra è riferito al 2014. Purtroppo o per fortuna, fate voi, le Sunchewingum oggi hanno raddoppiato il loro costo!).

È quindi una serie molto onerosa.

Ma non solo, è una serie di difficile completamento, una impresa di anni che diventa sempre più difficile da completare perché di figurine ancora sciolte ce ne devono essere in giro assai poche.

Resta il fatto che è una serie molto bella e di fascino assoluto, che attrae il vero collezionista e gli svuota il sempre vuoto portafoglio ….

Buona collezione !!!!!

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