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EDIZIONI LAMPO - MILANO

SERIE

" IL CAMPIONATO IN CASA "

1964-65

FIGURINE FUSTELLATE BIFRONTALI

 

PRESENTAZIONE

      GUARDALINEE 1 LF F   ARBITRO LF FF  GUARDALINEE 2 LF F

1. ELEMENTI

Dopo le ripetute e "modaiole" realizzazioni di figurine fustellate nel periodo appena antecedente il secondo conflitto mondiale, generalmente edite dalla casa giochi "Lasco" di Milano anche per conto di importanti industrie italiane (Liebig italiana, Sutter di Genova) ed aventi argomento prettamente bellico, ma anche la Pernigotti indirizzate ad una platea giovanile per sostituire il soldatino di cartapesta o di piombo con quello cartaceo, la prima a risvegliare la "moda" delle fustellate, fu la Cremifrutto Althea che nel 1962 iniziò la produzione delle fustellate grandi legate sia al mondo del calcio, con una serie destinata ad essere riproposta ed aggiornata per diversi anni ed una serie di "soldati d’Italia" che ebbe una unica edizione.

La Althea, visto il successo delle sue fustellate, passò poi a figurine dei costumi regionali e variò anche il formato, realizzando le serie di calcio e quelle regionali anche in formato piccolo.

Nel 1966-67 la Althea acquisì i diritti non esclusivi su una serie di fustellate fotografiche piccole in contemporanea e con condivisione delle spese con la "Pagliarini", la "Persico" e la "Desan".

È estremamente probabile che il passaggio dalla fustellata disegnata alla fustellata fotografica fu anche dovuto, oltre alla spinta tecnologica anche ad una esigenza commerciale di adeguamento ai gusti del pubblico, che, nel frattempo si erano evoluti anche in ragione della produzione Lampo che stiamo presentando, datata 1964-65.

2. L'INTUIZIONE DELLA LAMPO VERSO UNA SCELTA NON VINCENTE

La Lampo, che è stata una delle case editrici di figurine più longeva e qualificata, per la buona riuscita, anche commerciale, delle proprie figurine, decise, certamente sull'onda del successo riscosso presso il pubblico dalle due serie di calcio edite dalla Althea di Parma, decise di occupare, attraverso una edizione di figurine fustellate a tema calcistico, lo spazio che, per questa tipologia di figurine, si era venuto a creare nell'ambito della figurina da bustina e, quindi, non legata direttamente all'acquisto di un prodotto, come era nel caso delle produzioni Althea.

Il vantaggio della figurina inserita all'interno della vendita di un prodotto era certamente quello di avere una figurina che non aveva un costo diretto, ma lo svantaggio era anche quello di non avere la possibilità di possedere un grande numero di figurine, in tempi non biblici, a meno di non svuotare le disponibilità del negozio di alimentari, con la complicanza del costo e la non certo facile conservazione del prodotto alimentare.

Il ragazzo sapeva che quella figurina sarebbe arrivata solo quando sarebbe stato necessario comperare quel determinato prodotto.

Diverso era invece il meccanismo di acquisto della figurina per la figurina.

Nel mondo della figurina, che aveva già avuto la sua "rivoluzione culturale" (1961-62), dovuta alle intuizioni editoriali dei "Fratelli Panini", gli unici ad aver fatte proprie almeno due delle anime delle serie dei campioni della Lavazza (vedi presentazione della serie su questo sito), il tentativo della Lampo rappresentò una forma certamente nuova ma sicuramente non vincente.

3. L'UOVO O LA GALLINA?

C’è un quesito popolare che recita:" cosa è nato prima, l'uovo o la gallina?"

Perché richiamare questo detto, la cui risposta è quasi impossibile da dare senza tirare in ballo le lunghissime teorie della evoluzione delle specie sul pianeta terra, cosa peraltro un po' fuori tema per questo ambito?

Perché la Lampo editò questa serie anche in formato classico, ovvero con il solo lato a inquadrato in una bella cornice bianca e retro dotato di testo!

Conosciamo questa tipologia di figurine sotto il nome di Lampo "calcio gigante" edito poi anche dalla editrice Verbania di Milano che raccolse l’eredità della Lampo edizioni proprio alla fine del 1964.

La Lampo decise di produrre la serie classica e, da quella, poi ricavarne la serie fustellata oppure fu viceversa?

Non ci sono elementi comprovanti per dare una risposta a questo quesito, per cui proveremo a dare una risposta basata sul ragionamento e, comunque priva di prove comprovate.

Secondo me l'elemento da considerare è quello della dimensione finale delle due realizzazioni, solo leggermente diverso nella realizzazione (6 x 11,4 per le "il campionato in casa" e 6,7 x 10,8 per le "calciogigante").

Questo valore dimensionale (assumiamolo in un 6,5 x 11) è un valore molto inusuale nel campo delle figurine e quindi la scelta sembra più indirizzata verso una realizzazione inusuale piuttosto che per una realizzazione classica.

Ecco perché, secondo me, la serie nasce come serie fustellata per poi divenire, con pochissimi accorgimenti grafici e costi di produzione e vendita molto inferiori rispetto alla serie fustellata, anche serie classica.

È probabile che poi il mercato abbia determinato la scelta della subentrata Verbania nel ristampare a propria firma la sola serie classica.

5. IL PROGETTO EDITORIALE

La Lampo, nell'ideare, progettare e realizzare queste figurine, ebbe una serie di intuizioni molto importanti e degne di essere rimarcate:

  • L'adozione di immagini fotografiche (novità assoluta);
  • La scelta di immagini "compatte" per semplificare e ridurre i costi di fustellazione, nonché' per realizzare figurine prive di appendici troppo sporgenti ed isolate (rappresentate specialmente dagli arti), quindi figurine destinate a durare nel tempo senza essere soggette a "mutilazione", dato che le fustellate erano destinate al gioco dei bambini, più che ad un collezionismo "da album".
    A tal proposito va ricordato che anche con le figurine da album si giocava...eccome se si giocava!!!!!.... Ma si giocava a "figurine" non a calcio, mentre le fustellate erano destinate a "giocare vere e proprie partite di "calcio", magari con un tappo da birra per pallone!);
  • La scelta (questa sì unica e rivoluzionaria) di creare delle figurine fustellate bifronti, ovvero "vive" da ambo i lati.
    Per chiarire il concetto, la figurina classica è come un quadro, la si "vive" essenzialmente solo da un lato, mentre la fustellata è come una scultura, destinata ad essere "vissuta" a 360 gradi, tutt'intorno.
    Ma le fustellate Althea erano dotate del solo fronte e quindi, una volta messe sul "campo" mostravano un lato "vivo" ed un lato "morto".

Con questi presupposti di innovazione e di netta superiorità di giocabilità, rispetto alla produzione della Althea, la Lampo decise di portare il progetto dalla ideazione alla realizzazione ed alla diffusione su scala nazionale.

Poiché le figurine non erano destinate ad essere una raccolta da album ma un gioco, il progetto fu molto limitato nella componente numerica e la scelta ricadde sulla realizzazione di 11 figurine per squadra e solo per le quattro squadre con il maggior numero di tifosi (Bologna - Inter - Milan - Juventus) con l'aggiunta di figurine dedicate ai giudici di gara, arbitro e guardalinee.

La serie si compone quindi di 45 figurine di calciatori (11 x 4 = 44 + 1 ulteriore del Milan = 45 più 3 accertate per arbitro e guardialinee.
Da notare che arbitro e guardalinee non hanno una corrispettiva figurina nella serie "calciogigante" il che significa che queste figurine fustellate furono realizzate proprio per aggiungere l'elemento giudice di gara sul campo di calcio di casa propria.

Proprio perché la serie era ideata per permettere al bambino di giocare partite di calcio sul suo stadio immaginario di casa, alla serie fu imposto il titolo di "il campionato in casa".

                                           10 SIVORI LF F        10 SIVORI LF R

6. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Il vero problema che la Lampo si trovò ad affrontare fu quello legato alla realizzazione del lato “B” della della figurina, rappresentante il calciatore visto di spalle.
Se, difatti, era facile prendere una foto del calciatore, magari all'entrata in campo, era praticamente impossibile avere una foto del calciatore di spalle che fosse presa contemporaneamente a quella frontale per di più con una inquadratura perfettamente identica, ma opposta.

L'unica soluzione del problema fu trovata nella realizzazione del lato “B” della figurina non attraverso una immagine fotografica ma realizzando una immagine disegnata.
Tale metodologia risolse il problema, ma la creazione di una figurina "ibrida", mezza fotografica e mezza disegnata, non fu una grande trovata sul piano estetico ed in alcuni casi (per fortuna solo due fa un po'"senso", poi vedremo ...)

Per primo fu adottato un impianto di cm 6 x 11,4 circa, con una fascia destinata ad essere il piedistallo ci circa 1,3 cm così da avere poi una figurina "eretta di 11 cm di altezza reale.

Il supporto delle fustellate de "il campionato in casa" è praticamente doppio, per grammatura, rispetto a quello adottato per la serie Lampo "calciogigante" e questo ha una sua logica nella natura delle due tipologie di figurine.

La stampa è di buona qualità e le realizzazioni fotografiche sono decisamente superiori alla media qualitativa delle figurine del periodo.

Denota invece qualche imperfezione la fustellatura che risulta, in molti casi, decentrata rispetto all' immagine fotografica con conseguente "taglio" di importanti elementi anatomici del personaggio della figurina stessa (parti di viso, di braccia e/o gambe).

Gli aspetti grafici legati al retro sono realizzati in modalità piuttosto "andante" e superficiale, anche se accettabile.

Ci sono però due figurine che presentano delle caratteristiche "inquietanti" nella loro realizzazione sul lato “B” e sono quelle di Negri del Bologna e di Sivori della Juventus.

La ragione della problematica risiede nella immagine scelta per il fronte figurina che non è una immagine frontale ma una immagine laterale, una immagine quasi di profilo.

Ciò comporta che, mentre per una figurina presa frontalmente, il retro mostrerà la sola, quanto "anonima "nuca", per una figurina presa di profilo, il retro dovrà mostrare l'altro lato del viso.

Il risultato finale del retro di queste due figurine è una cosa orrenda!!!!

La realizzazione ha necessitato l'innesto dell' immagine fotografica del viso (ruotato)del calciatore sul disegno che, per Negri è poco credibile ma che per Sivori è proprio inguardabile!

E' così che la figurina di Sivori, una tra le più belle del lato fotografico diviene certamente la più brutta nel lato disegnato!

Ma questo è ciò che la storia ci ha consegnato.

ASPETTI COLLEZIONISTICI

Un po’ per la relativa esiguità delle figurine componenti la raccolta, un po' per la diffusione su scala nazionale del progetto, l'iniziare questa raccolta non significa doversi arenare a poche figurine possedute né a dover spendere dei mega capitali.

Certo la giocabilità di queste fustellate ha fatto sì che, nel tempo, siano sopravvissute solo una piccola parte di queste figurine, almeno allo stato di figurina integra, il che genera naturalmente un rapporto domanda offerta che potrebbe far salire il costo della figurina della serie oltre certi parametri.

Il mercato ci dice che per ora il valore di queste figurine deve essere posto tra i 5 e gli 8 euro, con sconti in caso di acquisti multipli.

Un po' più rara, a causa dei collezionisti monotematici è la figurina di Rivera del Milan che a molti manca in collezione e per la quale la valutazione viaggia attorno ai 20-25 euro.

Buona collezione!!!!

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