EDIZIONI LAMPO - MILANO
SERIE
“ CALCIO CAMPIONATO 62-63 ”
VOLGARMENTE DETTO “LAMPO GRIGIO”
ALBUM
PRESENTAZIONE
1. INTRODUZIONE
L’album è da sempre un complemento primario per una serie di figurine.
Anche noi, amanti delle grandi cartonate da dispenser, ma del collezionismo in genere, sappiamo benissimo che una figurina cartacea, privata dell’album non tocca il cuore dell’appassionato.
È una cosa morta, inerte, inutile ed inutilizzabile.
La cartonata invece gode di vita propria e prescinde dal supporto raccoglitore anche se non lo disdegna.
In realtà il panorama delle cartonate ci presenta più serie con album che serie senza album, ma la realtà collezionistica ci dice che il collezionista dell’epoca, quando trattava cartonate non sempre, anzi quasi mai faceva ricorso all’album per riporre le sue figurine.
Questa serie della lampo è una serie cartonata, con figurine di dimensioni medie e cartoncino abbastanza robusto, eppure l’album, una caratteristica praticamente imprescindibile di casa lampo, ne costituisce una colonna portante.
2. IL PROGETTO
È un progetto di 344 figurine quello che deve finire sulle pagine dell’album che la lampo deve progettare e predisporre per l’annuale raccolta dedicata al calcio di casa nostra.
Si tratta di avere tutte le squadre di serie a rappresentate con 14 figurine ciascuna più un’ampia presenza di calciatori che si giocheranno, nel torneo cadetto, la ascesa in serie a, più una pagina introduttiva ed un capitolo di chiusura.
con sei famosi allenatori.
La lampo, considerato che l’album dovrà avere dimensioni di 19,5 x 27,6 cm e che le figurine avevano dimensioni di un certo rilievo, realizza un progetto basato su una singola facciata capace di contenere tre colonne e tre righe di figurine per un totale di 9 figurine a facciata/pagina.
Opta affinché una squadra con 14 figurine sia su due pagine sinistra e destra, quindi visibile in tutto il suo organico, senza dover voltare pagina (esempio l’album Sidam) e quindi necessita che pagina uno (destra) abbia un contenuto svincolato dalle squadre di serie “A”.
La lampo si inventa una pagina con sei figurine o meglio tre figurine doppie e le dedica alle squadre in evidenza, le tre formazioni di prestigio, la squadra campione del mondo, la nostra nazionale e la squadra campione d’Italia.
Questo permette al “trenino” delle squadre di serie a di partire con la prima squadra da pag. 2 (sinistra) e terminare nella controfacciata a pag. 3 (destra), sino a pagina 37.
L’unico problema in questo caso è che, inserendo nove figurine nella pagina di sinistra, poi solamente 5 delle 9 caselle disponibili in contropagina vengono riempite da figurine;
cosa fare dei 4 spazi rimanenti?
Il progetto lampo prevede, innanzitutto di alleggerire la pagina d’apertura, troppo carica di 9 figurine, inserendo, in alto a sinistra, uno spazio vuoto con nome e breve storia e palmares della squadra.
Questo permette lo scivolamento della nona figurina da pagina sinistra a pagina destra, andando a completare così, oltre alla prima anche l’intera seconda fila con le sei figurine.
Così facendo, restano però tre spazi vuoti nell’ultima riga.
I tecnici della lampo risolvono parzialmente il problema perché tirano una riga sotto la seconda fila di figurine di pag. destra, pongono un cartiglio con scritto “divisione b” ed inseriscono tre figurine della serie cadetta.
Originale, non nuovissimo, ma ha un difetto che è quello di avere in una pagina 3 figurine di serie “B” di una squadra e la quarta nella pagina dispari successiva, visto che ogni squadra di “B” ha 4 spazi assegnati.
Questo comporta che a pagina 5 troveremo una figurina (rimanente) della prima squadra di serie “B” e due della seconda squadra , mentre a pag. 7 troveremo due figurine della seconda quadra ed una sola delle terza, mentre a pag. 9 il ciclo si chiuderà avendo tre figurine della stessa squadra, la terza.
Non una soluzione ottimale né splendida graficamente né indimenticabile a livello sportivo, ma, comunque, efficace.
Il progetto così ideato porta alla fine delle squadre di serie “A”, dopo 36 facciate dedicate di cui 18 riportano 3 calciatori ciascuna di serie “B”.
A questo punto ai grafici della Lampo non resta che creare delle pagine da dedicare ai rimanenti calciatori della serie “B”, difatti si riparte con pag. pari dove anche qui il primo spazio viene lasciato libero per la stampa di uno scudetto entro cui è scritto “giocatori di serie ”B” e poi si riparte da spazio due senza più vuoti fino al termine degli 80 “calciatori di serie “B” che terminano con la figurina numero 332 a fondo di pag. 40.
Nella terza di copertina la Lampo piazza sei allenatori (Herrera Inter – Viani Milan – Rocco Torino – Monzeglio Juventus – Fabbri Mantova e Bernardini Bologna (338), riempiendo gli spazi vuoti 2, 7 e 9 con la scritta questi allenatori … e due schizzi di calciatori in azione di gioco.
Per realizzare tale progetto la lampo necessita di un foglio di copertina per due semi fogli e quattro facciate di copertina e di10 fogli per 20 semi fogli pari a 40 facciate, tutte spillate al centro da due capaci spille ritorte.
Un album corposo già da vuoto, figuriamoci da pieno di 344 figurine cartonate!
3. ALCUNE FIGURINE PARTICOLARI
Le figurine di apertura dedicate alle squadre sono figurine particolari perché non sono cartonate ma cartacee e perché sono di dimensione esattamente doppia rispetto alla singola figurina di un calciatore.
Inoltre non sono numerate, giacchè la figurina numero uno è il portiere dell’Atalanta, ma riportano lettere dell’alfabeto, a-b per il Brasile, c-d per la Nazionale italiana e “e-f” per il Milan campione d’Italia.
Anche le sei figurine dedicate agli allenatori sono particolari perché, contrariamente alla figurina del calciatore, pur mantenendone supporto e dimensione e numerazione progressiva, sono prive del caratteristico bordo con i colori sociali della squadra.
4. LA COPERTINA
Questo album deve il suo nome popolare di “Lampo grigio” alla sua copertina realizzata in un colore “grigio perla” abbastanza unico nel suo genere, tanto da diventarne poi la ragione del “nomignolo” affibbiatogli dai collezionisti nel tempo, anche se ricordiamo che per molti altri album della lampo il ricorso al nome del colore prevalente in copertina era quasi abitudinario.
La prima di copertina sullo sfondo grigio pone una scritta centrata alta, “calcio”, realizzata con la tecnica della fettuccia tricolore e poi subito sotto, in movimento ondivago, la scritta “campionato”.
Al centro, impegnati in un tackle aereo da “Super Eroi Marvel”, due calciatori, di cui uno sicuramente di colore meticcio, con improponibili maglie arancione e verde ed ancor più improponibili pantaloncini blu.
Il terreno di gioco è una striscia di tre cm circa di color nero e poi ai due angoli bassi due cartigli uno “esplosivo”, bianco, al cui interno è riportata la scritta “è un albo collezioni lampo” e a destra giallo rettangolare in cui è scritto “albo per figurine tutta la seria a serie b”.
Incredibilmente la lampo ci dice che l’albo è per figurine (prendendoci per deficienti) ma non ci dice di che annata si tratti.
Questa è poi la ragione principale per cui l’album verrà chiamato “Lampo grigio”, proprio perché non immediatamente identificabile con una annata sportiva precisa.
Una copertina non certo bella e neppure minimamente brillante.
In seconda di copertina troviamo, relegato tutto sulla destra, un “pistolotto” di presentazione firmato collezioni lampo e poi gli obbligatori dati sull’editore, le autorizzazioni ecc. ecc.
In terza di copertina abbiamo già detto degli allenatori, mentre l’ultima di copertina, in colore bianco presenta un pallone al centro cui quasi si sovrappongono due grandi scudetti, a sinistra quello dell’era sabaudo monarchica e, a destra, quello repubblicano tricolore, a significare il continuum storico sportivo attorno ad un pallone.
Forse è migliore la quarta di copertina rispetto alla prima!
Esiste anche una edizione dell’album con una quarta di copertina che recava la pubblicità del concorso a premi che la lampo promuoveva assieme alla ditta milanese di prodotti sportivi Leone Orlando, concorso che consisteva nel raccogliere dalle bustine i bollini prova di acquisto e riempire con 42 di questi una cartolina da spedire poi alla lampo con premi posti in palio dalla ditta sopra citata.
Tra i premi a disposizione palloni “Angelillo”, scarpe “Parola” (si Carlo Parola, calciatore della Juventus, divenuto famoso per essere stato immortalato nella famosa rovesciata divenuta il simbolo della Panni di Modena), magliette e completi da calcio.
Evidentemente nel corso del tempo il concorso si era esaurito e quindi le tirature successive furono stampate con la quarta di copertina modificata.
Questa edizione era realizzata con una carta più pesante e grezza di quella impiegata per le copertine delle edizioni successive.
Una nota di colore la voglio dedicare alla scritta posta all’inizio delle pagine dedicate alla serie “B”, ovvero “calciatori di serie ”B”!
Oggi una tale frase sarebbe improponibile in quanto lesiva della dignità dei calciatori impegnati in quel campionato, non perché non veritiera, ma perché essere di serie “B” è diventato, nel comune senso di percezione del discorso, un termine che significa di non essere a livello adeguato, di non appartenere ai massimi sistemi, quindi un termine dispregiativo e, come tale, inapplicabile nell’ambito di una pubblicazione sportiva moderna!
Forse sarebbe stato più appropriato titolare “I protagonisti della Serie “B””.
Senza il forse.
5. ASPETTI TIPOGRAFICI
La carta delle 40 pagine dell’album è di bassa qualità e quella delle 4 di copertina, anche se un pochino più spessa, è anch’ essa inadeguata a reggere il peso di 344 figurine piuttosto grezze e, alla bilancia, alquanto “ignoranti”.
Alcuni riportano che la versione dell’album con la quarta di copertina ove era riportata una lista regali, fosse realizzata con una carta più spessa e grezza di quella leggera dell’album che ho valutato, ma il risultato, in entrambe i casi, era ed è che, se l’album non lo si maneggiava con estrema cura, prima o poi la copertina ti restava in mano ed il resto se ne andava a farfalle assieme alla Vispa Teresa!
La scelta di adottare fogli spillati al centro non appare, difatti congrua rispetto al numero di pagine e, soprattutto, al peso delle figurine ed in questo caso l’album della F.I.D.A. di Roma (raccolta “Avventure nello spazio”) resta l’esempio più perfetto creato dall’editoria per collezionisti degli anni ‘50-‘60.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Non si tratta di un album raro.
La lampo era popolare e non editava prodotti di altissima qualità ma prodotti molto popolari nella accezione buona del termine, con professionalità ed una certa capacità, che ne avevano decretato il successo presso il grande pubblico.
Naturalmente sono album di pregio anche a oltre 50 anni dalla loro uscita in edicola e restano abbastanza ricercati, anche se i grandi o medi collezionisti ne posseggono già un esemplare, questo resta un album che ha molti estimatori ancora non entrati in suo possesso.
Per poter stabilire il suo valore dobbiamo fare una serie di considerazioni, sulle figurine e, ovviamente sulla conservazione dell’esemplare da valutare.
Le figurine sono delle figurine cartonate di medie dimensioni ed hanno una quotazione discretamente elevata, se considerate singolarmente (vedi articolo di presentazione delle figurine).
Nell’album ci sono ben 332 di queste figurine cui sommare quelle più rare e con quotazioni decisamente più elevate, ovvero le sei delle squadre e le sei degli allenatori.
Ulteriore aspetto da considerare è lo stato di conservazione che sarà sempre piuttosto” imperfetto”, ad essere generosi, visto quanto il peso delle figurine incide sulla conservazione della carta con esemplari spesso pieni di strappi e strappetti e distacchi vari delle pagine centrali e vistosissime crepe sul gonfio bordo della copertina.
Diciamo che un album da recupero può avere un valore di 250 euro se con tutte le figurine od almeno con le tre squadre ed i sei allenatori presenti.
Un album in condizioni di conservazione sufficienti può salire a 550 – 650 euro, ma siamo, in questo caso al limite della collezionabilità.
Un album discretamente conservato, con le sue pieghe e strappetti raggiungere i 750 – 800 euro.
Dovete considerare che con 800 euro portate via ben 344 figurine e che quindi state acquistando le figurine ad un valore di 1,8 euro cioè molto meno dell’acquisto delle stesse figurine sciolte, ma in più avete l’album … e non è poco!
Se poi ci trovassimo di fronte ad un album perfetto e completamente vuoto allora il suo valore potrebbe, salire e rasentare gli 800 euro, cui poi dovete aggiungere il costo delle figurine da comperare e conservare a parte.
In tal caso la spesa potrebbe aggirarsi attorno ai 1400 euro euro in più o in meno!
Buona collezione !!!!!