SUN CHEWINGUM - FIRENZE
LA STORIA
1. NASCITA E TRAMONTO DI UNA SOCIETÀ
Questa ditta ha dato tantissimo al mondo della figurina cartonata da dispenser e si pone, senza ombra di dubbio, come una delle "magnifiche nove sorelle" di questa categoria assieme a Cardmaster Roma - Euromatic Record Roma - Sidam Torino – F.I.D.A. Roma - ILMA Torino – E.D.I. Milano - Taver Matic Torino - STEF Torino.
Firenze non era nuova a produzioni di un certo livello nel campo della industria dolciaria ed affini, basti ricordare la "Digerini & Marinai" molto attiva specie prima della guerra con produzioni non vastissime ma estremamente particolari e raffinate per scelta di argomenti e per tipologia delle figurine realizzate e proposte.
Deve essere evidenziato che al 1951 risale una serie di piccole figurine con album, molto corposa e ben realizzata firmata dalla ditta "sun american chewing gum Florence" con un indirizzo in via L. Alamanni, 18 a Firenze.
Come abbiamo visto la dizione originaria della sun era effettivamente con i vocaboli tutti staccati tra loro, esattamente come la ditta di via Alamanni, in cui, però ci sono le "aggiunte" di "american" e di "Florence" che nella ditta di Via Ponte alle mosse invece non compaiono.
Chi conosce Firenze sa che le due vie citate distano tra loro si e no 500 metri, per cui la vicinanza sembra sostenere una contiguità, quanto meno geografica, tra le due Ditte.
È vero che due indizi non fanno una prova, però lasciano da pensare.
Questo aspetto è ancora sotto studio, vedremo gli esiti di questa indagine.
Per ora ci limitiamo a inserire una immagine dell'album in studio che, ricordiamo è del 1951 e che quindi potrebbe essere la prima delle non poche produzioni di figurine che la casa di Firenze ci ha proposto
In attesa di riuscire a dipanare questa importantissima questione che sposterebbe di qualche anno indietro le produzioni e quindi la storia di casa “Sun”, credo sia bene cominciare a pensarla in maniera positiva, ovvero nel senso che anche il piccolo ma pretenzioso album sopra citato sia stato realizzato dalla “Sun di Firenze” direttamente collegata alla “Sun” della famiglia Danti.
Una interessantissima indicazione ce la da un recentissimo ritrovamento di una serie di cui non si erano mai avute notizie e che deve essere datata primi anni '50 e che riporta in se due elementi estrememente interessanti, ovvero lega il marchio "Sun" alla famiglia Danti.
Si ritiene che anche sotto l'aspetto grafico la "S" della Sun di questa serie leghi moltissimo con la "S" della Sun che editò l'album dei costumi.....
Rimanendo però alle incontrovertibilità storiche dettate dagli Atti Ufficiali, che per fortuna si sono conservati fino ad oggi, risulta che la Società Sun Chewingum fu costituita come società a responsabilità limitata il primo ottobre 1959, ma questa non è la vera data di nascita della Sun Chewingum, registra solo un passaggio societario legale presso la Camera di Commercio del Capoluogo toscano, ma la Ditta già nel 1954 era attiva e a quella data risalgono già delle piccole produzioni di accompagnamento al prodotto principale di produzione dolciaria, le "gomme da masticare", le "chewingum" appunto.
Su questa piccola produzione di "biglietti premio”, che troveremo sul sito in maniera integrale, una specie di vaucers, di mini-assegni che altro non erano che dei punti per ricevere poi dei premi, c’è la data di autorizzazione ministeriale alla loro diffusione che recita: “aut. Min. Le n 20421 del 25 maggio 1954.
Questo comporta che la Ditta, a quella data, già produceva e quindi era registrata, al tribunale civile, dato che le iscrizioni alla camera di commercio furono obbligatorie verso la metà degli anni '50.
Una particolarità, che ci fa comprendere questo, è data dalla denominazione del 1954, ricavata dai citati "biglietti premio" dove la ditta è riportata come "sun chewing gum", mentre gli atti della camera di commercio la registrano nel 1959 come "sun chewingum" una nuova denominazione sociale in cui le tre parole diventano due elidendo una delle due "g" ed unificando le parole chewing gum nell'unica "chewingum".
La storia della sun chewingum comincia quindi nel primo dopoguerra a livello artigianale locale e raggiunge un discreto punto di sviluppo all’inizio degli anni ’50 come sopra accennato con le attività del 1951 (peraltro ancora da verificare) e poi attorno alla metà degli anni '50, in costante crescita ed infine viene costituita come s.r.l. il primo ottobre 1959 e registrata poi al registro ditte il 09 dicembre dello stesso anno con numero di repertorio 163861.
Fu poi trasformata come "Società in Nome Collettivo" in data 29 ottobre 1970, ma oramai i tempi della importante produzione di figurine erano definitivamente tramontati, assieme alla passata "gloria", ma la storia era già stata scritta con inchiostro indelebile.
La società fu poi definitivamente sciolta e messa in liquidazione in data 27 settembre 1983 con data di registrazione della cessata attività al 17 marzo 1984.
Ecco come oggi appare l'ingresso di Via Ponte alle MOsse numero 186 che era la sede della "SUN chewin gum".
Nel cortile che si intravvede, dietro il cancello, c'era, probabilmente l'accesso agli stabilimenti di produzione delle gomme da masticare.
La palazzina che si vede a sinistra dell'immagine era quella contrassegnata dal civico 188 dove era la sede lagale dell'azienda e dove c'era anche l'abitazione della Famiglia Danti.
2. UNA FAMIGLIA MOLTO PARTICOLARE
Ma che c'era dietro questo "sole"?
C'era una famiglia molto particolare, la famiglia Danti, probabilmente originaria di Campi Bisenzio (comune vicinissimo a Firenze, oggi praticamente un unicum con la città gigliata).
Tutto deve essere nato per la intraprendenza di Alfeo Danti, il "pater familias", di cui non troviamo però traccia nelle varie combinazioni societarie esposte nel precedente capitolo.
Troviamo il suo nome nella placca del distributore che la Sun Chewingum realizzò su modello di propria ideazione e realizzazione, oggi quasi introvabile e rarissimo.
Ai figli Marcello e Carlo Danti è invece intestata la società nelle sue varie sfaccettature proiettate nello sviluppo temporale delle attività.
Un piccolo particolare ci viene dato dalla residenza dei Danti che allora era in Via Ponte alle Mosse 188, praticamente attigua alla sede della Ditta ufficialmente posta nella medesima Via al numero 186.
La dimensione, veramente familiare della Ditta fiorentina è, con ciò, comprovata!
3. LA PRODUZIONE
Quanto prodotto dalla sun non è mai stato banale né scontato.
Sostanzialmente la produzione è costituita dalle seguenti raccolte:
- “I costumi del mondo attraverso i secoli” – serie di 300 figurine piccole con album – ancora da verificare;
- “Attori di Holliwood” – primi anni ’50 – piccole figurine b/n fotografiche;
- “Scherzi e Sorprese” – metà anni ’50, 200 piccole figurine gioco;
- "Biglietti premio" - 1954 e seguenti (1956 ???) - 6 pezzi;
- “Grande concorso olimpionico" a premi - 1960 - 90 pezzi con album;
- “Attori italiani” – Serie di 5 figurine da dispenser commercializzate anche in bustina;
- "Ciclismo" - 1960 - da dispenser - non titolata - firmata - 91 pezzi;
- "Calciatori 1960-61" - da dispenser - non titolata - non firmata - 201 pezzi;
- "Il calcio italiano 1964-65" - firmata anche da Stef-Torino - n° pezzi ignoto;
- "Il tesoro" presunto 1962-63 - firmata - 100 pezzi almeno;
Tralasciando la prima e l'ultima che sono produzioni l'una complessa e unica con album ma anche ancora di non certa attribuzione e l'altra talmente rara che si contano solo 2 figurine recuperate e dando relativa importanza alla realizzazione "olimpionica” perché fu, decisamente, una serie di scarso successo e poca diffusione, il fulcro della produzione sono le due grandi raccolte sul ciclismo e sul calcio, ambedue nel 1960-61 che costituiscono un insieme di importanza capitale per lo sviluppo della produzione di cartonate da dispenser, e la serie un po’ risicata degli attori italiani.
Una delle due uniche figurine della Serie foese denominata "Tesoro", riproposta in fronte e in retro. La figurina era di cartoncino pesante, per forma, dimensione e supporto cartonato era una figurina assolutamente concepita per la distribuzione attraverso i dispenser.
La presenza a tergo di una abbondante componente testuale lascerebbe pensare anche alla possibilità che la Serie fose stata concepita con un album, ma queste sono solo delle congetture.
Certa l'attribuzione alla casa fiorentina, come si evince dal testo rosso ove la "Sun chewin gum" si firma in breve come "Sun"-Via Ponte alle Mosse, 186 - Firenze.
Le figurine sono bellissime e di grande spessore grafico.
questa Serie se fosse stata completata e regolarmente distribuita sarebbe oggi una autentica meraviglia.
È facilmente intuibile che concepire, progettare, realizzare e commercializzare in proprio e su dispenser di propria ideazione e costruzione, in un arco di tempo estremamente limitato, delle raccolte con quasi 300 pezzi non è una cosa da poco né che dilettanti allo sbaraglio (ne abbiamo visti e commentati di produttori approssimativi di tal fatta!!!!) Possano solo concepire.
La qualità del supporto è di prima scelta, la scelta dei soggetti sia ciclistici che calcistici è assolutamente precisa, la realizzazione grafica, pur mancando di una uniformità "didascalica" è comunque precisa, determinando una immediata riconoscibilità della paternità di produzione, così come la qualità di stampa e gli altri dettagli non secondari come i testi a tergo.
Questo, in sincerità non può che destare meraviglia e denota una grandissima capacità organizzativa ed imprenditoriale, pur rimanendo i mezzi disponibili all'investimento, soprattutto quelli economici, ma crediamo anche umani, piuttosto limitati, almeno rispetto a società (faccio l'esempio tipico della Sidam) che erano patite da zero e non possedevano specificità artigianali nel mondo dei dolciumi e quindi erano commercialmente libere, economicamente forti di supporti bancari consistenti, figlie di progettualità manageriale e nate solo per far soldi.
Sun resta nella sua dimensione artigianale, con una diffusione limitata (questo il vero motivo del decadimento societario) soprattutto quando compaiono all'orizzonte le figurine E.D.I. con dispenser non di proprietà ed una produzione da far tremare i polsi a chi non era sufficientemente forte per assorbire il colpo.
Sun resiste finché può, raggiunge anche un accordo con una di queste potenze, la Stef di Torino, di cui commercializza la serie 1964-65 nella versione "leggere T.A.T..
Per quel che riguarda questa ultima serie c’è la più che consistente convinzione che la Stef acquisì in toto la Sun oramai agonizzante, organizzò la vendita nei punti in cui la sun era forte di un suo prodotto “perfezionato” (sappiamo che la serie T.A.T. era la serie leggera di seconda edizione essendo dotata di testi a tergo che nella prima mancavano.
Il tramonto, inevitabile avviene in maniera naturale, lenta, dolce, come un tramonto, mentre i colossi milanesi non tramontano, dispariscono in un paio di battiti di ciglia...