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SUTTER – GENOVA

SERIE

“LE FIGURINE DEL CONCORSO MARGA E ROB“

1937

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 AMICI MARGA F

1. PREMESSA

Siamo nel 1937, anni densi di avvenimenti piuttosto seri e carichi di eventi futuri che vanno lentamente maturando, per nulla belli da vivere, in cui si è già deciso da che parte stare (quella sbagliata) e si esalta, in maniera dominante e politica e con disponibilità a cui nessuno può accedere se non gli amici e i complici del potere, l’ideale del perfetto italiano e della stupida autarchia materiale e psicologica nei confronti di un mondo che sembra non abbia più voglia di colloquiare e di capirsi.

L’odio si espande e penetra le Società a cui non sono bastati gli esempi a cui si giunse nel 1914 e 15 seguendo strade analoghe.

La gente comunque vive, lavora, procrea, si diverte, fuma e guarda le stelle sentendo la musica di Wagner o le dolci melodie di “‘Na sera ‘ e maggio “

Istantanee di un tempo che fu in cui il concorso per antonomasia (quello dei 4 Moschettieri e del Feroce Saladino numero 20) messo su dal 1934 al 1937 dalla Perugina e dalla Buitoni dominava le scene nazionali e aveva dato la stura a tutta una serie di concorsi pubblicitari di varia caratura e importanza.

In questa ottica storica va visto il concorso che la Sutter di Genova promosse per due dei suoi marchi di punta dell’epoca, la Marga (linea di cere per pelli tra cui le cere per lucidare le scarpe e prodotti affini) e la “Rob” (cera per pavimenti).

2. IL PROGETTO

La base del progetto era il concorso.

L’autorizzazione del concorso è riportata sul retro delle figurine e recita: ”Aut. Minist. Finanze. Sez. Lotto n. 8996 – Luglio XV

Non ci troviamo di fronte ad un concorso di quelli importanti con premi da far tremare i polsi, ma di fronte ad una realtà più semplice e con premi di basso livello ed indirizzati ai figli dei compratori più che agli acquirenti stessi, dato che in palio c’erano giochi da tavolo “interessantissimi con dadi e pedine” oppure un libro titolato “Nel regno dei sogni, della fortuna e dell’oro” che altro non era se non un “manuale per il gioco del lotto”.

Per raggiungere il premio bisognava inviare almeno 12 figurine della serie appositamente creata e consistente in 18 figurine, rispondendo a due domande pubblicate sul retro di queste figurine che qui non riportiamo.

Secondo l’insindacabile giudizio delle “propaganda Marga” le migliori risposte venivano, dopo la spedizione del tutto alla Marga, premiate con i giochi di cui sopra.

 

3. LE FIGURINE

La serie era piccola con le sue sole 18 figurine, però di buon formato dato che misuravano 4,5 x 6,5 di cui 17 figurine a sviluppo verticale ed una sola a sviluppo orizzontale.

Su ciascuna figurina erano raffigurate delle scenette satiriche con protagonisti i prodotti della linea “Marga” e della linea “Rob”.

Le figurine erano sul fronte di colore bianco e prive di cornice, gli angoli erano leggermente arrotondati come poi saranno gli angoli dell’altra grande genovese: la Mira Lanza negli anni ’50 – ’90 con le sue più piccole ma famosissime della raccolta punti “donne al lavoro”.

Le figurine erano titolate e questi erano i titoli:

All’esame di mineralogia – Amici per la Pelle – Dal Droghiere -Estetica – Fenomeni - Sempre fortunato – Gare 900 – Impudenza – Interviste al “Giramondo” – Marga Impero – Nostalgia di una vecchia domestica – Oltraggio coniugale – Alla porta del paradiso – Precauzioni dell’ingoiatore di sciabole – Previdenza – Sangue Blu – Scoprendo un segreto.

Naturalmente dietro ognuno di questi titoli c’è una storiella con protagonista il “prodotto” ed una umanità un po’ decadente, un po’ sfigata, un po’ dandy, sempre e comunque ridicola, comica nel suo essere periferica, surreale e quasi finta.

La realizzazione grafica sembra essere di una unica matita, senza che, purtroppo ci sia una indicazione relativa a tale aspetto.

La realizzazione tipografica viene affidata alle Officine Grafiche S. Vaccari, Milano.

 

4. ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie non è gravata da grosse difficoltà di reperimento, pur trattandosi di una serie del 1937, deve la sua reperibilità odierna alla buona diffusione del concorso ed alla simpatica ironia delle figurine che ha fatto sì che, nel tempo, queste figurine furono conservate, perché simpatiche e solari, piuttosto che gettate via perché “incomprensibili” e avulse perfino dal fondo del cassetto o della classica scatola da scarpe chiusa nell’armadio del nonno che fu…

Certamente il mettere assieme 18 pezzi del genere non sarà semplicissimo, ma anche il numero risicato delle figurine in raccolta ci aiuterà a non incontrare ostacoli insormontabili al completamento.

Come quotazioni siamo nel campo dell’umana condizione, niente di proibitivo, anzi spesso meno dello sperato, ma si sa, siamo all’interno della tanto dissacrata area del “Didattico”, anzi, ancora peggio, del Pubblicitario d’epoca, comunque non certo dentro il mondo dorato (e costoso), ma non per questo superiore, delle collezioni sportive.

Come sempre

Buona Collezione   !!!!!!!!

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