VERO FRANCK - MILANO
LE SERIE
PRESENTAZIONE
1. INTRODUZIONE
Nel lungo e dettagliato articolo dedicato alla "Introduzione alle raccolte", sono stati trattati molti argomenti che inquadrassero questa raccolta, tanto bella quanto dimenticata e semi sconosciuta.
Lo sforzo principale è stato quello di cercare di presentare, anche in presenza di carenze e scarsità di ritrovamenti, un panorama quanto più aderente possibile allo stato attuale delle varie serie basato sui ritrovamenti effettuati da collezionisti amanti di questa tipologia di figurine che, non va né dimenticato né taciuto, sono di oltre 130 anni fa, le più antiche e di almeno 100 anni le più prossime a noi.
Chi ha voluto spendere un po' del suo tempo e della propria conoscenza, maturata nel tempo a collezionare anche questo tipo di figurine, al fine di impostare e completare questo lavoro è degno della massima riconoscenza e stima da parte di tutti noi.
Mi riferisco in particolare al collezionista milanese Sergio Crippa ed a Scilleili Tajariol che potremo scherzosamente chiamare "miss mondo Liebig" perché oltre ad essere una giovane e bella Signora è anche una delle più preparate collezioniste al mondo di figurine Liebig ed affini (spero che Scilleili mi perdoni per questa digressione).
Nell'articolo sopra citato c'è un argomento che non è stato volutamente trattato ed è quello dei contenuti, degli argomenti e delle modalità con cui questi sono stati trattati attraverso le serie pubblicate.
Sappiamo che "sic stantibus rebus" il materiale sino ad ora reperito di produzione italiana non è vastissimo e, salvo poco probabili consistenti rinvenimenti nel prossimo futuro di materiale assolutamente sconosciuto, quanto è oggi sul sito, rappresenta la "larga base", molto prossima all'essere definitiva, di quanto prodotto in versione italiana.
Ovviamente le carenze maggiori sono nelle serie primordiali, quelle degli ultimi 15 anni dell'800, di cui non si ha ancora una sola serie completa.
Ricordo anche che salvo rarissime eccezioni le serie della Vero Franck non sono state titolate e quindi la gran parte dei titoli che troviamo in elenco sono stati dati a posteriori dal nostro sito, anche se per diverse serie prodotte anche in lingua tedesca si è potuto prendere il titolo originale e tradurlo per una corretta titolazione italiana.
In questo particolare aspetto la raccolta anche delle serie tedesche ha avuto la sua importanza perché, ad esempio la serie 04-10 - 107-112 che era sempre stata titolata "Marocco" è potuta diventare "il deserto ed i suoi abitanti" traducendo l'originale titolo tedesco "die Wueste und ihre Bewohner" e la serie prima titolata "zingari", in funzione del suo titolo originale tedesco "Zigeunerleben" è potuta diventare "Vita zigana".
Per quelle serie di cui non si ha un corrispettivo tedesco o se anche quello era privo di titolazione, allora si è ricorso alla pratica intuitiva di una titolazione semplice e aderente alle immagini.
2. LA ARBITRARIA MA NECESSARIA SUDDIVISIONE IN ALBUM VIRTUALI
Il sistema di messa on line del materiale adottato dal sito non consente di creare immense cattedrali in cui inserire "tutto".
Questo, anche se fosse stato possibile sarebbe stato comunque inadeguato al discorso divulgativo che il sito persegue da sempre, i grandi contenitori sono difficilmente consultabili, gli album virtuali devono essere come quelli che abbiamo sui nostri scaffali o librerie, concepiti per poter contenere al massimo una quarantina di fogli ciascuno.
Per tale motivo, analogamente a quanto già presentato per Liebig, e Lavazza, si è ricorso ad un frazionamento in volumi (non per la Vero Franck) e/o album virtuali, che nella realtà storica esistevano come contenitori "ufficiali" per Liebig e Lavazza, ma non per la Franck tedesca e men che mai per quella italiana "vero Franck".
3. I CONTENUTI
A. Album virtuale numero 1
In questo contenitore virtuale sono state inserite praticamente tutte le serie del vero Franck che sono state edite nell'800 (categoria 01) e le serie dei primi del '900 recanti, sul retro un particolare codice alfanumerico complesso (categoria 02).
Complessivamente si tratta di 11 serie dell'800 e di 13 serie con codice alfanumerico, per un totale di 24 serie.
1). Categoria 01 - serie primordiali dell'800
Le 11 serie dell'800 che secondo me sono quelle che potranno avere il maggior numero di nuovi ritrovamenti rispetto alle altre categorie, hanno contenuti minimi perché, come tradizione del periodo presentano situazioni garbate, gentili, giocose, prive di pathos e di realtà ed hanno come protagonisti o scene con bambini o scene con bambini ed il prodotto "vero Franck".
Le figurine sono tendenzialmente di dimensioni maggiori rispetto al format tradizionale delle didattiche Liebig e di supporto cartaceo decisamente più leggero.
La serie più completa e molto bella è quella "bimbi e vero Franck che consta di 10 figurine di grandi dimensioni ed ha una qualità di stampa cromo molto elevata.
Anche qui il tema è ameno e sereno e le impostazioni grafiche sono molto studiate.
Molto particolare è la serie il libro delle favole che è realizzata attraverso una normale figurina piegata a metà a realizzare un libricino delle favole con il testo nelle due piccole facciate interne e le due "copertine".
Le due serie "numerate 671-676 e 677-682 sono di grandi dimensioni misurando 12,2 x 9,4 e ci parlano di mezzi di trasporto nel mondo (la prima) e di caccia (la seconda).
Purtroppo nella versione italiana delle 12 figurine di queste due serie sono disponibili solamente tre immagini.
Nella loro dimensione sono delle figurine bellissime e tutte da godere.
2). Categoria 02 - con codice alfanumerico.
Per quanto riguarda le serie della categoria 02 la caratteristica fondamentale è quella di rientrare nella classicità delle dimensioni standard il che le fa apparire già di un'epoca differente rispetto alle precedenti.
Di queste 13 serie ben 11 sono presenti anche nella versione tedesca e si ritiene che anche le 2 rimanenti non lo siano solo perché ancora non recuperate nella versione originale.
A livello contenuti vengono abbandonate le amene quanto scialbe scene di bambini per affrontare temi più corposi, storici, geografici o di costume.
Tra queste serie spiccano le serie "sulle rive del Nilo" e "Service d'incendie" perché hanno molto inusuali testi frontali in francese con retro in lingua italiana.
Particolare è la serie "Fantasiose figure della credenza popolare" perché la serie fa riferimento a storie popolari tedesche che, quindi, non appartengono alla nostra cultura (elfi, gnomi ecc.), per cui poco si capisce il motivo per cui sia stata scelta proprio questa serie per la pubblicazione in italiano quando ce n'erano molte altre di carattere storico o scientifico più adatte alla nostra cultura.
Molto misteriosa è la serie detta "schiavo con catene" perché potrebbe essere una figurina della serie che la Franck tedesca dedicò alla problematica rivolta del popolo africano degli Hereros, una etnia del popolo bantu che abitano le zone dell'odierna Namibia ma sono presenti anche in botswana ed angola e che agli inizi del secolo popolavano i territori di quella che era l'africa tedesca sud ovest.
Fu una brutta storia, poco edificante sia per la nostra civiltà che per l'umanità, difatti parliamo di una quasi genocidio e campi di concentramento dediti allo sterminio di massa.
Purtroppo anche la serie tedesca non è completa per cui potrebbe mancare proprio della figurina la cui presenza avrebbe potuto consentire di nominare questa serie in maniera più precisa.
La serie "fiori" è una serie scientifica, botanica e non di fiori ornamentali ed è molto interessante.
Molto d'effetto è la serie dedicata alla "vita nel e sul mare" che sembrerebbe essere di 18 figurine mentre nella versione tedesca risulta essere di 21 figurine tutte recuperate con probabili 3 figurine mancanti e sconosciute.
Purtroppo la versione italiana è priva del retro, mentre questo è presente nella serie tedesca il che permette di descrivere i pesci presenti sul fronte e numerati.
Nella serie italiana, mancando il retro, la numerazione è stata omessa. Un vero peccato.
Interessante la serie dedicata "ai cari vecchi tempi" ovvero a quei costumi di educazione e galanteria che erano legati "ai vecchi tempi" già alla fine dell'800, figuriamoci oggi!!!!
B. Album virtuale numero 2
In questo spazio virtuale sono riportate tutte le serie denominate di categoria 03, che hanno un riferimento al numero di fabbriche e medaglie di casa Franck, ovvero a serie di cui è possibile una consecutio temporum realistica ed anche una datazione abbastanza precisa.
Deve però essere considerato che, poiché fabbriche e medaglie si sono andate nel tempo ad accumulare, troviamo che alcune di queste serie, con 15 fabbriche e 35 medaglie sono antecedenti a molte delle serie della precedente categoria, il che significa che la suddivisione per categorie, in genere basata sulle indicazioni del retro o grafiche non determina una "consecutio temporum" e quindi non può stabilire una cronologia.
È possibile che a questa categoria possano appartenere una quantità di serie ancora non portate alla luce, anche se sono piuttosto scettico in proposito visto che queste serie hanno quasi 120 anni di vita e non dovrebbero trovarsi allo stato brado, in 120 anni possibile che non ci sia stato un collezionista capace di mettere a queste serie "selvagge" un bel lazzo al collo e ricondurle al ranch mettendole a disposizione delle future generazioni che poi sarebbero quelle dei nostri nonni e dei nostri padri?
Staremo a vedere. Le Franck non sono le Liebig.
1). Serie con numero di fabbriche e medaglie
Tutte le serie marcate 15 fabbriche e 35 medaglie sono dell'800.
Dalle 38 medaglie passiamo nel '900.
Lo stacco si vede, perché le ottocentesche sono scene di navi, cavalli e i soliti bambini, mentre dalle 38 medaglie vediamo serie dedicate quasi alla stretta cronaca, come quella dedicata alla guerra anglo boera, alla rivolta dei boxer in Cina, tutti accadimenti di fine secolo, protrattisi, in alcuni casi anche oltre l'inizio del nuovo secolo.
Queste serie sono disegnate con molta maestria e ci permettono di tuffarci in quel mondo un po' imperialista un po' avventuriero che caratterizzò proprio gli anni a cavallo tra i due secoli.
Graficamente molto bella è la serie il vero Franck che è stata frazionata in due serie h1 e h2 perché contenete, a fronte di una unità grafica di cui diremo, hanno due argomentazioni molto differenti.
Questa serie è di 20 figurine ed è una serie che, per realizzazione sembra appartenere al mondo liberty degli anni 10 anche se la struttura, con protagonista il vero Franck è tipicamente ottocentesca.
L'effetto grafico è molto bello e la serie altrettanto.
Ultima serie in album quella dedicata alla ferrovia sulla Jungfrau (la giovane signora, la vergine) così come i tedeschi chiamano questa montagna di 4158 metri di altitudine nelle cui prossimità fu realizzata e terminata nel 1912 una ferrovia con la stazione più alta d’Europa.
Al serie italiana proviene dalla identica versione originale tedesca.
C. Album virtuale numero 3
In questo raccoglitore virtuale sono riportate tutte le serie di categoria 04 (con numerazione progressiva) e di categoria 05 (post prima guerra mondiale).
Allo stato attuale le serie sono 24 della categoria 04 e 2 della categoria 05.
Da sottolineare che il numero di 24 serie di categoria 04 è un numero definitivo perché sono in elenco tutte le serie che vanno dalla numero 1 alla numero 24 con figurine che vanno dalla numero 1 alla numero 196.
Esiste un "buco" in questa belle sequenze di serie e che riguarda le figurine dalla numero 101 alla 106, inquadrate in una serie di cui nessuno sa assolutamente nulla.
Un mistero da chiarire.
1). Le serie di categoria 04 - con numerazione progressiva
Poco sappiamo delle prime 40 figurine, dato che sino ad oggi sono state recuperate esclusivamente 4 di queste e precisamente le numero 33, 36, 38, 39, tutte rigorosamente con il numero riportato sul fronte.
Queste figurine sono di tipico contenuto famigliare, sobrie e calde con bei colori rassicuranti e mostrano momenti di quotidianità serena.
Così dovrebbe essere per le 36 figurine ancora sepolte nella polvere dell'oblio che il tempo accumula sulle proprietà di chi non condivide.
Dopo questi 36 vuoti che fanno male al cuore, iniziano delle serie spettacolari, 23 in tutto di cui sino ad oggi solamente 6 risultano esserci anche in versione tedesca.
Le serie 41-60 (il Cairo) e 61-70 (Città italiane) hanno due particolarità: quella di essere delle serie di tipo fotografico e di essere forse le sole serie ad essere ad orientamento misto, ovvero a contenere sia figurine a sviluppo orizzontale sia a sviluppo verticale.
Le due serie sono veramente tra le più belle dell'intera produzione Franck.
Più tradizionale e quasi ottocentesche le 5 serie che seguono, tutte aventi protagonisti i bambini ma in queste serie il bambino non è un putto e si muove in ambito di una natura rigogliosa ed un po' selvaggia che rende le scene credibili realistiche ed avventurose, molto lontane dalle ambientazioni empiree delle serie dell'800.
Seguo poi diverse serie di carattere storico, geografico e di costume.
La serie 15 è una serie vecchio stampo con bambini vestiti con divise militari e bambine come per un ballo di gran gala: si respira aria d’ottocento e manierismo post litteram.
La serie 17 "militari russi" è della medesima tipologia della serie 11 "militari italiani" ed ambedue le serie sono anche pubblicate in lingua tedesca ed appartengono ad una categoria di serie dedicate agli eserciti delle più importanti nazioni europee (europeische heere).
Qui duole dover far notare un dettaglio, nient'affatto secondario e che permette di evidenziare quale, agli inizi del secolo, ma qui abbiamo scavallato il 1910 e siamo molto vicini alla prima guerra mondiale, fosse la considerazione che i tedeschi avevano degli italiani.
Osservando attentamente le figurine dedicate all'esercito russo, noteremo disciplina, ordine, cariche travolgenti di cavalleria, uno stato maggiore con alti ufficiali a cavallo ed un corpo di colonnelli appiedati in ascetica e disciplinata attesa degli ordini dello stratega. Una serie di quadri tutti molto consono ad un esercito forte, armato, ben determinato, disciplinato ed efficiente.
Guardiamo ora le figurine che compongono la serie dedicata all'esercito italiano: nella prima due fanti tentano una imboscata (tanto utile militarmente quanto più idonea ad un esercito di peones, di guerriglieri che non ad un esercito di stampo antico, dove gli ufficiali (quasi sempre nobili) erano distinguibili a distanza siderale dalla truppa perché nessuno dei nemici, comandati a loro volta da altrettanti nobili, li potesse colpire per sbaglio!
Noblesse noblige...
Andiamo avanti. La figurina 114 riporta testualmente "l'artiglieria", dove il cannone ad alzo zero è posto in mezzo alle case di un paese abitato (non si mette mai una bocca da fuoco al centro di un paese abitato da civili è come nascondersi dentro un asilo infantile) e dove il sottufficiale si scola un bicchiere di vino rosso facendo il galletto con una bella ragazza....
Figurina 115, nulla da dire, solo che se lo stato maggiore russo aveva in dotazione cavalli bianchi, noi siamo a piedi...ma insomma ci sta.
Figurina 116, inequivocabilmente i lancieri di Montebello, una nostra élite; "guadano" un rigagnolo di acqua piovana, sono in quattro, sembra con tre soli cavalli (di uno forse ci sono le gambe ma manca la testa) e danno l'idea di essere lì per caso e di non sapere cosa stiano facendo (esagero?) Uno ha lancia a sinistra, il centrale ha lancia in alto, il destro ha lancia sulla spalla che dirige a destra... (non esagero).
Figurina 117... Beh una bella ritirata anzi no una fuga disordinata della nostra fanteria (nello specifico dei granatieri) davanti al nemico non poteva mancare, fuga…anzi no una rotta dove la preoccupazione è una sola: salvarsi il culo...
Per chi fosse sconcertato è il caso di guardare la figurina successiva, la 118, per fortuna la sesta, grazie a Dio l’ultima…. Beh dai dopo la fuga sarà il caso di fare bisboccia no?
E allora dai.... facciamo festa, i nostri bersaglieri, fanteria d'assalto scelta, stravaccati, i bei baffetti da gagà e giù a trincare grappini, mentre uno sciacqua la borraccia che ha appena svuotato!
Più che un esercito, una accozzaglia di ubriaconi!
Una cosa ripugnante.
Una sola soddisfazione.
Tra sette anni quei gagà, quei peones, quegli ubriaconi, quelle signorine dedite alla fuga, quegli artiglieri a caccia di femmine, quei lancieri indisciplinati vi daranno sontuose lezioni di eroismo di amore di patria e di sacrifico: loro sono fuggiti, la loro è stata una rotta, loro la vergogna di una devastante sconfitta.
Altri tempi, oggi per fortuna la guerra e le offese sembrerebbero appartenere ad un mondo che non c’è più, ma anche con le figurine si fa la storia, e le figurine restano nel tempo veicolando ai posteri il messaggio di allora che era un messaggio di inequivocabile disprezzo.
Bravi, anzi bravissimi!!!
Questa serie mi fa venire in mente la problematica popolare e politica che si elevò a caso internazionale quando nel 1909 la Liebig emise una serie dedicata al lavoro dei fanciulli in cui i bambini italiani (tra l'altro gli unici europei presenti nella serie) erano intenti a fare i fannulloni, girando attorno a turisti, magari per rubare loro il portafogli.
Ci fu una sollevazione popolare e la Liebig dovette chiedere scusa e modificare la figurina incriminata con bambine veneziane intente al lavoro sui ricami delle trine a Burano!
Perché questo non è accaduto per la serie della Franck?
Le serie a seguire sono invece tutte molto interessanti e di vario argomento anche se deve essere sottolineato che la serie 22 "sport invernali" è di realizzazione grafica ed ambientazione più ottocentesca che del novecento (anche qui bambini di ambo i sessi a praticare sport in ambientazioni da cartolina...
La serie 23 "Africa scherzosa” è una serie caricaturale, quasi disneyana perché sono gli animali (come esseri umani) ad impersonare le varie scene, tutte di stampo umoristico scherzoso.
Questa è l'unica serie di tale impostazione che ho trovato in tutta la produzione Franck, sia italiana che tedesca.
L'ultima serie "Paesaggi alpini" è una splendida serie molto realistica che evidenzia istantanee pennellate di scorci di alpi e vita prevalentemente svizzera.
2). Le serie di categoria 05 - datate post prima guerra mondiale
Queste serie, sino ad ora sembrano essere solamente due, una in modo certo, la serie numero 1 sport invernali in cui la dizione da "vero Franck" diventa fabbrica italiana succedanei di caffè - vero Franck - Milano, dove la grafica del retro si modernizza e dove i paesi di cortina d’Ampezzo e di San Martino di Castrozza, appena annessi all’Italia dopo la guerra, sono riportati nel sottotitolo con il loro nome italiano e non con quello austriaco.
L'altra serie, di cui sino ad ora è stata recuperata una sola figurina rappresenta una pietà ed è un vero e proprio "santino", il cui retro ha una grafica che ricorda le ultime produzioni vero Franck con numerazione progressiva.