VERO FRANCK - LUDWIGSBURG - MILANO
I VADEMECUM
PRESENTAZIONE
La direzione della Succursale milanese di casa Franck che, da dopo la fine del primo conflitto mondiale, per ragioni di carattere politico economico che sono semplici da intuire, aveva ricevuto una sostanziale autonomia decisionale riguardo a molte attività, tra cui quella promozionale.
Certamente l'dea del "vademecum" pur assolutamente non certo originale ne nuova, fu però la più longeva e la più diffusa e anche la più richiesta dal pubblico.
Le figurine didattiche erano state per quasi 25 anni un elemento trainante anche in Italia, pur non riuscendo mai ad arrivare al seguito di amanti e collezionisti che invece in Germania si era formato attorno alle "figurine del commerciante" (Kauffmansbilder), e la loro soppressione, nella versione italiana, doveva necessariamente essere sostituita con qualche cosa di nuovo e di utile, oltre che di bello e durevole.
La figurina tipo Liebig della Franck era troppo tedesca perché fosse apprezzata da un pubblico di famiglie dove, dopo 4 anni di guerra logorante, sanguinosa e tragica, in ognuna di queste c’era un figlio, un marito uno zio o un nipote che dal fronte non erano più tornati.
La stessa Franck aveva ritenuto opportuno trasformarsi in “industria italiana ...” per non soccombere commercialmente, vittima di un ostracismo da odio post bellico, ma poi, tranquilli, ci penseranno i bravi e lungimiranti inglesi… a trasformare gli odi in amori!
La scelta di un prodotto alternativo alla figurina cadde sulla realizzazione di un libricino tascabile detto "vademecum" (la traduzione dal latino è testualmente "viene, viaggia, si muove con me”).
Oggi certe cose del passato non certo arcaico, ci fanno sorridere, ma cosa è un cellulare (oltre ad altre funzioni, ovviamente) se non un vademecum???
Lo potremmo chiamare "cellularmecum” oppure "mobilmecum"dato che connettendoci su internet saremo in grado di conoscere all'istante il valore del cambio delle principali monete mondiali, le differenti unità di misura mondiali e la loro comparazione, ma anche tutte le festività, i nomi di persona, le varie nazioni del mondo ed i dati di popolazione estensione di superficie ed una montagna di altri dati e nozioni che spesso fa comodo avere a portata di "tasca" meglio di taschino, perché il posto giusto del vademecum era il portafoglio, troppo spesso vuoto, meglio riempirlo e riporlo al sicuro nel taschino interno della giacca….
Anche da questi dettagli comprendiamo che il mondo di oggi ci porta a vivere una realtà che ha poco in comune con quella vissuta dai nostri nonni.
Il mondo cambia ed il vademecum, oggi strumento sorpassatissimo, diventa un'altra pedina di una scacchiera su cui non è più possibile giocare ma solo, semmai ricordare o studiare, come una partita già giocata di una finale di scacchi Fischer -Spassky
Partiamo dalla fine per stabilire quanti sono stati i vademecum che la Franck ha prodotto negli anni.
L'ultimo risulta essere stato pubblicato nel 1962 e, nell'interno riporta la scritta 39a edizione.
Scendiamo con una cadenza annuale sino al 1949 anno in cui viene edito il vademecum 1949 che recita:" con questa edizione il vademecum Franck entra nel suo 26° anno di vita", facendo segno alla "forzata sospensione nel periodo bellico".
Questo ci comporta due considerazioni: una che la pubblicazione è rimasta sospesa nel periodo bellico dal 1939 al 1948 con la prima pubblicazione post bellica, come sopra visto, nel 1949 ed una seconda considerazione relativa all'anno di nascita del vademecum che, con una semplice operazione di differenza, scopriamo così essere stato il 1924 che è assolutamente in linea con tutti i dati che conosciamo della casa italo-tedesca.
Purtroppo nei vademecum che vanno dal 1939 al 1934 non troviamo più alcun cenno riferito al numero di vademecum né all'anno progressivo dalla prima pubblicazione.
Il dato che ingarbuglia la matassa, intorbidisce le acque e sostanzialmente mette tutto in discussione è quanto riportato nel vademecum del 1933 che, secondo tutti i calcoli e ragionamenti appena fatti, avrebbe dovuto essere alla 10a annata: "con questa edizione, l'almanacco vademecum entra nel suo sesto anno di vita", ergo l'almanacco vademecum della Franck sarebbe nato nel 1928.
I valori che si determinano dalle chiare indicazioni riportate sui libretti originali sono in contradizione fra di loro di ben 4 anni.
Qualche cosa non torna.
L’ultima vetustà dei vademecum recuperati e disponibili è quello del 1930, con beneficio d'inventario perché il piccolo stampato ha poche pagine ed una titolazione un po' fuori dal tradizionale "almanacco" o "vademecum", dato che è intitolato "calendario pel 1930", quindi potrebbe anche non essere un vademecum, vedremo con futuri ritrovamenti.
La "vexata questio" resta quindi, solo temporaneamente sospesa.
Riguardo ai contenuti dei vari vademecum, si può dire che, non essendo tutti uguali né ripetitivi per scelta, troviamo diversi argomenti che si sono succeduti negli anni.
Rubriche fisse sono state: il calendario dell'anno, il centimetro (10 centimetri), effemeridi solari e lunari, i giorni festivi, le tariffe postali (allora tutto viaggiava in busta e col francobollo, altro che a-mail ), gli onomastici, le sigle delle targhe auto, dati geografici, date della storia d’Italia, dati sulla produzione agricola ed industriale, una marea di dati dai ghiacciai alle depressioni più basse del mondo, pesi e misure, dati di carattere sportivo, tabelle delle classifiche di calcio da aggiornare e chi più ne ha più ne metta !
Va detto che è comunque una forma di "compressione dei dati" precostituita che è di velocissima consultazione e molto interessante perché presenta argomenti sviluppati secondo una logica molto didascalica e quindi di immediata presa, semplice, efficace.
La documentazione visiva della gallery ci presenta i vademecum secondo la loro ottica estetica esterna, un percorso nelle varie edizioni con gli aspetti grafici che si notano mutare nel giro di un ventennio o poco più di vita del "gadget "vademecum.
Nel complesso una raccolta intrisa di storia, ormai prossima ad essere centenaria, piena dell’Italia che è stata, interessantissima e alternativa alle figurine che però con esse, in fondo si completa, rappresentandone un a continuazione dopo un, forse troppo frettoloso, abbandono.
Sulle piattaforme informatiche questi vademecum della Franck sono spesso presenti e al di là di cert’uni che, credono di possedere il codice di Leonardo da Vinci, quotano questi libricini cifre da sultano del Brunei, per il resto questi gioiellini non superano quasi mai i sette otto euro.
Buona collezione !!!!