S.T.E.F. – TORINO
SERIE
“ IL CALCIO ITALIANO 1964-65 “
“SERIE DEI 100”
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI STORICI
La S.T.E.F. si rese conto che la serie prodotta per l’annata sportiva 64-65 era sofferente per una serie di problemi, peraltro ben illustrati nella presentazione riferita alla serie 64-65 detta “Doppio S.T.E.F. anteriore”.
Il principale di questi problemi era che la serie appariva vecchia, ripetitiva e per nulla aggiornata, sia graficamente che addirittura nei giocatori presenti in raccolta.
Era insomma una serie prodotta ancora con immagini di derivazione Sidam/Taver Matic. E poi il formato era leggermente più piccolo.
C’era quindi necessità di produrre una nuova serie, magari integrativa alla precedente ma che avesse l’aria, l’aspetto di una cosa “diversa”.
Ecco come nacque la serie il calcio italiano 64-65 della S.T.E.F., detta volgarmente “Serie dei 100”.
2. IL PROGETTO
Il progetto era semplice: innovare!
Creare figurine nuove, immediatamente visibili come uno strappo rispetto all’ultima produzione minimalista e imprecisa della serie “doppio S.T.E.F.” che, tra l’altro era in vendita a bustine e non con i dispenser.
Il progetto era quello di realizzare 100 figurine senza numero e senza album che integrassero le raccolte “doppio S.T.E.F.” ed in particolare l’ultima nata, la decisamente più aggiornata e dotata di testi ovvero la “doppio stef anteriore T.A,T“ pur innovandole completamente e che fossero distribuite con il sistema dei dispenser e gomma americana che necessitava di nuove figurine per non rimanere impantanata con la vendita della serie dell’anno precedente (le serie “due pallini” e ”3 righe corte”).
Certo la serie fu integrativa per quanto riguarda i soggetti, difatti 91 su cento dei raffigurati non è nelle raccolte “doppio S.T.E.F.”, ma l’integrazione sotto il profilo stilistico non fu neanche cercata, anzi, semmai si cercò di fare una serie completamente diversa sotto l’aspetto grafico.
L’impianto progettuale era di stampo classico, giustamente, anche perché una figurina senza retro scritto (come appunto le “doppio S.T.E.F. anteriore”) era un po’ un insulto per gli appassionati di cartonate, tanto più se non era neanche possibile applicare le figurine su un album ove fossero comunque riportate le didascalie. (un po’ come le Panini che avevano il retro senza didascalie che la figurina “ritrovava” stampate sulla pagina dell’album!).
Frontalmente le figurine erano assolutamente fotografiche come nello standard di Sidam 61-62 e poi Taver e S.T.E.F.
Ma allora dove stava la novità ricercata dagli uomini della S.T.E.F.?
La novità era tutta nella qualità di stampa!
3. QUALITÀ DI STAMPA
La S.T.E.F. realizzo questa serie in maniera spettacolare!
Sotto il profilo grafico, fotografico e tipografico questa era la serie più bella mai prodotta sino ad allora e resterà inavvicinabile anche dalle serie successive.
Le figurine erano proprio belle.
Lucide, moderne, solide, sgargianti, dai colori vivi, dalle inquadrature ampie a busto intero, con ambientazione reale e realistica.
Quali alchimie di stampa fossero state utilizzate non è dato sapere, sta di fatto che la “serie dei 100” era di una qualità di stampa mai vista prima di allora.
A distanza di 50 anni la serie appare ancora oggi fresca e colorita senza scadimenti ed il supporto era di un bellissimo cartoncino, resistente ed anche abbastanza elastico, tanto è vero che se ne trovano poche rovinate e non collezionabili.
Disallineamento e decentramento al taglio erano difetti preistorici per queste figurine, che si presentano sempre perfette, sempre in ordine, con l’applombe di nobiltà perenne!
Che bella serie!
4. I SOGGETTI
Le immagini sono estremamente curate nelle pose, come detto a busto intero, mai troppo in primo piano in modo da mettere in rilievo i dettagli ed i colori della maglia, più che i visi dei calciatori.
Le foto sembrano (e potrebbero anche esserlo effettivamente) scattate da un unico fotografo, tanto sono simili nella inquadratura, frutto di una attenta regia e di una unica mano.
Coerenti tra loro e sempre curate le maglie dei giocatori, mai ripresi in tuta l’uno ed in maglia da trasferta l’altro ed in maglia da casalinga con grembiulino l’altro ancora, come in qualche vecchia serie nemmeno troppo lontana nel tempo.
Purtroppo in alcune compagini compare la figurina della squadra mentre in altre no, così che non tutte le compagini hanno la figurina della squadra e questo è un vero gran peccato.
Come accennato sopra 9 figurine sono di calciatori già esistenti nella serie doppio S.T.E.F. dello stesso anno ed in particolare si tratta di
Harald Nielsen del Bologna, Vavassori del Catania, Locatelli del Genoa, Suarez dell’Inter, Castano e Menichelli della Juventus, rivera del Milan, De Sisti della Roma ed infine Rosato del Toro.
Come si vede non certo giocatori di secondo livello, anzi direi molti campioni ben affermati e nell’orbita della nazionale oltre che di squadre di prima schiera!
Quindi le ripetizioni sono mirate a conferire alla serie anche dei campioni ben affermati, capaci di suscitare le richieste dei giovani compratori.
Se la serie doppio S.T.E.F. presenta figurine appartenenti solamente 15 squadre, “la serie dei 100” presenta figurine riferite a tutte le 18 squadre della serie “A”
5. I COLORI
I colori sono, con la loro luminosità, il punto di forza di questa bellissima serie.
Qui, certe colorazioni smorte, certe colorazioni di due o tre tonalità differenti per la stessa maglietta della stessa squadra sono ricordi di un passato ancestrale.
Qui i fondi artefatti che ho chiamato talvolta onirici, talvolta metafisici, talvolta dechirichiani (tipici del pittore italiano De Chirico) e le variazioni di due colori di fondo all’interno di ciascuna squadra sono sbiaditi ricordi di un tempo che fu!
Cromaticamente, poi, le patine violette e smorzate di certe serie ovattate non sono più nemmeno un pallido ricordo romantico!
Le nuove maglie sgargianti del Varese del Cagliari e del Foggia conferiscono poi nuovi impasti cromatici e le maglie bianche con bordini rosa-azzurri del Catania conferiscono un aspetto di nuovo e di fresco che pervade tutti i colori.
6. QUALCHE CRITICA
Se fosse una serie da prendere a sé stante … beh ne avrei di critiche, soprattutto sulle scelte dei calciatori e sulla mancanza di tutte le figurine delle squadre.
Invece la serie va letta come complementare alle “doppio S.T.E.F.” per dare un panorama del calcio italiano completo ed efficace.
In questa ottica le scelte sono giuste e completano gli organici presenti nelle serie 64-56 “doppio S.T.E.F.”
Poiche’ le ripetizioni presenti, peraltro limitate ad un 9% sono dovute alla necessita di fornire alla serie distribuita con i dispenser anche qualche campione rappresentativo, anche questo aspetto non è criticabile.
Di impostazione grafico-cromatica si è già detto, come “summa maxima” dell’arte della figurina cartonata, quindi fuori da ogni critica.
L’unica critica che però fa fatta è la presenza di sole 10 figurine su 18 realizzabili raffiguranti la squadra schierata in campo, cosa che si sarebbe potuta evitare non inserendo otto dei nove “doppioni”.
Una critica seria va fatta relativamente alla figurina di Enzo Matteucci che raffigura un ragazzo che certamente non è il portiere Matteucci Enzo che non ha mai giocato nella fiorentina e che, nel 64-65, era tesserato per la Roma con la quale quella stagione gioca 11 gare, alternandosi con Cudicini nella difesa della porta della società giallorossa.
Eppure la carriera ricostruita sul retro, pur zeppa di errori è quella del portiere di Ancona di cui si riporta una data di nascita di fantasia ed un ipotetico trasferimento alla Fiorentina nel 64-64 cosa che, come abbiamo visto non è vera.
Ma al di là dei dati riferiti ad un giocatore della Roma, resta l’enigma del calciatore, evidentemente non un portiere raffigurato nella figurina, che poi è stato abbastanza facile scoprire essere Mauro Matteucci che all’epoca era un ragazzo della Beretti (così si chiamavano all’epoca le squadra “Primavera” o “next gen” come piace chiamare adesso la prima squadra del “vivaio” di ogni Società che si rispetti.)
Mauro Matteucci proseguirà la carriera nella salernitana e nella Casertana.
Una nota particolare che non è una critica: nella storia della S.T.E.F. ho scritto che il titolare della società sig. Vizzotto, ha avuto vari incarichi nell’ambito del mondo delle figurine, a partire dalla Sidam, passando per la Taver Matic e poi S.T.E.F. e poi EDIS portando i fratelli Panini all’interno del consiglio di amministrazione della stessa EDIS.
Questo è assodato storicamente, ma abbiamo una prova in più.
Prendiamo in mano l’album panini del 1964-65, originale o una copia della gazzetta dello sport, fa lo stesso ed apriamolo … ci sembra di veder le figurine della serie S.T.E.F. “dei 100”, praticamente stesse pose, stesse località, stesse maglie, stessa giornata (guarda il Catania) …. Stesso fotografo, ma non stesse foto (un tocco di serietà che non guasta)!
Stesso fotografo della Panini?
Stesso fotografo!
Il circolo (S.T.E.F.-EDIS-Panini) si chiude, proprio nel momento della “summa maxima”!
7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Questa serie è abbastanza diffusa ed è già in possesso di quasi tutti i collezionisti del settore.
Molti di questi collezionisti, negli anni post Sidam hanno collezioni non integrali delle serie Taver Matic, S.T.E.F. ecc. limitandosi a collezionare le figurine di queste serie che non erano comprese nelle serie precedenti aventi immagini identiche ed a volte ripetute per anni.
Nel caso di questa serie, invece i collezionisti l’hanno raccolta e collezionata in versione integrale proprio perché, essendo una serie del tutto nuova, aveva ben zero figurine appartenenti alla vecchia generazione.
Ho detto questo per dire che il collezionista novello non dovrebbe incontrare grossa problematica a mettere assieme queste 100 meravigliose figurine non dovendosi scontrare con le mire “vogliose” dei collezionisti di vecchio cabotaggio!
Diciamo che la serie intera e completa di figurine perfette può avere un valore di 250-300 euro anche se a volte è possibile reperirla a meno, ma non sempre si trova l’occasione.
Le figurine singole sono quotabili dai 3 ai 5 euro mentre, come sempre le squadre hanno una quotazione leggermente superiore.
Anche la figurina di Zoff che non è di facile reperimento ha, recentemente assunto quotazioni attorno ai 20 euro circa.
Qual ora non vi capitasse la botta di fortuna di reperire una serie intera, mettetevi alla ricerca dei singoli pezzi, e buon divertimento.
Il successo è garantito in tempi più che accettabili.